Il dossier agiografico del vescovo beneventano Barbato consta di due narrazioni anonime, la
Vita prima, datata tradizionalmente alla fine del IX secolo, e la
Vita secunda, considerata dell'XI, apparsa negli AASS ma trascurata dalla critica sin dai tempi dell'edizione dei Bollandisti a motivo della sua dipendenza dal primo testo e della sua (apparente) lacunosità. Dopo una presentazione del santo, gli A. descrivono il dossier agiografico di Barbato discutendo in particolare della datazione della
Vita secunda, collocata alla metà del X secolo (ca. 966) alla luce dell'esame storico-contenutistico. Se si esclude l'edizione dei Bollandisti, la
Vita secunda è tradita dal solo codice Vat. lat. 7810. All'edizione del testo latino con traduzione a fronte seguono il commento suddiviso secondo i capitoli dell'agiografia e un'appendice con ulteriori due testi inediti, conservati in Montevergine, Bibl. del Monumento Nazionale, busta 262: un inno per Barbato (f. 164v) e un adattamento liturgico dell'agiografia in dodici
lectiones (ff. 232r-233v). Due tavole in bianco e nero offrono la riproduzione di questo documento d'archivio del XVII secolo. (Marianna Cerno)
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