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Il vol. trae origine da una tesi in storia del cristianesimo discussa all'University of Chicago nel 2001. Il libro prende occasione da due racconti di visioni, di cui furono protagoniste una donna del pieno e un'altra del tardo medioevo - Cristina di Markyate e Veronica da Binasco - rispettivamente trasmessi nella Vita Christinae (ed. P. L'Hermite-Leclercq - A.-M. Legras, Paris 2007; cfr. MEL XXXII 5417) e nella Vita Veronicae de Binasco di Isidoro Isolani. Ad entrambe le donne appare la Vergine, a entrambe comunica la missione cui sono chiamate, ma solo Veronica dubita che, piuttosto che della Vergine, si tratti di un'apparizione demoniaca sotto l'immagine di Maria. Al periodo tra la metà del XII secolo (il tempo di Cristina) fino alla fine del XV (l'epoca di Veronica) va l'attenzione dell'A., alla ricerca delle tappe di questo progressivo affinamento nel discernimento degli spiriti all'interno di esperienze di visioni, che il racconto che coinvolge Veronica testimonia. Il libro è articolato in sei capitoli: il primo («Prophecy and Discerniment in Early Christianity») si volge a recuperare le radici bibliche e patristiche della prassi del discernimento degli spiriti, entro i racconti visionari; il secondo («Spiritual Understanding: New Orders and New Mysticism») tratta della riemersione del tema della profezia e del discernimento all'interno degli ordini mendicanti, in specie tra i Minori; il terzo («The Wild One: Free Spirits and Distinctions») a partire dalla nascita del movimento del «Libero Spirito» torna a porre il problema della distinzione tra le mozioni spirituali, a proposito dei movimenti escatologici; il quarto e il quinto («Prophecy, Gender, and the Politics of Schism»; «Academic Discerniment During the Schism») trattano della profezia e della riflessione su tali fenomeni spirituali eccezionali, nel tornante dello scisma d'Occidente; il sesto («^'Certain Rules and Terms^': Gerson and the Reform of Discerniment») si volge alla rilevanza della figura di Gerson, nell'ambito della dottrina del discernimento. Oltre alle numerose fonti medievali latine e volgari che in maniera occasionale vengono citate, si ricordano quelle maggiormente utilizzate: alcuni Sermones de diversis e alcuni Sermones super Cantica Canticorum di Bernardo di Chiaravalle, il Liber visionum di Elisabetta di Schönau, la lettera di Innocenzo III al clero di Metz (che inizia: Cum ex iniuncto), il De periculis novissimorum temporum di Guglielmo di St.-Amour, il De exterioris et interioris hominis compositione di Davide di Augusta, alcune quaestiones della Summa theologiae di Tommaso d'Aquino, l'Epistola ad fratrem R. e la Postilla super Isaiam di Pietro di Giovanni Olivi e l'Impugnatio doctrinae Petri Iohannis Olivi di Egidio Romano, la Theologia deutsch, la Postilla super totam Bibliam di Niccolò di Lyra, l'Epistola solitarii ad reges di Alfonso Pecha, le Revelationes e le Revelationes extravagantes di Brigida di Svezia e gli Acta et processus della sua canonizzazione, le lettere e il Dialogo della Divina Provvidenza di Caterina da Siena e la Legenda maior di Raimondo da Capua, i sermoni in tedesco di Taulero, l'Horologium sapientiae di Susone e numerosi brani dalle opere di Gerson; fra queste in particolare De distinctione, Centilogium de impulsibus, De examinatione, Factum est, De probatione, Super facto puellae e alcune lettere. Recensione di Barbara Newman in «Journal of Ecclesiastical History» 64 (2013) 157-8. (Francesco Vermigli)
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Bibliographie de P. L'Hermite-Leclercq. On signale ... Leggi tutto

Bibliographie de P. L'Hermite-Leclercq. On signale les contributions de G. Dahan, N. Bériou, M. Lamy, D. Iognat-Prat, I. Cochelin, D. Riche, A. Vauchez, D.J. Becquet, E. Crouzet-Pavan, C. Klapisch-Zuber, P. Henriet, C.-M. de La Roncière, F. Lachaud, B. Schnerb, M.-M. de Cevins, D. Barthélémy, A. Provost, H. Dubois, R. Telliez, C. Vincent, Ph. Contamine, G. Dahan, M. Parisse, D. Boquet et D. Russo. (Jonathan Tolagen)
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Cronaca del Convegno per cui cfr. MEL XXIII 11356 ... Leggi tutto

Cronaca del Convegno per cui cfr. MEL XXIII 11356 e 11357. Sono intervenuti: A.-M. Helvétius Ermites ou moines. Solitude et cénobitisme du Ve au Xe siècle (principalment en Gaule du Nord); J.-M. Sansterre Le monachisme bénédictin d'Italie et les bénédictins italiens en France face au renouveau de l'érémitisme à la fin du Xe et au XIe siècle; A. Ghignoli Gli archivi degli eremiti di Siena; H. Oudart Les eremites dans la documentation monastique; A. Vauchez Les sources hagiographiques sur l'érémitisme; D. Russo Recherches sur les sources de l'iconographie érémitique dans l'art religieux, XIe-XIVe siècle; C. Bromberger La pilosité des eremites. Réflexions ethnologiques; A. Benvenuti Eremitismo e reclusione in ambito cittadino. Lo spazio italiano; P. L'Hermite-Leclerq L'érémitisme et la réclusion en milieu urbain. Espace français; M. Sensi Il «santesato». Eremiti e comunità rurali, rapporti giuridici e umani; C. Santschi Ermites des régions alpines. Sources et sites; J.-H. Foulon Les ermites dans la France de l'Ouets, études des sources. Bilan et questionnaire; M. Arnoux Ermites et érémitisme en Normandie. Souces et sites; P.L. Clemente Una lettura di Franco da Grotti, aspetti antropologici; O. Redon Le dossier de Guillaume de Malavalle; I. Moretti L'architettura degli insediamenti eremitici della Toscana; J.-M. Martin Erémitisme grec et latin en Italie méridionale; F. Panarelli L'eremitismo in Puglia; B. Vetere Giovanni da Matera, monaco eremita; C. Caby L'institutionalisation et la régularisation des expériences érémitiques; S. Allemànd Observances franciscaines et fondations érémitiques. Le cas de la province de Bourgogne e M. Miladinov Dalle laure ai Paolini. Le comunità eremitiche in Ungheria nel medioevo centrale.
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