La
Collectio ex opusculis sancti Augustini in epistolas Pauli apostoli (CPL 1360) contiene 455 frammenti che il Venerabile Beda ha desunto dalle opere di Agostino. I 12 testimoni che costituiscono la tradizione diretta sono: R = Rouen, BM, 147 (sec. IX); F = Firenze, Laurenziana, San Marco 648 (sec. IX-XI); V = Vat. Urb. lat. 102 (sec. XV); C = Köln, Dombibl., 104 (sec. IX); Sc1 = Schaffhausen, Stadtbibl., Min. 64 (sec. XII); Sc2 = Schaffhausen, Stadtbibl., Min. 65 (sec. XII); W = Würzburg, UB, M.p.th.f. 63 (sec. IX); O1 = Orléans, BM, 81 (78) (sec. IX); O2 = Orléans, BM, 84 (81) (sec. IX); So = Saint-Omer, BM, 91 (sec. IX); B = Boulogne-sur-Mer, BM, 64 (71) (sec. XII); M = Montecassino, Abbazia, 178 (a. 1075-1080). La tradizione indiretta è costituita dal commento all'epistole paoline di Rabano Mauro, dal commento ai Romani in Paris, BNF, lat. 11574 erroneamente attribuito a Elizachar di St.-Riquier, l'
Expositio in epistolas beati Pauli di Floro di Lione e il
Collectaneum in Apostolum di Sedulio Scoto. L'opera originale è costituita dai framm. 1-393 e framm. 396-457 e l'A. si concentra sullo studio di quest'ultima sezione che contiene 1Tim-Hebr e che è trasmessa solo dai mss. R, F, V, So, M; i framm. 394-395 sono un'interpolazione di M. Gli studi di G. Partoens avevano portato a uno
stemma codicum provvisorio tripartito (p. 297), mentre J. Delmulle è giunto a ricostruire uno
stemma diacronico (p. 300) nel quale i tre codici completi (R, F, V) derivano dall'archetipo ancora integro, mentre i restanti dall'archetipo mutilo della sezione finale (framm. 396-457 1Tim-Hebr). Partendo da questi presupposti l'A. procede all'escussione delle varianti dell'ultima parte dell'opera, analizzando trasmissione diretta e indiretta, giungendo a confermare lo
stemma diacronico di Delmulle (p. 315) e dimostrando che i testimoni M e So recuperano la parte finale dell'opera attingendo dall'antigrafo del codice F, denominato delta.
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