Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 320
sec. XV prima metàLuogo di copia Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (?) membr.
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Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 333
sec. XII ex.-XIII in. data stimataLuogo di copia Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XII ex. - XIII in.) membr. ff. V, 37, IV'; fascicoli 1 (8), 2 (7), 3-4 (8), 5 (6): il ternione finale presenta natura codicologica e testuale differente,potrebbe essere un'aggiunta occasionale, ma, vista la congruità con il contenuto della lettera al nr. 4, pare più probabilmente una aggiunta funzionale; non è in ogni caso omogeneo ma sembra riunire bifogli diversi, grosso modo sincroni al testo principale; dimensioni: 212 x 152; specchio di scrittura: 10 [178] 24 x 20/6 [112] 5/9 (ff. 1r-23r); 9 [185] 18 x 16/4 [114] 18 (ff. 23v-31r); 16 [183] 13 x 17/5 [110] 5/15 (ff. 32r-35v); rr. 25/ll. 25 (ff. 1r-23r); rr. 27/ll. 27 (ff. 23v-31r); rr. 34/ll. 7 + 7 sistemi di neumi (ff. 32r-35v); rr. 36/ll. 18 (ff. 36r-v); rr. 30/ll. 29 (f. 37r). decorato Iniziali semplici rubricato Notazione musicale: neumi su rigo di fa in rosso e rigo di do in giallo.Legatura di restauro.Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XII ex. - XIX in.); Arezzo, Fraternita dei Laici (sec. XIX in. - XX med.)Precedenti segnature Q.II-30, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ex.)Storia del manoscritto A f. 31v è vergata accuratamente una annotazione di valore dubbio (sec. XIII): Frater Guido (corretto su Guidus ) Dei gratia Turritanus episcopus Anricus. Al f. 31r, margine superiore, computo dei fogli (sec. XVI): 31. Al f. 37v nota di possesso dell'Eremo di Camaldoli (sec. XIII ex.): Hic liber alpensis Heremi sit Camaldulensis. Quem qui furatur anathematis ense necatur. Aut qui maioris retinet sine mente prioris hunc per quinquem dies dampnabilis hec nece fiet delens metrorum multetur clade priorum. Al f. 1r, erasa al margine interno, nota di possesso dell'Eremo di Camaldoli con segnatura corrispondente al catalogo C (sec. XVII ex.): Inscr (ipt ). Catalogo S (ac ). E (r ).C (am ). Q.II-30 . Il codice è rintracciabile con certezza nel catalogo C (cfr. Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca , 492 nr. 30). L'identificazione nell'inventario A (cfr. Magheri Catalucci-Fossa, Biblioteca , 163 nr. 290 e 248 nr. 290), non appare invece convincente: la descrizione dell'inventario infatti non offre corrispondenze di explicit e quindi è dubbia. Al f. Vv il Baroncini cita gli originali d'Archivio dei testi nr. 1 e 2:1080. Statuta n° 1°. Armario I° Archivii Camaldulensis Liber Regulae Vitae haeremiticae a Rodulfo Priore IV° Sacri Eremi Camaldulensis,qui incipit: Cum plurimae, et explicit: valeant a Domino stabiliri ;1085. Statuta n° 2°. Armario I° Archivii Camaldulensis. Liber eiusdem Rodulfi Prioris de consuetudinibus et moribus primorum Patrum Camaldulensium ad eius usque tempora observatis. Incipit rubrica: In nomine Sancte et individue Trinitatis ego Rodulfus indignus monachus et sacerdos, et explicit: eum anathematizamus in saecula saeculorum. Amen. Omnia fac cum consilio. Al f. 8v in corrispondenza della lacuna provocata dalla caduta del primo f. del fasc. 2 si legge la seguente annotazione stesa probabilmente dagli annalisti (sec. XVIII-XIX): Hic deesto folium continens quorum cap. Liber eremiticae regulae , Radulphus II Camaldulensis prior sedit 1152, m. post 1192 , ff. 1r-23r lacunosoConstitutiones , Radulphus I Camaldulensis prior sedit 1074-1088 , ff. 23r-29rConstitutiones Camaldulenses , ff. 29r-31r: I - Constitutiones Placidi priorisEpistolae , Gregorius IX papa n. 1170 ca., m. 22-8-1241 , f. 31vHymni , ff. 32r-35vPange lingua Magdalenae (?), Philippus Cancellarius n. 1160/1185, m. 23-12-1236 , f. 36r-v
Oratio pro Maria Magdalena [Consonis Christum veneremur], f. 37rSalve virgini misericordiae dulce , f. 38vBibliografia Bandini Hodoeporicon p. 35; AH (1886) (Register, fonte); Mazzatinti Inventari (1896) vol. VI p. 228 (G. F. Gamurrini, Arezzo. Biblioteca della Fraternita di Santa Maria della Misericordia , pp. 170- 241); Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (1979) pp. 22, 33, 38, 57, 76, 163, 248; Vedovato, Camaldoli (1994) pp. 277-309; Mss. med. AR (2003) p. 20, pp. 53-54 scheda 41, tav. LIV, p. 131; Licciardello Consuetudo (2004) pp. x, xiv, xix, lxxv-vii, lxxxvii-xc; Guerrieri Clavis (2012) pp. 264, 301, 303; Licciardello Costituzioni (2013) pp. 73 e ss.
Spoglio inventariale
Camaldoli (Arezzo) - Eremo OSBCam. [Inventario A]290- ccxcv. Item Regula heremitica, que incipit 'cum plurime' et finit 'multorum monachorum et laicorum' in cartis pecudinis et cubertis. Camaldoli (Arezzo) - Eremo. [Inventario C]30- [Q.II] Constitutio B. Rodulphi Prioris S. Eremi Camald.
Note pur in mancanza di note esplicite pare plausibile che il manoscritto, sicuramente di origine locale, possa essere stato confezionato all'eremo.
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Arezzo, BCAr 333, f. 1r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 333, f. 2r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 333, f. 9r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 333, f. 29r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 333, f. 32r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 333, f. 35r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 333, f. 36r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 333, f. 23v (da CODEX)
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Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 337
Composito
membr. e cart. ff. I, 198; numerazione recente a matita; il f. I è cartaceo moderno (sec. XVIII) dimensioni: 202 × 145Legatura moderna (sec. XVIII), in cartone rivestito di pergamenaEnte possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam ; Arezzo, Fraternita dei Laici Storia del manoscritto Sul dorso (sec. XVIII): 1406. Inventario de' beni del Sacro Eremo. Indice de' libri del Sacro Eremo . Al f. Iv segnatura moderna (sec. XVIII): 35. Il manoscritto è costituito di due unità codicologiche, corrispondenti ai ff. 1-19 (inventario datato 1406) e 20-198 (inventario del sec. XVII, post 1637, indicazione cronologica più tarda rintracciata nei lemmi bibliografici). Al f. 20r annotazione di mano del bibliotecario Gian Francesco Gamurrini (sec. XIX ex.): Probabilmente compilato nel 1637. G.F.G. bibliotecario . Il manoscritto contiene, nel suo nucleo più antico (sez. I), l'inventario dell'anno 1406, indicato nella bibliografia come Inventario A ; nella sez. II l'inventario del sec. XVII, indicato come Inventario B , dove i manoscritti compaiono alla classe 'omega'. Un terzo inventario, fine seicentesco e curato da Odoardo Baroncini (Inventario C ) è contenuto nel ms. Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 334 (il manoscritto non è catalogato in ABC). Tutt'e tre i documenti sono pubblicati in Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca e cultura (l'Inventario C alle pp. 486-495).Bibliografia Mazzatinti Inventari (1896) vol. VI p. 229 (Gian Francesco Gamurrini, Arezzo. Biblioteca della Fraternita di Santa Maria della Misericordia , pp. 170-241); Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (1979) pp. 124-127, 139, 164, 454, 458, 460, 463-473, 482-483; Menestò Codici datati (1981) p. 325; Melani Mss. Biblioteca di Arezzo (1989) p. 251; Mss. med. AR (2003) p. 97 scheda 99, tav. LVI; Licciardello, Scuola (2005) p. 44; RICABIM I. Toscana (2009) vol. 2009 p. 9 nr. 24
U.C. I, ff. 1-19
datato a. 1406 giugno 28Note datazione vd. Storia del ms.Luogo di copia Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (a. 1406) membr. ff. 19; è presente un'ulteriore numerazione moderna a penna sul margine superiore, che numera 1-15; fascicoli 1-2 (8), 3 (3): il fasc. 3 è costituito di tre fogli singoli; al f. 8v, margine inferiore, traccia del richiamo dimensioni: 202 × 145; specchio di scrittura: 25 [155] 22 × 20 [115] 10; rr. 2/ll. 25scritture e mani bastarda;
Colophon
Al f. 1r: Incipit adventarium omnium bonorum Sacre Heremi Camaldulensis mobilium, factum per dompnum Martinum de Asisio, maiorem dicte Sacre Heremi, dompnum Franciscum de Puppio, dompnum Micchaelem de Monterchio, heremitas prefate Heremi factum, compilatum et scriptum anno Domini M CCCC° VI die XXVIII mensis iunii quarta decima indictionis. Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XV-XIX in.); Arezzo, Fraternita dei Laici (sec. XIX in.-XX med.)Nomi Michael de Montechio eremita OSBCam (post 1380), copista (?) (a. 1406); Franciscus de Puppio eremita OSBCam (fl. XV), collegamento non precisabile (a. 1406); Martinus de Asisio eremita OSBCam (fl. XV), collegamento non precisabile (a. 1406)Storia del manoscritto La stesura del testo sembra attribuibile, sulla base della formula incipitaria, a Michele da Montecchio. Al f. 1r, margine superiore, (sec. XVIII): 1406 iunii. Inventarium librorum Camaldulensis Heremi [Inventarium A, a. 1406 ], ff. 1r-18r
U.C. II, ff. 20-198 sec. XVII data stimata cart.Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII-XVIII in.); Arezzo, Fraternita dei Laici (sec. XVIII in.-XX med.)Storia del manoscritto Al f. 20r (sec. XVII): Indice delli libri del Sacro Eremo del Sacro Eremo di Camaldoli. In basso di mano del Gamurrini: Probabilmente compilato nel 1637. G.F.G. bibliotecario (an. 1896). Al f. 185r compaiono le date 1633 e 1693 .Inventarium librorum Camaldulensis Heremi [Inventarium B, sec. XVII ultimo quarto], ff. 20r-173r
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Arezzo, BCA 337, sez. I, f. 1r
Arezzo, BCA 337, sez. I, f. 2r
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Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 337
Composito
membr. e cart. ff. I, 198; numerazione recente a matita; il f. I è cartaceo moderno (sec. XVIII); dimensioni: 202 × 145.Legatura moderna (sec. XVIII), in cartone rivestito di pergamena.Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam ; Arezzo, Fraternita dei Laici Storia del manoscritto Sul dorso (sec. XVIII): 1406. Inventario de' beni del Sacro Eremo. Indice de' libri del Sacro Eremo . Al f. Iv segnatura moderna (sec. XVIII): 35. Il manoscritto è costituito di due unità codicologiche, corrispondenti ai ff. 1-19 (inventario datato 1406) e 20-198 (inventario del sec. XVII, post 1637, indicazione cronologica più tarda rintracciata nei lemmi bibliografici). Al f. 20r annotazione di mano del bibliotecario Gian Francesco Gamurrini (sec. XIX ex.): Probabilmente compilato nel 1637. G.F.G. bibliotecario . Il manoscritto contiene nel suo nucleo più antico (sez. I), l'inventario dell'anno 1406, indicato nella bibliografia come Inventario A ; nella sez. II l'inventario del sec. XVII, indicato come Inventario B , nel quale i manoscritti compaiono, dopo gli stampati, alla classe 'omega'. Tanto A che B sono pubblicati in Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca e cultura (cfr. in bibl.). Per una descrizione ulteriori notizie vd. la scheda offerta dalla banca dati ABC.Bibliografia Mazzatinti Inventari (1896) vol. VI p. 229 (Gian Francesco Gamurrini, Arezzo. Biblioteca della Fraternita di Santa Maria della Misericordia , pp. 170-241); Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (1979) pp. 124-127, 139, 164, 454, 458, 460, 463-473, 482-483; Menestò Codici datati (1981) p. 325; Melani Mss. Biblioteca di Arezzo (1989) p. 251; Mss. med. AR (2003) p. 97 scheda 99, tav. LVI; Licciardello, Scuola (2005) p. 44; RICABIM I. Toscana (2009) vol. 2009 p. 9 nr. 24
U.C. I (ff. 1-19)
datato a. 1406 giugno 28Note datazione vd. Storia del ms.Luogo di copia Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (a. 1406) membr. ff. 19; è presente un'ulteriore numerazione moderna a penna sul margine superiore, che numera 1-15; fascicoli 1-2 (8), 3 (3): il fasc. 3 è costituito di tre fogli singoli; al f. 8v, margine inferiore, traccia del richiamo dimensioni: 202 × 145; specchio di scrittura: 25 [155] 22 × 20 [115] 10; rr. 2/ll. 25.Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XV-XIX in.); Arezzo, Fraternita dei Laici (sec. XIX in.-XX med.)Nomi Michael de Montechio eremita OSBCam (post 1380), copista (?) (a. 1406)Storia del manoscritto La stesura del testo sembra attribuibile, sulla base della formula incipitaria, a Michele da Montecchio. Al f. 1r, margine superiore, (sec. XVIII): 1406 iunii. Inventarium librorum Camaldulensis Heremi [Inventarium A, a. 1406 ], ff. 1r-18r
U.C. II (ff. 20-198) sec. XVII data stimata cart.Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII-XVIII in.); Arezzo, Fraternita dei Laici (sec. XVIII in.-XX med.)Storia del manoscritto Al f. 20r (sec. XVII): Indice delli libri del Sacro Eremo del Sacro Eremo di Camaldoli. In basso di mano del Gamurrini: Probabilmente compilato nel 1637. G.F.G. bibliotecario (an. 1896). Al f. 185r compaiono le date 1633 e 1693 .Inventarium librorum Camaldulensis Heremi [Inventarium B, sec. XVII ultimo quarto], ff. 20r-180v
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Arezzo, BCA 337, sez. I, f. 1r
Arezzo, BCA 337, sez. I, f. 2r
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Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 350
sec. XV terzo quarto data stimataNote datazione 1468 ca. (vd. Storia)Luogo di copia Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XV terzo quarto) cart. ff. II, 181, II'; numerazione recente a matita sul margine destro inferiore; fogli di guardia cartacei recenti di restauro; fascicoli 1-11 (10), 12 (12), 13-17 (10), 18 (9): il fasc. 18 è un quinterno mancante dell'ottavo foglio; il f. 181 presenta al verso tracce del distacco dal contropiatto posteriore della legatura antica dimensioni: 284 x 202; specchio di scrittura: 35 [170] 79 x 28 [114] 60; rr. 15 / ll. 15scritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: mano dell'eremita camaldolese Piero di Alamannia che ha esemplato parecchi altri manoscritti in una scrittura fortemente individuante: una rigida e quasi disegnata littera textualis di grande modulo e di qualità tecnica scadente Iniziali decorate: iniziali semplici con limitati elementi decorativi di modesta fattura rubricatoLegatura di restauro
Sottoscritto
/
Colophon
Al f. 179r: Chi leggerà questo libro si prieghi a Dio per meriti del beato Giovanni Colombini per me peccatore frate Piero de Alemania [de Alemania: aggiunto, sec. XVI] rinchiuso nella cella di Sancto Bartolomeo. Che Iesu Cristo mi conceda [corretto su concede ] a megliorare la vita mia con buona [corretto su buono ] perfecta humilità et carità Amen. 1468 [1468: aggiunto, sec. XVI]Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XV. 2 - XIX in.); Arezzo, Fraternita dei Laici (sec. XIX in.- XX med.)Nomi Piero di Alamannia OSBCam (fl. XV), copista (sec. XV terzo quarto)Precedenti segnature omega 178, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ex.); O.II-7, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto)Storia del manoscritto Dei tanti manoscritti vergati da questo copista solo il presente reca una data, 1468, del tutto compatibile con i manufatti ma aggiunta a margine da altra mano; pertanto non lo riteniamo datato ad annum. A Piero di Alamannia (da non confondersi con un confratello Petrus , coevo e ugualmente attivo come copista a Camaldoli) si devono i seguenti manoscritti: Camaldoli, Biblioteca dell'Eremo 121, 122, 148; Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 350, 364, 387; Poppi, Biblioteca Rilliana 139; Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conv. Soppr. C.3.444, F.5.300 e G.6.129. Al f. 1r, margine inferiore, nota di possesso dell'Eremo di Camaldoli (sec. XV ex.): Questo libro si è dell'Hermo di Camaldoli. Sempre al f. 1r, margine superiore, altra nota di possesso con segnature moderne corrispondenti all'inventario B (sec. XVII ultimo quarto) e C (sec. XVII ex.): Sacrae Eremi Camalduli I (nscript ). C (at ). omega.178 (depennata) e O.II-7 (cfr.: Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca e cultura ). A f. 1r a matita il numero inventariale: 407. Venerabile e santa vita del beato Giovanni Colombini , Feo Belcari , ff. 1r-50v
Bibliografia Mazzatinti Inventari (1896) vol. VI p. 231 (F. Gamurrini, Arezzo. Biblioteca della Fraternita di Santa Maria della Misericordia , pp. 170-241); Chiarini, Feo Belcari (1904) (fonte); Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (1979) pp. 473 nr. 178, 487 nr. 7 (ms. non identificato); Menestò Codici datati (1981) p. 326 e tav. 6; Mss. med. AR (2003) pp. 59-60 scheda 50, tav. LXIV
Risorse esterne collegate
Arezzo, BCAr 350 f. 1r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 350, f. 179r (da CODEX)
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Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 355
sec. XIV primo quarto; post 1398Note datazione post. 1398 il duerno corrispondente ai ff. 34-37Luogo di copia Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (?) (sec. XIV primo quarto) membr. ff. I, 63; numerazione recente estesa al foglio di guardia, numerato 1.; fascicoli 1-4(8), 5(4), 6(8), 7(7), 8(9), 9(3): il fasc. 5, ff. 34-37, è costituito da un duerno aggiunto agli inizi del sec. XV (dopo 1398); aggiunta ancora leggermente successiva risultano i tre fogli finali dimensioni: 250 x 180; specchio di scrittura: 16 [188] 46 x 20 [60 (10) 58] 32; rr. 38/ ll. 37scritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: due mani diverse, di buona competenza grafica, per i ff. 2-33 e 38-61; in scrittura notarile regolare e di buona qualità il testo ai ff. 35ra-vb. Varie altre aggiunte estemporanee e qualitativamente diverse Presenza di note Aggiunte pertinenti (es f. 10r al cap. generale del 1494) e riscritture (es. f. 14rb) decorato Iniziali filigranate rubricatoLegatura cuoio su assi (sec. XV-XVI), perse le parti metalliche (4 borchie agli angoli, 1 centrale per asse), e un fermaglio con relativa bindella.Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XIV in. - XIX in.); Arezzo, Fraternita dei Laici (sec. XIX in - XX med.)Storia del manoscritto Al f. 65r-v prove di penna (sec. XIV-XV).Sul dorso cartellino cart. (sec. XV): MS. Rubricae Div(inorum) Offi(iorum) Ord(inis) Cam(aldulensis) a beato Martino priore Sacre Heremi editae. Al f. 1r elenco dei Profeti minori, a f. 1v computo per il numero aureo (add. sec. XV). Al f. 1r (sec. XVII-XVIII): Annus et scriptoris nomen desunt . Sul contropiatto anteriore cartellino cartaceo con contenuto (sec. XVIII): Rubricae Divinorum Officiorum Ord(inis) Camal(dulensis) a beato MartinoSacre Heremi priore aeditae sub anno Domini 1253 e segnatura moderna (sec. XX): 18 .Vetus ordo divinorum officiorum [libri duo, compilati in heremo Camaldulensi, in generali capitulo a. 1253], Martinus Ordinis Camaldulensis praepositus generalis sedit 1248-1259, m. 13-9-1259 , ff. 2ra-33vb proprium de temporeActa Camaldulensis Ordinis , ff. 35ra-35vb: Litterae patentes prioris Hieronymi LapiVetus ordo divinorum officiorum [libri duo, compilati in heremo Camaldulensi, in generali capitulo a. 1253], Martinus Ordinis Camaldulensis praepositus generalis sedit 1248-1259, m. 13-9-1259 , ff. 38ra-61rb proprium sanctorumLectiones sancti Evangelii , ff. 62ra-64vaBibliografia Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca pp. 249 e 481 nr. 80; Mazzatinti Inventari (1890) vol. VI: Gamurrini, Arezzo. Fraternita di Santa Maria p. 231; Mss. med. AR (2003) pp. 61-62 nr. 53; Licciardello De moribus (2013) pp. 29n, 30n., 53n.
Note Per quanto apparentemente omogeneo le due sezioni originarie del manoscritto (ff. 2-33 e 38-61) possono sollevare problemi di unitarietà: la veste testuale del lb. I dell'Ordo di Martino III (ff. 1-33) è diversamente perfezionata rispetto al Lb.II (ff. 38-61). La risistemazione avvenuta agli inizi del '400 con l'inserimento di un duerno (ff. 34-37) e l'aggiunta di alcuni fogli finali impedisce di valutare l'effettiva fisionomia del corpus all'origine
Risorse esterne collegate
Arezzo, BCA, 355 f. 38r
Arezzo, BCA, 355, f. 2v
Arezzo, BCA, 355, f. 34r
Responsabile scheda: CODEXScheda derivata da: CALMA
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Descrizione diretta
Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 355
sec. XIV primo quarto data stimata; post 1398Note datazione post. 1398 il duerno corrispondente ai ff. 34-37Luogo di copia Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (?) (sec. XIV primo quarto) membr. ff. I, 63; numerazione recente estesa al foglio di guardia, numerato 1.; fascicoli 1-4(8), 5(4), 6(8), 7(7), 8(9), 9(3): il fasc. 5, ff. 34-37, è costituito da un duerno aggiunto agli inizi del sec. XV (dopo 1398); aggiunta ancora leggermente successiva risultano i tre fogli finali dimensioni: 250 x 180; specchio di scrittura: 16 [188] 46 x 20 [60 (10) 58] 32; rr. 38/ ll. 37scritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: due mani diverse, di buona competenza grafica, per i ff. 2-33 e 38-61; in scrittura notarile regolare e di buona qualità il testo ai ff. 35ra-vb. Varie altre aggiunte estemporanee e qualitativamente diverse Presenza di note Aggiunte pertinenti (es f. 10r al cap. generale del 1494) e riscritture (es. f. 14rb) decorato Iniziali filigranate rubricatoLegatura cuoio su assi (sec. XV-XVI), perse le parti metalliche (4 borchie agli angoli, 1 centrale per asse), e un fermaglio con relativa bindella.Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XIV in. - XIX in.); Arezzo, Fraternita dei Laici (sec. XIX in - XX med.)Storia del manoscritto Al f. 65r-v prove di penna (sec. XIV-XV).Sul dorso cartellino cart. (sec. XV): MS. Rubricae Div(inorum) Offi(iorum) Ord(inis) Cam(aldulensis) a beato Martino priore Sacre Heremi editae. Al f. 1r elenco dei Profeti minori, a f. 1v computo per il numero aureo (add. sec. XV). Al f. 1r (sec. XVII-XVIII): Annus et scriptoris nomen desunt . Sul contropiatto anteriore cartellino cartaceo con contenuto (sec. XVIII): Rubricae Divinorum Officiorum Ord(inis) Camal(dulensis) a beato MartinoSacre Heremi priore aeditae sub anno Domini 1253 e segnatura moderna (sec. XX): 18 .Vetus ordo divinorum officiorum [libri duo, compilati in heremo Camaldulensi, in generali capitulo a. 1253], Martinus Ordinis Camaldulensis praepositus generalis sedit 1248-1259, m. 13-9-1259 , ff. 2ra-33vb proprium de temporeActa Camaldulensis Ordinis , ff. 35ra-35vb: Litterae patentes prioris Hieronymi LapiVetus ordo divinorum officiorum [libri duo, compilati in heremo Camaldulensi, in generali capitulo a. 1253], Martinus Ordinis Camaldulensis praepositus generalis sedit 1248-1259, m. 13-9-1259 , ff. 38ra-61rb proprium sanctorumLectiones sancti Evangelii , ff. 62ra-64vaBibliografia Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca pp. 249 e 481 nr. 80; Mazzatinti Inventari (1890) vol. VI: Gamurrini, Arezzo. Fraternita di Santa Maria p. 231; Mss. med. AR (2003) pp. 61-62 nr. 53; Licciardello De moribus (2013) pp. 29n, 30n., 53n.
Note scheda originaria a c. di Patrizia Stoppacci; revisione 2018. Per quanto apparentemente omogeneo le due sezioni originarie del manoscritto (ff. 2-33 e 38-61) possono sollevare problemi di unitarietà: la veste testuale del lb. I dell'Ordo di Martino III (ff. 1-33) è diversamente perfezionata rispetto al Lb.II (ff. 38-61). La risistemazione avvenuta agli inizi del '400 con l'inserimento di un duerno (ff. 34-37) e l'aggiunta di alcuni fogli finali impedisce di valutare l'effettiva fisionomia del corpus all'origine.
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Arezzo, BCAr 355, f. 2v
Arezzo, BCAr 355, f. 34r
Arezzo, BCAr 355 f. 38r
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Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 364
sec. XV med. data stimataNote datazione L'arco di databilità è condizionato dall'attribuzione del manoscritto a Piero di Alamannia.Luogo di copia Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XV med.) membr. ff. 176, I'; la numerazione recente a matita numera 177 il foglio di guardia posteriore e 178 la controguardia posteriore; la numerazione moderna a penna numera 1-163 ad iniziare dal f. 13; fascicoli 1 (12), 2 (10), 3 - 4 (8), 5 - 10 (6), 11 - 17 (8), 18 (6), 19 (12), 20 - 21 (10), 22 (8): il fasc. 22 è un quinterno mancante degli ultimi due fogli. dimensioni: 263 x 188; specchio di scrittura: 23 [180] 60 × 25 [123] 40; rr. 20/ll. 20. decorato Iniziali semplici rubricatoLegatura moderna (sec. XVI) in cuoio su assi con impressioni a secco.Stato di conservazione Presenza di macchie; il margine inferiore del f. 7 è stato tagliato.Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XV. 2 - XIX in.); Arezzo, Fraternita dei Laici (sec. XIX in - XX med.)Nomi Piero di Alamannia OSBCam (fl. XV), copista (sec. XV med.)Precedenti segnature omega 96, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto)Storia del manoscritto Al f. 176v sono aggiunte varie annotazioni, invocazioni e preghiere di mano diversa, con una diversa aggiunta datazione contestuale: A dì 28 di giugno 1489. Sul f. 1v, appartenente al fascicolo iniziale ma bianco, sono state aggiunte due preghiere in scrittura bastarda tedesca; non è da escludere, nonostante la completa differenza grafica, che l'aggiunta sia del copista stesso identificabile con Piero recluso da Alemannia ((vd. in calce). Al f. 2r nota di possesso dell'Eremo di Camaldoli con segnatura moderna corrispondente all'inventario B (sec. XVII ultimo quarto): Sacrae Eremi Camalduli I(nscript). C(at). w.96. Il codice, sicuramente dall'origine all'eremo, è identificabile solo nell'inventario B (vd. Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca , p. 469 nr. 96; manoscritto non identificato). Il f. 177, originariamente parte di un bifoglio con primo foglio attualmente dimidiato, proviene da un registro di conti del monastero di Camaldoli (sec. XV). A Piero di Alamannia (da non confondersi con un confratello Petrus, coevo e ugualmente attivo come copista a Camaldoli) si devono i seguenti manoscritti: Camaldoli, Biblioteca dell'Eremo 121, 122, 148; Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 350, 364, 387; Poppi, Biblioteca Rilliana 139; Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conv. Soppr. C.3.444, F.5.300 e G.6.129, tutti qui presenti in catalogoPsalterium - Hymnarium , ff. 2r-176vBibliografia Mazzatinti Inventari (1896) vol. VI p. 232 (Gian Francesco Gamurrini, Arezzo. Biblioteca della Fraternita di Santa Maria della Misericordia , pp. 170-241); Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (1979) (fonte); Iter Liturgicum Italicum (1999) p. 10; Mss. med. AR (2003) p. 21, pp. 63-64 scheda 56, tav. LXXIV, p. 132
Spoglio inventariale
Camaldoli (Arezzo) - Eremo. [Inventario B]96- Psalterium secundum Ordinem Camaldulensem. in 4to .
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Arezzo, BCAr 364, f. 1r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 364, f. 11r (da CODEX)
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Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 387
sec. XV. 2 data stimataNote datazione L'arco di databilità è condizionato dall'attribuzione del manoscritto a Piero di Alamannia.Luogo di copia Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XV. 2) membr. ff. IV, 248, IV'; ff. numerati 3-250 in quanto la numerazione recente a matita è estesa ai ff. III-IV e I'-III' (numerati 251-253); la numerazione antica a penna non calcola il calendario iniziale. Una mano moderna ha numerato a matita I-XI i ff. 3-13 e 237 il f. 250; i ff. I-II e III'-IV' sono cartacei recenti di restauro; i ff. III-IV (numerati 1-2) e I'-II' (numerati 251-252) sono membranacei antichi di recupero e provengono da un manoscritto del sec. XI: contengono frammenti delle Homiliae XL in Evangelia di Gregorio Magno; fascicoli 1 (11), 2 - 15 (10), 16 (8), 17 - 24 (10), 25 (9): il fasc. 1 è un quinterno mancante del nono foglio; il fasc. 25 è un quinterno mancante dell'ultimo foglio. dimensioni: 352 x 245; specchio di scrittura: 28 [250] 74 x 33 [160] 52; rr. 20/ll. 20.note generali sulla scrittura: mano del copista e eremita Piero di Alamannia (attr.) aggiunte, anche musicate, successive decorato Iniziali semplici; Iniziali filigranate: segnalibri ai margini. rubricato Notazione musicaleLegatura di restauro con recupero dei piatti in cuoio impresso della coperta antica (sec. XVI).Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XV. 2 - XIX in.); Arezzo, Fraternita dei Laici (sec. XIX in. - XX med.)Nomi Piero di Alamannia OSBCam (fl. XV), copista (sec. XV. 2)Precedenti segnature omega 116, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ultimo quarto); Q.V-5, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XVII ex.)Storia del manoscritto A f. 3r nota di possesso (sec. XV ex.): Hoc psalterium est Heremi Camaldulensis ; al margine superiore altra successiva nota di possesso dell'Eremo di Camaldoli e le segnature corrispondenti all'inventario B e al catalogo C: Sacrae Eremi Camalduli I(nscript). C(at). w.116 (depennata); Q.V-5 . Il codice è rintracciabile nell'inventario B e nel catalogo C (vd. Magheri-Fossa, Biblioteca , p. 470 nr. 116 e p. 495 nr. 5; manoscritto non identificato). Sul margine superiore del verso dei fogli è presente una numerazione (sec. XVI), che va da 185 a 266, di incerto significato. Baroffio avanza l'ipotesi che questo manoscritto sia una copia fedele dal ms. 310 (scheda nr. 31; vd. Baroffio, Segno e musica , in bibl.); la corrispondenza è infatti pressoché totale fino al f. 209 del ms. 387 (porzione in pratica corrispondente a tutto il ms. 310). A Piero di Alamannia (da non confondersi con un confratello Petrus , coevo e ugualmente attivo come copista a Camaldoli) si devono i seguenti manoscritti: Camaldoli, Biblioteca dell'Eremo 121, 122, 148; Arezzo, Biblioteca Città di Arezzo 350, 364, 387; Poppi, Biblioteca Rilliana 139; Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conv. Soppr. C.3.444, F.5.300 e G.6.129, tutti qui presenti in catalogoKalendarium , ff. 3r-13vPsalterium liturgicum , ff. 14r-173rHymnarium , ff. 173v-250rBibliografia Mazzatinti Inventari (1896) vol. VI pp. 235-236 (Gian Francesco Gamurrini, Arezzo. Biblioteca della Fraternita di Santa Maria della Misericordia , pp. 170-241); Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (1979) (fonte); Iter Liturgicum Italicum (1999) p. 10; Baroffio Segno e musica (2000) p. 55 nr. 12, p. 56, tav. 12; Mss. med. AR (2003) p. 21, pp. 66-67 scheda 61, tav. LXXIX, p. 132; Licciardello Lineamenti (2004) p. 30
Spoglio inventariale
Camaldoli (Arezzo) - Eremo. [Inventario B]116- Psalterium antiquum. in f°. Camaldoli (Arezzo) - Eremo. [Inventario C]5- [Q.V] Psalterium antiqum S. Eremi Camaldulensis.
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Arezzo, BCAr 387, f. 2r (da CODEX)
Arezzo, BCAr 387, f. 138r (da CODEX)
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Descrizione diretta
Camaldoli (Arezzo), Monastero di Camaldoli. Biblioteca 42
sec. XIV in. data stimata; sec. XIV med.Note datazione il nucleo principale (fasc. 1-13) è cronologicamente legato al 1299, anno delle Costituzioni del priore David; i tre fascicoli successivi sono di graduale ampliamento.Luogo di copia Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (sec. XIV. 1) membr. ff. I, 141; numerazione antica in cifre arabe nel margine destro superiore; il f. finale dell'ultimo fascicolo è incollato al contropiatto.; fascicoli 1-4 (10), 5-6 (8), 7-13 (10), 14 (2), 15 (10), 16 (4): i fasc. 14, 15 e 16 sono un graduale ampliamento dimensioni: 197 x 135; specchio di scrittura: 21 [127] 49 x 18 [43(8)42] 24; rr. 24/ll. 23scritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: unica mano per il nucleo originario (ff. 1-126) in scrittura chiara, di modulo piuttosto sostenuto, con scarsa osservanza della fusione di curve contrapposte, limitato sviluppo delle aste sopra e sotto il rigo, d tonda mantenuta in pratica all'altezza dei corpi: la mano è collocabile a ridosso dell'arco cronologico delimitato dai testi a lei attribuiti (nnr. 1-5). Una seconda mano (B: ff. 126vb-127rb, testo nr. 6) ed una terza (C: ff. 129r-141v, testo nr. 8) proseguono la silloge rimanendo sempre all'interno della prima metà del sec. XIV. Inserimenti leggermente successivi, ma ancora trecenteschi, sono i testi nnr. 7 e 9; più tarda la mano che rivedete tutto il manoscritto (vd. infra a Note su glossa) Presenza di correzioni Una mano del sec. XV rivede tutto il testo (vd. in part. testo nr. 2) e inserisce a f. Iv e ai ff. 40r-v un elenco di tassazioni di alcuni monasteri ed un elenco della disposizione degli abati, priori, procuratori e monache. decorato Iniziali filigranate; Iniziali decorate rubricatoLegatura antica con restauro moderno, danneggiata dall'asportazione delle parti metalliche.Ente possessore Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (post XIV)Precedenti segnature ccxc, Camaldoli (Arezzo), Eremo OSBCam (a. 1406)Storia del manoscritto Una mano settecentesca ha annotato in più luoghi riferimenti agli originali di archivio correlati (ff. 1r e 42r: 1253. Statutum n. 5 Armario 3 Archivii Camalduli ; f. 102v: 1279. Statutum n. 11 Armario 8 Archivii Camalduli ; a f. 115v: 1271. Statutum n. 9 Armario 3 Archivii Camalduli . A f. Ir nel margine superiore destro segnatura recente, che non ha avuto seguito, ad inchiostro blu: 94 . Il lemma è identificabile nell'inventario A (vd. Magheri-Fossa, Biblioteca , pp. 245-246 nr. 285). La segnatura a f. 1r è stata erasa e si distingue solo S(acrae) E(remi) C(am). Q (doveva probabilmente seguire la segnatura corrispondente all'inventario C).Regula , Benedictus Casinensis abbas n. 480 ca., m. post 547 , ff. 1ra-39vbConstitutiones Camaldulensis ordinis de moribus , Martinus Ordinis Camaldulensis praepositus generalis sedit 1248-1259, m. 13-9-1259 , ff. 42rb-102rbConstitutiones a. 1279 , Gerhardus I Camaldulensis prior sedit 1274-1291 , ff. 102va-115vbConstitutiones a. 1271 , Octavianus Ubaldinus n. post 1210, m. 1273 , ff. 115vb-122vaConstitutiones a. 1299 , David Camaldulensis prior OSBCam v. 1298-1301 , ff. 122va-126vbActa Capituli Generalis Senensis a. 1293 , Fridianus Camaldulensis prior OSBCam v. 1291, m. 2-11-1297 , ff. 126vb-127rbActa Capituli Generalis Sanctae Mariae de Puppiena a. 1308 , Accursius Camaldulensis prior OSBCam v. 1308, m. 31-5-1315 , f. 127vLiber V de moribus , Bonaventura Camaldulensis prior OSBCam v. 1315, m. 1348 , ff. 129ra-141raActa Capituli Generalis a. 1351 , Iohannes Abbarbagliati n. saec. XIII ex., m. 1386 , f. 141ra-vbBibliografia Annales OSBCam (1758) (fonte); Penco Regula (1958) (fonte); Magheri Cataluccio-Fossa, Biblioteca (1979) (fonte); Guerrieri Clavis (2012) pp. 3. 70, 71, 80, 89; Licciardello De moribus (2013) pp. 9N, 49-50, 56, 62, 77-78, 83-84, 317-34; Dall'Eremo all'Europa (2013) p. 95
Spoglio inventariale
Camaldoli (Arezzo) - Eremo OSBCam. [Inventario A]285- ccxc. Item Regula sancti Benedecti cum constitutionibus ordinis, et Regula heremiticha et consuetudine divini offitii que incipit: 'Asculta, o fili', et finit: 'in culpa ponatur' in cartis pecudinis tabulis et corio albo.
Note Il manoscritto offre un nucleo originario, costituito dai ff. 1r-126v (fasc. 1-13, che riuniscono in corpus la Regola e le Costituzioni più antiche fino a quella del priore David del 1299) e aggiunte successive (ff. 129r-141v) previste dalla stessa natura documentaria del corpus (infatti a f. 126r, termine del nucleo originario, il copista ha delineato a penna il sottile ed elegante cartiglio per il richiamo, rimasto in bianco). Se il luogo di scrittura è sicuramente Camaldoli, meno certa la connotazione dei vari scriptores che si succedono nel tempo, che potrebbero essere sia notai al servizio del monastero che mani interne.
Risorse esterne collegate
Camaldoli, BCam 42, f. 1r (da CODEX)
Camaldoli, BCam 42, f. 122v (da CODEX)
Camaldoli, BCam 42, f. 129r (da CODEX)
Camaldoli, BCam 42, f. 139r (da CODEX)
Responsabile scheda: CODEXSchede derivate: CODEX MEL
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