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Walter Berschin Friedrich von Hirsau (? 1071) Der Heilige vom Heiligenberg Fleur de clergie . Mélanges en l'honneur de Jean-Yves Tilliette cur. Olivier Collet - Yasmina Foehr-Janssens - Jean-Claude Mühlethaler , adiuv. Prunelle Deleville , Genève, Droz 2019 (Rayon histoire de la librairie Droz) pp. 1079, 57-64 tavv. 2
Abstract
L'A. ricostruisce alcuni dettagli della biografia di Federico di Hirsau, abate fondatore dell'omonimo monastero nel 1065, morto nel 1071 e presto venerato come santo. Le notizie più antiche su Federico si trovano nel «codex Hirsaugiensis» (Stuttgart, Hauptstaatsarchiv, H 14 Bd. 143), databile in parte alla fine dell'XI secolo, dal quale traspare il suo zelo di
scriptor - dato che testimonia l'attività fervida e precoce dello scriptorium dell'abbazia di Hirsau. Due elementi importanti che traspaiono dalla biografia di Federico sono il trasferimento nel monastero di San Michele a Heiligenberg presso Heidelberg (dove morì) e il suo legame con Ulrico di Lorsch, corroborato dalla testimonianza del
Chronicon di Lorsch, conservato nel «codex Laureshamensis» (Würzburg, Staatsarchiv, Mainzer Bücher verschiedenen Inhalts 72). L'A. individua una prova materiale del legame tra l'abbazia di San Michele e la vicina Lorsch in un gruppo di codici liturgici (il ms. ora perduto Aschaffenburg, Hofbibl., 20; London, BL, Harley 2970; München, BSB, Clm 23630; UB, 4° 179; Vat. Pal. lat. 1344), tre dei quali contenenti raffigurazioni di san Michele realizzate da un miniatore di Lorsch attivo proprio durante la reggenza di Ulrico. (Matteo Salaroli)
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Aschaffenburg, Hofbibliothek, 20 (deperditus) Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Pal. lat. 1344 London, British Library, Harley 2970 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 23630 München, Universitätsbibliothek, 4° 179 Stuttgart, Hauptstaatsarchiv, H 14 Bd. 143 Würzburg, Staatsarchiv, Mainzer Bücher verschiedenen Inhalts 72 «Codex Laureshamensis» Scheda N: 41 - 6915
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-friedrich-von-hirsau-(-1071)-der-heilige-vom-heil/756719
Gerold Bönnen Rheinische Bischofsstädte und hirsauische Reformklöster (ca. 1070 bis 1150) Ein gefüllter Willkomm. Festschrift für Knut Schulz zum 65. Geburtstag cur. Franz Joseph Felten - Stephanie Irrgang - Kurt Wesoly , Aachen, Shaker Verlag 2002 pp. XIX-683, 31-51
Abstract
Der Vf. stellt «enge persönliche Kontakte» zwischen den Klöstern Hirsau, St. Georgen und Reichenbach sowie den Städten Mainz, Worms und Speyer fest
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 28 - 7352
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-rheinische-bischofsstädte-und-hirsauische-reformk/512209
Sabine Buttinger Erneuertes Mönchtum in unruhiger Zeit - Cluny und Hirsau Die Salier. Macht im Wandel cur. Laura Heeg , München, Minerva-Publikation 2011 pp. 283, 387, II 146-7.Argomenti e indici Scheda N: 34 - 7299
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-erneuertes-mönchtum-in-unruhiger-zeit-cluny-und-h/627129
Denis Drumm Das Hirsauer Geschichtsbild im 12. Jahrhundert. Studien zum Umgang mit der klösterlichen Vergangenheit in einer Zeit des Umbruchs Ostfildern, J. Thorbecke 2016 pp. 208 (Schriften zur südwestdeutschen Landeskunde 77)
Abstract
Diss. Eberhard Karls Universität T¦bingen 2015. Dopo una breve introduzione volta a commentare le fonti, gli studi e la metodologia utilizzati, l'A. presenta una panoramica sul contesto politico e sottolinea l'importanza dell'azione dell'abate Gebhard von Urach (1091-1105), successore di Guglielmo, alla guida dell'abbazia. L'A. propone quindi precisazioni relative all'interpretazione di alcuni eventi esposti nelle fonti narrative e documentarie, come, ad esempio, la presenza di Leone IX al momento della fondazione dell'abbazia e il ruolo effettivo di alcuni donatori; rivede altresì la cronologia della
Vita dell'abate Guglielmo e la datazione dell'«Hirsauer Formular», posticipata intorno al 1105-1107. L'A. illustra poi fortuna dell'ente e il prestigio di cui godette attraverso la testimonianza offerta dalla
Vita sanctae Herlucae di Paolo di Bernried e dalla
Vita Paulinae del monaco Sigeboto. Il vol. è chiuso da un bilancio sugli esiti dell'indagine ed è corredato da bibliografia, indice delle persone e dei luoghi. Rilievi critici del recensore di «Francia-online» 2019-4
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Risorse esterne collegate Francia 2019-4
Scheda N: 42 - 7363
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-das-hirsauer-geschichtsbild-im-12-jahrhundert-stu/762798
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Pius Engelbert Das frühe benediktinische Mönchtum. Spiritualität und bildende Kunst Benediktinische Kunst. Kultur und Geschichte eines europäischen Erbes cur. Roberto Cassanelli - Eduardo López-Tello García , trad. Franziska Dörr , Regensburg, Schnell & Steiner 2007 pp. 456, 47-68 tavv. 14
Abstract
Überblick über Epochen des benediktinischen Mönchtums von der Karolingerzeit mit Benedikt von Aniane und Einhard über die Ottonenzeit (Corvey, Reichenau, St. Gallen, St. Michael/Hildesheim) bis zu den Reformbestrebungen des 11. Jahrhunderts (Cluny, St-Benigne/Dijon, Hirsau). (Christian Heitzmann)
Riduci
Argomenti e indici Benedettini Benedictus Anianensis abbas n. 750 ca., m. 11-2-821 Cluny, Cluniacensi Corvey, Benedettini Dijon, Benedettini Einhardus n. 770 ca., m. 14-3-840 Hildesheim, Benedettini Hirsau, Hirsau, Congregazione benedettina di Reichenau, Benedettini Sankt Gallen, Benedettini
Luoghi: Cluny Corvey Dijon Hildesheim Hirsau Reichenau Sankt Gallen
Scheda N: 30 - 7653
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-das-frühe-benediktinische-mönchtum-spiritualität-/560701
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Ulrich Faust Die Frauenklöster in den benediktinischen Reformbewegungen des hohen und späten Mittelalter Fromme Frauen - unbequeme Frauen? Weibliches Religiosentum im Mittelalter cur. Edeltraud Klueting , Hildesheim-Zürich-New York, Olms 2006 (Hildesheimer Forschungen. Tagungs- und Forschungsberichte aus der Dombibliothek Hildesheim 3) pp. 255, 127-42
Abstract
Gli insediamenti monastici di benedettine presenti in area tedescofona e risalenti al medioevo, ad es. gli ancor oggi esistenti Nonnberg a Salisburgo e Frauenwörth a Chiemsee, in origine non appartenevano all'ordine benedettino. Il saggio prende in esame la storia di queste fondazioni e si divide in tre parti. La prima parte indaga l'origine dei monasteri femminili nell'alto medioevo e la loro trasformazione in monasteri di benedettine. La fase che va dal IX al X secolo può essere definita «il periodo sassone» della storia dei monasteri femminili, che giocano un ruolo importante nella conversione dei sassoni, in particolare della nobiltà. Il paganesimo germanico era strettamente legato al culto degli antenati; con la fondazione di monasteri e l'inserimento in essi di membri della famiglia, l'aristocrazia ora cristiana si assicurava preghiere per gli antenati, stabilendo così un rapporto tra la nuova religione e i propri avi. Il monachesimo maschile comportava un distacco più netto dalla famiglia e per questo la nobiltà favorì soprattutto le fondazioni femminili, dove i legami tra le famiglie e le «canonichesse» non venivano del tutto recisi. Alla base della prima fondazione femminile in Bassa Sassonia c'è l'
Institutio sanctimonialium di Aquisgrana (816/817) e non la Regola di S. Benedetto. È dal XII secolo che le fondazioni femminili divengono monasteri benedettini. Prima del XII secolo l'unico monastero femminile della Bassa Sassonia guidato dalla Regola Benedettina fu quello di S. Maria di Gandersheim, fondato nel 939. La seconda parte del saggio si concentra su alcuni monasteri doppi dell'area tedescofona meridionale (fondazioni doppie non esistevano nel nord), influenzati dalla riforma di Hirsau del XII secolo: ad es. Ottobeuern, Salisburgo, Admont, notevole quest'ultimo per la sua produzione di manoscritti; interessante notare che, rispetto per es. alla biblioteca di S. Gallo, nella biblioteca delle monache di Admont manca del tutto la letteratura classica latina. La terza parte prende infine in esame i movimenti di riforma monastica tardo-medievali, tra XIV e XV secolo. Ancora una volta viene sottolineato il ruolo dell'aristocrazia: i monasteri di osservanza benedettina erano diventati luoghi di cura per i figli e le figlie della nobiltà, che non vedeva di buon occhio l'attività riformatrice in quanto comportava la perdita di posizioni di potere per gli aristocratici. In questa fase viene introdotta, o reintrodotta, la clausura per le benedettine. Il monastero di Sonnenburg si ribellò e non potè essere riformato, dato che la badessa Verena e le consorelle, messe alle strette, preferirono fuggire. La riforma riuscì invece a Lüneburg, Ebstorf e Lüne. (Marusca Francini)
Riduci
Argomenti e indici Benedettini Aachen (816), Concili e sinodi Aachen (817), Concili e sinodi Admont, Biblioteche Admont, Hirsau, Congregazione benedettina di Castelbadia/Sonnenburg (Bolzano/Bozen), Benedettini Ebstorf, Bursfelde, Congregazione benedettina di Ebstorf, Canonici regolari Gandersheim, Benedettini Hirsau, Hirsau, Congregazione benedettina di Institutiones canonicorum et sanctimonialium Aquisgranenses Lüne, Bursfelde, Congregazione benedettina di Lüneburg, Benedettini Ottobeuren, Hirsau, Congregazione benedettina di Salzburg, Hirsau, Congregazione benedettina di
Luoghi: Aachen Admont Castelbadia/Sonnenburg (Bolzano/Bozen) Chiemsee Ebstorf Gandersheim Germania Hirsau Lüne Lüneburg Ottobeuren Salzburg Sankt Gallen Sassonia Sassonia, Bassa
Scheda N: 28 - 7290
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-die-frauenklöster-in-den-benediktinischen-reformb/519771
Helmut Flachenecker Klöster als Objekte für den Aufbau einer bischöflichen Landesherrschaft. Banz und Langheim im Hochmittelalter SMGBOZ 113
(2002)
143-71
Abstract
Gefragt wird nach dem Verhältnis des Benediktinerklosters Banz (Diözese Würzburg) und der Zisterzienserabtei Langheim (Diözese Bamberg) zueinander, die in unmittelbarer Nachbarschaft zu beiden Seiten des Mains liegen und beide um 1100 gegründet wurden. Untersucht werden Gründungsgeschichte, Besitzareale, die Wahrnehmung der Vogteirechte und die Sozialstruktur des Konvents. Die These, Langheim sei das bambergische Gegenstück zu Banz, findet der Vf. nicht bestätigt. Bischof Otto von Bamberg, der Banz 1114 der Hirsauer Reform anschloss und Langheim 1132/33 durch Zisterzienser aus Ebrach gründen ließ, habe durch die Gründung von Eigenklöstern den Landesausbau vorantreiben wollen. Die weitere Entwicklung der Klöster sei durch unterschiedlichen materiellen Erfolg, die Einflussnahme von Adelsfamilien und die Erringung einer nur unvollständigen Eigenständigkeit geprägt.
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 26 - 7794
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-klöster-als-objekte-für-den-aufbau-einer-bischöfl/466269
Elke Goez Cluny und Hirsau im Salierreich Die Salier. Macht im Wandel cur. Laura Heeg , München, Minerva-Publikation 2011 pp. 283, 387, I 256-63Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 34 - 7303
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-cluny-und-hirsau-im-salierreich/627112
Fiona J. Griffiths The Cross and the «Cura monialium»: Robert of Arbrisel, John the Evangelist, and the Pastoral Care of Women in the Age of Reform Speculum 83
(2008)
303-30
Abstract
Il monastero doppio di Fontevrault, come quello benedettino
... Leggi tutto Il monastero doppio di Fontevrault, come quello benedettino di Hirsau (come testimoniato nella cronaca
Casus monasterii Petrishusensis ), rappresentò il frutto della tensione verso il rinnovamento legato al movimento di riforma. Queste nuove tipologie di vita comunitaria guardavano al Nuovo Testamento come modello da seguire, anche per il ruolo attivo e fondamentale attribuito alle donne. Pur immerso in un contesto riformatore, l'atteggiamento di Roberto nei confronti delle donne provocò aspre critiche, come nel caso di Marbodo di Rennes, che intimava al fondatore la fine della promiscuità nel suo monastero. Il pensiero di Roberto su questo tema può essere in parte ricostruito attraverso le sue biografie, redatte da Balderico Burguliano e da Andrea di Fontevrault, ma rimangono ampie zone d'ombra sul suo intendimento riguardo il ruolo fondamentale delle donne per la salvezza delle anime degli uomini. La posizione di Roberto era condivisa anche da Abelardo, che nelle
Epistolae ricorda che anche in punto di morte Gesù si preoccupò per quelle donne che ai piedi della croce non lo avevano abbandonato. Si riscontrano passaggi interessanti anche in un'
epistola di Azecho di Worms, in cui si sostiene con forza l'importanza delle buone relazioni tra i sessi. A fianco di personalità quali Roberto e Abelardo si pronunciarono anche pontefici come Gregorio VII, che nella sua vita ebbe rapporti stretti con donne, quali ad esempio Matilde di Canossa, che gli procurarono anche accese contestazioni: questo dimostra l'esistenza di posizioni alternative anche in seno alle gerarchie ecclesiastiche.
Riduci
Argomenti e indici Robertus de Arbrissello n. 1045 ca., m. 25-2-1116 Casus monasterii Petrishusensis Fontevrault, Fontevrault, Ordine di Gregorius VII papa n. 1025/1030, m. 25-5-1085 Hirsau, Hirsau, Congregazione benedettina di Mathildis Comitissa n. 1046 ca., m. 24-5-1115 Novum Testamentum, Biblia sacra, FORTLEBEN Robertus de Arbrissello, Ordinis Fontis Ebraldi fundator Abaelardus Petrus n. 1079, m. 1142 ,
Epistolae Andreas Fontis Ebraldi monachus m. 1119 ,
Vita seu de ultimis diebus beati Roberti de Arbrissello (?) Azecho Wormatiensis episcopus sedit 1025-1044, m. 7-1-1044 ,
Epistolae Baldericus Burgulianus abbas n. 1046, m. 1130 ,
Vita beati Roberti de Arbrissello (Baldricus ... ancillae Christi Petronillae... Nequaquam sine te, immo ad erudiendum te... Gratias agamus Domino Deo nostro... Fuit igitur beatus, de quo loqui disposuimus... ) Marbodus Redonensis episcopus n. 1035 ca., m. 11-9-1123 ,
Epistolae sex
Luoghi: Fontevrault Hirsau
Scheda N: 31 - 3991
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-cross-and-the-cura-monialium-robert-of-arbris/575624