Catalogo della mostra svoltasi presso la Herzog August Bibliothek di Wolfenbüttel tra il 23 novembre 2008 e il 7 giugno 2009. Dedicata all'astrologia e all'astronomia, dalle radici del mondo antico sino al pieno XVII secolo, l'esposizione attingeva ai preziosi codici manoscritti, incunaboli ed edizioni rare custoditi nella celebre biblioteca tedesca. Il volume contiene 190 illustrazioni che riproducono le immagini della mostra, accompagnate da commento contestualizzante. Il catalogo si articola in sette parti, riproducendo l'originale percorso espositivo. Si comincia, nella prima parte, con uno sguardo all'astrologia greco-romana (I. «Antike Wurzeln: Die Sternkunde bei Griechen und Römern», pp. 1-13). La seconda parte è dedicata all'astrologia di età medievale (II. «Astrologie im Mittelalter», pp. 14-45), mentre la terza parte affronta la fioritura dell'astrologia in età rinascimentale (III. «Renaissance der Wissenschaft und Blüte der Astrologie», pp. 46-78). La quarta parte illustra l'astrologia al tempo delle grandi contrapposizioni confessionali (IV. «Astrologie im Zeitalter der Glaubensspaltung», pp. 79-126). La quinta parte si occupa dell'astrologia in concomitanza e a seguito della nuova immagine di mondo («Weltbild») prodotta dalla rivoluzione copernicana e dall'assunzione del nuovo metodo scientifico, fondato sull'osservazione empirica e la misurazione sperimentale (V. «Beobachten und Berechnen. Das neue Weltbild», pp. 127-200). La sesta parte offre esempi di atlanti stellari e globi celesti d'età barocca (VI. «Sternatlanten und Himmelsgloben in barocker Pracht», pp. 201-50). Infine, la settima parte, illustra brevemente, quasi in forma di glossario storico, i principali strumenti per l'osservazione del cielo notturno (VII. «Astronomische und astrologische Instrumente», pp. 251-4). Chiudono il volume le indicazioni bibliografiche dei testi citati (
Literatur, pp. 255-68). Afferiscono, più o meno direttamente, all'età medievale le prime tre sezioni, di cui, quindi, di seguito, si dà più dettagliato conto. Una rapida introduzione ricorda i testi astrologici fondanti del mondo antico e tardo antico (l'
Almagesto di Claudio Tolomeo; i
Phainomena di Arato; il
De nuptiis di Marziano Capella) e le più eclatanti misure legislative antiastrologiche nonché i più accesi trattati controversistici sul tema (pp. 1-3). La prima parte si articola, quindi, in tre successivi capitoletti. Il primo è dedicato alla riscoperta nel XV secolo del poema didattico in esametri
Astronomica del latino Marco Manilio, edito con ricco commento critico dal filologo Joseph Scaliger nel 1579 (1.
Das astrologische Lehrgedicht des Roemers Manilius - wiederhergestellt von Joseph Scaliger, pp. 4-5). La seconda sezione ripercorre l'influenza del
Tetrabiblos di Claudio Tolomeo, giunto al medioevo attraverso la mediazione araba, con il nome di
Almagesto. Il catalogo ne propone poi due immagini tratte dal ms. 147 Gud. lat. della biblioteca di Wolfenbüttel (2.
Astronomie und Astrologie aus einer Hand. Ptolomäus legt die Grundlagen für 1500 Jahre, pp. 6-9). La terza sezione propone quattro immagini tratte da un volume edito nel 1499 da Aldo Manuzio a Venezia - vi si raccoglievano i principali testi astrologici antichi (Manilio, Tolomeo, Firmico Materno) - e altre due immagini da testi del XVI secolo che dimostrano il durevole e speciale influsso della
Mathesis di Firmico Materno (3.
Alles Wissen der Alten: Aldus Manutius vereint die antiken Astrologen in einem Band, pp. 10-3). Dopo una breve introduzione di carattere generale sulla percezione dell'astrologia in età medievale (pp. 14-6), la seconda parte si articola in dieci capitoletti. In
Die sternbilder im Wolfenbüttel (pp. 17-21) si riproducono pagine illustrate a tema astrologico tratte dal ms. Cod. Guelf. 1 Gud. lat. (terzo quarto del XII secolo), contenente il
Liber floridus di Lamberto di St.-Omer. In
Ein Horoskop für Barbarossa ältesten Sohn (pp. 22-3) si riproduce il tema astrale di Federico, primogenito del Barbarossa, morto a soli sei anni, conservato al f. 122r del ms. Cod. Guelf. 466 Helmst. In
Arabische Astrologie im lateinischen Westen: die Werke Albumasars (pp. 24-5) si riproducono tre pagine tratte da un libro a stampa del 1488-1489 che raccoglie
Flores astrologiae,
Introductorium in astronomiam e
De magnis coniunctionibus di Albumasar. In
Das Wissen der Araber in einem Handbuch (pp. 26-8) si riproducono quattro pagine della prima edizione a stampa (1489) della
Compilatio de astrorum scientia dell'astronomo Leopoldo d'Austria. In
Eine Kritik des Sternenglaubens aus dem 14. Jahrhundert: Heinrich von Langensteins Traktat gegen di Astrologen (pp. 29-30) si riproduce una pagina del
Tractatus contra astrologos di Enrico di Langenstein (Cod. Guelf. 83.5 Aug. 2°, f. 74r-94v, ca. 1440). In
Sternbilder in modischem Gewand (pp. 31-2) si riproducono quattro illustrazioni di tema astrologico presenti nel Cod. Guelf. 8.7 Aug. 4°, risalente all'incirca al 1500. In
Die Planeten und ihre Kinder (pp. 33-5) si riproducono quattro fogli tratti dal ms. Cod. Guelf. 29.14. Aug. 4°. In
Fortuna und der Mann in Mond (pp. 36-8) si propongono due pagine tratte dal ms. Cod. Guelf. 18.2. Aug. 4° (terzo quarto del XV secolo, area olandese), con illustrazioni dei corpi celesti. In
Medizin unter dem Einfluss der Sterne. Der Tierkreiszeichenmann (pp. 39-40) si riproduce un'illustrazione contenuta nel Cod. Guelf. 18.18. Aug. 4°, in cui si rappresentano le varie parti del corpo in corrispondenza dell'influsso dei diversi corpi celesti. In
Ein neu entdecktes Blockbuch mit Sternzeichenmann (pp. 41-5) si riproducono quattro pagine con illustrazioni di tema astrologico tratte dal Cod. Guelf. 1189 Helmst. Si tratta di un volume risalente alla metà del XV secolo con xilografie. La terza sezione (III.
Renaissance der Wissenschaft und Blüte der Astrologie, pp. 46-78), dopo una sintetica paginetta introduttiva (p. 46), si articola in sette capitoletti. In
Ad fontes! Die humanistische Astronomie von Peuerbach und Regiomontanus (pp. 47-8) si riproduce la ricca pagina di frontespizio dall'edizione a stampa del 1496 dell'
Epytoma in Almagestum Ptolomaei di Regiomontano. Si ricorda il contributo degli astronomi umanisti Giorgio Peuerbach (1423-1461), autore delle
Theoricae novae planetarum, che attinse al testo originale greco, la cui prima edizione a stampa fu curata nel 1473 da Regiomontano. In
Die Überwindung der mittelalterlichen Astronomie: Johannes de Sacrobosco, Peuerbach und Regiomontanus in einem Band (pp. 49-50) si riproducono quattro pagine tratte da una miscellanea di un incunabolo veneziano del 1488 che raccoglieva la
Sphaera mundi di Giovanni di Sacrobosco, il
Contra Cremonensia deliramenta del Regiomontano, le
Theoricae novae planetarum di Georg von Peuerbach. In
Astronomie am Hof von Matthias Corvinus: Regiomontanus und Tolhopff (pp. 51-6) comprende quattro riproduzioni da due codici dell'ultimo quarto del XV secolo: il Cod. Guelf. 69.9 Aug. 2° e il Cod. Guelf. 84. 1 Aug. 2°. Provengono dalla raccolta corviniana e riproducono le
Tabulae directionum et profectionum di Regiomontano e lo
Stellarium dell'astronomo di corte Johannes Tolhopff. In
Der Kritiker und sein Kritiker: Bellanti verteidigt die Astrologie gegen Pico (pp. 57-9) si riproduce una pagina dall'edizione a stampa delle
Disputationes adversus astrologos di Pico della Mirandola e si ricorda la risposta confutatoria del senese Lucio Bellanti esposta nel
De astrologica veritate. In
Astrologe und Fürst: Johannes Lichtenbergers Horoskop für Markgraf Kasimir von Brandenburg-Ansbach (pp. 60-1) riproduce due testi autografi del celebre astrologo Johannes Lichtenberg, autore della consultatissima
Pronosticatio (1488) ed attivo presso la corte dell'imperatore Federico III, in cui si disegna l'oroscopo del marchese Casimiro del Brandenburg-Ansbach. Non è inutile ricordare che la Biblioteca di Wolfenbüttel è entrata in possesso solo nel 2007 di questi e altri preziosi autografi del Lichtenberger, grazie a un lascito di privati. In
Die Erneuerung des astrologischen Lehrgedichts: Pontano und Fracastoro (pp. 62-4) si riproducono tre pagine da due testi umanistici di poesia didattica di argomento astrologico, sul modello degli
Astronomica del latino Manilio: l'
Urania di Giovanni Gioviano Pontano e la
Syphilis di Girolamo Fracastoro. In
Revolutionär wider Willen. Kopernikus setzt die Erde in Bewegung (pp. 65-8), accompagnandosi con tre illustrazioni tratte dalla prima edizione a stampa del 1543 del
De revolutionibus orbium coelestium, ripercorre la proposta della teoria eliocentrica, su basi geometriche-matematiche. In chiusura della terza parte, si trova uno studio di M.E. Müller,
Sterne und Magie in den Illustrationen zu Francesco Petrarcas «Glücksbuch». Eine Fallstudie (pp. 69-78), in cui si conduce un'analisi iconologica delle illustrazioni che accompagnano la prima edizione in lingua tedesca (Augsburg 1532) del
De remediis utriusque fortunae di Petrarca (1366). (Francesca Tasca)
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