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Joseph Avril Moines et chanoines réguliers dans les conciles et synodes des XIIe et XIVe siècles in Moines et monastères dans les sociétés de rite grec et latin cur. Jean-Loup Lemaitre - Michel Dmitriev - Pierre Gonneau , Genève-Paris, Droz-H. Champion 1996 (Ecole pratique des hautes études. Sciences historiques et philologiques. 5. Hautes études médiévales et modernes 76) pp. IX-506, 313-33
Abstract
La figura del monaco e del canonico regolare nel III e nel IV Concilio Lateranense, nel I e nel II Concilio di Lione e nel Concilio di Vienne (Mario Carolla)
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 18 - 5886; 20 - 6379
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-moines-et-chanoines-réguliers-dans-les-conciles-e/288446
Clifford R. Backman Arnau de Vilanova and the Franciscan Spirituals in Sicily FSt 50 (1990) 3-29
Abstract
L'A. illustra le vicende dei frati spirituali che, dopo il Concilio di Vienne, trovarono rifugio in Sicilia, grazie al favore di Federico III d'Aragona e del clero locale, ostili ad Avignone. Si evidenziano le diverse motivazioni dell'influsso esercitato da Arnaldo da Villanova e da Raimondo Lullo sulla corte siciliana e si esamina lo sviluppo dogmatico della questione dell'
usus pauper tra la bolla
Exivi de paradiso (1312) di Clemente V e le successive di Giovanni XXII. In appendice lettera di Federico al fratello Giacomo II di Catalogna-Aragona (Messina, 3 giugno 1314).
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 16 - 6445; 17 - 6402
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-arnau-de-vilanova-and-the-franciscan-spirituals-i/265182
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Lola Badia (ed. trad. comm.) Ramon Llull El fantàstic. La ciutat del món Santa Coloma de Queralt-Turnhout, Edèndum-Brepols 2008 pp. 288 tavv. (Traducció de l'obra llatina de Ramon Llull 2)
Abstract
Traduzione catalana con testo latino a fronte della
Disputatio Petri et Raymundi phantastici e del
Liber de civitate mundi , due dialoghi in cui Lullo prende la parola come protagonista della finzione letteraria. Entrambe le opere sono riconducibili a eventi biografici ben documentati, risalenti all'ultima parte della sua vita. Nell'introduzione (pp. 13-89) l'A. delinea innanzitutto il contesto storico e biografico dei due testi. La
Disputatio Petri et Raymundi phantastici , nota altrimenti come
Phantasticus , si colloca alla fine dell'ultimo soggiorno parigino (1309-1311), periodo nel quale Lullo scrisse 32 opuscoli polemici nei confronti di alcune posizioni aristoteliche difese da maestri universitari filo-averroisti. L'opera fu scritta probabilmente nel 1311 a Vienne (nel Delfinato), dove Lullo si era recato per sostenere davanti al concilio lì riunito le sue tesi contro l'averroismo universitario. Dopo un breve passaggio a Montpellier e Maiorca durante il 1312, tra il 1313 e il 1314 il beato fu a Messina. Qui, alla corte di Federico III, lodato per la sua pietà religiosa e la volontà riformatrice, Lullo sperava di riuscire a mettere finalmente in pratica il suo programma di istruzione dei laici e conversione degli infedeli. Il
De civitate mundi , che il colophon data al maggio 1314, è l'ultima delle operette messinesi. Dopo un breve excursus sul significato e l'uso del termine fantasia nell'opera lulliana, l'A. si sofferma sulla forma dialogica del
Phantasticus , dove il beato diventa protagonista in prima persona, confrontandola con altri scritti dialogici quali il
Liber de gentili , la
Disputatio Raymundi christiani et Homeri Saraceni , la
Disputatio Raimundi et Averroistae , il
Liber contradictionis e il
Liber de syllogismis contradictoriis . Anche il
De civitate mundi è scritto sotto forma di dialogo: un'accesa controversia tra sette virtù e sedici dignità divine in cui il personaggio Raimondo compare come spettatore: «La fórmula dialògica de
La ciutat del món consisteix a fer conviure el personatge Ramon [...] amb personificacions femenines de disciplines intel.lectuals o principis del coneixement» (p. 74). Anche questo dialogo è messo in relazione dall'A. con altri opuscoli lulliani:
Liber de sancta Maria ,
Liber natalis pueri parvuli Christi Iesu e
Liber lamentationis philosophiae . L'ultima parte dell'introduzione è dedicata alla tradizione latina dei testi e alla loro traduzione. Se si escludono gli estratti copiati dal Cusano (ms. Bernkastel-Kues, St. Nikolaus-Hospital, 83), non si conserva alcun manoscritto medievale del
Phantasticus . La traduzione è stata realizzata a partire dal testo edito nel 1988 da M. Sennelart per la ROL sulla base dell'incunabolo stampato nel 1499 a Parigi a cura di Jacques Lefèvre, riportato a fronte. Il
De civitate mundi è tradito da quattro mss.: Bernkastel-Kues, St. Nikolaus-Hospital, 83; Roma, Collegio di San Isidoro, I.71; Milano, Ambrosiana, N 259 sup.; Vat. Ottob. lat. 405. Il testo latino qui presentato è il risultato della collazione del ms. Ottob. con l'edizione critica di J. Stöhr del 1960 per la ROL. L'edizione è preceduta da una serie di tavole, corredate di commento (pp. 91-106): le miniature 6 e 7 del
Breviculum e cinque figure legate all'
Ars (figure A, T, terza e quarta figura, alfabeto dell'Arte ternaria). Il vol. è stato recensito da Albert Soler in «Studia Lulliana» 49 (2009) 135. (Coralba Colomba)
Riduci
Argomenti e indici Raymundus Lullus n. 1232/1233, m. 1315/1316 ,
Liber disputationis Petri et Raimundi Averroes n. 1126, m. 1192 Fridericus III Siciliae rex n. 13-12-1273/1274, m. 25-6-1337 Nicolaus Cusanus n. 1401, m. 11-8-1464 Vienne (1311-1312), Concili e sinodi Raymundus Lullus n. 1232/1233, m. 1315/1316 ,
De laudibus beatae virginis Mariae Raymundus Lullus n. 1232/1233, m. 1315/1316 ,
Disputatio Raymundi christiani et Hamar Sarraceni Raymundus Lullus n. 1232/1233, m. 1315/1316 ,
Disputatio Raymundi et Averroistae Raymundus Lullus n. 1232/1233, m. 1315/1316 ,
Liber contradictionis Raymundus Lullus n. 1232/1233, m. 1315/1316 ,
Liber de civitate mundi Raymundus Lullus n. 1232/1233, m. 1315/1316 ,
Liber de gentili et tribus sapientibus (Cum longi temporis partecipatione infidelium conversationem... Manifestum est intellectui humano... ) Raymundus Lullus n. 1232/1233, m. 1315/1316 ,
Liber de syllogismis contradictoriis Raymundus Lullus n. 1232/1233, m. 1315/1316 ,
Liber lamentationis Philosophiae Raymundus Lullus n. 1232/1233, m. 1315/1316 ,
Liber natalis pueri parvuli Christi Iesu Thomas Migerii m. 1336 ,
Breviculum
Luoghi: Messina Montpellier Palma de Mallorca Paris Vienne
Manoscritti
Bernkastel-Kues, Bibliothek des St. Nikolaus-Hospitals, 83 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ottob. lat. 405 Karlsruhe, Badische Landesbibliothek, St. Peter Perg. 92 Milano, Biblioteca Ambrosiana, N 259 sup. Roma, Collegio di Sant'Isidoro, Biblioteca, 1/71 Scheda N: 32 - 3475
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/el-fantàstic-la-ciutat-del-món/598851
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Jan Ballweg Konziliare oder päpstliche Ordensreform. Benedikt XII. und die Reformdiskussion im frühen 14. Jahrhundert Tübingen, Mohr Siebeck 2001 pp. XIII-400 (Spätmittelalter und Reformation. Texte und Untersuchungen. N.R. 17)
Abstract
Ausgehend von der Person Jacques Fournier (Benedikt XII.) widmet sich die Studie den Bemühungen um Ordensreform im frühen 14. Jahrhundert. Der A. setzt sich kritisch mit dem von Zeitgenossen und in der modernen Literatur vermittelten Bild Benedikts XII. auseinander. Im Mittelpunkt der Untersuchungen stehen Leben und Werk des Zisterziensers Fournier/Benedikt, die Reformbestrebungen des Konzils von Vienne (1311-1312), die Rolle Fourniers als Kardinal unter Johannes XXII. und der Pontifikat Benedikts im Hinblick auf Kirchen- und Ordensreform. Unter den Orden geraten besonders die Zisterzienser und Franziskaner in den Blick. Im Hinblick auf den Streit um die Exemtion der Orden von der bischöflichen Gewalt werden Texte von Jacques de Thérines, Hervé Nédellec, Aegidius Romanus und Wilhelm Durandus diskutiert. Von Benedikts Werken werden seine Matthäus-Postille und ein Gutachten zur Apokalypse-Postille Olivis eingehender behandelt. Ein umfangreiches Quellen- und Literaturverzeichnis (S. 321-82) und mehrere Register beschließen den Band. (Christian Heitzmann)
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Benedictus XII papa n. 1280/1285 ca., m. 25-4-1342 Aegidius Romanus n. 1243/1247, m. 22-12-1316 Cisterciensi Hervaeus Natalis n. 1250/1260, m. 7-8-1323 Iacobus de Therinis m. 18-10-1321 Iohannes XXII papa n. 1244 ca., m. 4-12-1334 Matthaeus, Biblia sacra, FORTLEBEN Minori Monachesimo e ordini religiosi Storia del papato Vienne (1311-1312), Concili e sinodi Guillelmus Duranti iunior m. 1330 ,
Tractatus de modo celebrandi concilii [a. 1311-1312; opus in tribus partibus ordinatum ] (Scribitur in concilio Tholetano quod bone rei... ) Petrus Iohannis Olivi n. 1247/1248, m. 14-3-1296/1298 ,
Lectura super Apocalypsim
Scheda N: 24 - 575; 25 - 610; 26 - 651; 30 - 618
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-konziliare-oder-päpstliche-ordensreform-benedikt-/440938
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Malcolm C. Barber - Keith Bate (trad. comm.) The Templars. Selected Sources Manchester-New York, Manchester University Press 2002 pp. XVIII-350 carte (Manchester Medieval Sources Series)
Abstract
Traduzione di una serie di fonti varia ed articolata, concernenti a diverso titolo l'ordine del Tempio. L'introduzione serve a ripercorrerne la storia, dalle origini al processo. Le fonti sono organizzate per argomento: per quanto riguarda la fondazione si traducono brani della
Historia di Guglielmo di Tiro, del
De nugis curialium di Gualtiero Map, l'intera
Regula latina del 1129 - sul testo critico approntato da S. Cerrini -, l'intera
Epistola Hugonis di attribuzione incerta e i privilegi papali di Innocenzo II, di Celestino II e di Eugenio III. Le fonti latine tradotte sulle vicende militari e politiche del Tempio fino all'inizio del XIV secolo sono, oltre ad alcuni documenti: brani ancora da Gualtiero e Guglielmo, uno dalla
Historia Damiatina di Oliviero di Paderborn, l'anonimo
De constructione castri Saphet , le lettere di Goffredo Fulcherio, precettore del Tempio, a Luigi VII, di Filippo di Plessis, Maestro, ad Arnoldo, abate di Cîteaux, di Tommaso Bérard, Maestro templare, ad Amedeo di Morestello, tesoriere del Tempio in Inghilterra, ed infine il rapporto, richiesto da Clemente V, sulla possibilità di una nuova spedizione in Terrasanta scritto dall'ultimo Maestro del Tempio Giacomo di Molay. Sulle funzioni religiose e caritative dell'ordine, assieme a preponderanti testi documentari, si traducono: l'anonima
Visio Pauli della seconda metà del XII sec. (latina e francese nelle sue diverse parti), un estratto dal processo e l'intero obituario del Tempio di Reims. Sul reclutamento, sulle risorse economiche e sulle operazioni finanziarie dell'ordine si traducono una serie di documenti di varia tipologia e provenienza; per quanto concerne invece l'atteggiamento nei confronti dell'ordine mostrato da osservatori esterni si propongono le traduzioni della lettera, scritta attorno al 1129, da Guigo il certosino a Ugo di Payns, dei primi cinque capitoli del
De laude novae militiae di Bernardo, della lettera scritta da Pietro il Venerabile circa nel 1150 a Everardo Maestro del Tempio, il rapporto del 1312 sul concilio di Vienne ad opera di Guglielmo vescovo d'Angers e quello dell'ultimo Maestro reso a Clemente sulla proposta della fusione tra templari ed ospedalieri. Infine si traducono alcune fonti decisive per la ricostruzione delle vicende che prepararono e guidarono il processo che condusse alla soppressione dell'ordine: due lettere di Clemente V a Filippo IV, l'una precedente, l'altra successiva all'ordine d'arresto, di cui si fornisce la traduzione; ampi stralci delle sedute del processo (in particolare le deposizioni dell'ultimo Maestro); le questioni poste da Filippo ai teologi dell'Università di Parigi circa l'
affaire dei templari, il rapporto di Giovanni di Borgogna al re d'Aragona Giacomo II e la lettera scritta da Esquino di Floyran al medesimo re; le inchieste sui templari della commissione episcopale a Clermont, di quella papale a Parigi (1309-1311) e di quella tenuta nello Stato Pontificio; infine le bolle clementine
Vox in excelso ed
Ad provisam e due lettere degli ospedalieri rispettivamente a Filippo e a Luigi X. Accanto a queste, all'interno delle varie sezioni, è offerta anche la traduzione inglese di testi documentari o letterari redatti in lingua volgare (Francesco Vermigli)
Riduci
Argomenti e indici Templari Clemens V papa v. 1285, m. 20-4-1314 Coelestinus II papa v. 1128, m. 8-3-1144 De constructione castri Saphet Epistola Hugonis ad milites in templo Hierosolymitano (Christi militibus in templo Iehrosolimitano...... Quanto magis, fratres carissimi, diabolus ad nostram deceptionem... ) Eugenius III papa sedit 1145-1153 Iacobus II Aragonum rex n. 1264, m. 2-11-1327 Innocentius II papa v. 1116, sedit 1130-1143, m. 24-9-1143 Ludovicus VII Francorum rex regnavit 1137-1180, m. 18-9-1180 Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme Regula pauperum commilitonum Christi Templique Salomonici Reims, Libri fraternitatum, libri memoriales, libri vitae, necrologia, obituaria Vienne (1311-1312), Concili e sinodi Visio Pauli ad Henricum de Arci dedicata Benedictus de Alignano, Massiliensis episcopus fl. 1224-1267, m. 11-7-1268 ,
De constructione castri Saphet (?) Bernardus Claraevallensis abbas n. 1090 ca., m. 20-8-1153 ,
Liber ad milites Templi de laude novae militiae Esquivus de Floyrano v. 1304-1322 ,
Epistola ad Iacobum II Aragonum regem Galterius Map n. 1140 ca., m. 1210 ca. ,
De nugis curialium Gaufridus Fulcherii v. 1162-1179 ,
Epistolae ad Ludovicum VII Francorum regem [3, aa. 1162-1164] Guigo I Carthusiensis prior n. 1083 ca., m. 27-7-1137 ,
Epistolae [9] Guillelmus Maior n. 1240 ca., m. 1317 ,
Liber Guillelmi Maioris Guillelmus Tyrensis archiepiscopus n. 1130 ca., m. 29-9-1186 ,
Historia rerum in partibus transmarinis gestarum Iacobus de Mollayo n. 1243/1250, m. 19-3-1314 ,
Consilium magistri Templi datum Clementi V super negotio Terre Sancte [ca. 1306] (Pater sancte, queritis quid michi videtur melius faciendum sive grande passagium sive parvum... ) Iacobus de Mollayo n. 1243/1250, m. 19-3-1314 ,
De unione Templi et Hospitalis ordinum ad Clementem papam relatio (Pater sanctissime questioni quam facetis super facto unionis religionum Templi et Hospitalis. Ego magister Templi respondo sic... ) Iohannes Burgundus de Maioricis fl. 1305-1318, m. 1326 ,
Epistolae Oliverius Coloniensis scholasticus n. 1170 ca., m. 1227 ,
Historia Damiatina Petrus Venerabilis n. 1092/1094, m. 25-12-1156 ,
Epistolarum libri VI Philippus Du Plessis 1201-1209 ,
Epistola ad Arnoldum cisterciensem abbatem Thomas Bérard v. 1256-1273 ,
Littera praeceptori domorum Templi in Anglia, de Tartaris
Luoghi: Clermont-Ferrand Inghilterra Palestina Paris Reims Vienne
Scheda N: 24 - 7389; B - P
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/the-templars-selected-sources/434177
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Malcolm C. Barber The Trial of the Templars Cambridge, Cambridge University Press 1993 pp. VII-312 (Canto)
Abstract
Riedizione dell'opera pubblicata per la prima volta a Cambridge nel 1978 (cfr. MEL III 4387). L'intento dell'A. è ripercorrere in dettaglio le singole fasi del processo contro i Templari, conclusosi con la soppressione dell'Ordine; una soppressione decisa durante i lavori del concilio di Vienne (1311-12) e sancita dal papa Clemente V con la bolla
Vox in excelso del 22 marzo 1312, ma ampiamente caldeggiata dalla corona francese. L'A. si propone di esaminare le motivazioni dei principali artefici di questo processo e di valutare fino a che punto fossero giustificate le accuse mosse contro l'Ordine. Nelle due appendici che corredano il vol. sono riportati in traduzione gli articoli dell'accusa del 12 agosto 1308 (pp. 248-52) e il racconto di Gerardo Caux del 12 gennaio 1311 (pp. 253-7). Il vol. comprende inoltre una cronologia del processo contro i templari (pp. 258-9) e una bibliografia sull'argomento con i principali aggiornamenti dal 1978 (pp. 290-9). L'indice analitico conclude l'opera. (Vincenzo Mauro)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 16 - 6535
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-trial-of-the-templars/268455
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Giulia Barone Gli Ordini Mendicanti dal Concilio di Lione II a Giovanni XXII in Angelo Clareno francescano . Atti del XXXIV Convegno internazionale. Assisi, 5-7 ottobre 2006 Spoleto (Perugia), Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 2007 (Atti dei convegni della Società internazionale di studi francescani e del Centro interuniversitario di studi francescani. N.S. 17) pp. X-424, 5-25
Abstract
Il periodo considerato nello studio si presenta carico di tensioni e aspetti contraddittori per le vicende alterne di forza e debolezza del papato. Alcune famiglie religiose erano riuscite ad «estorcere» l'autorizzazione papale per il proprio Ordine mentre altre non l'avevano neppure mai chiesta. Del resto neppure i tentativi di organizzazione e sanzione di Innocenzo IV, Alessandro IV e dello stesso Gregorio X avevano riportato l'ordine. Il concilio lionense approda quindi ad una posizione rigida rispetto a molte frange religiose di nuova fondazione, ma risparmia Minori e Predicatori pur invitandoli ufficialmente a mantenersi ubbidienti al pontefice e alla gerarchia ecclesiastica. Non si deve altresì dimenticare che a partite dal 1273 esponenti dei Mendicanti avevano raggiunto i gradi più alti di tale gerarchia tanto da vedere due papi di estrazione domenicana: Innocenzo V, Benedetto XI ed uno minorita: Niccolò IV. Dei tre pontificati il più lungo e ricco di iniziative fu quello di Niccolò IV che culminò nel tentativo, solo parzialmente riuscito, di riunire tutti i Penitenti in un Terz'ordine francescano la cui fondazione fu assegnata dal pontefice a Francesco d'Assisi. Fu poi il papa francese Martino IV a porsi in aspro confronto con il clero secolare confermando a Minori e Predicatori la libera facoltà di predicare e confessare. Tale posizione aprì un periodo di grande tensione che si risolse solo con l'avvento al soglio pontificio di Bonifacio VIII. La sua posizione fu complessa e talvolta ambigua: come capo della chiesa non poteva negare l'importanza degli ordini mendicanti, come giurista temeva la portata eversiva della povertà predicata dai Mendicanti e come signore territoriale mostrava predilezione per le forme religiose tradizionali. Da tale sfacettata posizione derivarono provvedimenti e posizioni talvolta contrastanti che si composero solo con l'elezione di Giovanni XXII e la convocazione del Concilio di Vienne, all'inizio del XIV secolo, quando si giunse al tragico scontro con gli Spirituali prima e con l'intero Ordine poi. (Costanza Scardicci)
Riduci
Argomenti e indici Mendicanti Alexander IV papa sedit 1254-1261, m. 25-5-1261 Benedictus XI papa n. 1240, m. 7-7-1304 Bonifatius VIII papa n. 1235 ca., m. 11-10-1303 Gregorius X papa sedit 1271, m. 10-1-1276 Innocentius IV papa n. ante 1190, m. 7-12-1254 Innocentius V papa n. 1224 ca., m. 22-6-1276 Iohannes XXII papa n. 1244 ca., m. 4-12-1334 Lyon II (1274), Concili e sinodi Martinus IV papa v. 1260, m. 29-3-1285 Minori Nicolaus IV papa n. 1225/1230, m. 4-4-1292 Predicatori Vienne (1311-1312), Concili e sinodi
Scheda N: 29 - 8070
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-gli-ordini-mendicanti-dal-concilio-di-lione-ii-a-/541618
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Andrea Bartocci Ereditare in povertà. Le successioni a favore dei Frati Minori e la scienza giuridica nell'età avignonese (1309-1376) Napoli, Jovene 2009 pp. X-515 (Pubblicazioni del Dipartimento di scienze giuridiche, Università degli studi di Roma «La Sapienza» 32)
Abstract
Il periodo avignonese è segnato dai contrasti, tutti interni al movimento dei Minori, sulle divergenti interpretazioni della regola da parte dei Conventuali e degli Spirituali, per i quali «la povertà consisteva non solo nella rinuncia alla proprietà individuale e comune, ma anche nella rigorosa restrizione dell'uso» (pp. 7-8) e che denunciavano la diffusione nei testamenti dei novizi della pratica di lasciare in eredità ai superiori o ai conventi i propri beni. Già con il concilio di Vienne del 1312 il papa Clemente V tentò di dirimere la controversia attraverso la bolla
Exivi de paradiso , in realtà offrendo con questa una terza interpretazione della regola: se da non lato non poté accettare la posizione di Ubertino da Casale (espressa soprattutto nel
Rotulus ) che vedeva nella regola la perfetta attuazione del Vangelo, non potendo ammettere limiti alla
plenitudo potestatis e non potendo accettare da un punto di vista giuridico l'identificazione della regola con il Vangelo, dall'altro condannò gli abusi all'interno dell'Ordine che gli Spirituali denunciavano. La bolla
Exivi de paradiso , inserita originariamente nelle
Clementinae , ebbe poi una diffusione separata dal resto della raccolta in quanto non era oggetto di studio nelle università e nelle scuole ma rappresentò uno dei documenti fondamentali dell'ordine francescano insieme alla bolla
Exiit qui seminat di Niccolò III. Anche nella letteratura trecentesca di commento alle Clementine è così riscontrabile un prolungato silenzio sulla bolla di Clemente V. Dalla metà del XIV sec. si inseriscono nella controversia interna ai Minori nuove opere. Il
Liber minoricarum decisionum di Bartolo da Sassoferrato, che ebbe una notevole diffusione manoscritta (di cui l'A. dà l'elenco nell'«Appendice IV», pp. 409-81; manoscritti inseriti nell'«Indice dei manoscritti e delle stampe» di questo volume di «Medioevo latino») e il merito di «colmare la lacuna dei commenti alle decretali francescane inserite nel
Corpus iuris canonici ; questo fenomeno causò la mancata trascrizione della
Exivi de paradiso nei codici delle Clementine» (p. 121). Testimonianza dell'interesse suscitato dal
Liber è la stesura delle
Additiones super Libro minoricarum decisionum Bartoli de Saxoferrato di Giovanni Calderini delle quali l'A. offre l'edizione nell'«Appendice I» (pp. 387-9) dal ms. Vat. lat. 2244 ff. 131v-134r. La
Lectura super Clementinas di Giovanni da Legnano, di cui l'A. ripercorre la fortuna storiografica, la tradizione della rielaborazione del
Liber di Bartolo e la trattazione aggiuntiva di Giovanni, elencando i manoscritti che la conservano e presentando nell'«Appendice II» (pp. 391-4) l'ed. delle addizioni di Giovanni dal ms. Cagliari, BU, 2 ff. 148ra-150va. L'
Opusculum super relictis pro Fratribus Minoribus di Bonifacio Ammannati, in aperta polemica con Bartolo (ed. nell'«Appendice III» alle pp. 395-407 dal ms. Paris, BNF, lat. 4591 ff. 108va-110vb, unico testimone insieme al codice Leeds, UL, Brotherton Collection 103 ff. 143rb-148vb dell'opera). La seconda parte del volume, attraverso significativi passaggi dalle opere citate, approfondisce «Lo
status dei Minori» (cap. I), «Le eredità a favore dei Minori» (cap. II), «I legati a favore dei Minori» (cap. III), «I procuratori dei Minori» (cap. IV), «Le esecuzioni testamentarie» (cap. V), «Le successioni intestate e i beni dei novizi» (cap. VI). Chiudono il volume un «Indice dei manoscritti e documenti» (pp. 483-9) e un «Indice dei nomi di persona e di luogo» (pp. 491-515). (Beatrice Baragatti)
Riduci
Argomenti e indici Minori Nicolaus III papa n. 1212/1216, m. 22-8-1280 Vienne (1311-1312), Concili e sinodi Bartholus de Saxoferrato n. 10-11-1313/1314, m. 10-7-1357 ,
Liber minoricarum decisionum Bonifatius de Amanatis fl. 1370-1399, m. 19-7-1399 ,
An Fratres Minores successionum hereditariarium sint capaces Clemens V papa v. 1285, m. 20-4-1314 ,
Constitutiones Hubertinus de Casali n. 1259, m. 1330 ca. ,
Rotulus iste [a. 1310 ex. -1311 in. ; partes duae: prima in 25 articula distincta (Rotulus iste), alterior vero in 10 (Decretalis etiam) ] (Primus articulus: Regula et vita etc. finit; in castitate, Circa hunc articulum, in quo nostre vite et regule et totius perfectionis evangelice... Hii sunt illius sancte (...) Quantum ad istum articulum sciendum... ) Iohannes Calderinus v. 1326, m. 1365 ,
Notationes in Librum minoricarum decisionum Iohannes de Lignano n. 1320 ca., m. 16-2-1383 ,
Commentaria in Clementinas [a. 1376] (Hieronimus in prologus super III Ezech.... ) Iohannes XXII papa n. 1244 ca., m. 4-12-1334 ,
Constitutiones
Manoscritti
Augsburg, Staats- und Stadtbibliothek, 2° 446 Barcelona, Arxiu Capitular de la Catedral (Biblioteca del Cabildo), Còdexs 85 Barcelona, Arxiu de la Corona d'Aragó, Diversos i Col.leccions, Ripoll 1 Barcelona, Arxiu de la Corona d'Aragó, Diversos i Col.leccions, Ripoll 67 Basel/Bâle, Universitätsbibliothek (olim Öffentliche Bibliothek der Universität), C II 15 Berlin, Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, theol. lat. 2° 524 Berlin, Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, theol. lat. 2° 94 (Rose 763) Berlin, Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, theol. lat. 2° 425 Bernkastel-Kues, Bibliothek des St. Nikolaus-Hospitals, 288 Bernkastel-Kues, Bibliothek des St. Nikolaus-Hospitals, 257 Bologna, Biblioteca Universitaria, 895 (lat. 511) Bologna, Reale Collegio di Spagna, Biblioteca antica 82 Bologna, Reale Collegio di Spagna, Biblioteca antica 229 Brno, Moravský Zemský Archiv v Brne (olim Státní Oblastní Archiv v Brne), A 50 Brugge, Bisschoppelijke Bibliotheek, olim D II 13 Bruxelles, KBR (olim Bibliothèque Royale «Albert Ier»), II 1426 Bruxelles, KBR (olim Bibliothèque Royale «Albert Ier»), II 1442 (2724) Cagliari, Biblioteca Universitaria, 2 Capestrano (L'Aquila), Biblioteca del Convento di San Giovanni, 7 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 1398 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. E.VIII.241 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ross. 805 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 2625 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 2696 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 4847 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 7694 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 2641 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 2640 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 2289 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 2244 Córdoba, Archivo Catedralicio y Biblioteca del Cabildo, 93 Dresden, Sächsische Landesbibliothek, Staats- und Universitätsbibliothek, B 87 Eichstätt, Universitätsbibliothek (olim Staatliche und Seminarbibliothek), st 186 Eichstätt, Universitätsbibliothek (olim Staatliche und Seminarbibliothek), st 5 (olim 2° 33) Epinal, Bibliothèque Multimédia Intercommunale Epinal-Goldbey (olim Bibliothèque Municipale), 108 (8) Erfurt, Universitätsbibliothek Erfurt, Dep. Erf., CA 2° 215 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Ed. 95 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Ed. 55 Freiberg (Sachsen), Andreas-Möller-Bibliothek des Geschwister-Scholl-Gymnasiums, VIII 2° 25 Göttingen, Niedersächsische Staats- und Universitätsbibliothek, Luneb. 48 Göttweig, Bibliothek des Benediktinerstifts, 165 (181) Graz, Universitätsbibliothek, 465 (42/31 Folio) Grottaferrata (Roma), Biblioteca Statale del Monumento Nazionale della Badia Greca di San Nilo (Monastero Esarchico di Santa Maria), Z.gamma.1 (lat. 211) Halle a.d. Saale, Universitäts- und Landesbibliothek Sachsen-Anhalt der Martin-Luther-Universität Halle-Wittenberg, Ye 2° 14 Hannover, Gottfried Wilhelm Leibniz Bibliothek - Niedersächsische Landesbibliothek, II 282 Heidelberg, Universitätsbibliothek, Pal. lat. 1914 Heidelberg, Universitätsbibliothek, Salem VII 118 Kaliningrad (Königsberg), Kaliningradskaja Oblastnaja Biblioteka (Staats- und Universitätsbibliothek; olim Königliche Bibliothek), 88 (deperditus) Klosterneuburg, Bibliothek des Augustiner Chorherrenstiftes, 637 B Kraków, Biblioteka Jagiellonska, 1413 Leeds, University Library, Brotherton Collection 103 Legnica, Sw. Piotr i Pawel, 55 (deperditus) Leipzig, Universitätsbibliothek, 905 Leipzig, Universitätsbibliothek, 1069 Leipzig, Universitätsbibliothek, 1089 London, British Library, Arundel 432 Lucca, Biblioteca Capitolare Feliniana, 221 Madrid, Biblioteca Nacional de España, Ms. 696 Madrid, Biblioteca Nacional de España, Ms. 2142 Madrid, Biblioteca Nacional de España, Ms. 12148 Milano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, N.A. 10 (A 36) Modena, Biblioteca Estense Universitaria, lat. 407 (alfa.F.6.31) Montecassino (Frosinone), Archivio dell'Abbazia (Biblioteca Statale del Monumento Nazionale), 56 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 12232 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 14014 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 6573 Napoli, Biblioteca Nazionale «Vittorio Emanuele III», I.H.17 Napoli, Biblioteca Nazionale «Vittorio Emanuele III», III.A.3 Nürnberg, Stadtbibliothek, Cent. I, 26 Olomouc, Státní Archív, Kapitulní Knihovna CO 428 Olomouc, Státní Vedecká Knihovna (olim Univerzitní Knihovna), M.I.184 Padova, Biblioteca Capitolare della Curia Vescovile, D. 17 Padova, Biblioteca Civica, C.M. 391 Pamplona, Biblioteca de la Catedral, 54 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 8931 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 15414 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4031 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4116 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4591 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 4109 Paris, Bibliothèque Nationale de France, n.a. lat. 1802 Perugia, Biblioteca Comunale Augusta, E 58 (310) Perugia, Biblioteca Comunale Augusta, E 54 (306) Perugia, Biblioteca Comunale Augusta, E 49 (301) Pescocostanzo (L'Aquila), Collezione Gaetano Sabatini, s.n. (deperditus) Prato, Biblioteca Roncioniana, Q.VIII.8 (21) Reims, Bibliothèque d'Etude et du Patrimoine (Bibliothèque Carnegie; olim Bibliothèque Municipale), 829 (H. 639) Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Ms. 2384 Sankt-Peterburg, Rossijskaja Nacional'naja Biblioteka (olim Gosudarstvennaja ordena Trudovogo Krasnogo Znameni Publicnaja Biblioteka im. M.E. Saltykova Scedrina), lat. F.ch.II.225 Schlierbach, Zisterzienserstift, 19 (19) Sevilla, Biblioteca Capitular y Colombina, 5-7-7 Sevilla, Biblioteca Capitular y Colombina, 58-6-13 Sigüenza, Archivo de la Catedral, 4 Stuttgart, Württembergische Landesbibliothek, HB VI. 84 Stuttgart, Württembergische Landesbibliothek, HB VI. 119 Toledo, Archivo y Biblioteca Capitulares (olim Biblioteca del Cabildo), 8-11 Toledo, Archivo y Biblioteca Capitulares (olim Biblioteca del Cabildo), 20-20 Torino, Biblioteca Nazionale Universitaria, G.I.17 Torino, Biblioteca Nazionale Universitaria, H.V.42 Trier, Stadtbibliothek, Hs. 743/1424 4° Trier, Stadtbibliothek, Hs. 955/1854 2° València, Biblioteca Municipal Central, 6398 Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, lat. IV. 31 (2647) Vorau, Stiftsbibliothek, 23 (LXXVI) Warszawa, Biblioteka Narodowa, lat. F.II.138 (deperditus) Wien, Erzbischöfliches Diözesanarchiv. Kirnberger Bibliothek der Wiener Dompropstei, E 2 Wien, Österreichische Nationalbibliothek, 5025 Wroclaw, Biblioteka Uniwersytecka, Akc. 1948/712 Zeitz, Stiftsbibliothek, 2° 12 Scheda N: 31 - 7848
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Andrea Bartocci Giovanni Calderini tra i primi lettori di Bartolo a Bologna nel Trecento in Luoghi del giure. Prassi e dottrina giuridica tra politica, letteratura e religione cur. Bernardo Pieri - Ugo Bruschi , Bologna, Gedit 2009 (Università di Bologna. Miscellanea del CIRSFID (Cantro interdipartimentale di ricerca in storia del diritto, filosofia e sociologia del diritto e informatica giuridica) 29) pp. IX-356, 267-301
Abstract
L'A. propone un breve excursus sulla fortuna del
Liber minoricarum decisionum di Bartolo di Sassoferrato, ricordando che quest'opera rimase sotto traccia dal XVI secolo fino alla fine dell'Ottocento, quando apparvero i primi studi volti a dimostrare l'importanza di questo testo. La storiografia giuridica ha iniziato a concentrarsi sul
Liber soprattutto in seguito alla pubblicazione di uno studio di A.C. Jemolo (
Il «Liber Minoritarum» di Bartolo e la povertà minoritica nei giuristi del XIII e del XIV secolo in «Studi sassaresi» 2, 1921, pp. 1-80) che sottolineava la sua centralità come metro per comprendere dimensioni e finalità del dibattito giuridico sviluppatosi intorno alla questione della povertà minoritica. Bartolo cerca infatti di conciliare il rispetto formale della regola francescana con le esigenze di un ordine che ormai si è assimilato completamente agli altri. Al contrario di quanto avverrà durante l'età moderna, il
Liber conobbe una discreta diffusione durante il medioevo: ne sono rimaste numerose copie manoscritte provenienti da ambienti culturali diversi, giuridici e teologici, e da aree geografiche disparate. L'A. procede illustrando la figura di Giovanni Calderini e l'interesse manifestato verso lo scritto di Bartolo non solo dal giurista ma dall'intero ambiente giuridico bolognese nel Trecento; Giovanni possedeva una copia del trattato e le addizioni a lui attribuite, frutto di un rapporto diretto e non mediato col testo bartoliano di cui resta copia nel ms. Vat. lat. 2244, consentono di gettare luce sulla diffusione e sull'impatto di questo testo. Le glosse del Calderini sembrano destinate alla preparazione di una lezione universitaria, anche se mancano riscontri documentari che certifichino questa supposizione. Incrociando alcuni dati desunti dalla tradizione manoscritta l'A. prova a stabilire una datazione per le addizioni calderiniane; il
Liber venne redatto a Perugia nel 1354, come precisato su due copie dell'opera (Bruges, Bibl. Episcopale, D II 13 e Paris, BNF, n.a. lat. 1802), mentre altri codici riportano informazioni diverse: il ms. Bologna, Collegio di Spagna, 82 non trasmette informazioni sul luogo ma lo data al 1355, mentre nel ms. London, BL, Arundel 432 si dichiara che l'opera fu conclusa a Perugia nel 1357. Sappiamo per certo che il Calderini dovette rinunciare all'insegnamento nel 1359 perché oberato dagli impegni pubblici: presumibilmente le annotazioni al trattato di Bartolo furono scritte entro quell'anno. Procedendo a un'analisi delle questioni affrontate da Bartolo e glossate dal Calderini si ripercorrono le disposizioni in materia testamentaria riguardanti l'ordine francescano e gli sforzi per il mantenimento di un certo distacco verso le ricchezze terrene, espresse anche nelle costituzioni generali approvate ad Assisi nel 1279 ma in seguito più volte riformulate a fronte della persistenza del problema. Nel 1312 al concilio di Vienne venne emanata da Clemente V la bolla
Exivi de paradiso , estremo tentativo di dirimere l'annosa questione sostenendo che i frati non potevano essere proprietari né a titolo individuale né comune. La bolla ottenne il plauso degli spirituali ma determinò problemi di varia natura per i frati coinvolti nella costruzione di nuovi conventi, generando questioni che i giuristi furono chiamati a risolvere. Bartolo nel suo trattato si dispone a favore della facoltà successoria dei frati ponendo l'attenzione sulla volontà del testatore. Il Calderini, invece, glossando il
Liber , si oppone alla tesi bartoliana, non ammettendo alcuna valenza giuridica alla volontà del testatore e all'obbligo morale del beneficiario di rispettare tale volontà. Posizioni antitetiche che si giustificano perfettamente dal punto di vista metodologico: Bartolo basa le sue affermazioni essenzialmente sulle fonti del diritto romano mentre il Calderini confuta le sue conclusioni poggiandosi sulla bolla di Clemente V. (Luca Mantelli)
Riduci
Argomenti e indici Manoscritti
Bologna, Reale Collegio di Spagna, Biblioteca antica 82 Brugge, Bisschoppelijke Bibliotheek, olim D II 13 Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 2244 London, British Library, Arundel 432 Paris, Bibliothèque Nationale de France, n.a. lat. 1802 Scheda N: 32 - 2239
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Andrea Bartocci La Regola dei frati Minori al concilio di Vienne e la bolla «Exivi de Paradiso» di Clemente V (1312) AFH 96 (2003) 45-84
Abstract
La disputa sull'osservanza della Regola dopo la morte di Francesco avviò un dialogo costante tra i ministri e l'autorità pontificia, chiamata a pronunciarsi sui punti che presentavano motivo di esitazione. Si inaugurava in questo modo, secondo l'A., la storia del diritto francescano, che portò alla promulgazione da parte dei pontefici delle più importanti dichiarazioni ufficiali concernenti la Regola. L'A. delinea il processo legislativo che si concluse con l'emanazione la bolla
Exivi de Paradiso , emanata da Clemente V nel corso del concilio di Vienne, e analizza le principali disposizioni del testo normativo, considerato come «ultimo tentativo di offrire ai religiosi l'interpretazione dei capitoli più discussi della Regola prima della pubblicazione dei documenti coi quali Giovanni XXII definì il profilo teologico e dogmatico della questione della povertà in un senso sostanzialmente difforme alla tradizione giuridica dell'Ordine» (p. 47).
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Argomenti e indici Scheda N: 26 - 8281
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