Descrizione diretta
Cortona (Arezzo), Biblioteca Comunale e dell'Accademia Etrusca 50
datato a. 1452 marzo 13Note datazione : vd. colophon. Luogo di copia Prato (a. 1452) membr. ff. II, 196, I'; numerazione moderna ogni cinque o dieci fogli; i ff. I e I' sono cartacei recenti di restauro; il f. II è l'antica guardia; fascicoli 1-19 (10), 20 (6): segnatura a registro parzialmente rifilata; dimensioni: 255 × 178; specchio di scrittura: 27 [167] 61 × 24 [51 (11) 52] 40; rr. 44/ll. 43. Presenza di note Tutto il ms. è stato rivisto dal «bibliotecario quattrocentesco» di S. Margherita (vd. al nome). decorato Iniziali filigranate; Iniziali decorate: iniziale decorata a f. 4va; rubricatoLegatura di restauro (a. 1987) con recupero parziale dell'antica coperta in cuoio con impressioni a secco (sec. XV) e delle parti metalliche.
Sottoscritto
/
Colophon
A f. 194rb: Expletum per me Nicolaum Lapi ser Dietaiuti canonicum Pratensem die XIIIa martii M CCCC LII. Se, come normale a Prato nel sec. XV, la datazione è espressa in stile fiorentino, la data 1452 è da convertirsi in 1453. Allo stesso copista, Niccolò di Lapo Dietaiuti, si deve la copia nel 1449 dell'attuale ms. Città del Vaticano, BAV, Urb. Lat. 511 (cfr. Colophons IV, p. 286 nr. 14370).Ente possessore Cortona (Arezzo), S. Margherita, convento OFM (sec. XV. 2 - XIX in.)Nomi Nicolaus Lapi ser Dietaiuti canonicus (fl. XV), copista (a. 1452); Bibliotecario quattrocentesco di Santa Margherita OFMObs (fl. XV med. -XVI in.), bibliotecario (sec. XV. 2)Precedenti segnature 26, Cortona (Arezzo), S. Margherita, convento OFM (sec. XVIII)Storia del manoscritto A f. IIr segnature moderne: n° 26 (sec. XVIII); sotto: N. 103 e tavola di contenuto (sec. XIX). Sulla coperta del piatto posteriore a penna (sec. XIX): 68. Il codice arriva a Cortona, con ogni probabilità, attraverso i canali aperti dal «bibliotecario quattrocentesco» che compare più volte ai margini; è rintracciabile nell'Inventario ottocentesco del convento al lemma nr. 40 (vd. Nuovo_Codex - Materiali in linea / Cortona, anche per la Tavola delle precedenti segnature della sede).Summa de casibus conscientiae [a. 1338], Bartholomaeus de Sancto Concordio n. 1260/1262, m. 12-7-1347 , ff. 4va-194raDeclarationes de breviaturis , f. 194rbDe secreto [pars reportationis commissionis Capituli Generalis Parisiensis a. 1269], Thomas de Aquino n. 1224/1225, m. 7-3-1274 , ff. 195va-196rbQuaestiones de diversis , ff. 194va-196vb additaeBibliografia Mancini Manoscritti di Cortona (1884) p. 32; Mazzatinti Inventari (1911) vol. XVIII p. 31 (Cortona. Biblioteca del Comune e dell'Accademia Etrusca , cur. Girolamo Mancini); Dondaine - Shooner (1967) vol. I p. 231 nr. 613; Kaeppeli (1970) vol. I p. 159 nr. 436; Colophons (1976) vol. IV p. 286 nr. 14371; Thomae Aquinatis Opp. XLII (1979) p. 476; Castelli Nota sul restauro (1992) p. 469; MDI XV (2007) p. 44 scheda 27, tav. 24; Mss. med. Cortona (AR) (2011) p. 45 scheda 50, tav. LVIII; Stoppacci Libri e copisti (2014) pp. 218, 236 n. 106, 237 n. 132, 133 e 134
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Cortona (Arezzo), BCAE 50, f. 4v
Cortona (Arezzo), BCAE 50, f. 192r
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Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 33.8
datato a. 1403, novembre 12Luogo di copia Prato cart. in folio ff. II, 17, III'; fascicoli 1 (10), 2 (7) dimensioni: 281 x 221; specchio di scrittura: 21 [199] 61 x 40 /7 [92] 82; rr. 2 / ll. 34 var., rigatura a colore Presenza di glosse / note Notevole la presenza marginale del copista-utilizzatore, che si professa allievo di Mattia Lupi, spesso in un latino molto mescidato poco congruente - come nota Black, Humanism and Education (p. 239 in part.) con il rigoroso insegnamento del maestro.Legatura legatura medicea
Sottoscritto
/
Colophon
A f. 17v: Ego Bartholomeus Iohannis scripxi hunc librum pro me quando morabar in i: cancellato> magistri Mathie de Sancto Geminiano castro comitatus Florentie, electi ad legendum gramaticam vulgo > Prati, die duodecimo menssis [sic] novembris milleximo quadringenteximo tertio, amen. [aggiunto in modulo minore] vel quarto secundum ordinem Pistoriensium [il riferimento è al computo pisano] Nomi Bartholomeus Iohannis [pratensis] (ante post 1403), copista e possessore (a. 1403); Mathias Nucci (Lupi) de Sancto Geminiano (a. 1380-1468), collegamento diretto (a. 1403)De raptu Proserpinae , Claudianus Claudius , ff. 1r-17vBibliografia Bandini Catalogus (1774) vol. II; Colophons (1965) vol. I n° 1786; Hall Claudianus Carmina (1985) p. XIV; Black Vernacular (1996) pp. 711, 718; Black-Pomaro Consolazione (2000) pp. 37 n. 53, 173 n. 29; Black Humanism and Education (2001) pp. 239, 276, 278, 279, 306n., 389n., 395, 429; Cirilli Lupi Mattia (2006) p. 598 ms. cit.; MDI XIX (2008) pp. 67-8 scheda nr. 86 e Tav. 13
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Teca Digitale Laurenziana
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Descrizione diretta
Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conv. soppr. C.8.279
autografo post 1461 data stimataNote datazione vd. rubrica del primo testoLuogo di copia Prato (?) (sec. XV terzo quarto); Lucca (?) (sec. XV terzo quarto); Firenze (?) (sec. XV terzo quarto) membr. ff. I, 93; numerazione moderna; f.I guardia originale ; fascicoli 1 (10), 2 (8), 3 (10), 4 (11), 5 (10), 6 (7), 7 (10), 8 (8), 9 (10), 11 (9): le irregolarità sono tutte dovute a interventi autoriali di ampliamento o taglio di fogli; più sensibili sono gli interventi per la sezione corrispondente alla prima opera (= fasc. 1-6: ff. 1 - 56). dimensioni: 220 x 153 ca; specchio di scrittura: 24 [136] 60 x 26 [90] 35 (f. 34r); rr. 25-26/ ll. 25, rigatura mista: le linee sono sempre 25, le righe a volta sono 26 (es. f. 67r) più spesso 25. Molti bifogli nella parte iniziale presentano una preparazione precedente diversa, coperta dalla scrittura della nuova impaginazione scritture e mani littera antiqua; decorato Iniziali decorate: ai ff. 1r, 4v, 57r iniziali dorate e decorate a bianchi girari su fondo azzurro, rosa, verde rubricato: paragrafi e richiami marginali in rosso; rubricheLegatura coeva con restauro settecentesco alla costola; parzialmente perse le parti metalliche; frammento di cartellino sul piatto posteriore. Stato di conservazione precario; la coperta del piatto posteriore è laceraEnte possessore Firenze, S. Maria Novella, convento OP (1503 - XIX in.)Storia del manoscritto Al f. Iv la formula di incipit (parimenti autografa)fa riferimento alla sola opera iniziale : Liber dierum lucensium incipit feliciter. All'interno del piatto post. due annotazioni (forse riferimenti astronomici) sono probabilmente sempre attribuibili al Caroli: Die 3 sep. 1464 e Nota die II. sep. 1465, hora vesperorum vidi ca [dep.: p... ]. Ai ff. 1r, 56v, 57r, 91v note di possesso cinquecentesche del convento di S.M.N.: Se Me Nolle de Floa oris p (re ). Sul piatto anteriore cartellino dell'incameramento ottocentesco.Liber dierum Lucensium , Iohannes Caroli n. 1428, m. 15-5-1503 , ff. 1r-56vLaudatio pratensis , Iohannes Caroli n. 1428, m. 15-5-1503 Bibliografia Orlandi Necrologio (1955) vol. II pp. 360-2; Camporeale Giovanni Caroli (1981) p. 141 e sgg.; Pomaro, Censimento II (1982) pp. 239-40; Camporeale Mito (1999) p. 6 nota 2; Edelheit Scholastic Florence (2014) pp. 289 e passim; Edelheit Giovanni Caroli (2018)
Note Il manoscritto, autografo, raccoglie due opere di Giovanni Caroli, entrambe scritte fuori Firenze: la prima a Lucca dove l'autore si era rifugiato nel 1461 a seguito di dissapori interni al convento; la seconda a Prato forse nel 1456. Le due opere costituiscono due sezioni (ff. 1 - 56; 57 - 93) di omogeneità codicologica e grafica assoluta così come la qualità degli interventi e risistemazioni autoriali certifica per entrambe lo stato di copia d'autore. Ciònonostante occorre rilevare alcuni segni di indipendenza delle due parti (la guardia iniziale presenta una formula di incipit solo per la prima opera; le note di possesso del convento sono inusualmente sul foglio iniziale e finale di entrambe le sezioni); difficile anche valutare dove sia avvenuta effettivamene la scrittura: la decorazione - strettamente coeva - è fiorentina e a Firenze il corpus ha ricevuto il suo completamento. E' inutile descrivere separatamente le due sezioni, del tutto omogenee, per quanto probabilmente rimaste indipendenti tra il materiale dell'autore.
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Firenze, Biblioteca Riccardiana 1280
Composito
parzialmente autografo sec. XV prima metàLuogo di copia Firenze ; Prato cart. ff. III, 122, III' dimensioni: 300 x 222Lauda di Santa Domitilla , -18v*
Vita di s. Domitilla , ff. 1r-18v*Bibliografia Coluccio Salutati pp. 112-3 n. 29; Morpurgo, Mss. Riccardiana (1900) p. 342
U.C. I
ff. 1-18
U.C. II
ff. 19-122Nomi Giovanni Gherardi da Prato , autografo di
Responsabile scheda: Maria Teresa DinaleSchede derivate: ARSNOVA
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Descrizione desunta
Firenze, Biblioteca Riccardiana 2930
Composito
cart. ff. III, 205, II' dimensioni: 210 x 145Bibliografia MDI XXIII (2013) pp. 42-3, n. 74, tavv. 115 e 22
U.C. I sec. XV ex. cart. ff. 2-139
U.C. II sec. XV secondo quarto cart. ff. 140-182
Sottoscritto
Nomi Iacobus Nicolai (v. 1419), copista e possessoreBucolicum carmen , Franciscus Petrarcha n. 20-7-1304, m. 19-7-1374 , ff. 140r-181v
U.C. III
datato a. 1427, 29 dicembreLuogo di copia Prato ff. 183-205
Sottoscritto
Nomi Iacobus Nicolai (v. 1419), copista e possessoreDe ortographia iuxta ordinem alphabeti , ff. 183r-205v
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Descrizione diretta
Pisa, Biblioteca Cathariniana 64
datato a. 1429 novembre 17Note datazione : vd. colophon. Luogo di copia Prato (a. 1429) membr. ff. I, 237, I'; ff. numerati 239: la cartulazione a matita, posta nell'angolo sup. esterno, salta direttamente da 153 a 156; fascicoli 1-23 (10), 24 (7): il fasc. 12, in origine un sesterno, è privo di due fogli: certamente ha perduto il foglio solidale a f. 116, mentre non è chiaro il corrispettivo dell'altro foglio; il fasc. 24, un quinterno, ha perduto gli ultimi tre fogli; dimensioni: 239 x 163; specchio di scrittura: 23 [163] 53 x 17 [102] 44; rr. 36/ll. 35. decorato: alcuni interventi di colore alle lettere iniziali parrebbero frutto di intervento tardo. Iniziali filigranate: spazio riservato per l'iniziale maggiore a f. 1r; rubricatoLegatura moderna.
Colophon
A f. 239r: Explicit presens [presens è scritto a margine e introdotto con richiamo] opus inceptum et completum ad honorem omnipotentis Dei, Matris Eius gloriose virginis Marie et devotissimarum devotarum mearum Catherine et Barbare, completum anno ab incarnatione Domini 1429 die 17 mensis novenbris Prati. Ente possessore Pisa, S. Caterina, convento OP (post XVI)Storia del manoscritto A f. 1r, margine superiore: Ex comuni libraria conventus Sancte Chaterine de Pisis (sec. XVI). Sul dorso titolo nel primo quadrante; più sopra una segnatura moderna solo parzialmente ricostruibile: B [.] / 5 [.].Sermones de sanctis et festis , Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298 , ff. 1r-239rBibliografia Vitelli Index codicum latinorum (1900) pp. 365-6; Mazzatinti Inventari (1916) vol. XXIV p. 77 (ms. 61) (Gino Tamburini, Pisa. Biblioteca Cateriniana del Seminario , pp. 69-92); Kaeppeli (1975) vol. II (repertorio)
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Pisa, BCath 64, f. 57r
Pisa, BCath 64, f. 164v
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Descrizione diretta
Prato, Archivio Storico Diocesano, Archivio del Capitolo della Cattedrale 4
datato a. 1407 settembreNote datazione vd. colophon Luogo di copia Prato (a. 1407) membr. ff. 42; la compagine non è numerata; fascicoli 1-3 (8), 4 (6), 5 (8), 6 (4); dimensioni: 220 x 184; specchio di scrittura: 12 [185] 23 x 25 [145] 14; rr. 8/ll. 8. decorato Iniziali semplici; Iniziali filigranate rubricato Notazione musicale: notazione quadrata.Legatura assente.Stato di conservazione la compagine è in cattivo stato di conservazione.
Colophon
A f. 41v n.n.: Questo libro è della Pieve [...] in Prato, scritto nel MCCCCVII di settembre. Ente possessore Prato, S. Stefano, propositura (post 1407)Ritus [ordines, benedictiones, exorcismi], ff. 1r-42vBibliografia Bandini-Fantappiè Archivio (1984) p. 519; Mss. med. PO (1999) p. 31 scheda 9; MDI XVI (2007) p. 72 scheda 55
Note scheda originaria a c. di Martina Pantarotto; revisione 2018
Responsabile scheda: CODEX
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Descrizione diretta
Prato, Biblioteca Roncioniana R.VII.5 (266)
sec. XIV terzo quarto data stimataLuogo di copia Prato membr. ff. I, 60, I'; sono compresi nella numerazione il foglio di guardia iniziale e quello finale; fascicoli 1-5 (8), 6 (4), 7 (8), 8 (4), 9 (4): il sesto fascicolo si presenta anomalo ma senza apparente caduta di testo; l'ottavo fascicolo consta di tre fogli (un foglio singolo ed un bifoglio) ed un quarto foglio incollato consistente nell'autentica notarile; il duerno finale è aggiunta del sec. XVI dimensioni: 207 x 141; specchio di scrittura: 13 [153] 41 x 15 [104] 22; rr. 26/ll. 25Lingua copisti latino; volgare italiano rubricatoLegatura modernaStato di conservazione Ripassi di scrittura sui fogli inizialiNomi Andrea di ser Giovanni Magini notaio (ante post 1366-1368), collegamento diretto (a. 1366-68)Storia del manoscritto Sul margine inferiore del f. 17v, al termine del primo testo, appare eraso ed irrestituibile un lungo intervento del notaio Andrea di ser Giovanni Magini. Ritroviamo lo stesso notaio a f. 57v (foglio incollato e non solidale con il resto della compagine), quando in data 10 marzo 1368, su mandato del vescovo, autentica questi ordinamenta ... condita in quodam libruculo pecudinis inserta in sedecim foleis pecudinis : esatta descrizione della nostra compagine. All'inizio degli ordinamenti invece si legge (f. 2v): ... fatto et ordinato questo libro ... sotto gli anni del nostro Signore Iesu Christo Mille trecento [...]sei a dì XV di lulglo al tempo di messere Urbano papa (cioè, per le coordinate cronologiche: 1366). Sul verso della guardia iniziale, che porta il nr. 1, si susseguono in data 1693, 1735, 1749 e 1778 quattro note di «esibizione» all'autorità ecclesiastica.Capitoli e ordinamenti della Compagnia di San Michele di Carmignano , ff. 2r-60rBibliografia De Feo Inventario (1979) vol. III p. 274; Fantappiè Biblioteca roncioniana (1994) p. 66 nr. 266; Mss. med. PO (1999) p. 63 scheda nr. 62, tav. LXXX
Note revisione 2018
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Prato, BRonc R.VII.5 (266), f. 5r
Responsabile scheda: CODEX
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Descrizione diretta
Prato, Biblioteca Roncioniana R.VII.8 (271)
datato a. 1438; a. 1582; a. 1636Luogo di copia Prato (a. 1438) membr. ff. I, 48; fascicoli 206 x 141: 26 [133] 47 x 21 [78] 42 dimensioni: rr. 20/ll. 20.Lingua copisti volgare italianoEnte possessore Prato, Compagnia di S. Girolamo (sec. XV-XIX in.)Nomi Donatus de Medicis episcopus (a. 1436 - 1474), collegamento non precisabile (a. 1438); Buonamici Innocenzo canonico (fl. XVIII), possessore (ante 1782)Storia del manoscritto L'unità codicologica originaria, quella cioè che conteneva i capitoli della compagnia con le primissime reformagioni risultava I, 32, I'. In seguito fra I' (ora 34) e la controguardia (ora 49) è stato inserito un fascicolo (ora 35-48) che contiene le riforme dal 1583 al 1636. Sulla controguardia iniziale c'è una rasura, probabilmente è stata erasa una nota di possesso. A f 29v subscriptio del vescovo di Pistoia Donato Medici, che approva gli statuti (M CCCC XXXVIII die XVII Martii ). A f. 48r: Ihesu, Maria, Iheronimus 7.13.24. Il presente libro è stato ritrovato tra i manoscritti del canonico Innocenzo Buonamici dal Cavaliere Franco Buonamici suo bisnipote questo dì 24 Luglio 1782 e dal medesimo prontamente rimesso nell'archivio della compagnia di S. Girolamo della Città di Prato .Capitoli e ordinamenti della Compagnia di San Girolamo di Prato , ff. 1v-47vBibliografia De Feo Inventario (1979) vol. III p. 271; Fantappiè Biblioteca roncioniana (1994) p. 67 nr. 271; Fantappiè Storia della musica (1994) (passim ); Mss. med. PO (1999) p. 87 scheda 93
Note revisione 2018 Il manoscritto assembla tre sezioni con autentica notarile e datazioni certe; la descrizione qui offerta è però unitaria (a sezioni) e - sotto il profilo diplomatistico - incompleta in quanto la catalogazione Codex escludeva il materiale di contenuto documentario.
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Descrizione diretta
Prato, Collezione privata 4-Codex s.n.
sec. XV. 1 data stimataLuogo di copia Prato (sec. XV. 1) membr. ff. 253; ff. numerati 250: la numerazione moderna non calcola il foglio iniziale, bianco ma secondo foglio del fascicolo iniziale; fascicoli 1 (7), 2-31 (8), 32 (6): nel fascicolo iniziale il primo f. è incollato all'asse superiore; analoga osservazione vale per l'ultimo f. del fascicolo finale, che registra anche la caduta del penultimo foglio, probabilmente bianco dimensioni: 293 x 200 (f. 30r); specchio di scrittura: 30 [187] 76 x 19 [56 (13) 56] 57 (f. 30r); rr. 2/ ll. 40: il ms. non presenta rigatura ma la pergamena presenta rilievi che fanno pensare all'utilizzo della tabula ad rigandum scritture e mani littera textualis; note generali sulla scrittura: littera textualis di mano unica decorato Iniziali filigranate; Iniziali figurate: a f. 1r iniziale figurata (ritratto d'autore) rubricatoLegatura antica in cuoio e assi (prive di unghiatura)Stato di conservazione Intervento di restauro senza smontaggio: la coperta recupera parzialmente l'originale, il dorso è rifatto; assenti i capitelli; parziale conservazione di borchie e fermagli.Nomi Ginori Conti Piero principe (a. 1865-1939), possessore (sec. XIX-XX)Storia del manoscritto A f. 245va, dopo il colophon dell'opera: Explicit Prati, gratias Deo nostro semper omnium bonorum largitori. Amen. Sul contropiatto posteriore due note: Angelus accepit de mei substantia in mense martii 5541 (sic) / Heliseus frater Angeli predicti accepit de mei substantia de mense septembris 1455 29.a / 8.a novembris 1456 . All'interno del contropiatto anteriore, al marg. sup., residuo non ricostruibile di ex libris (o nota di contenuto) a stampa in francese; al centro un ritaglio cartaceo con notizie manoscritte sull'opera e riferimenti ad una edizione del 1840; sovrapposto l'ex libris : Ex libris Petri Ginori Conti . A f. Ir n.n., come intestazione di un foglietto contenente una breve descrizione dell'opera (probabilmente per la messa in vendita): Meyer Elte Librairie ancienne et moderne. La Haye 11-VII-1929 (è verosimile che da questa il ms. sia entrato nella biblioteca Ginori Conti).Summa de casibus conscientiae [a. 1338], Bartholomaeus de Sancto Concordio n. 1260/1262, m. 12-7-1347 , ff. 1ra-245va
Note scheda originaria a c. di Gabriella Pomaro; revisione 2018
Responsabile scheda: CODEXScheda derivata da: MADOC
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