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MIRABILE

Archivio digitale della cultura medievale
Digital Archives for Medieval Culture

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Annales Mettenses priores in MEL
Annales Mettenses priores
Trovati 9 records. Pagina 1 di 11
 Stuart Airlie The Anxiety of Sanctity: St Gerald of Aurillac and His Maker JEH 43 (1992) 372-95

Abstract

Even Odo of Cluny himself seemed at the outset to ... Leggi tutto

Recensioni e segnalazioni

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Scheda N: 15 - 1954; 16 - 2709

Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-the-anxiety-of-sanctity-st-gerald-of-aurillac-and/314423

* Dominique Allios Contre l'art roman breton: l'église de Saint-Melaine de Rennes
in
Le plaisir de l'art du Moyen Age. Commande, production et réception de l'oeuvre d'art. Mélanges offerts à Xavier Barral i Altet cur. Rosa Alcoy Pedrós - Dominique Allios - Maria Alessandra Bilotta - Lara Catalano - Manuela Gianandrea - Vinni Lucherini - Géraldine Mallet - Pierre Toubert, Paris, Picard 2012 pp. 1208, 434-40 tavv. 5

Abstract

La storia della chiesa di St.-Melaine di Rennes viene ... Leggi tutto
La storia della chiesa di St.-Melaine di Rennes viene ricostruita facendo ricorso a evidenze multidisciplinari, quali i rilevamenti architettonici, le scoperte archeologiche, la storia dell'arte, lo studio delle testimonianze testuali - fra le quali il Liber in gloria confessorum di Gregorio di Tours, le vitae dedicate a san Melanio e gli Annales Mettenses priores. La trattazione quindi si suddivide in tre blocchi cronologici nei quali è possibile riconoscere le diverse fasi di evoluzione del sito e dell'edificio: il periodo antico, quello romanico e le fasi gotiche. (Chiara Santarossa)
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Scheda N: 37 - 7318

Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-contre-l-art-roman-breton-l-église-de-saint-melai/685167

* Gerd Althoff Die Kultur der Zeichen und Symbole
in
Gerd Althoff Inszenierte Herrschaft. Geschichtsschreibung und politisches Handeln im Mittelalter Darmstadt, Wissenschaftliche Buchgesellschaft 2003 pp. XIV-306, 274-97

Abstract

Bereits erschienen in: «Frühmittelalterliche Studien» ... Leggi tutto
Bereits erschienen in: «Frühmittelalterliche Studien» 36 (2002) 1-17. Der Vf. beschreibt den gegenwärtigen Forschungsstand zu Zeichen und Ritualen in der mittelalterlichen Geschichte, wobei er sich bewusst auf Beispiele beschränkt. Anhand der drei Komplexe Rangordnung, Frieden, Religion führt er die Leistungskraft der zeichengeschichtlichen Perspektive vor: Zeichen konstituierten gesellschaftliche Ordnung, sie machten freundliches oder feindliches Verhalten berechenbar und stellten eine Verbindung zwischen sakraler und profaner Sphäre her. Als hauptsächliches Forschungsdesiderat benennt der Vf. die in den Quellen nicht reflektierte Herstellung von Zeichen und ihren Wandel. Für diesen führt er Beispiele aus dem Bereich Papst-Kaiser-Begegnungen, Königs- und Herzogserhebung und Bischofsinvestitur an. Diese Frage sei um so wichtiger, wie die Veränderung von Zeichen als Indikator für sozialen und mentalen Wandel gelten müsse. Genauer werden die Probleme einer Geschichte der Kommunikation mittels Zeichen am Beispiel des rituellen Bittens vorgeführt. Hier kommt es zu einem Wandel von der tatsächlichen Unterwerfung unter den Willen des Mächtigeren in merowingischer Zeit bis zur nahezu verpflichtenden Gnadengewährung im Hochmittelalter. Der Vf. vertritt die These, in dieser Entwicklung sei die in den Annales Mettenses priores überlieferte Begegnung zwischen Papst Stephan und dem Frankenkönig Pippin von 753 ein entscheidender Wendepunkt. (Hartmut Beyer)
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Scheda N: 25 - 11138

Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-die-kultur-der-zeichen-und-symbole/445810

* Mladen Ancic Migration or Transformation: The Roots of the Early Medieval Croatian Polity
in
Migration, Integration and Connectivity on the Southeastern Frontier of the Carolingian Empire cur. Danijel Dzino - Ante Milosevic - Trpimir Vedris, Leiden-Boston, MA, E.J. Brill 2018 (East Central and Eastern Europe in the Middle Ages, 450-1450 50) pp. XIX-365, 43-62

Abstract

Da tempo l'arrivo (o lo stanziamento) massiccio ... Leggi tutto
Da tempo l'arrivo (o lo stanziamento) massiccio dei Croati in Dalmazia alla fine dell'VIII secolo è stato riconosciuto come una mistificazione storiografica moderna, in tutto analoga alle contemporanee elaborazioni nazionalistiche delle altre realtà statali europee fra Otto- e Novecento. Eppure, parte della critica ancora propone una simile visione storica, non disgiunta dall'idea di un deciso immobilismo delle persone nel territorio croato medievale. Da questo presupposto e confutando i lavori di F. Borri e della scuola di W. Pohl, l'A. ritorna sulla questione dell'«arrivo in massa» dei Croati fra VIII e IX secolo, fatto di cui le fonti carolinge non parlano. A questo riguardo, l'A. propone una digressione in cui commenta diversi altri fatti relativi agli Slavi che invece compaiono nelle fonti carolinge, al fine di mostrare la volontarietà della selezione e la faziosità dell'esposizione di tali testi da parte di chi ancora propone le vecchie interpretazioni storiche. Le fonti sull'alto medioevo croato richiedono dunqe cautela e accortezza nella valutazione (i testi maggiormente considerati sono gli Annales regni Francorum, gli Annales Mettenses priores, il Placito di Risano). Il discorso è utile a inquadrare la formazione della nuova società croata nell'epoca carolingia proprio alla luce dell'interesse franco verso l'area, che ha portato a contatti e trasformazioni di impatto profondo nella cultura e nell'organizzazione sociale locale, compresi movimenti migratori, anche di slavofoni, che in ogni caso sono da rivalutare alla luce dell'intero ventaglio delle fonti esistenti. (Marianna Cerno)
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Scheda N: 40 - 10093

Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-migration-or-transformation-the-roots-of-the-earl/739955

* Robert-Henri Bautier La campagne de Charlemagne en Espagne (778): la réalité historique
in
Robert-Henri Bautier Recherches sur l'histoire de la France médiévale. Des Mérovingiens aux premiers Capétiens Aldershot, Variorum 1991 (Variorum Collected Studies Series 351) pp. X-332,

Abstract

Saggio pubblicato in Roncevaux dans l'histoire, ... Leggi tutto
Saggio pubblicato in Roncevaux dans l'histoire, la légende et le mythe. Actes du colloque organisé à l'occasion du 12e centenaire de Roncevaux Bayonne 1979 = «Bulletin de la Société des sciences, lettres et arts de Bayonne» 135 (1979) 1-47. L'A. ricostruisce le vicende dell'intervento di Carlo in Spagna (778), sollecitato da una congiura organizzata da un gruppo di Arabi Yemeniti e da alcune famiglie aristocratiche contro la dinastia omayade. Vengono riesaminate le diverse fasi della campagna alla luce delle fonti storiografiche (gli Annales Mettenses priores, gli Annales regni Francorum, Eginardo, etc.), con particolare attenzione alla figura di Rolando, alla ritirata e all'episodio della disfatta di Roncisvalle, rivisti nelle loro componenti storiche e leggendarie. (Luca Robertini)
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Scheda N: 14 - 6028

Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-la-campagne-de-charlemagne-en-espagne-(778)-la-ré/50718

* Matthias Becher Luxuria, libido und adulterium. Kritik am Herrscher und seiner Gemahlin im Spiegel der zeitgenössischen Historiographie (6. bis 11. Jahrhundert)
in
Heinrich IV. cur. Gerd Althoff, Ostfildern, J. Thorbecke 2009 (Konstanzer Arbeitskreis für mittelalterliche Geschichte. Vorträge und Forschungen 69) pp. 379, 41-71

Abstract

Ausgehend von den Angriffen und Vorwürfen gegen Heinrich ... Leggi tutto
Ausgehend von den Angriffen und Vorwürfen gegen Heinrich IV., zu denen der A. am Ende seines Beitrages wieder zurückkehrt, die in erster Linie von Bruno von Merseburg (in seinem De bello Saxonico) sowie Lampert von Hersfeld (in seinen Annalen) wegen des persönlichen Lebenswandels des Herrschers erhoben wurden, geht der A. der Frage nach, ob und in welchem Maße schon in den vorhergehenden Jahrhunderten Vorwürfe wegen des Lebenswandels (luxuria, libido oder adulterium) gegen Herrscher und/oder ihren Gemahlinnen in historiographischen Quellen belegbar sind. Bei den Merowingern werden insb. Geschehnisse um Childerich von Tournai und Chilperich II. bzw. Fredegunde, der dritten Frau Chilperichs (Libri historiarum decem des Gregor von Tours), Theuderich II. (Vita Columbani abbatis des Ionas), Dagobert I. und den Langobardenkönig Rothari (Libri chronicarum des Fredegar) sowie Chlodwig II. (Liber historiae Francorum), bei den Karolingern um Judith, der zweiten Frau Ludwigs d. Frommen, und Bernhard von Septimanien (Epitaphium Arsenii des Paschasius Radbertus, Libri apologetici des Agobard von Lyon, Vita Hludowici imperatoris des Astronomus, Annales Mettenses priores, Gesta Hludowici imperatoris des Thegan), Lothar II. und Theutberga (De divortio Lotharii regis et Theutbergae reginae des Hinkmar von Reims, Annales Bertiniani), Karl d. Kahlen und Richgard (Chronicon des Regino von Prüm, Annales Fuldenses), Uota, Frau Arnulfs von Kärnten (Annales Fuldenses), bei den Ottonen und Saliern um Emma, Frau Lothars (Historiae des Richer von Saint-Remi), Heinrich I. und seiner ersten Frau Hatheburg (Chronicon des Thietmar von Merseburg) sowie Agnes von Poitou, Mutter Heinrichs IV. (Annales des Lampert von Hersfeld) herangezogen und beschrieben. (Michael Bachmann)
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Storiografia
Annales Bertiniani [aa. 741-882]
Annales Fuldenses
Annales Mettenses priores
Columbanus (al. Columba) Luxoviensis et Bobiensis abbas n. 543 ca., m. 23-11-615
Henricus IV imperator n. 11-11-1050, m. 7-8-1106
Karolus II Calvus imperator n. 13-6-823, m. 6-10-877
Liber historiae Francorum
Lotharius II Lotharingiae rex n. 825, m. 8-8-869
Ludovicus I imperator n. 778, m. 20-6-840
Storia dei regni e delle entità politiche territoriali
Storia dell'impero
Wala Corbeiensis et Bobiensis abbas m. 836
Agobardus Lugdunensis archiepiscopus n. 769 ca., m. 6-6-840, Liber apologeticus [I]
Agobardus Lugdunensis archiepiscopus n. 769 ca., m. 6-6-840, Liber apologeticus [II]
Astronomus fl. 840/841, Vita Ludovici imperatoris
Bruno Magdeburgensis clericus m. post 1082/1100, Liber de bello Saxonico [a. 1082]
Fredegarius saec. VII, Chronicon
Gregorius Turonensis episcopus n. 30-11-538/539, m. 594 ca., Decem libri historiarum
Hincmarus Remensis archiepiscopus n. 806 ca., m. 21-12-882, De divortio Lotharii regis et Theutbergae reginae [a. 860] (Aiunt enim primo capitulo: Uxor domini regis Lotharii primo quidem reputata est de stupro... Dominis regibus gloriosis et venerandis consacerdotibus nostris... )
Ionas Bobiensis fl. 618-659, m. post 659, Vita sancti Columbani (Dominis eximiis... Memini me ante hoc ferme triennium... Rutilantem atque eximio fulgore micantem ss. praesulum... Columbanus etenim, qui et Columba, ortus Hibernia insula ... Lux et occiduas pontum descendit in umbras...... )
Lambertus Hersfeldensis monachus n. 1028 ca., m. post 1081, Annales (Prima aetas ab Adam usque ad Noe, continens generationes X, annos vero mille DCLVI... )
Paschasius Radbertus n. 790 ca., m. post 851, Epitaphium Arsenii (Pascasius. Saepe mecum, frater Severe, tacitus... )
Regino Prumiensis abbas n. 840 ca., m. 915, Chronica (Excellentissimi ingenii et totius philosophiae studiis multipliciter insignito domno Adalberoni episcopo Regino, quamvis omnium christicolarum extremus... Anno imperii Octaviani Caesaris XLII. Iesus Christus filius Dei natus est... )
Richerius Sancti Remigii Remensis monachus fl. saec. X ex./XI in., Historiae
Theganus Trevirensis chorepiscopus n. ante 800, m. 20-3-849/853, Gesta Hludowici imperatoris
Thietmarus Merseburgensis episcopus n. 25-7-975, m. 1-12-1018, Chronicon

Scheda N: 33 - 6304

Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-luxuria-libido-und-adulterium-kritik-am-herrscher/611474

* Constance Brittain Bouchard Rewriting Saints and Ancestors. Memory and Forgetting in France, 500-1200 Philadelphia, PA, University of Pennsylvania Press 2015 pp. XIV-362 (The Middle Ages Series)

Abstract

Il volume spazia lungo un ampio arco temporale, dal ... Leggi tutto

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Scheda N: 36 - 6334

Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-rewriting-saints-and-ancestors-memory-and-forgett/667565

* Jean-François Boyer Pouvoirs et territoires en Aquitaine du VIIe au Xe siècle. Enquête sur l'administration locale Stuttgart, F. Steiner 2018 pp. 967 carte (Hamburger Studien zu Gesellschaften und Kulturen der Vormoderne 2)

Abstract

Rielaborazione della tesi di dottorato dell'A., diretta ... Leggi tutto
Rielaborazione della tesi di dottorato dell'A., diretta da Ph. Depreux, e discussa nel 2015 presso l'Università di Limoges. Il volume, dedicato all'evoluzione dell'amministrazione locale in Aquitania tra il VII e il X secolo, si struttura in tre parti. La prima parte, «Enjeux, méthodologie, expérimentation sur les trientes mérovingiens», è un ampio studio dedicato a una fonte eccezionale che ha sollecitato l'interesse degli eruditi sin dal XVII secolo, e cioè i trientes merovingi, monete particolari che contengono i nomi dei luoghi di emissione e quelli dei monetarii. L'A. considera in primo luogo le diverse ipotesi sul ruolo di questa specifica produzione monetaria che interessa lo spazio merovingio commentando le diverse opinioni che sono state elaborate: segno della fragilità del potere regio e di una situazione di anarchia monetaria (il nome del monetarius al posto di quello del re); testimonianza di un sistema fiscale articolato e rigoroso (i nomi dei monetarii vengono incisi sulle monete per verificarne l'attività). Identifica e analizza tutti i luoghi iscritti sulle monete per cercare di verificare se sia possibile individuare le tracce di sistema amministrativo in Aquitania, organizzato da un'autorità centrale e incardinato su una rete gerarchizzata di centri (le civitates, di origine romana; i vici; i castra; le villae, le curtes e le domus; i pagi). Volge poi l'attenzione ai nomi dei monetarii incisi sulle monete (ben 1500) seguendo, in qualche raro caso, le carriere di questi funzionari. La seconda parte del volume («Réconsiderer l'Aquitaine et son histoire du VIIe au Xe siècle») sviluppa il problema della continuità del sistema amministrativo merovingio, che risulta fondato - sulla base dello studio dei trientes riconosciuti come «monete fiscali» - sui numerosi vici e pagi. L'A. riconsidera la storia dell'Aquitania a partire da Dagoberto I fino ai principi merovingi d'Aquitania dell'VIII secolo; si affida dunque ai resoconti del Chronicon di Fredegario, alle continuazione di Fredegario, agli Annales Mettenses priores e agli Annales regni Francorum per ricostruire la genealogia dei duchi d'Aquitania dal 718 al 769 e per individuare i principali luoghi del potere della regione, tra cui Bourges e Limoges. Illustra poi il processo di integrazione dell'Aquitania nella compagine imperiale carolingia ricorrendo alla Vita Hludovici imperatoris dell'Astronomo e al cartolario dell'abbazia di Charroux, si sofferma su Pipino I, figlio di Ludovico il Pio e re d'Aquitania tra l'814 e l'838, e prosegue la narrazione fino agli anni di Carlo il Calvo. Dopo aver tratteggiato la storia urbana di Limoges (tra le fonti specialmente gli Annales Lemovicenses), tratteggia le vicende che riguardano l'Aquitania nel X secolo. Il quadro storico delineato introduce la terza parte del volume, intitolata «Le subdivisions de l'Aquitaine du haut Moyen Age et leurs agents»: l'A. considera i centri del potere nel corso dei secoli presi in esame e le circoscrizioni amministrative in auge, tra cui i comitati (sin dall'età merovingia) e le vicariae per poi discutere il rapporto tra le circoscrizioni secolari e quelle religiose. Si inserisce dunque nel dibattito storiografico relativo all'origine del sistema delle parrocchie, associato al sistema dei vici considerando anche l'istituzione dell'arcipresbiterato (associabili alle vicaria). Procede poi allo spoglio delle fonti narrative e documentarie relative alle circoscrizioni secolari in Aquitania: pagus (sulla base anche di Fredegario, dell'Historia Francorum di Gregorio di Tours e degli Annales regni Francorum), condita (solo nel comitato di Poitiers), centena (associato a un personaggio qualificato come centenarius) e vicaria (le suddivisioni del comitato più attestate in Aquitania durante il periodo carolingio). Infine considera i diversi funzionari attestati nelle fonti (tra cui gli iudices) cercando di circoscrivere le mansioni pubbliche che ricoprivano anche nel contesto delle curtes. Davvero consistente è l'apparato delle appendici che completa il volume (pp. 505-909). Recensione di Laura Viaut in «Francia» (2019-2) e di  Rutger Kramer in «Sehepunkte» 19, 12 (2019). (Maddalena Betti)
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Risorse esterne collegate
Francia 2019-2
Sehepunkte 2019

Scheda N: 41 - 7655

Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-pouvoirs-et-territoires-en-aquitaine-du-viie-au-x/746752

* Wolfram Brandes Byzantinischer Bilderstreit, das Papsttum und die Pippinsche Schenkung. Neue Forschungen zum Ost-West-Verhältnis im 8. Jahrhundert
in
Menschen, Bilder, Sprache, Dinge. Wege der Kommunikation zwischen Byzanz und dem Westen cur. Falko Daim - Christian Gastgeber - Dominik Heher - Claudia Rapp, Mainz, Verlag des Römisch-Germanischen Zentralmuseums 2018 (Byzanz zwischen Orient und Okzident 9, 2) pp. 424, II 63-79

Abstract

Alla luce della Chronographia dello storiografo ... Leggi tutto
Alla luce della Chronographia dello storiografo bizantino Teofane, l'A. illustra la controversia iconoclasta sviluppatasi nell'VIII secolo. Contrariamente a quanto ritenuto dalla storiografia tradizionale, gli studi più recenti hanno evidenziato come vada abbandonata l'idea di una chiara opposizione fra Oriente (iconoclasta) e Occidente (iconodulo). Nel saggio si ricostruisce il clima politico e religioso dell'VIII secolo, prestando attenzione agli equilibri politici e ai rapporti fra le istituzioni maggiori. La particolare visione di Teofane e il suo taglio storiografico vengono illustrati diffusamente dall'A., che ripercorre la posizione dei papi nella questione (Gregorio II, Gregorio III, Stefano II e Adriano I) e fa riferimento anche a opere latine (il Liber pontificalis, i Libri Carolini, il Codex Carolinus, gli Annales Mettenses priores, gli Annales regni Francorum e il Chronicon di Fredegario), oltre a numerose fonti bizantine. (Marianna Cerno)
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Scheda N: 41 - 4611

Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-byzantinischer-bilderstreit-das-papsttum-und-die-/746498

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