Christopher Thomas Allmand The «De re militari» of Vegetius. The Reception, Transmission and Legacy of a Roman Text in the Middle Ages Cambridge-New York, Cambridge University Press 2011 pp. XII-399 tavv.
Abstract
Sebbene l'opera di Vegezio ormai non riflettesse più le pratiche militari che venivano adottate nel medioevo, in questo periodo essa conobbe una fortuna piuttosto elevata, dovuta probabilmente alla sua brevità e al modo in cui spiegava la capacità del comando. La prima parte del vol. si occupa della tradizione manoscritta dell'opera, studiata nel dettaglio da M. Reeve, dedicando una speciale considerazione anche alle annotazioni marginali, oltreché alle opere di altri autori con cui veniva usualmente trasmessa, come Frontino, Sallustio, Vitruvio, ma anche il
Policraticus di Giovanni di Salisbury e il
De regimine principum di Egidio Romano. Si ricordano i codici Vat. lat. 2193 e Paris, BNF, Smith-Lesoüef 13
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Vegetius Renatus, Fortleben ,
Epitome de re militari Sallustius Crispus, Fortleben Aegidius Romanus n. 1243/1247, m. 22-12-1316 ,
Tractatus de regimine principum Frontinus, Fortleben ,
Strategemata Iohannes Sarisberiensis n. 1110/1120, m. 1182 ca. ,
Policraticus Vitruvius, Fortleben ,
De architectura
Manoscritti
Scheda N: 35 - 4464
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-de-re-militari-of-vegetius-the-reception-tran/652951
Armando Bisanti I crocevia dell'Umanesimo e le Marche . XXX Congresso Internazionale di Studi Umanistici. Sassoferrato, 1-4 luglio 2009 BSL 39
(2009)
684-90
Abstract
Ampia e dettagliata cronaca, cui è preposta un'analitica introduzione dedicata alla storia del Congresso (promotori inclusi) e delle relative pubblicazioni dal 1980 a oggi, che risulta anche provvista di numerose informazioni, soprattutto bibliografiche, sulla figura di Niccolò Perotti (nativo di Sassoferrato) e sul suo
Cornu copiae . Si ricordano le seguenti relazioni: G.C. Alessio (sul
Fortleben della
Ad Herennium , nonché sull'umanista Raffaele Regio); H. Walter,
«Boreas Senensis»: «plaidoyer» per un'emendazione snobbata dagli editori di Plinio il Vecchio (nat. hist. II 115) , che ha considerato anche le vicende del testo in età umanistica e rinascimentale; J.-F. Chevalier,
Albertino Mussato ou la figure du poète exilé: édition d'un centon autobiographique des «Tristes» d'Ovide ; A. Piacentini,
Un «Esopus» del Quattrocento in distici: le favole di Cristoforo da Fano (che ha citato anche i mss. Vat. Chig. J IV 146 e Siena, Comunale, I IX 14); A. Bisanti,
Divagazioni su alcune favole dell'«Appendix Perottina» (che ha toccato anche il
Romulus mediolatino e problematiche relative alla circolazione di Fedro nel medioevo); F. Stok,
La più antica traduzione latina dell'epistola dello pseudo-Aristea (che ha esaminato la traduzione contenuta nel ms. Firenze, Laurenziana, Pl. 25 sin. 9, e si è occupato anche di questioni concernenti le tecniche di traduzione); F.T. Coulson,
Newly Discovered «Ovidiana» in the Libraries of the Former East Germany (che ha analizzato alcuni commenti a opere ovidiane scritti tra fine XV e prima metà XVI sec.); G. Di Guida,
Un inedito e anonimo commento umanistico a Valerio Flacco (tradito nel ms. Napoli, BN, IV E 37); A. Mazzocco,
Classicism and Christianity in Biondo Flavio. A Reappraisal ; C. Pandolfi,
Il «De cifris» di Leon Battista Alberti e il suo «Princeps maximis rebus agendis deditus» ; E. Fumagalli,
Francesco Ciceri e Orazio. Un maestro di scuola discute con umanisti europei (sul commento del Ciceri a Orazio); C. Bevegni,
Poliziano lettore dei «Moralia» di Plutarco. Gli estratti del «De garrulitate» e del «De tranquillitate animi» nel ms. BNF II I 99 (che ha menzionato, oltre che il ms. fiorentino citato nel titolo, il ms. Firenze, Laurenziana, Pl. 80.5); M.D. Reeve,
Problemi nell'epistolario del Poliziano (che ha trattato di alcuni problemi testuali della raccolta e dei
Miscellanea ); D. Marrone,
Il «Panepistemon» del Poliziano: la nuova organizzazione delle scienze, delle arti e dei mestieri. Questioni di «proecdosis» ; J.-L. Charlet,
Le distique élegiaque de Beccadelli, Piccolomini, Landino, Pontano, Marullo et Pacifico Massimi d'Ascoli (che si è concentrato specialmente sul pentametro nei suddetti autori). Una cronaca dello stesso convegno è apparsa in «Maia» 61 (2009) 692-706 a cura di C. Bracco, F. Mantelli ed E. Camera.
Riduci
Argomenti e indici Sassoferrato (Ancona), Congressi Nicolaus Perottus n. 1429/1430, m. 14/15-12-1480 Storia della cultura
Luoghi: Marche Sassoferrato (Ancona)
Studiosi: Alessio, Gian Carlo Bevegni, Claudio Charlet, Jean-Louis Chevalier, Jean-Frédéric Coulson, Frank T. Di Guida, Grazia Fumagalli, Edoardo Marrone, Daniela Mazzocco, Angelo Pandolfi, Claudia Piacentini, Angelo Reeve, Michael D. Stok, Fabio Walter, Hermann
Manoscritti
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. I.IV.146 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 25 sin. 9 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 80.5 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II.I.99 Napoli, Biblioteca Nazionale «Vittorio Emanuele III», IV.E.37 Siena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.IX.14 Scheda N: 32 - 12324
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-i-crocevia-dell-umanesimo-e-le-marche-xxx-congres/597627
Chiara Bracco - Elisa Camera - Francesco Mantelli XXI Seminario di Alta Cultura, «La favolistica dal mondo greco all'Umanesimo», Genga 27-30 giugno 2010 e XXXI Congresso Internazionale di Studi Umanistici, «L'Umanesimo: Europa, Italia, le Marche», Sassoferrato, 30 giugno-3 luglio 2010 Maia 62
(2010)
402-20
Abstract
Cronaca del «Seminario di alta cultura» tenutosi a Genga dal 27 al 30 giugno 2010 e articolato in tre cicli di lezioni, seguito dal Congresso Internazionale di Studi Umanistici svoltosi a Sassoferrato dal 30 giugno al 3 luglio 2010. Si segnalano in particolare le lezioni del seminario di S. Boldrini, F. Bertini e J.-L. Charlet. S. Boldrini ha affrontato il tema della tradizione favolistica di matrice esopica, con esemplificazioni e confronti, dal primo racconto attestato nel 495 a.C. ai più importanti interpreti e rivisitatori, quali Babrio, Aviano e Gualtiero Anglico. F. Bertini ha analizzato la fortuna medievale e umanistica della favola classica, esaminando le versioni della favola I 29 di Fedro in Ademaro di Chabannes, in Gualtiero Anglico, nel
Camerarius , in Gabriele Faerno e in Lorenzo Bevilacqua. La raccolta di favole di Baldone e un
excursus sulla favola latina da Fedro al mondo moderno sono stati gli argomenti trattati dallo studioso in due successive lezioni. J.-L. Charlet nella prima lezione ha esaminato l'
Epitome di Perotti contenente le favole di di Fedro e di Aviano, nella seconda e nella terza le
Fabulae centum di Gabriele Faerno, favole di matrice esopica in cui sono modificati i contenuti e introdotti elementi originali accanto a spunti rintracciabili in Esiodo, nella
Vulgata , nelle
Facetiae di Poggio Bracciolini oltre che nelle favole di Valla e di Rinuccio Aretino e ne ha approfondito gli aspetti metrici. Tra gli interventi presentati al congresso si segnalano quelli di: M. Pade (esame del ms. Vat. Urb. lat. 301 unico testimone del
Cornucopiae di Perotti); F. Stok (la traduzione latina del
De fortuna Romanorum di Plutarco effettuata da Perotti, anche tenendo presente quella precedente di Jacopo d'Angelo); J. Ramminger (analisi delle caratteristiche del latino del Marullo, ispirato nei suoi componimenti da Virgilio e da Ovidio, oltre che dai grammatici antichi e da umanisti come il Valla, il Perotti e Giuniano Maio); C.M. Monti (presentazione di Coluccio Salutati e Francesco da Fiano attraverso le pagine dell'
Itinerarium di Bartolomeo Bayguera); A. Piacentini (esame degli scritti dell'umanista e poeta marchigiano Iacopo Alpoleo da Urbisaglia, tradite dal ms. Milano, Ambrosiana, P 256 sup.); B. Charlet Mesdjian e D. Voisin (studio del testo dell'epicedio di Tito Strozzi, composto dal figlio Ercole); J.L. Charlet (analisi dei trimetri giambici utilizzati da Gabriele Faerno nelle sue favole, che hanno il loro modello in quelle di Babrio): B. Copenhaver (riflessione sull'origine del linguaggio secondo la teorizzazione filosofica espressa dal Valla nelle
Elegantiae e confronto con lo studio compiuto dal Piccolomini nel
De genere dicendi philosophorum ); F. Bertini (considerazioni sullo stretto legame tra il teatro latino e la commedia umanistica e in particolare sull'influenza delle commedie terenziane sul
Negromante di Ludovico Ariosto); R. Monreal (studio della produzione poetica amorosa in esametri e distici elegiaci latini di Baldassarre Castiglione); M.D. Reeve (esame di due mss. contenenti la
Naturalis historia pliniana); M. Danzi (dissertazione sul trattato
De Germaniae et Helvetiae thermis di Conrad Gessner); F. Toscano (analisi del commento ai
Fasti di Ovidio di Antonio Costanzi da Fano, tradito dal ms. Vat. Urb. lat. 1480 e da dieci edizioni a stampa); A. Bisanti (esame di alcune
facetiae di Poggio Bracciolini, che trovano riscontro nel
Romulus ); R. Rinaldi (studio della figura di Filippo Beroaldo, autore dell'
Oratio proverbialis , opuscolo giudicato negativamente da Erasmo da Rotterdam).
Riduci
Argomenti e indici Genga (Ancona)-Sassoferrato (Ancona), Congressi Favolistica Sassoferrato (Ancona), Congressi
Studiosi: Bertini, Ferruccio Bisanti, Armando Boldrini, Sandro Charlet, Jean-Louis Charlet-Mesdjian, Béatrice Copenhaver, Brian P. Danzi, Massimo Monreal, Ruth Monti, Carla Maria Pade, Marianne Pandolfi, Claudia Piacentini, Angelo Ramminger, Johann Reeve, Michael D. Rinaldi, Rinaldo Stok, Fabio Toscano, Felicia Voisin, Dominique
Manoscritti
Scheda N: 33 - 12601
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-xxi-seminario-di-alta-cultura-la-favolistica-dal-/605583
Chiara Bracco - Francesco Mantelli - Elisa Camera XX Seminario di Alta Cultura, «L'epistolografia dal mondo antico al mondo umanistico», Genga 28 giugno - 1 luglio 2009 e XXX Congresso Internazionale di Studi umanistici, «I crocevia dell'Umanesimo e le Marche», Sassoferrato, 1-4 luglio 2009 Maia 61
(2009)
692-706
Abstract
Cronaca del XX Seminario di Alta Cultura, tenutosi a Genga sul tema «L'epistolografia dal mondo antico al mondo umanistico» a cui hanno partecipato studiosi che, attraverso la lettura di testi, hanno esaminato gli aspetti del genere dall'origine al suo sviluppo nel mondo medievale e umanistico. Si segnalano, in particolare le lezioni di F. Bertini (la circolazione dell'epistolario ciceroniano scoperto dal Petrarca; l'epistolario di san Gerolamo), di J.-L.Charlet (l'epistolario di Simmaco e di Sidonio Apollinare; le epistole poetiche di Ausonio, Paolino di Nola e Claudiano; l'importanza dell'epistolario di san Gerolamo in epoca medievale; le epistole di Ennodio di Pavia, i testi di Salviano di Marsiglia e di Avito; l'epistolario di Gregorio Magno), di G.C. Alessio (le epistole inviate ai mercanti e le epistole inviate ai pontefici tra i secoli XI e XIII; le
partes orationis dell'
inventio , della
dispositio e dell'
elocutio nella composizione delle epistole medievali; lo stile delle epistole pubbliche secondo i trattati dei secoli XIII e XIV). Al Seminario ha fatto seguito la XXX edizione del Congresso sul tema «I crocevia dell'Umanesimo e le Marche», i cui lavori sono stati aperti dalla prolusione di H. Walter su una controversa emendazione umanistica, presente in un passo della
Naturalis historia di Plinio (II 115, a proposito del nome di una città della Dalmazia
Senta , secondo la tradizione manoscritta,
Senia secondo la congettura di Ermolao Barbaro). Tra gli interventi che si sono susseguiti si segnalano quelli di V. Angelini (presentazione della XX Mostra delle Edizioni d'Arte, intitolata «
Ex libris ispirati al Francescanesimo»), di F. Stok (la controversa questione della più antica attribuzione latina dell'epistola dello pseudo Aristea), di G. Di Guida (esame di un inedito commento frammentario alle
Argonautiche di Valerio Flacco, contenuto nel ms. Napoli, BN, IV.E. 37), di F.T. Coulson (scoperta di 12 commentari alle opere ovidiane, rinvenuti nella Ratsschulbibliothek di Zwickau), di J.-F.Chevalier (centone autobiografico composto da Albertino Mussato, ispirato ai
Tristia di Ovidio), di A. Mazzocco (Flavio Biondo e il rapporto tra cristianità e classicismo paganeggiante che emerge dalle sue opere), di C. Pandolfi (il
De cifris di Leon Battista Alberti), di A. Piacentini (le
Fabellae esopiche di Cristoforo da Fano), di C. Bevegni (Poliziano lettore dei
Moralia di Plutarco), di A. Bisanti (esame di alcune favole confluite nell'
Appendix Perottina ), di M.D. Reeve (l'epistolario del Poliziano), di D. Marrone (il
Panepistemon di Poliziano), di J.-L. Charlet (esame di distici elegiaci di poeti umanistici, allo scopo di individuare i principali modelli classici), di G. Eatough (penetrazione e diffusione della religione cristiana nel Nuovo Mondo, nella testimonianza del
De Orbe Novo di Pietro Martire d'Anghiera). Una cronaca dello stesso convegno è uscita su «Bollettino di studi latini» 39 (2009) 684-90 a cura di A. Bisanti.
Riduci
Argomenti e indici Genga (Ancona)-Sassoferrato (Ancona), Congressi Epistolografia e artes dictandi Sassoferrato (Ancona), Congressi
Studiosi: Alessio, Gian Carlo Angelini, Vitaliano Bertini, Ferruccio Bevegni, Claudio Bisanti, Armando Charlet, Jean-Louis Chevalier, Jean-Frédéric Coulson, Frank T. Di Guida, Grazia Eatough, Geoffrey Marrone, Daniela Mazzocco, Angelo Pandolfi, Claudia Piacentini, Angelo Reeve, Michael D. Stok, Fabio Walter, Hermann
Manoscritti
Scheda N: 32 - 12270
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-xx-seminario-di-alta-cultura-l-epistolografia-dal/589564
Giorgio Brugnoli - Carlo Santini Un'occasione mancata GIF 50
(1998)
261-4
Abstract
Risposta degli A. del saggio sull'
Additamentum Aldinum alla recensione di M.D. Reeve
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 23 - 4059
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-un-occasione-mancata/420502
*
María Teresa Callejas Berdonés El «Epitoma Rei militaris» de Vegecio en el «Manipulus florum» La compilación del saber en la Edad Media. La compilation du savoir au Moyen Age. The Compilation of Knowledge in the Middle Ages cur. María José Muñoz Jiménez - Patricia Cañizares Ferriz - Cristina Martín Puente - Maria José Muñoz , Porto-Turnhout, Fédération internationale des Instituts d'études médiévales (FIDEM)-Brepols 2013 (Fédération Internationale des Instituts d'Etudes Médiévales (FIDEM). Textes et études du moyen âge 69) pp. 632, 115-29
Abstract
El autor postclásico Vegecio y su obra militar
Epitoma rei militaris tuvo una notable difusión en la Edad Media como lo demuestra el gran número de manuscritos conservados (desde los estudios de M.D. Reeve
Vegetius «Epitome rei militaris» Oxford 2004 (cfr. MEL XXXI 4920) e C.H. Allmand
The «De re militari» of Vegetius. The Reception, Transmission on Legacy of a Roman Text in the Middle Ages Cambridge-New York 2001 cfr. MEL XXXV 4464), florilegios, traducciones a distintas lenguas, colecciones de sentencias, etc. Este trabajo analiza algunos pasajes de este
Epitoma escogidos por el compilador Tomás de Irlanda en su
Manipulus florum (1306). Por otra parte descubre la presencia del
Epitoma en otro autor como Pedro de Blois (
Epistolae ). Algunas veces también Tomás cita Vegecio a través de las epistolas de Pedro. (Victoria Recio Muñoz)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 36 - 4230
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-el-epitoma-rei-militaris-de-vegecio-en-el-manipul/660771
Elisa Camera - Tatiana Cordone XXXIII Congresso Internazionale di Studi Umanistici. «Diritti e doveri umani nell'Umanesimo marchigiano ed europeo» . Sassoferrato, 4-7 luglio 2012 Maia 64
(2012)
587-99
Abstract
Cronaca del congresso svoltosi a Sassoferrato dal 4 al 7 luglio 2012, i cui partecipanti, come di consuetudine, hanno affrontato argomenti anche non strettamente attinenti al tema proposto. Si segnalano gli interventi di: M.D. Reeve (rapporti tra la
Naturalis historia di Plinio e la
recensio di Perotti); M. Pade (tradizione e fortuna del
Cornu copiae ); J. Ramminger (problemi relativi al passo XC 6 del
Cornu copiae , scritto come commento dell'epigramma I 61 di Marziale); N. Agapiou e H. Walter (analisi del ms. Paris, BNF, lat. 6805, contenente la
Naturalis historia di Plinio); G. Vagenheim (esame del
De re vehiculari di Pirro Ligorio, esempio della fortuna di Livio nell'Umanesimo); A. Piacentini (Angela Nogarola, autrice di un egloga «viscontea», le cui le fonti principali sono Virgilio, Orazio, Ovidio e Petrarca); E. D'Angelo (problemi relativi alla datazione dell'
Apostrophe ad exleges Mauros di Antonio Geraldini, tramandata soltanto dal ms. Salamanca, BU, 1530); F. Stok (Guarino lettore, traduttore e adattatore dei
Moralia di Plutarco; J.S. Boparai (esame della presenza del greco nella produzione poetica di Poliziano, con particolare riferimento alla
Sylva in scabiem ); F. Bausi (analisi della produzione poetica a tema biblico di epoca umanistica); J.-L. Charlet (esame dell'endecasillabo falecio e della fortuna di questo metro nella letteratura tardo antica e umanistica); C. Kallendorf (studio incentrato sull'epica neolatina, da considerarsi continuazione di quella antica e caratterizzata da imitazione di scene chiave e citazione di versi); O. Merisalo (analisi del concetto di libertà nell'opera di Jacopo Bracciolini); S. Langella (esame del trattato
De Indis di Francisco de Vitoria, la cui riflessione sui diritti umani è stata spesso fraintesa e interpretata come legittimazione della conquista spagnola in America); A. Ghisalberti (analisi del dibattito sulla schiavitù naturale presente nell'opera di Bartolomé de Las Casas).
Riduci
Argomenti e indici Sassoferrato (Ancona), Congressi Storia della cultura
Luoghi: America Marche Sassoferrato (Ancona)
Studiosi: Agapiou, Natalia Bausi, Francesco Boparai, Jaspreet Singh Charlet, Jean-Louis D'Angelo, Edoardo Ghisalberti, Alessandro Kallendorf, Craig Langella, Simona Merisalo, Outi Pade, Marianne Piacentini, Angelo Ramminger, Johann Reeve, Michael D. Stok, Fabio Vagenheim, Ginette Walter, Hermann
Manoscritti
Scheda N: 35 - 12288
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-xxxiii-congresso-internazionale-di-studi-umanisti/644697
Paolo Chiesa Retorica e poetica tra XII e XIV secolo (Trento-Rovereto, 3-5 ottobre 1985) SM 27
(1986)
479-86
Abstract
Il convegno, il secondo organizzato dall'A.M.U.L. (Associazione per il Medioevo e l'Umanesimo Latini), prosegue la riflessione sui secoli più tardi del medioevo ancora poco studiati sotto il profilo della produzione letteraria in lingua latina. Sono state tenute le seguenti relazioni: J. Le Goff
L'exemplum et la réthorique de la prédication aux XIIIe- XIVe siècle (dove sono stati considerati Pietro Cantore, Alano di Lilla, Hélinand de Froidmont, le opere di Cesario di Heisterbach e di Giacomo di Vitry); A. Michel
Correnti estetiche nella retorica e nella poetica occidentale (dove il pensiero estetico medievale è considerato in stretta relazione con il pensiero antico. Sono ricordati Scoto Eriugena, Ildegarda di Bingen, Ugo di San Vittore e Tommaso d'Aquino); M.D. Reeve
La fortuna delle opere retoriche classiche (le più diffuse furono il
De inventione , la
Rhetorica ad Herennium , il
De oratore , l'
Orator e la traduzione delle opere retoriche di Aristotele; rari Seneca retore e Giulio Severiniano; sono inoltre ricordati Guglielmo di Moerbeke ed Egidio Romano); F. Bruni
Intorno alla retorica e ai classici nel XIII secolo: un problema aperto (le opere di Buoncompagno da Signa, Bene di Firenze, Brunetto Latini mostrano un ridimensionamento dei grandi maestri antichi nel corso del XIII sec. La stessa tendenza è confermata dai testi letterari, come ad esempio l'
Historia destructionis Troiae di Guido delle Colonne); P. Dronke
Alcuni rapporti fra poetica mediolatina e Dante (ha parlato delle relazioni tra la
Divina Commedia e le teorie poetiche dell'epoca. Sono ricordati Galfrido di Vinsauf e Buoncompagno da Signa); G. Pozzi
Carmina figurata, aenigmata, espedienti formali (si sottolinea il ruolo decisivo svolto da Rabano Mauro e si ricordano l'opera di Giacomo Nicolao di Dacia e i
Carmina labirinthica ); P. von Moos
La retorica dell'exemplum (particolare attenzione è rivolta alla
Rhetorica ecclesiastica , una sorta di manuale canonico che permette di comprendere le modalità di uso dell'
exemplum argomentativo); P.G. Schmidt
L'ornatus difficilis nell'epica latina (sui problemi critici dei testi epici latini alla fine del XII sec. Sono ricordati Gualtiero di Châtillon, l'
Ylias di Giuseppe di Exeter, l'Anticlaudianus di Alano di Lilla,
Architrenius di Giovanni di Altavilla, Matteo di Vendôme, e l'
Epitaphium Iuliani Apostatae (XIII sec.); F.P. Knapp
Calliope in poetriae vinculis tenta (si sottolinea la quasi assoluta assenza di romanzi in versi nella poesia mediolatina. Sono ricordati il
Ruodlieb , il
Waltharius , il
Carmen da prodicione Guenonis , l'
Ernestus ); G. Orlandi
Aspetti della metrica quantitativa (tra gli autori presi in considerzione si ricordano Nivardo, Marco Valerio, Giuseppe di Exeter, Giovanni di Altavilla, Enrico di Heimburg, Duccio Amadore, Matteo di Vendôme e Bonvesin della Riva, Stefanardo di Vimercate); T. Janson
Le scuole del cursus nel sec. XII (dopo aver individuato le diverse tipologie del
cursus si illustra il caso dell'epistolario di Abelardo ed Eloisa, ove è riscontrabile il
cursus tipico della Francia settentrionale dell'inizio del XII sec.); P. Bagni
Artes dictandi e tecniche letterarie (sull'evoluzione dei rapporti tra
ars dictandi e
ars poetica ); H. Szklenar
Nicolaus de Dybin als Kommentator des Laborintus (il commento è del XIV sec.), G. Velli
Petrarca, Boccaccio e la grande poesia latina del XII secolo (sono ricordati Arrigo da Settimello, Alano di Lilla, Matteo di Vendôme, Giuseppe di Exeter, Gualtiero di Châtillon, Nigello di Wireker).
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Trento-Rovereto (Trento), Congressi Abaelardus Petrus n. 1079, m. 1142 Aegidius Romanus n. 1243/1247, m. 22-12-1316 Alanus ab Insulis n. 1125 ca., m. 1203 ca. Aristoteles, Fortleben Bene Florentinus n. saec. XII post med., m. 3-6-1238/1242 Boncompagnus de Signa magister n. 1165/1175, m. post 1240 Bonvicinus de Ripa n. ante 1250, m. 5-1/13-3-1315 Caesarius Heisterbacensis prior n. 1180 ca., m. post 1240 Cicero M. Tullius, Fortleben Dantes Alagherii n. 1265, m. 13/14-9-1321 De tradicione Guenonis (Condita pro donis fraus hic manifesta Guenonis... Rex Karolus, clipeus regni, tutela piorum... ) Duccius Amadoris de Prato fl. 1336-1343, m. 1343 ca. Eberhardus Alemannus fl. 1212-1280 Epistolografia e artes dictandi Epitaphium Iuliani Apostatae Ernestus Exempla Franciscus Petrarcha n. 20-7-1304, m. 19-7-1374 Galterius de Castellione n. 1135 ca., m. post 1179 Gaufridus de Vino Salvo fl. saec. XII ex.-XIII in. Guido de Columnis fl. 1272/1287 Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 Helinandus Frigidi Montis monachus n. 1160 ca., m. post 1229 Heloissa n. 1100 ca., m.16-5-1164 Henricus de Heimburg n. 1242, m. post 1300 Henricus Septimellensis fl. 1192/1194 Hildegardis Bingensis abbatissa n. 1098, m. 17-9-1179 Hrabanus Maurus n. 780 ca., m. 4-2-856 Hugo de Sancto Victore n. 1096 ca., m. 11-2-1141 Iacobus de Vitriaco n. 1160/1170, m. 1-5-1240 Iacobus Nicholai de Dacia m. post 1379 Iohannes Boccaccius n. 1313, m. 21-12-1375 Iohannes de Hauvilla n. 1140/1165, m. 1199/1216 Iohannes Scottus Eriugena n. 810 ca., m. post 877 Iosephus Iscanus v. 1188, m. 1210 Iulius Severianus, Fortleben Marcus Valerius fl. 1200 ca. Matthaeus Vindocinensis fl. saec. XII post med. Nicolaus Dybinus n. 1330/1335, m. ante 1387 Nigellus Witeker n. 1130 ca., m. 1200 ca. Nivardus Gandensis magister fl. 1148-1149 Petrus Cantor n. 1130 ca., m. 22-9-1197 Poesia Predicazione Rethorica ecclesiastica Retorica Rhetorica ad Herennium Ruodlieb Seneca rhetor, Fortleben Stephanardus de Vicomercato m. 1297 Stilistica e tecniche letterarie Thomas de Aquino n. 1224/1225, m. 7-3-1274 Waltharius Ekkehardus I Sangallensis monachus n. 900 ca., m. 14-1-973 ,
Waltharius (?) Grimaldus Sangallensis abbas n. 790 ca., m. 13-6-872 ,
Waltharius (?)
Studiosi: Bagni, Paolo Dronke, Peter Janson, Tore Knapp, Fritz Peter Le Goff, Jacques Michel, Alain Moos, Peter von Orlandi, Giovanni Pozzi, Giovanni Reeve, Michael D. Schmidt, Paul Gerhard Szklenar, Hans
Scheda N: 11 - 6772; 9 - 5268
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-retorica-e-poetica-tra-xii-e-xiv-secolo-(trento-r/113644
Helen M. Dixon Pomponio Leto and His Teachers Lorenzo Valla and Pietro Odo da Montopoli. Evidence from Work on Lucretius IMU 51
(2010)
267-326 tavv. 2
Abstract
L'articolo parte da una rilettura e da una nuova analisi della prima redazione del
colophon apposto da Pomponio Leto al manoscritto di Lucrezio da lui copiato (Napoli, BN, IV E 51): la sottoscrizione originaria fu infatti in parte erasa dal Leto stesso che vi sovrascrisse una diversa annotazione. L'analisi della genesi del codice pomponiano di Lucrezio e delle tradizioni testuali in esso presenti permette poi all'A. di avanzare qualche nuova ipotesi sul rapporto tra il Leto e i suoi maestri Lorenzo Valla e Pietro Odo da Montopoli. La mano di quest'ultimo viene riconosciuta nelle postille al Lucrezio Milano, Ambrosiana, E 125 sup., già legate all'area romana da M. Reeve. Si analizza quindi la questione della corretta ortografia di Roma (
Roma /
Rhoma ), discussione che coinvolge gli interventi sulla questione del Tortelli, di Biondo Flavio, Valla, Pietro Odo). Infine si riflette sul forte ruolo del magistero del Valla nella formazione dell'Accademia romana, che ai suoi esordi si presentò come circolo di
humanissimi viri Laurentiani .
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Scheda N: 36 - 2705
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-pomponio-leto-and-his-teachers-lorenzo-valla-and-/658623
Tomás Fernández Arquetipo y plus-proche-commun-ancêtre RHT 13
(2018)
411-29
Abstract
L'A. discute la terminologie moderne, et en particulier les définitions de M.D. Reeve, proposant à la fois une opposition «archétype»/«plus-proche-commun-ancêtre-de-la-tradition» et «original»/«historique».
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 40 - 5095
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