A Companion to the Acts of the Tenth European Symposium on Medieval Logic and Semantics cur. Sten Ebbesen , København, 1993 =CIMA 63 (1993) 43-224
Abstract
Il «X European Symposium on Medieval Logic and Semantics» (Nijmegen, giugno 1992) è stato dedicato a «The Tradition of Aristotle's De interpretatione in the Latin Middle Ages». Alcuni contributi presentati a questo congresso fanno riferimento a testi inediti: allo scopo di evitare di appesantire eccessivamente gli Atti del Congresso, vengono qui pubblicati tali testi, preceduti da una introduzione di S. Ebbesen. Si segnalano a parte i contributi, dovuti a Y. Iwakuma, I. Rosier, S. Ebbesen, G. Roncaglia.
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Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 16 - 9700; 17 - 9461
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/a-companion-to-the-acts-of-the-tenth-european-symp/261914
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A History of Twelfth-Century Western Philosophy cur. Peter Dronke , Cambridge-New York-New Rochelle, NY, Cambridge University Press 1988 pp. XI-495
Abstract
La prima parte del libro è dedicata all'influenza platonica, stoica e alla conoscenza della letteratura filosofica araba. Nella seconda si dà un quadro dei contesti in cui nuove domande filosofiche furono poste nel sec. XII: le scienze naturali, la grammatica speculativa e la logica. La terza parte è dedicata alle personalità emergenti. Nell'ultima parte si studia la diffusione dell'aristotelismo a Salerno. Una ricca bibliografia correda l'opera. Si segnalano separatamente i saggi di W. Wetherbee, T. Gregory, M. Lapidge, J. Jolivet, C.S.F. Burnett, K.M. Fredborg, M.M. Tweedale, K. Jacobi, S. Gersh, D.E. Luscombe, D. Elford, J. Marenbon, P. Dronke, D. Jacquart, E. Maccagnolo (Francesco Santi)
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Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 10 - 6595; 11 - 6778; 12 - 6697; 13 - 6079; 14 - 8157; 15 - 7835; 16 - 9703
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/a-history-of-twelfth-century-western-philosophy/250296
Actas del I Congreso Nacional de Filosofía Medieval cur. Jorge M. Ayala Martínez , Zaragoza, Sociedad de Filosofía Medieval-Ibercaja 1992 pp. 520
Abstract
Congresso subordinado ao tema dos
Limites da razão no pensamento medieval , que decorreu em Zaragoza de 12 a 14 de Dezembro de 1990. É referida a existência de comunicações sobre: Boécio, Escoto Eriúgena, Avicena, Ibn Bayya, Algazel, Averróis, Anselmo, Abelardo, Rogério Bacon, Pedro de Compostela, Boaventura, Alberto Magno, Tomás de Aquino, Ockham, Tomás Bradwardine, Lúlio, Nicolau de Cusa, Vicente Ferrer. Sobre alguns autores há várias comunicações (19 sobre S. Tomás), que são abordados a partir das múltiplas reas do saber: filosofia, teologia, lógica, mística, ética, literatura, ciências naturais, física, zoologia, etc. De um total de 6 conferências e 35 comunicações publicadas no volume de Actas (as restantes 29 foram publicadas no vol. 0, 1993, da «Revista Española de Filosofía Medieval», 286 pp.), J.F. Meirinhos em «Humanística e teologia» 16 (1993) 287-9 refere 4 conferências, das quais se assinalam à parte as de A. Huerga, J. Lomba Fuentes, V. Muñoz Delgado
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Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Miscellanee Abaelardus Petrus n. 1079, m. 1142 Albertus Magnus n. 1200 ca., m. 15-11-1280 Algazel n. 1058, m. 1111 Anselmus Cantuariensis archiepiscopus n. 1033/1034, m. 21-4-1109 Ascetica e mistica Avempace n. 1070 ca., m. 1128/1138 Averroes n. 1126, m. 1192 Avicenna n. 973/980, m. 1037 Boethius n. 480 ca., m. 524 Bonaventura de Balneoregio n. 1217/1221, m. 14/15-7-1274 Filosofia e teologia Guillelmus de Ockham n. 1285/1290, m. 9-4-1347 Iohannes Scottus Eriugena n. 810 ca., m. post 877 Logica scolastica Nicolaus Cusanus n. 1401, m. 11-8-1464 Petrus Compostellanus fl. 1317-1330 Raymundus Lullus n. 1232/1233, m. 1315/1316 Rogerius Bacon n. 1210/1214, m. 1294 Thomas Bradwardinus n. 1290 ca., m. 26-8-1349 Thomas de Aquino n. 1224/1225, m. 7-3-1274 Vincentius Ferrarii n. 23-1-1350, m. 5-4-1419 Scheda N: 17 - 9475
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/actas-del-i-congreso-nacional-de-filosofía-medieva/277284
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Jan Adrianus Aertsen Avicenna's Doctrine of the Primary Notions and Its Impact on Medieval Philosophy in Islamic Thought in the Middle Ages . Studies in Text, Transmission and Translation in Honour of Hans Daiber cur. Anna Ayse Akasoy - Wim Raven , Leiden-Boston, MA, E.J. Brill 2008 (Islamic Philosophy, Theology and Science. Texts and Studies 75) pp. XXVI-711, 21-42
Abstract
L'A. propone l'indagine attorno alle nozioni primarie dell'intelletto nel pensiero di Avicenna, nella prospettiva della loro ricezione nell'ambito della tradizione filosofica medievale. La disamina parte dall'inizio stesso del pensiero, cioè dalle prime impressioni sull'anima, facendo ricorso in parallelo al testo arabo e al testo latino del
Liber de philosophia prima , rilevando come la necessità di accettare le nozioni primarie prenda forma nel pensiero del filosofo persiano in un modo non particolarmente chiaro, che si pone tra le due pietre miliari dell'epistemologia araba, cioè la
credulitas e l'
imaginatio , che come spiega al-Ghazali (
Tractatus de logica ) concernono rispettivamente il dominio delle proposizioni e l'ordine dei concetti (
imaginatio ). L'analogia che Avicenna concepisce fra i due ordini risiede nel fatto che i primi principi devono essere conosciuti
per se . Il regno della
credulitas è facilmente conoscibile, dal momento che Aristotele lo ha descritto e regimentato. Aristotele nella
Metaphysica dice che il primo principio della dimostrazione, appartiene e non appartiene alla stessa cosa nello stesso rispetto e lo chiama
anhypotheton . L'originalità di Avicenna consiste nell'applicazione della struttura finita della
scientia all'ambito concettuale.
Secundum Avicennam e
secundum rei veritatem divengono le due espressioni con cui i teologi medievali del XIII sec. si esprimono rispetto alle
primae impressiones (Enrico di Gand
Summa , Filippo il Cancelliere
Summa de bono , Tommaso d'Aquino
Super Boethium De trinitate ,
Quodlibet VIII,
Summa theologiae ). Sia Tommaso (
De veritate ), sia Enrico di Gand (
Summa ) adottano l'analogia avicenniana tra i due ordini della conoscenza intellettuale. Due delle nozioni di base discusse dal filosofo persiano nell'esposizione sul quinto capitolo del primo trattato sono quelle di
ens e
res , termine quest'ultimo per la prima volta introdotto nell'Occidente medievale proprio grazie all'
Avicenna Latinus , dal momento che il termine non compare nella
Metaphysica aristotelica. Il primo testimone della penetrazione della dottrina avicenniana nell'Occidente latino è il resoconto sui trascendentali di Tommaso nel
De veritate , in cui il Doctor angelicus introduce il termine
res come derivazione dagli altri trascendentali. La seconda posizione intorno ai due termini è quella di Enrico di Gand, che stabilisce, come Tommaso, che
ens è il primo concetto dell'intelletto. L'identificazione del primo concetto dell'intelletto con il soggetto proprio della metafisica è l'apporto innovativo di Enrico, che riconosce, a differenza dell'Aquinate, la distinzione avicenniana tra
ens e
res . Nel
Quodlibet vi è la chiave per la comprensione della successiva ricomposizione di
ens e
res da un punto di vista metafisico: l'
ens è tale non perché esista, ma perché ha possibilità di esistenza extramentale. Una terza posizione è quella di Francesco della Marca (
Quaestiones in Metaphysicam ): per lui
ens significa l'effettiva esistenza della cosa.
Secundum intentionem Avicennae il concetto di
ens è concomitante con il concetto di
res . L'ultima parte del saggio riguarda la discussione del concetto di accidentalità dell'uno, che risulta essere equivoco, dal momento che il termine
accidens ha differenti significati. La tesi avicenniana riguarda la collocazione del predicato «uno» nell'ordine porfiriano dei predicabili. Sottolinea che l'unità non è un accidente separabile dal soggetto di cui viene predicato, perché appartiene all'universalità di ciò che è concomitante con la cosa. La tesi avicenniana ha anche una portata ontologica. Così, dall'accidentalità dell'unità, egli inferisce l'accidentalità del numero che appartiene alla categoria della quantità. La lettura medievale dell'
Avicenna Latinus è stata fortemente influenzata dalla critica severa del Commentator che accusa Avicenna di aver confuso due diversi tipi di unità, l'«uno» metafisico e l'«uno» matematico (Averroè
Commentarium magnum in Metaphysicam Aristotelis ). La teoria avicenniana dell'uno fu discussa nel medioevo in due differenti generi di testi. Il primo tipo è logico e trova ampia discussione nell'ambito dei
sophismata , discussi nell'ambito della Facoltà delle arti. L'altra tipologia di testi sono i commenti alla
Metaphysica di Aristotele: Alberto Magno, che critica velatamente Avicenna; Tommaso d'Aquino, che critica apertamente Avicenna seguendo Averroè e distinguendo tra uno metafisico e uno matematico. L'uno trascendentale che è convertibile con l'essere aggiunge qualcosa a ciò che è meramente concettuale. Duns Scoto invece assume una posizione che può essere vista come un ritorno ad Avicenna, concludendo secondo la linea del filosofo persiano, che essere e uno non sono semplicemente convertibili l'uno nell'altro, dal momento che non sono essenzialmente identici (
essentialiter ). Essere e uno sembrano legati l'uno all'altro come
subiectum e
passio . (Elisa Chiti)
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Argomenti e indici Avicenna n. 973/980, m. 1037 ,
Metaphysica [al-Ilahiyyat] Logica scolastica Albertus Magnus n. 1200 ca., m. 15-11-1280 ,
Metaphysica Algazel n. 1058, m. 1111 ,
Summa theoricae philosophiae Aristoteles, Fortleben ,
Metaphysica Averroes n. 1126, m. 1192 ,
Commentarium magnum in Metaphysicam Aristotelis Franciscus de Marchia n. 1290 ca., m. post 1344 ,
Quaestiones super Metaphysicam Henricus de Gandavo m. 29-6-1293 ,
Quodlibeta Henricus de Gandavo m. 29-6-1293 ,
Summa quaestionum ordinariarum Iohannes Duns Scotus n. 1265/1266 ca., m. 8-11-1308 ,
Quaestiones in libros Metaphysicorum [I-IX] Philippus Cancellarius n. 1160/1185, m. 23-12-1236 ,
Summa de bono Thomas de Aquino n. 1224/1225, m. 7-3-1274 ,
Expositio in duodecim libros Metaphysicae Thomas de Aquino n. 1224/1225, m. 7-3-1274 ,
Quaestiones de quodlibet Thomas de Aquino n. 1224/1225, m. 7-3-1274 ,
Quaestiones disputatae de veritate Thomas de Aquino n. 1224/1225, m. 7-3-1274 ,
Summa theologiae Thomas de Aquino n. 1224/1225, m. 7-3-1274 ,
Super Boethium De trinitate Scheda N: 30 - 526
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-avicenna-s-doctrine-of-the-primary-notions-and-it/561903
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Jan Adrianus Aertsen Gibt es eine mittelalterliche Philosophie? in Philosophie und geistiges Erbe des Mittelalters. Symposion zum 65. Geburtstag von Professor Dr. Albert Zimmermann am 9. Juli 1993 cur. Andreas Speer , Köln, Thomas-Institut der Universität zu Köln 1994 (Kölner Universitätsreden. N.F.) pp. 65, 13-30
Abstract
Nel tentativo di fornire una risposta affermativa alla questione posta da B. Russel, l'A. analizza principalmente: 1) la prospettiva gilsoniana (secondo la quale il pensiero medievale coincide con la filosofia cristiana); 2) l'orientamento della
Cambridge History of Later Medieval Philosophy (Cambridge 1982, per cui cfr. MEL XIII 6605, che privilegia soprattutto il contributo logico lasciando a margine altri aspetti non meno significativi della riflessione medievale); 3) la concezione di A. de Libera (che individua nelle Facoltà delle Arti del XIII secolo uno dei fenomeni più rilevanti per la storia del pensiero occidentale: la rinascita di un ideale etico di derivazione aristotelica incarnato dal filosofo capace di vivere secondo il retto ordine della natura). Nella parte conclusiva, dedicata ad una
oratio pro domo , l'A. mostra le ragioni per le quali la filosofia medievale può configurarsi anche come pensiero trascendentale. (Vincenzo Mauro)
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Argomenti e indici Scheda N: 16 - 8884
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-gibt-es-eine-mittelalterliche-philosophie/268425
Jan Adrianus Aertsen Gibt es eine mittelalterliche Philosophie? PhJB 102 (1995) 161-76
Abstract
Dopo un breve
excursus sulle differenti posizioni relative alla discussa dignità filosofica del pensiero medievale, a partire da quella fortemente critica di B. Russel, l'A. si sofferma sulle riflessioni di E. Gilson e di A. de Libera; considera inoltre l'interpretazione della filosofia medievale alla base della
Cambridge History of Later Medieval Philosophy (Cambridge 1982, per cui cfr. MEL XIII 6605) curata da N. Kretzmann, A. Kenny, J. Pinborg e E. Stump. Compiuta questa rassegna l'A. fornisce la propria risposta all'interrogativo iniziale: si può parlare di filosofia medievale e si deve intendere con tale espressione una filosofia trascendentale avente una forma specifica, quella stessa forma che Kant criticò, teorizzando un proprio concetto di trascendentalità.
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Argomenti e indici Scheda N: 18 - 4200
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-gibt-es-eine-mittelalterliche-philosophie/286543
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Jan Adrianus Aertsen Tendencies and Perspectives in the Study of Medieval Philosophy in Bilan et perspectives des études médiévales en Europe . Actes du premier Congrès européen d'Etudes Médiévales (Spoleto, 27-29 mai 1993) cur. Jacqueline Hamesse , Louvain-la-Neuve-Turnhout, Fédération Internationale des Instituts d'Etudes Médiévales-Brepols 1995 (Fédération Internationale des Instituts d'Etudes Médiévales (FIDEM). Textes et études du moyen âge 3) pp. IX-522, 107-28
Abstract
Esaminato il senso dell'espressione «filosofia medievale» secondo l'approccio gilsoniano (
Le philosophe et la théologie Paris 1960,
The Cambridge History of Later Medieval Philosophy Cambridge 1982, per cui cfr. MEL VIII 6117), l'A. profila gli sviluppi storiografici più recenti, rappresentati sia dalla scuola logico-analitica anglosassone, sia da coloro che, come de Libera (
La philosophie médiévale Paris 1989, per cui cfr. MEL XVII 9169), Flasch e Imbach hanno evidenziato il carattere intellettualistico della riflessione scolastica. Nella sua sintesi critica l'A. conclude rilevando l'àmbito ancora angusto sia dell'approccio intellettualistico - che ignora la riflessione teologica, risentendo del retaggio della critica al sistema gilsoniano - sia degli studi della scuola logica inglese, limitata ai problemi linguistici della tarda scolastica. (Maria Teresa Donati)
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Argomenti e indici Scheda N: 19 - 9944
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-tendencies-and-perspectives-in-the-study-of-medie/327669
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Jole Agrimi - Chiara Crisciani Medicina e logica in maestri bolognesi tra Due e Trecento: problemi e temi di ricerca in L'insegnamento della logica a Bologna nel XIV secolo cur. Dino Buzzetti - Maurizio Ferriani - Andrea Tabarroni , Bologna, Istituto per la storia dell'Università di Bologna 1992 (Studi e memorie per la storia dell'Università di Bologna. N.S. 8) pp. X-648, 187-239
Abstract
Nell'analizzare il rapporto e le reciproche interferenze di medicina e logica nell'ambito dell'insegnamento universitario, a Bologna in particolare, le due A. si sono mosse in tre direzioni diverse: la riconsiderazione della figura e dell'opera di Taddeo Alderotti, da cui emerge una sostanziale diversità di trattamento del rapporto tra
doctrina risolutiva e
doctrina compositiva che ebbe delle ripercussioni evidenti a livello epistemologico-medico; un censimento (con schedatura) di
quaestiones disputate di artisti e medici attivi, nel periodo indicato, all'Università di Bologna (mss. Vat. lat. 2418 e Paris, Bibliothèque de la Sorbonne, 128), da cui appaiono frequenti scambi fra le due discipline; un'accurata lettura e ricognizione tematica della
Summa medicinalis di Tommaso del Garbo, puntando l'attenzione sull'uso peculiare che l'A. fa della
doctrina terminorum che mostra la costante preoccupazione di «garantire la specificità del discorso medico rispetto a quello filosofico». In appendice sono raccolti i riferimenti di Taddeo Alderotti a testi logici (Aristotele, Porfirio, Boezio, Cicerone, Prisciano), individuati ad una prima lettura del commento al prologo della
Techne di Galeno. (Simona Bianchi)
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Argomenti e indici Manoscritti
Scheda N: 15 - 3672
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-medicina-e-logica-in-maestri-bolognesi-tra-due-e-/70558
Jorge Francisco Aguirre Sala Actos lógico-lingüísticos medievales bajo el influjo de la fe NG 57 (2010) 129-51
Abstract
El A. analiza a través de la lingüística medieval los deiferentes razonamientos sobre la fe llevados a cabo por Anselmo y Ockham.
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Argomenti e indici Scheda N: 32 - 4907
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-actos-lógico-lingüísticos-medievales-bajo-el-infl/601961
Tuomo Aho - Mikko Yrjönsuuri Late Medieval Logic in The Development of Modern Logic cur. Leila Haaparanta , Oxford-New York, Oxford University Press 2009 pp. X-994, 11-77.Argomenti e indici Scheda N: 33 - 4904
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-late-medieval-logic/602827