Saggio già apparso con il titolo
La rinuncia di Celestino V nella cronachistica del tempo in
S. Pietro Celestino nel settimo centenario dell'elezione pontificia. Ferentino, 21-22 maggio 1994 Casamari (Frosinone) 1995 pp. 109-65 (cfr. MEL XVIII 5290). L'A. prende in esame un
corpus apocrifo costituito da circa cinquanta testimonianze storico-cronachistiche relative alla
quaestio celestiniana. Molte di queste fonti sono note, alcune di esse sono state già esplorate, ma sinora non sono state utilizzate in maniera organica e sistematica. Si tratta di un repertorio - puntualizza l'A. - suscettibile di ulteriori integrazioni, ma già considerevole e molto rappresentativo che si distende dalla fine del XIII secolo fino a tutto l'arco di quello successivo e interessa l'Italia, la Francia, l'Inghilterra e la Germania. In appendice, inoltre, si offre un'antologia di testi che vanno dall'
Historia septem tribulationum ordinis Minorum di Angelo Clareno, redatta tra il 1323 e il 1326, alla
Chronica civitatis Ianuensis di Iacopo da Varagine, da un estratto di una cronaca francese anonima, alla
Kölner Weltkronik. Altre opere latine riportate in appendice: l'
Historia Anglicana di Bartolomeo Cotton, i
Flores historiarum, il
Chronicon di Guglielmo di Nangis, gli
Annales e l'
Historia ecclesiastica di Tolomeo da Lucca, il
Compendium di Riccobaldo di Ferrara, i
Flores chronicorum di Bernardo Gui, il
Chronicon di Francesco Pipino, il
Chronicon di Ferreto de' Ferreti, la
Chronica di Giovanni di Winterthur e la
Chronica di Enrico il Sordo. Il dato comune a questo tipo di testimonianze è offerto dal fatto che in tutte la figura di Pietro del Morrone, monaco ed eremita, passa del tutto inosservata, mentre l'interesse è polarizzato esclusivamente da Celestino, papa e, in particolare, dalle circostanze della sua elezione prima e della sua rinuncia in seguito. (Elena Somigli)
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