Sulla presenza di versi della poesia visigota utilizzati a fine esemplare in glossari (
Liber glossarum), scolii, florilegi prosodici (si menzionano i carmi di Eugenio di Toledo) e trattati grammaticali (si fa riferimento al trattato conservato ai ff. 46r-60v del ms. Erfurt Ampl. 2° 10 in cui versi eugeniani sono impiegati nei capitoli
De litteris,
De inventoribus litterarum e
De syllabis). L'A. si concentra in particolare sulle citazioni sia poetiche sia appartenenti alla tradizione grammaticale visigotica nella versione ampliata e interpolata (capitoli V-XII) del
De metris di Mallio Teodoro conservata nel codice Berlin, SB, Diez B Sant. 66. Si tratta di aggiunte a titolo esemplificativo tratte da materiale grammaticale visigotico e non di una selezione personale fondata sulla lettura diretta dei carmi in antologie e florilegi, di cui la metà degli esempi metrici si riscontra in Giuliano di Toledo (
Ars). L'A. si interroga sull'origine dell'altra metà e sui rapporti di queste citazioni (dal
Peristephanon di Prudenzio, dagli inni
Adsunt, o populi, festa celebria,
Christus est vita veniens in orbem e
Almi prophetae progenies pia, dal
carm. 9, 2 di Venanzio Fortunato dedicato a Chilperico) con l'opera di Giuliano.
Riduci