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Articolo di recensione a due raccolte di studi: K. Elm Alla sequela di Francesco d'Assisi. Contributi di storia francescana Santa Maria degli Angeli 2004 e R. Guarnieri Donne e Chiesa tra mistica e istituzioni (secoli XIII-XV) Roma 2004 (cfr. MEL XXVI 14948) relative ai temi espressi nel titolo. Tali raccolte, oltre a facilitare le ricerche degli studiosi, costituiscono, secondo l'A., un ottimo veicolo di divulgazione dei risultati di ricerche portate avanti con «costanza, spessore e meticolosità» (p. 297).
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Überblick über die deutschsprachige Benediktinerforschung, die Editionsprojekte, Reihen und Zeitschriften in den Blick nimmt. Im Einzelnen geht es um die «Germania sacra», die 17 Benediktinerabteien in Einzelbänden behandelt, das 1970 begonnene Handbuch Germania Benedictina sowie das ebenfalls von der Bayerischen Benediktinerakademie seit 2015 herausgegebene Handbuch der benediktinischen Ordensgeschichte. Die Erforschung der Regula Benedicti wird seit der kritischen Edition von Hanslik 1960 durch die Regulae Benedicti studia und die daraus hervorgegangenen Reihen fortgeführt. Als Editionsunternehmen schließt sich daran das von C. Hallinger in den 1963 Jahren begonnene Corpus consuetudinum an, in dem wichtige Texte noch fehlen. Ähnlich unabgeschlossen ist bislang das Unternehmen zur Edition der Bursfelder Quellentexte. Das Abt-Herwegen-Institut veröffentlichte seit 1959 unter Beteiligung von Universitätsgelehrten die «Beiträge zur Geschichte des alten Mönchtums und des Benediktinertums», die 2015 in einer Neuen Folge wieder aufgenommen wurden. Eine wichtige Rolle spielen Forschungen zur Memorialkultur, die sich mit den Forschern G. Tellenbach, K. Schmid und J. Wollasch verbindet und in den Reihen «Societas et Fraternitas» und der MGH-Reihe Libri memoriales et necrologia niederschlägt. In jüngerer Zeit wurde die Erforschung der Memorialkultur auf das späte Mittelalter und die Frühe Neuzeit ausgeweitet. Die benediktinische Historiographie des 18. Jahrhunderts wird durch die Edition der Korrespondenz von Bernhard und Hieronymus Pez in verschiedenen Projekten nach 2000 erschlossen. Seit den 60er und 70er Jahren etablierte sich die vergleichende Ordensforschung an den Universitäten, unter maßgeblichem Einfluss von C. Elm (FU Berlin) sowie aktuell durch die von G. Melville begründete Forschungsstelle für Vergleichende Ordensgeschichte in Dresden. Die Geschichte der Benediktinerinnen wurde erst ab ca. 2000 als wichtiges und eigenständiges Forschungsfeld erkannt, genannt werden u. a. Gisela Muschiol und Eva Schlotheuber und der Arbeitskreis Geistliche Frauen im Europäischen Mittelalter. Die Auseinandersetzungen um die Historizität Benedikts bilden seit den 1920er Jahren ein philologisch gut ergründetes Thema der Benediktinerforschung, diese entspannten sich in Auseinandersetzung mit den Thesen von F. Clark und J. Fried erneut. Als Forschungsdesiderate benennt der Vf. Editionen weiterer Quellen wie Kapitelsrezesse und Regelkommentare sowie die vertiefte Erforschung der Frauenklöster mit ihren Außenbeziehungen.
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L'A. riassume brevemente il percorso della storiografia su Francesco d'Assisi - a partire dalla pionieristica biografia scritta dal Sabatier nel 1894 - e il rilievo dato negli ultimi cinquant'anni alle fonti francescane grazie anche a un nuovo dialogo instauratosi tra università, istituti storici degli ordini francescani e Società internazionale di studi francescani di Assisi. Sono ricordati i lavori di K. Esser, R. Manselli, E. Pásztor, K. Elm, G. Miccoli, P. Zerbi e D. Flood. Il rapporto tra Francesco e Gregorio IX è posto in rilievo rimandando alle riflessioni di R. Rusconi, G.G. Merlo e J. Dalarun. L'A. auspica un ritorno allo studio della documentazione pontificia per analizzare le vicende intorno all'origine della prima fraternitas, sulla scorta delle indagini offerte da K.-V. Selge e W. Maleczek, e di proseguire l'approfondimento del dialogo tra istituzione religiosa e spirituale nel medioevo, seguendo la via tracciata da G.G. Merlo, G. De Sandre, A. Rigon, C. Violante e G. Melville.
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Cronaca del colloquio internazionale sul tema «Die Cluniazenser und ihr politisch-soziales Umfeld». Fra gli altri sono intervenuti: K. Elm («Das gottgeweihte Leben». Zur Funktion des Ordenswesens in Vergangenheit, Gegenwart und Zukunft), B. Rosenwein (Cluny's Immunities in the Tenth and Eleventh Centuries: Images and Narratives), D. Méhu (La communauté d'habitants de Cluny et l'Ecclesia cluniacensis. XIe-XIIIe siècles), D. Iogna-Prat (Cluny et le monde extérieur. La pastorale de Pierre le Vénérable. 1122-1156), G. Constable (Commemoration and Confraternity at Cluny during the Abbacy of Peter the Venerable), D.W. Poeck (Abbild oder Verband. Cluny und seine Klöster um 1100), J.-L. Lemaitre (Les anniversaires de la noblesse limousine fondés à Saint-Martial de Limoges. XIe-XIIe siècles), A. Kohnle (Cluniazenserklöster und ihre Stifter in Deutschland, in der Schweiz und im Elsaß), G. Andenna (I priorati cluniacensi in Italia durante l'età dei Comuni. XI-XIII secolo), R.B. Dobson (English Cluniac Houses towards the End of Their Story), P. Segl (Die Cluniazenser in Spanien unter besonderer Berücksichtigung der Beziehungen zum Bistum León von der Mitte des 11. bis zur Mitte des 12. Jahrhunderts), F. Neiske (Cluny und das Papsttum), J. Oberste (Bischöfe im Kontext cluniazensicher Krisen und Reformversuche), G. Melville («Garde» und «Pariage». Zu Cluny und dem französischen Königtum im 12.-13. Jahrhundert).
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Dato fondamentale emerso nel Convegno è la constatazione ... Leggi tutto

Dato fondamentale emerso nel Convegno è la constatazione di un affievolimento di interesse storiografico nei confronti del santo nel lungo periodo che va dal '400 all'800, secolo in cui si ha una sua riscoperta, ad opera soprattutto della storiografia tedesca. Relazioni: F. Gaeta Francesco d 'Assisi nell'Umanesimo; R. Rusconi Francesco nella predicazione del '400 e del '500; C. Cargnoni L'immagine di Francesco e la formazione dell'ordine dei Frati Minori Cappuccini; S. Bertelli Francesco nell'erudizione ecclesiastica: da Cesare Baronio a Luke Wadding, editore di Francesco e storico del francescanesimo primitivo; D. Menozzi L'immagine di Francesco nella cultura del '700 italiano; K.V. Selge Francesco nella storiografia protestante; L. Portier Francesco d'Assisi e Frédéric Ozanam: problemi storici e letterari; R. Manselli Francesco d'Assisi nella storiografia del Risorgimento; K. Elm Da Joseph Görres a Walter Goetz: Francesco nella storiografia tedesca dell'Ottocento; O. Carbonell Dal Renan al Sabatier: il rinnovamento di una immagine, le polemiche storiografiche e le discussioni filologiche.
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Lo studio si articola in due parti: nella prima sono ... Leggi tutto

Lo studio si articola in due parti: nella prima sono illustrate le linee portanti della riflessione sui conversi, dal primo fondamentale saggio di K. Hallinger del 1956 alle opere più recenti. Due distinti orientamenti dottrinari e interpretativi hanno caratterizzato all'inizio la ricerca storiografica sul fenomeno conversuale: quello ascetico-religioso di Hallinger e quello economicistico di E. Werner. Un momento di svolta si registra negli anni '60, quando si afferma un nuovo orientamento, che nega ogni distinzione tra religiosità colta e religiosità popolare e affianca al tradizionale studio dei mutamenti di «vertice» quello dei misconosciuti fermenti di «base». La testimonianza più esplicita di tale rinnovamento storiografico sono gli incontri triennali promossi alla Mendola e a Milano dall'Università Cattolica del Sacro Cuore. Alla storiografia militante di Hallinger, all'economicismo di Werner e al tradizionalismo di altri studiosi come E. Mikkers, C. van Dijk e J. Leclercq, J. Dubois e C.D. Fonseca contrappongono un serio impegno di verifica e di esplorazione settoriale (la storia dei conversi certosini e cistercensi nel XII sec. Dubois, quella dei conversi canonicali nello stesso arco di tempo Fonseca). Sino alla fine degli anni '70 la storia dei conversi rimane appannaggio benemerito (ma chiaramente delineato) di studiosi ecclesiastici, i quali ne privilegiano la dimensione religiosa trascurando, nella maggior parte dei casi, quella sociale ed economica. Una storia attenta a tutti i risvolti del tema risulta pertanto ancora in gran parte da scrivere. All'interno di questo quadro s'impone il progetto intrapreso dal Friedrich-Meinecke-Institut della Libera Università di Berlino che, nato nel 1972 sotto la direzione di K. Elm, si propone di indagare vari temi di storia monastica secondo una linea di ricerca nuova in primo luogo rispetto all'obiettivo (la dimensione sociale ed economica della materia di studio), e poi nello strumento (l'interpretazione comparata di esperienze condotte in ambiti spaziali e temporali diversi) e nel taglio (l'analisi specifica e capillare suggerita dagli orientamenti della Mendola). Nella seconda parte del saggio l'A. si sofferma ad esaminare i principali interrogativi sulla storia dei conversi: il lessico (si fornisce una rassegna delle accezioni assunte dal termine conversus nel corso del tempo), la genesi, le caratteristiche (estrazione sociale, mansioni, consistenza numerica), i diversi aspetti dello statuto dei conversi, il declino, la partecipazione alla vita liturgica e comunitaria. Il saggio è corredato di una nota bibliografica (pp. 154-6).
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Raccolta di quattro studi sulla composizione dei monasteri ... Leggi tutto

Raccolta di quattro studi sulla composizione dei monasteri medievali, specialmente riguardo alla posizione dei conversi, dall'XI al XV sec. Unter den vier Arbeiten aus dem ordensgeschichtlichen Arbeitskreis am Friedrich-Meinecke-Institut Berlin betreffen zwei das Hochmittelalter: W. Teske Zu den Aufstiegsmöglichkeiten cluniazenzischer conversi im 11. Jahrhundert; M. Toepfer Die Konversen der Zisterzienserinnen von Himmelspforten bei Würzburg
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Verschiedenen Beiträge zur geschichte des Paulinerordens ... Leggi tutto

Verschiedenen Beiträge zur geschichte des Paulinerordens von den anfängen bis ins 18. Jh., mit einem Register zu den einzelnen Beiträgen zusammengestellt von L. Weinrich. Einzelne Beiträge von: K. Elm, G. Sarbak, J. Török, J.M. Bak, B. Fülöpp-Romhanyi, Z. Bencze und L. Weinrich. (Holger Peter Sandhofe)
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