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Compte-rendu de la rencontre scientifique «Autour de la Bibliotheca bibliothecarum manuscriptorum nova. Bernard de Montfaucon, les mauristes et les bibliothèques de manuscrits médiévaux» qui s'est déroulé à Paris le 14 et 15 janvier 2016. Interviennent : D.-O. Hurel, P. Petitmengin, J.-L. Lemaitre, F. Duplessis, B. Giffard, M.-F. Damongeot, M. Bisson, J. Delmulle, P.-Y. Buard, J. Lempire, A. Binggeli, P. Augustin et F. Richard.
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Studio della prima unità codicologica del Paris, BNF, lat. 8070, testimone di Giovenale, con glosse che indicano l'influsso degli Scholia di Remigio di Auxerre. Del resto anche i rilievi sul codice dimostrano che il suo modello dovrebbe essere appartenuto a un'abbazia della Francia nord-orientale: lo confermerebbero anche i vari testi anonimi di utilità didattica (arricchiti da citazioni di Agostino e Gregorio Magno; edizione di questi estratti presenti alle pp. 18-9) ai ff. 127v-128v. L'A. in conclusione avanza l'ipotesi di scambi intellettuali avvenuti attraverso una rete monastica che intorno al Mille avrebbe coinvolto l'abbazia micaelica con la regione di Reims, con la mediazione dei monasteri di Fleury e Corbie. In appendice, edizione critica di uno dei testi scolastici: la Genealogia Eneae et Priami, inc.: Sic ordinatur genealogia Eneae et Priami qui expugnatus est in Troia, trasmesso dal ms. parigino ai ff. 126r-127r e dai mss. Montpellier, Bibl. Interuniversitaire, Sect. de Médecine, H 253, f. 120r; Rouen, BM, U. 74 (1177), f. 289r; testimoni parziali sono il primo Mitografo Vaticano (Vat. Reg. lat. 1401, f. 20r) e l'Origo Troianorum.
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Il ms. München, BSB, lat. 14420 tramanda al f. 144v un breve glossario di 79 lemmi già studiato e pubblicato nel 1979 da C. Villa. L'A. ne pubblica una nuova edizione critica (pp. 141-4) e identifica due nuove fonti (epistole di Girolamo e Vita sanctae Pelagiae). Il glossario e le glosse a Terenzio che lo precedono ai ff. 79-144 del ms. sono collocati nell'ambiente delle scuole della Francia nord-orientale. Per la loro datazione (fine 860-inizi 870) l'A. stabilisce un confronto con gli Scholica Graecarum glossarum, col glossario del ms. Laon, BM, 444, con le glosse a Prudenzio di Remigio d'Auxerre, col Glossarium Aynardi e Sedulio Scoto. Il «Post-scriptum» (pp. 145-7) riesamina i rapporti del glossario monacense con Raterio e altre fonti a partire da uno studio di B. Valtorta ( «Accepto ipse calamo... scripsi in hunc modum». Autografi e idiografi rateriani «Filologia mediolatina» 22, 2015, pp. 37-64; cfr. MEL XXXVII 3564).
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