A Critical Companion to Medieval Motets cur. Jared C. Hartt, Woodbridge, The Boydell Press 2018 pp. XX-437 (Studies in Medieval and Renaissance Music 17) Abstract
Il volume fa il punto sugli ultimi apporti della ricerca musicologica relativa al mottetto medievale e sui possibili sviluppi futuri. I contributi sono raggruppati in due parti, una più generale, dedicata ad alcuni dei principali argomenti di discussione come ad esempio la notazione, e una seconda articolata intorno ad alcuni casi di studio attinti dai repertori sia dell'Ars antiqua sia dell'Ars nova. In questa seconda parte gli autori tendono a divergere dai concetti tradizionali e mettono in relazione il mottetto con altri generi e con il contesto di produzione e circolazione, spaziando tra Francia, Italia e Inghilterra. L'opera comprende numerosi esempi musicali, un glossario, un indice e una nutrita bibliografia. Si segnalano a parte in questo vol. di MEM, oltre all'introduzione del Cur., tutti i 17 contributi, rispettivamente di M. Bent, J. Boogaart, C.A. Bradley, A.V. Clark, S. Clark, K. Desmond, L. Earp, S. Fuller, J. Haines - S. Udell, J.C. Hartt, E.E. Leach, D. Pesce, G. Saint-Cricq, J. Saltzstein, M.P. Thomson, A. Zayaruznaya, E. Zazulia RiduciRecensioni e segnalazioni Argomenti e indici Miscellanee, CONGRESSI E MISCELLANEEFrancia, Aree geografiche, VITA MUSICALEInghilterra, Aree geografiche, VITA MUSICALEItalia, Aree geografiche, VITA MUSICALEMotetus, Altri generi - POLIFONIA LITURGICAMottetto, Generi e forme - GENERI EXTRALITURGICISemiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTILuoghi: | Francia
Inghilterra
Italia
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Scheda N: 21-23 - 770 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/a-critical-companion-to-medieval-motets/29857 |
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Elena Abramov-van Rijk Evidence for a Revised Dating of the Anonymous Fourteenth-Century Italian Treatise «Capitulum de vocibus applicatis verbis» PMM 16 (2007) 19-30 Abstract
L'A. propone una nuova datazione del trattato, superando quella precedente di S. Debenedetti, che lo voleva concepito tra il 1313 e il 1332. Alla base della nuova teoria c'è la presenza nel trattato delle parole «nova sunt pulchritudine decorata». La frase, risalente alla Constitutio Omnem, lettera del 533 scritta da Giustiniano I imperatore di Bisanzio, è inizialmente ripresa da Antonio da Tempo nel trattato Summa artis rithmici vulgaris dictaminis (1332). Da questo trattato è poi copiata nella sezione finale del Capitulum de vocibus applicatis verbis la cui creazione si deve perciò ripensare come successiva al 1332. Riduci Argomenti e indici Scheda N: 12 - 15 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-evidence-for-a-revised-dating-of-the-anonymous-fo/20001 |
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Elena Abramov-van Rijk Parlar cantando: The Practice of Reciting Verses in Italy from 1300 to 1600 New York-Bern, P. Lang 2009 pp. XVIII-395 Recensioni e segnalazioni Argomenti e indici Scheda N: 13-14 - 494 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-parlar-cantando-the-practice-of-reciting-verses-i/21130 |
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Patricia Adkins Chiti Almanacco delle virtuose, primedonne, compositrici e musiciste d'Italia. Dall'A. D. 177 ai giorni nostri Novara, Istituto geografico De Agostini 1991 pp. 331 Recensioni e segnalazioni Argomenti e indici Scheda N: 1 - 1414 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-almanacco-delle-virtuose-primedonne-compositrici-/2077 |
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Ezio Aimasso - Simona Gavinelli Il segno del bemolle nell'Antifonario Monza, Biblioteca Capitolare, c-15/79: indagine paleografica RIMus 41, 1-2 (2020) 27-80 Abstract
Tra i manoscritti liturgico-musicali prodotti nell'Italia centro-settentrionale del sec. XII oggi superstiti, l'Antifonario Monza, Bibl. Cap., c-15/79, con notazione musicale del ceppo bretone-pavese, emerge per il peculiare uso delle chiavi e del segno del bemolle. Dopo un'ampia descrizione codicologica, paleografica e contenutistica, gli AA. analizzano la suddetta particolarità dividendo il codice in due sezioni (ff. 1r-56v e 57r-273v), in ragione dei due diversi copisti che vi operano. In entrambi i casi emerge una presenza cospicua di tali segni, che possono essere indicati sia prima che dopo il suono interessato; ancor più degno di nota è l'impiego, nella sola seconda sezione, di una linea rossa semitonale, aggiunta per l'appunto come segnalazione del bemolle e riscontrata anche nei mss. Asti, Bibl. del Seminario Vescovile, XIX e Brescia, Bibl. Cap., 13. Lo studio di singoli casi porta gli AA. a spiegare l'uso piuttosto massiccio del bemolle con il progressivo e sempre maggiore affidamento, da parte dei cantori, alla scrittura piuttosto che alla memoria. Riduci Argomenti e indici Manoscritti Scheda N: 24-25 - 517 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-il-segno-del-bemolle-nell-antifonario-monza-bibli/30592 |
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Florence Alazard Le Lamento dans l'Italie de la Renaissance. «Pleure, belle Italie, jardin du monde» Rennes, Presses Universitaires de Rennes 2010 pp. 266 Abstract
L'A. studia un corpus vasto ed eterogeneo di lamenti italiani (storici, parodici, satirici e musicali) composti e stampati tra 1453 e 1650. Il lavoro è realizzato in una molteplice prospettiva, in cui sono stati considerati gli aspetti sociali, politici, storici, linguistici, formali, letterari e musicologici RiduciRecensioni e segnalazioni Argomenti e indici Scheda N: 18 - 501 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-le-lamento-dans-l-italie-de-la-renaissance-pleure/26330 |
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Laura Albiero Forme neumatiche dell'Italia settentrionale: un elemento di localizzazione? Philomusica 5 (2005-06) Abstract
L'attività di riordino e catalogazione dei frammenti membranacei conservati presso l'Archivio di Stato di Pavia ha rivelato la presenza di un gruppo di maculature provenienti dall'Italia settentrionale e provviste di notazione musicale. L'analisi paleografica mette in evidenza forme neumatiche derivate dalla contaminazione di usi scrittorii afferenti ad aree geografiche diverse. Ciò conduce l'A. a sollevare un problema di carattere metodologico (sottolineato anche dal titolo in forma interrogativa) circa l'effettivo valore degli elementi notazionali quali strumenti utili alla localizzazione della provenienza dei testimoni. Riduci Argomenti e indici Scheda N: 9 - 850 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-forme-neumatiche-dell-italia-settentrionale-un-el/16681 |
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Laura Albiero From France to Northern Italy: Specific Features in 'Comasca' Notation in IMS Study Group «Cantus Planus». Papers Read at the XVII Meeting. Venice, Italy, 28 July - 1 August 2014 cur. James Borders, praef. Davide Croff - Roberto Calabretto - Luisa Zanoncelli - Nausica Morandi, Venezia, Edizioni Fondazione Levi 2020 pp. XVI-591, 9-18Abstract
Dopo un excursus sugli studi riguardanti la notazione metense in Italia, vengono presentate le principali fonti in notazione comasca (Vercelli, Bibl. Cap., 186; Milano, Bibl. Ambrosiana, E 68 sup.; Chiavenna, Museo del Tesoro, s.s.; Roma, BNC, Sess. 136; Montecassino, Arch. dell'Abbazia, 494), per poi soffermarsi su alcuni neumi tachigrafici utilizzati per indicare una formula melodica cadenzale. Fra questi, viene esaminato un segno impiegato per indicare lunghi melismi e ne viene rilevato l'uso nei graduali di I, II, V e VII modo e nei tratti in II e VIII modo, in particolare per melismi costruiti su formule centoniche. (Laura Albiero) Riduci Argomenti e indici Manoscritti Chiavenna (Sondrio), Tesoro della Collegiata di San Lorenzo, s.n. «Antifonario»Milano, Biblioteca Ambrosiana, E 68 sup.Montecassino (Frosinone), Archivio dell'Abbazia (Biblioteca Statale del Monumento Nazionale), 494Roma, Biblioteca Nazionale Centrale «Vittorio Emanuele II», Sess. 136 (2110)Vercelli, Biblioteca Capitolare Eusebiana, CLXXXVI (211) Scheda N: 24-25 - 520 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-from-france-to-northern-italy-specific-features-i/30464 |
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Laura Albiero «In zenochioni»: la preghiera privata nell'Italia tardomedievale RIMus 39, 1-2 (2018) 401-36 Abstract
Il contributo esamina la pratica della devozione privata in epoca tardomedievale attraverso alcuni Libri d'Ore e libri di preghiera di origine italiana, i mss. Oxford, Bodl. Libr., Canon. Liturg. 16; Canon. Liturg. 22; Canon. Liturg. 34; Canon. Liturg. 140; Canon. Liturg. 219; Canon. Liturg. 221; Canon. Liturg. 242; Canon. Liturg. 270; Canon. Liturg. 274. Viene messa in luce la particolarità di queste fonti, che accostano testi canonici, come l'Ufficio della Vergine e l'Ufficio dei defunti, a preghiere del tutto personali, in latino o in volgare, litanie della Vergine, indulgenze, pratiche devozionali inusuali e inedite. Il contributo si chiude con il catalogo delle fonti analizzate e con l'edizione dei testi inediti. Riduci Argomenti e indici Manoscritti Oxford, Bodleian Library, Canon. liturg. 274 (S.C. 19376)Oxford, Bodleian Library, Canon. liturg. 16 (S.C. 19230)Oxford, Bodleian Library, Canon. liturg. 22 (S.C. 19235)Oxford, Bodleian Library, Canon. liturg. 34 (S.C. 19244)Oxford, Bodleian Library, Canon. liturg. 140 (S.C. 19277)Oxford, Bodleian Library, Canon. liturg. 219 (S.C. 19331)Oxford, Bodleian Library, Canon. liturg. 221 (S.C. 19333)Oxford, Bodleian Library, Canon. liturg. 242 (S.C. 19347)Oxford, Bodleian Library, Canon. liturg. 270 (S.C. 19372) Scheda N: 21-23 - 293 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-in-zenochioni-la-preghiera-privata-nell-italia-ta/29519 |
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Laura Albiero Rare Antiphons in North-Italian Fragments in «Calculemus et cantemus»: Towards a Reconstruction of Mozarabic Chant cur. Geert Maessen, Amsterdam, Gregoriana Amsterdam 2015 pp. 281, 55-69Abstract
L'A. presenta il caso di alcune antifone per le prime due domeniche di Quaresima, tramandate da due frammenti di Antifonario del sec. XII originari dell'Italia settentrionale (Pavia, Arch. di Stato, Notarile di Pavia, Serie frammenti Sc. 2 Cart. 26 E 16, nn. 508 e 510). Alcune di esse risultano prive di riscontro nei repertori dell'Ufficio; altre sono a diffusione limitata, con concordanze testuali e melodiche parziali; altre ancora trovano riscontro in fonti appartenenti ad altre tradizioni, come l'Antifonario di León (Arch. de la Catedral, 8) e i mss. Toledo, Arch. y Bibl. Capitulares, 44-1; 44-2, ponendo la questione dell'origine di queste antifone da ricercare eventualmente nello strato precarolingio del repertorio. Viene fornita la trascrizione testuale dei frammenti e l'edizione melodica delle antifone rare. Riduci Argomenti e indici Manoscritti León, Archivo-Biblioteca de la Santa Iglesia Catedral, 8 «Antifonario di León»Pavia, Archivio di Stato, Notarile di Pavia. Serie frammenti Sc. 2 Cart. 26 E 16 n. 508Pavia, Archivio di Stato, Notarile di Pavia. Serie frammenti Sc. 2 Cart. 26 E 16 n. 510Toledo, Archivo y Biblioteca Capitulares (olim Biblioteca del Cabildo), 44-2Toledo, Archivo y Biblioteca Capitulares (olim Biblioteca del Cabildo), 44-1 Scheda N: 19-20 - 460 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-rare-antiphons-in-north-italian-fragments/29231 |