Nino Albarosa Mittellatein und Gregorianischer Choral: Der Wortakzent BGreg 38
(2004)
47-56 Abstract
Der Vf. untersucht die Frage nach dem musikalischen Akzent oder Intensitätsakzent in der Latinität des Mittelalters. Er gibt zunächst einen knappen Überblick über konkurrierende Forschungsmeinungen und zitiert dann theoretische Quellen des 5.-9. Jh., die nur den musikalischen Akzent erwähnen (Martianus Capella, Priscian, Beda, Alkuin) und solche, die auch von der Intensität des Akzents sprechen (Pompeius, Hrabanus Maurus). Abschließend analysiert er den Introitus Laetetur cor; der Melodieverlauf liefert nach Meinung des Vf. Indizien dafür, dass es im Mittelalter keinen reinen Intensitätsakzent gab. Riduci Argomenti e indici Laetetur cor, Introitus, Liturgia della Messa - MONODIA LITURGICAAlcuinus Eboracensis, AUTORI E TESTIBeda Venerabilis, AUTORI E TESTIHrabanus Maurus, Fuldensis abb., Moguntinus archiep., AUTORI E TESTIMartianus Capella, AUTORI E TESTIPompeius grammaticus, AUTORI E TESTIPriscianus Caesariensis, AUTORI E TESTITesto verbale, TEORIA E ANALISI Scheda N: 8 - 766 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-mittellatein-und-gregorianischer-choral-der-worta/15371 |
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Daniela von Aretin The Chicken and the Egg: Music Theory and the Genesis of Musical Notation EGrég 40
(2013)
1-27 Abstract
Il contributo prende in considerazione la fase iniziale dell'elaborazione del concetto di notazione musicale, facendo riferimento alle principali fonti della trattatistica altomedievale. Sono distinte due concezioni alternative, di cui si analizzano impieghi e vantaggi: (1) la notazione alfabetica e la notazione dasiana, in cui ogni suono è rappresentato da un unico segno derivato dalla teoria musicale tardo antica; (2) la notazione neumatica, in cui gruppi di suoni sono rappresentati per mezzo di un sistema grafico flessibile e pratico, ma non privo di ambiguità. L'A. propone un'indagine terminologica relativa ai termini nota / notula, daseia e neuma nelle opere di Marziano Capella, Boezio, Hucbald, Aureliano e nei trattati anonimi Musica enchiriadis e Scolica enchiriadis e nel cosiddetto Anonimo Vaticano ( Tractatus de cantu Gregoriano «quid est cantus?»). L'A., infine, affronta dettagliatamente il capitolo XIX del Musica disciplina di Aureliano, discutendo uso e implicazioni dell'espressione «notarum figura». Sono esaminati in particolare i seguenti codici mss.: Bruxelles, Bibl. Royale «Albert Ier», 2750/65; München, BSB, Clm 9543; Valenciennes, BM, 148. Riduci Argomenti e indici Semiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTIAnonymus Vaticanus II (inc. Quid est cantus?), AUTORI E TESTIAurelianus Reomensis mon., AUTORI E TESTIBoethius, AUTORI E TESTIHucbaldus Elnonensis mon. ps, AUTORI E TESTIMartianus Capella, AUTORI E TESTIMusica Enchiriadis, AUTORI E TESTINotazione dasiana, Notazioni alfabetiche, Semiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTINotazione neumatica, Semiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTINotazioni alfabetiche, Semiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTIRegino Prumiensis, AUTORI E TESTIScholica Enchiriadis, AUTORI E TESTITrattatistica - GENERIIndice analitico: | Nota (Nomi e cose notevoli) |
Manoscritti Scheda N: 17 - 546 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-the-chicken-and-the-egg-music-theory-and-the-gene/25304 |
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Charles M. Atkinson «Ars grammatica» and the «ars musica» in the Carolingian School: Glosses on Martianus Capella and Boethius «Cantus planus». Papers Read at the 13th Meeting of the IMS Study Group (Niederaltaich / Germany, Aug. 29-Sept. 4 2006) cur. Barbara Haggh - László Dobszay, Budapest, Hungarian Academy of Sciences, Institute for Musicology 2009 pp. , 11-32Recensioni e segnalazioni Argomenti e indici Scheda N: 16 - 113 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-ars-grammatica-and-the-ars-musica-in-the-caroling/24073 |
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Charles M. Atkinson Glosses on Music and Grammar and the Advent of Music Writing in the West Western Plainchant in the First Millennium. Studies in the Medieval Liturgy and Its Music cur. Sean Gallagher - James Haar - John Louis Nádas - Timothy Striplin, Aldershot-Burlington, VT, Ashgate 2003 pp. XIX-523, 199-215Abstract
L'A. evidenzia la stretta relazione fra gli antichi accenti prosodici (acuto, grave e circonflesso) e i primi segni di notazione neumatica. Secondo l'A. questi ultimi erano concepiti dai commentatori altomedievali come analoghi agli accenti. I commenti presi in esame sono quelli all' Ars maior di Donato e quelli relativi alla trattazione della Grammatica, nel libro III delle Nozze di Marziano Capella. Le glosse dei commentatori carolingi ai due trattati in relazione agli accenti prosodici (accentuativi) illustrano infatti i termini grammaticali con teorie e prassi riprese dalla musica. In relazione a Donato l'A. rileva come tipi differenti di neumi, nelle glosse al ms. München, BSB, lat. 14737, f. 33v si sovrappongano alle parole tonos, accentus, tenore, mentre in relazione a Marziano si sofferma in particolare sulla parola Argiletum, che contenendo per Marziano tutti e tre gli accenti prosodici, nel cod. Paris, BNF, lat. 14754, f. 121 appare coronata da tre pedes. L'A. si sofferma inoltre sul significato dei termini tonus, sonus, nota, cantus e accentus, sempre facendo riferimento ai commenti presi in esame. (Cecilia Panti) Riduci Argomenti e indici Manoscritti Scheda N: 8 - 911 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-glosses-on-music-and-grammar-and-the-advent-of-mu/15226 |
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Charles M. Atkinson Martianus Capella 935 and Its Carolingian Commentaries JMus 17
(1999)
498-519 Abstract
Dall'epoca carolingia a tutt'oggi, una delle più importanti ... Leggi tuttoDall'epoca carolingia a tutt'oggi, una delle più importanti fonti di informazione sulla musica dell'antichità greco-romana è costituito dal nono libro del De nuptiis philologiae et Mercurii di Marziano Capella, autore vissuto nel V secolo. Il testo, i cui più antichi manoscritti risalgono al nono secolo, è di difficile interpretazione. Le glosse e i commenti, scritti dai commentatori del tempo come Martino di Laon, Giovanni Scoto Eriugena e Remigio di Auxerre, sono preziosi perché ci spiegano come il trattato veniva recepito all'epoca, come questi autori si rapportavano alla musica dell'antichità e come concepivano la musica dei loro contemporanei. Nel passaggio qui esaminato Marziano presenta i quindici tropi (cioè le scale di trasposizione) e illustra le relazioni sussistenti tra essi. Il presente saggio tenta di fare luce sul suo significato attraverso la comparazione dei manoscritti e dei relativi commentari e glosse: Paris, BNF, lat. 14753, XII sec.; Bamberg, Staatsbibl., Misc. Class. 39, IX o X sec.; London, BL, Harley 2685, IX sec.; Paris, BNF, lat. 8670, IX sec.; Bern, Bürgerbibl., 56b, X sec.; Besancon, Bibl. mun., 594, secolo IX ex.; Leiden, Bibl. der Rijksunivers., B.P.L. 88, IX sec. Riduci Argomenti e indici Manoscritti Bamberg, Staatsbibliothek, Class. 39 (M.V.16)Bern, Burgerbibliothek, B. 56Besançon, Bibliothèque Municipale d'Etudes et de Conservation, 594Leiden, Bibliotheek der Universiteit, B.P.L. 88London, British Library, Harley 2685Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 8670Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 14753 Scheda N: 6-7 - 234 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-martianus-capella-935-and-its-carolingian-comment/12866 |
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Charles M. Atkinson The Critical Nexus: Tone-System, Mode, and Notation in Early Medieval Music New York, Oxford University Press 2009 pp. XIV-306 (AMS Studies in Music) Abstract
Il saggio analizza nel dettaglio la portata concettuale e storica della teoria musicale greco-romana nella formazione e nella sistematizzazione del pensiero musicale medievale e la sua influenza sulla formazione del primitivo repertorio musicale liturgico. Il primo capitolo ( The Heritage of Antiquity) mette in evidenza il doppio significato di tónos nell'Antichità, riferendosi sia al systêma teleion, discusso e trasmesso da teorici tardo-antichi come Boezio, Marziano Capella e Aristide Quintiliano, sia al ruolo dell'accento, desunto dalla riflessione intorno alla grammatica. Il secondo capitolo ( The Reception of Ancient Texts in the Carolingian Era) sottolinea l'importanza dei testi antichi e delle glosse aggiunte dai commentatori carolingi per lo sviluppo di una concezione della musica, che sarà poi utilizzata per l'organizzazione del repertorio del canto liturgico ( The Heritage of the Church). In particolare viene discusso il ruolo dei Tonari per legare gruppi di differentiae a determinati modi e il privilegio sempre maggiore dato alla determinazione esatta dell'altezza dei suoni, che è forse il retaggio principale dell'Antichità, come testimoniato dalla Musica enchiriadis. Nel IV cap. ( Hucbald of St. Amand and Regino of Prüm) viene illustrato il nesso che i due teorici stabiliscono fra teoria antica e notazione corale, con l'introduzione da parte di Hucbald del concetto di socialitas. Per mezzo di questa idea il teorico stabilisce relazioni tra determinati suoni all'interno della gamma in base alla similarità dell'organizzazione di toni e semitoni circostanti, concetto che permette la trasposizione dei canti, altrimenti difficilmente notabili con il sistema vigente, in diversi «luoghi» del sistema scalare. Il capitolo seguente si concentra esclusivamente sull'anonimo trattato Alia musica, dove l'A. distinguerebbe almeno quattro differenti mani, mentre il VI cap. ( Pseudo-Bernelinus, Berno, Pseudo-Odo, and Guido d'Arezzo) mostra il graduale emergere del concetto di modalità come collegamento tra differenti specie di quarta e di quinta, pratica che trova una delle più compiute sistematizzazioni nel Prologus in tonarium (1048) di Bernone di Reichenau, scritto grosso modo contemporaneo allo sviluppo della notazione diastematica; tra le altre cose viene sottolineato in Guido d'Arezzo il ruolo del Si bemolle per «trasformare» un canto da un modo in un altro (« transformatio»). L'epilogo tratta infine le occasionali irregolarità modali di alcuni canti e le soluzioni proposte da Bernone fino a Johannes Affligemensis, Marchetto da Padova e l'Anonimo Ellsworth. Il volume è corredato da numerosi esempi, illustrazioni e diagrammi teorico-musicali, di un indice dei canti e dei manoscritti citati. Il vol. è recensito da P. Mannaerts in Notes 66/3 (2010) 549-51 e da J. Caldwell in ML 91 (2010) 248-51. Il Rec. di ML descrive la monografia come una approfondito e rigoroso resoconto del sistema tonale medievale nei suoi aspetti teoretici e pratici, sostenendo che l'A. ha gettato le basi per un'ampia e originale reinterpretazione del sistema modale e delle sue relazioni con lo sviluppo della melodia, con la grammatica e con la notazione. Il Rec. nota anche come alcune parti del vol. (in particolare la parte relativa al resoconto dei sistemi perfetti dell'antica Grecia, del sistema di notazione del ms. Montpellier H 159, e del sistema esacordale) abbiano anche un valore introduttivo per quegli studiosi che si avvicinano per la prima volta a questa materia. (Carlo Bosi) Riduci Argomenti e indici Organizzazione dei suoni, Teoria musicale, TEORIA E ANALISIAlia musica, AUTORI E TESTIAnonymus Ellsworth (Anonymus Berkeley, De modo canendi), AUTORI E TESTIAristides Quintilianus, AUTORI E TESTIBernelinus ps., AUTORI E TESTIBerno Augiensis abb., AUTORI E TESTIBoethius, AUTORI E TESTIDialogus de musica (Odo Cluniacensis abb. ps.), AUTORI E TESTIGrammatica, ALTRE DISCIPLINE E FORME D'ARTEGuido Aretinus, AUTORI E TESTIHucbaldus Elnonensis mon., AUTORI E TESTIIohannes Affligemensis, AUTORI E TESTIMarchettus de Padua, AUTORI E TESTIMartianus Capella, AUTORI E TESTIMONODIA LITURGICAMusica Enchiriadis, AUTORI E TESTIRegino Prumiensis, AUTORI E TESTISemiografia - TRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTITonaria - FONTI DELLA MONODIA LITURGICATRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTIIndice analitico: | Accento (Nomi e cose notevoli) Differentiae (Nomi e cose notevoli) Modalità (Nomi e cose notevoli) Notazione diastematica (Nomi e cose notevoli) Tonos (Nomi e cose notevoli) Trasposizione (Nomi e cose notevoli) |
Manoscritti Scheda N: 13-14 - 481 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-the-critical-nexus-tone-system-mode-and-notation-/21153 |
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Michael Bernhard Anonymi saeculi decimi vel undecimi tractatus de musica «Dulce ingenium musicae» München, Verlag der Bayerischen Akademie der Wissenschaften 1987 pp. 52 Abstract
Il trattato anonimo consiste in una sintesi di insegnamenti ... Leggi tuttoIl trattato anonimo consiste in una sintesi di insegnamenti musicali elementari (monocordo, tetracordo, modi, divisione dei toni, consonanze, intervalli) cha ha come fonti Boezio e Marziano Capella. La Nova expositio dell' Alia musica fornisce invece la materia per i capitoli sul canto corale. L'edizione è condotta su mss. risalenti ai secc. XI-XIII, oltre a servirsi di fonti indirette costituite da Reginone di Prüm, da frammenti dell' Alia musica e dall'Anonimo In primo diapason (ed. Gerbert) RiduciRecensioni e segnalazioni Argomenti e indici Scheda N: 1 - 54 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-anonymi-saeculi-decimi-vel-undecimi-tractatus-de-/1916 |
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Michael Bernhard Il «De institutione musica» di Boezio nell'alto Medioevo «Harmonia mundi». Musica mondana e musica celeste fra Antichità e Medioevo. Atti del Convegno internazionale di studi (Roma, 14-15 dicembre 2005) cur. Marta Cristiani - Cecilia Panti - Graziano Perillo, praef. Marta Cristiani, Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2007 (Micrologus Library 19) pp. 228, 77-93Abstract
Lo studio ripercorre le prime tappe che segnano l'avvio della tradizione testuale e dello studio del De institutione musica di Boezio nel medioevo. Attorno alla scuola palatina di Carlo Magno l'interesse verso quest'opera è testimoniato nel Liber officialis di Amalario (823), in alcuni codici superstiti provenienti da Corbie e infine in alcuni mss. delle Institutiones di Cassiodoro risalenti al sec. IX: Bern, UB, Burgerbibl. (Bibliotheca Bongarsiana), 212; Paris, BNF, lat. 12958. La diffusione dell'opera musicale boeziana si dipana, secondo l'A., in tre fasi successive, che segnano la sua progressiva assimilazione e il suo impiego. La prima fase è testimoniata dalle glosse all'opera stessa e al De nuptiis di Marziano Capella. L'interesse è centrato soprattutto sui temi di musica speculativa e sulla spiegazione del complesso sistema della gamma dei suoni, che però, non è ancora impiegato nei Tonari, ai fini del canto liturgico. La seconda fase si colloca sul finire del sec. IX, quando il De institutione musica è discusso nei primi trattati di musica (di Aureliano di Réôme, di Reginone di Prüm e negli adespoti Musica enchiriadis e Scholica enchiriadis) e nei Tonari ( Commemoratio brevis, Tonario di Reginone). La teoria boeziana è meglio compresa, ma ancora distanziata dall'uso pratico per il canto. Solo nella terza fase della ricezione, cioè nel sec. X, il sistema dei suoni di Boezio è applicato al canto gregoriano, anzitutto nel De harmonica institutione di Ubaldo di Saint-Amand, oltreché in numerosi Tonari, in cui è ora definito l'ambito intervallare di ogni modo. L'assimilazione può dirsi compiuta nel Dialogus dello Pseudo-Oddone, il primo a usare la serie alfabetica dei suoni ripetendola a intervalli di ottava. (Cecilia Panti) Riduci Argomenti e indici Boethius, AUTORI E TESTIAmalarius Symphosius, Mettensis chorep., Treverensis archiep., AUTORI E TESTIAurelianus Reomensis mon., AUTORI E TESTICassiodorus Senator, AUTORI E TESTICorbie, Biblioteche medievali, istituzioni religiose, città e università, VITA MUSICALEDialogus de musica (Odo Cluniacensis abb. ps.), AUTORI E TESTIHucbaldus Elnonensis mon., AUTORI E TESTIMartianus Capella, AUTORI E TESTIMusica Enchiriadis, AUTORI E TESTIOrganizzazione dei suoni, Teoria musicale, TEORIA E ANALISIRegino Prumiensis, AUTORI E TESTIScholica Enchiriadis, AUTORI E TESTITonaria - FONTI DELLA MONODIA LITURGICATRADIZIONE, STORIA E RICEZIONE DEI TESTIIndice analitico: | Carlo Magno imperatore (Nomi e cose notevoli) |
Manoscritti Scheda N: 10-11 - 28 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-il-de-institutione-musica-di-boezio-nell-alto-med/19228 |
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Calvin M. Bower From Alleluia to Sequence: Some Definitions of Relations Western Plainchant in the First Millennium. Studies in the Medieval Liturgy and Its Music cur. Sean Gallagher - James Haar - John Louis Nádas - Timothy Striplin, Aldershot-Burlington, VT, Ashgate 2003 pp. XIX-523, 351-98Abstract
L'A. esamina in primo luogo la relazione fra canto dell'alleluia, versetto alleluiatico e sequenza nelle festività liturgiche dalla fine del sec. VIII al X. Secondo la tesi di J.W. McKinnon discussa nel vol. The Advent Project (Berkeley 2000), l'alleluia appare con l'emergere di un secondo salmo nella liturgia eucaristica antico-romana, secondo una procedura liturgica modellata sulla bizantina Alleluia-Alleluiarion, un salmo che costituiva il preludio al vangelo. Con lo sviluppo del Proprio romano, l'alleluia si estese nell'anno liturgico come combinazione di melodie individuali e di melodie-tipo adattate per varie festività. A metà del sec. VIII il repertorio di alleluia sarebbe passato ai Franchi. L'A. mette in relazione questo repertorio romano con il repertorio di sequenze sviluppatesi presso i Franchi, esaminando quindi i Sequenziari dell'area franca occidentale (francese) e orientale (tedesca), i più antichi dei quali risalgono al sec. X. La base della tradizione franca orientale è individuata in St. Gall, Stiftsbibl., 484, il cui repertorio musicale di sequenze è illustrato in una dettagliata tavola che include anche il repertorio di St. Gall, Stiftsbibl., 381 e pochissime sequenze di altri codici. Nella stessa tabella sono registrati i versetti alleluiatici che determinano la connessione con la sequenza. Dopo aver delineato alcune caratteristiche dal punto di vista dell'organizzazione liturgica, l'A. passa al repertorio franco-occidentale. Privo di una fonte alla quale ricondurre la tradizione, questo vasto repertorio è desumibile dai Sequenziari dei mss. Paris, BNF, lat. 1118 e lat. 1084, con integrazioni da Paris, BNF, lat. 909; lat. 1121; lat. 1137; n.a. lat. 1871. L'A. evidenzia i punti di contatto con l'altra tradizione franca sottolineando che la «corruzione» cui Notker allude nel proemio del Liber Ymnorum relativamente al repertorio franco-occidentale è da ricondursi al modo in cui i testi franco-occidentali si adattarono alle versioni delle relative melodie franco-orientali: i primi avrebbero adattato male l'organizzazione melodica delle sequenze notkeriane, così il monaco avrebbe scritto nuovi versus per ricordare le melodie franco-orientali. La terza parte dello studio verte sulla relazione di sequenze e alleluia, ripartendo tale relazione in rapporto al nome (se la sequenza è titolata con il nome del versetto dell'alleluia), all' incipit melodico, all'associazione liturgica. Nella quarta sezione l'A. mette a fuoco il passaggio dall'alleluia alla sequenza rilevando come le melodie alleluiatiche cantate nell'anno liturgico tendessero ad essere associate con più melodie di sequenze, e che alcune sequenze potrebbero essere state diffuse da Roma insieme ai corrispondenti alleluia. Egli inoltre sottolinea che la sequenza non è un «tropo» all'alleluia (a tale proposito evidenzia l'importanza di una glossa del IX sec. a Marziano Capella recentemente individuata da M. Teeuwen, Harmony and the Music of the Spheres, Brill, Leiden 2002, per cui si veda MEM VI-VII 118). La quarta sezione dello studio verte sulle implicazioni estetiche della sequenza, in relazione alla sua specifica posizione intermedia fra alleluia e vangelo e ribadendo come la connessione con l'alleluia, pur validamente fondata, sia alquanto problematica da stabilire. (Cecilia Panti) Riduci Argomenti e indici Manoscritti Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1118Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 909Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1084Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1121Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1137Paris, Bibliothèque Nationale de France, n.a. lat. 1871Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 484Sankt Gallen, Stiftsbibliothek, 381 Scheda N: 8 - 774 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-from-alleluia-to-sequence-some-definitions-of-rel/15233 |
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Calvin M. Bower Quadrivial Reasoning and Allegorical Revelation: «Meta-knowledge» and Carolingian Approaches to Knowing Carolingian Scholarship and Martianus Capella. Ninth-Century Commentary Traditions on «De nuptiis» in Context cur. Mariken Teeuwen - Sinéad O'Sullivan, Turnhout, Brepols 2011 (Cultural Encounters in Late Antiquity and the Middle Ages 12) pp. XI-391, 57-73Recensioni e segnalazioni Argomenti e indici Scheda N: 17 - 777 Permalink: http://www.mirabileweb.it/mem/-quadrivial-reasoning-and-allegorical-revelation-m/25932 |