La presentazione del vol. (
Bessarione e la sua Accademia Roma 2012), che ha avuto luogo nel marzo 2012 presso la Sala dell'Immacolata della Curia Generale OFMConv a Roma, è stata presieduta dall'A. del presente saggio in cui la stessa sintetizza gli interventi dei vari studiosi che hanno tratteggiato, secondo diverse prospettive, la figura del colto cardinale. A. Rigo, partendo dall'esame dell'
Oratio dogmatica, pronunziata dal Bessarione al concilio di Firenze, si sofferma ampiamente e con dovizia di documentazione su un nodo decisivo dell'itinerario religioso e, allo stesso tempo, biografico del cardinale. C. Bianca ricostruisce, attraverso una descrizione densa di informazioni, l'ambiente romano dell'Accademia - che l'A. definisce
familia - di cui Bessarione era
patronus. P. Garbini sviluppa il suo intervento partendo da una nota di filologia del Bessarione a un passo del Vangelo di Giovanni, per giungere a descrivere il ricorso da parte del cardinale all'
auctoritas di Nicolò Maniacuzia, geniale - e poco conosciuto - filologo del XII sec., autore di un correttorio biblico che ha le caratteristiche di un vero e proprio saggio di critica testuale e in cui si applicano analisi e criteri metodologici che saranno propri del pieno Umanesimo. D. Manzoli offre un panorama delle accademie nate a Roma nel '400 e nel '500, tra le quali emerge quella del Bessarione, sorta nella sua abitazione a fianco della basilica dei Santi XII Apostoli e dove, come in un asilo, molti dotti, tra cui vari esuli greci, si ritrovavano per conversazioni, dispute e scambi eruditi. A. Fyrigos illustra le dispute che si svilupparono, tra il XIV e la prima metà del XV sec., attorno alle opere di Tommaso d'Aquino. S. Isidori interviene mostrando come gli affreschi della cappella bessarionea, sacello funerario del cardinale, costituiscano un'importante testimonianza del suo operato in favore dell'unione delle chiese d'Oriente e d'Occidente.
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