Responsabile descrizione interna CODEXLucca, Biblioteca Capitolare Feliniana, 398
Composito
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cart. ff. II, 274, II', numerazione recente saltuaria; guardie recenti Dimensioni: 435 x 290 max. var.Legatura di restauro in assiEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, possessore e interventi di (sec. XV ultimo quarto)Storia del manoscritto A stampa i ff. 2-7 interni al primo fascicolo e i ff. 269-274. La compagine è chiaramente un assemblaggio complesso, forse ascrivibile a periodo successivo al 1489 dal momento che alcuni segni di ordinamento sono riferibili alla mano che appronta la sez. I proseguendo la parte a stampa (vd. sez. I); la stampa ai ff. 268-274 (ternione) offre un consilium De sorte et commenda benefitiorum del giurista bolognese Troilus de Malvitiis (IGI 6050; snt), Tavola a f. 1r di mano del Sandei: Titulus libri: 'Diversorum consilia': / De excusatore, fo. II° / Consilium car. Alexandrini in materia feudi pro comitatu de Fuxo, 7 / Capitula conclavis, 19 / Bula de non ap (ellan )do a Papa, 23 / Potestas legati de latere, 23 / Consilium Caccialupi in materia feudi maxime pro primogenitis, 29 / Consilia multorum. Quando in feudo non conditionato succedit femina, 40, 62, 199, 216 / Multa consilia in diversis materiis collocata oportune in meis apostilis, fo. 100 / consilium Bal (di ) pro Urbano VI ultra illud de quo in rubrica c. Si quis ali., 204 / Tabula optima consi. Ol (dradi ), 219 / Tabula optima consi. Ancha (rani ), 247 / Troilus Malvetius de sorte, 311 / 89. consilia mea mixtis aliis, 317 usque in fi. . Le voci fanno riferimento alla numerazione da lui stesso apposta; rispetto a quanto elencato mancano i fogli numerati dal Sandei 27-66 (cioè 4 quinterni, in pratica il Consilium del Caccialupi in materia feudi ), 244-245 (a fine sez. II) e quelli che dovevano succedere al 317, cioè gli 89 consigli feliniani, del tutto assenti.Bibliografia Baronius Catalogus (1757), pp. 262-265; Blume Bibliotheca (1834), pp. 66, 68, 73; Klotzner Kardinal Jacobazzi (1948), p. 67 e n. ; Kristeller Iter Italicum (1963), I p. 254; Dolezalek (1972), I s.v. ; Verde Studio fiorentino (1985), IV.2 p. 682; CALMA (2009), III.1 p. 119; Murano Autographa I 1 (2012), p. 253; Mss. med. LU (2015), pp. 236-237 scheda 220; Colli Felino Sandei (2017), pp. 116 n. 65, 120 n. 72, 136
U.C. I ms. (ff. 1-19) sec. XV ultimo quarto data stimata cart. in folio ff. 19, la numerazione del Sandei giunge fino a 18, non calcolando il foglio iniziale destinato all'indice; fascicoli 1 (8), 2 (10), 3 (1): richiamo presente a f. 18v Dimensioni: 430 x 282; specchio di scrittura: 27 [330] 83 x 40 [75 (29) 76] 68 (f. 19); rr. 60/ll. 59 (f. 19r, var.), rigatura a coloreEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, possessore (sec. XV ultimo quarto)Storia del manoscritto Il fascicolo iniziale è costituito dal bifolio 1/8 che include il ternione (registro [ai ]-aiii ) con tre consilia (Antonius de Cannario, Marianus Socinus, Thomas Docii) stampati a Pescia nel 1489 (IGI 737). Su foglio finale, 7v, inizia la parte manoscritta.
numero d'ordine: I
I. ff. 7va-8vb Dubia et notae iuris text. inc. Presupponitur in facto quod iam sunt anni ducenti et ultra quod existente bello inter hunc regem Attribuzioni in rubrica Iohannes Antonius de Sancto Georgio n. 1439 ca., m. 14-3-1509Note Si tratta di un dubium riguardante una contesa al ducato di Livonia, adespoto e indipendente dal successivo, chiaramente attribuito a f. 19va a Giovanni Antonio Sangiorgio. numero d'ordine: II
U.C. II ms. (ff. 20-179) sec. XV ultimo quarto data stimata cart. in folio ff. 160, la numerazione del Sandei giungeva fino a 218 per la successiva caduta (o spostamento in altra sua compagine) di quattro quinterni, ff. numerati 27-66; fascicoli 1 (8), 2 (12), 3-16 (10): il richiamo, sempre presente, sembra evidenziare una lacuna tra i primi due fascicoli Dimensioni: 434 x 288; specchio di scrittura: 23 [321] 90 x 49 [78 (27) 76] 68; rr. 60/ll. 59 (f. 120r, var.), rigatura a coloreEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, possessore (sec. XV ultimo quarto)
numero d'ordine: I
I. ff. 20ra-23vb Capitula conclavis text. inc. Mihi videtur primo pontificem teneri et astringi posse numero d'ordine: II
numero d'ordine: III
III. ff. 24rb-27vb De potestate legati de latere text. inc. Legatus de latere est ille qui de dominorum cardinalium romane ecclesiae collegio sacrosancto a latere Note Il testo è mutilo. numero d'ordine: IV
IV. ff. 28ra-178vb Sententiae, consilia, dubia, notae iuris Note La raccolta è acefala. Si rilevano (tra altri) i nomi di: Iohannes Baptista de Caccialupis, Antonius de Caffarellis, Giovacchino da Narnia , Baptista de Brendis, Johannes Heber, Benvenuto da Rimini , Niccolò da Castello , Iohannes de Mustrandis, Iohannes de Baroncellis, Andreas Bentius, Philippus de Franchis, Iohannes Antonius Monticellus Faventinus, Bartholomaeus Socinus, Baldus de Ubaldis, Antonius de Butrio. Ai ff. 173ra-174v compare Dominicus de Iacobatiis (uditore di rota dal 1492 e collega del Sandei), per il quale il ms. è citato - con rifermento alla vecchia numerazione 212r-213v - da Klotzner («brevis peritia seu casus» vd. bibl.).
U.C. III ms. (ff. 180-204) sec. XV ultimo quarto data stimata cart. in folio ff. 25, numerarione precedente 219-243; sui primi fogli una numerazione, forse originale, iniziava da 1 ma si arresta a 5; fascicoli 1 (8), 2 (10), 3 (7): i fascicoli presentano originario richiamo (f. 187v, f. 197v), sul secondo fascicolo rimane una segnatura a registro (q-5q ) Dimensioni: 407 x 290; specchio di scrittura: 29 [321] 57 x 42 [68 (34) 66] 90 (var.); rr. 2/ll. variabili Presenza di note vd. Storia del ms.Ente possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, copista in parte e possessore (sec. XV ultimo quarto)Storia del manoscritto Il copista della sez. I organizza l'insieme (a f. 188r, in basso: 2. quinterni), rivede il testo a interviene con aggiunte ai margini (f. 196v). Questa sezione, inizialmente autografa del Sandei, dalle dimensioni decisamente minori delle circostanti, si interrompe alla voce Prestimonium , metà della colonna rimane in bianco.
U.C. IV ms. (ff. 205-268) sec. XV ultimo quarto data stimata cart. ff. 64, in alto la numerazione del Sandei va da 247 a 310, in basso una numerazione parziale interessa solo, dal fasc. 2, la tavola di Oldrado; discontinua presenza di ordinamento dei fogli solo con cifra (1-5); fascicoli 1-6 (10), 7 (4): richiami verticali Dimensioni: 432 x 285 (f. 255, var.); specchio di scrittura: 27 [321] 84 x 41 [76 (28) 73] 67 (f. 255r, var.); rr. 60/ll. 59, rigatura a coloreEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, possessore (sec. XV ultimo quarto)Storia del manoscritto Difficile valutare la sezione che pare riutilizzare una preesistente tavola dei consigli di Oldrado in modo da completare la sezione precedente e continuare con la tavola dei consigli dell'Ancarano.
Risorse esterne collegate Lucca, BCF 398, sez. I ms., f. 7v Lucca, BCF 398, sez. I, f. 9r Lucca, BCF 398, sez. III ms., f. 180r Lucca, BCF 398, sez. IV ms., f. 205r Lucca, BCF 398, sez. IV ms., f. 255r
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Responsabile descrizione interna CODEXLucca, Biblioteca Capitolare Feliniana, 405
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datato a. 1468 novembre 19 cart. ff. VI, 391, II', numerazione recente in basso; f. I e I' sono di restauro non numerate; le restanti guardie iniziali, numerate I-IV sono originali; fascicoli 1 (10), 2 (8), 3-7 (10), 8 (8), 9 (5), 10-40 (10): richiami orizzontali; numerazione dei bifogli con semplice cifra 1-5 Dimensioni: 440 x 284 max.; specchio di scrittura: 440 x 47 [53 (42) 57] 85 (f. 18r); rr. 0/ll. 60, rigatura a colore: sono tirate solo, a colore, le linee di giustificazione verticali, la scrittura è però regolarissima RubricatoEnte possessore Lucca, S. Martino, capitolo della cattedrale (post 1503)Nomi Felinus Sandeus episcopus, committente e possessore (sec. XV ultimo quarto)Storia del manoscritto A f. 17ra: Felini Sandei cura, secundo militie anno 1468. 19 novenbris . Il ponderoso manoscritto è stato seguito dal Sandei e mostra i segni di un confezionamento accurato: a f. 81v (finale del fascicolo irregolare, di 5 fogli: 77-81, con richiamo regolare) al marg. inf. è segnata un'indicazione per la copia; a f. 18v (i ff. 18-19, che seguono la tabula , sono in bianco) è annotato (dal Sandei?): quinterni 40 . Per questi motivi si accetta la datazione di f. 17ra come momento di 'conclusione' del lavoro. Il corpus è comunque tutto di mano professionale.Bibliografia Baronius Catalogus (1757), p. 271; Dolezalek (1972), I s.v. ; Belloni Professori (1986), p. 117; Colli Consilia dei giuristi (1999), p. 198; Murano Autographa I 1 (2012), p. 119; Mss. med. LU (2015), pp. 239-240 scheda 223; Murano Autographa I 2 (2016), pp. 79, 259; Colli Felino Sandei (2017), pp. 98 n. 9, 112, 114, 116 e n. 65, tav. VI
numero d'ordine: I
I. ff. 20ra-379rb Petrus de Ancharano n. 1350 ca., m. 5-8-1415 , Consilia Note Ai ff. 1ra-17rb Tabula consiliorum . La numerazione originaria numera, in accordo con la tabula iniziale, 432 consilia ; il Sandei modifica e corregge arrivando fino a 442; specifica poi in fine (f. 379rb): In impressis est aliud consilium. et fit ex eo consilium 443 et 444 ; utrumque (sic) habes in libro parvo signato folio (spazio bianco a segnatura e foglio). Ulteriore avvertenza sulla doppia numerazione presente è espressa a f. IIIr: Utere quottis signatis in consiliis istis conditione, alias solum in allegationibus quas facis legendo, commentando et consulendo, ut conformes te impressis, ea quota signatis que vulgus imitatur. Sed in apostillis meis in camera utere veteribus prioribus numeris ne incideres in confusionem. numero d'ordine: II
II. ff. 379va-391va Consilia Note Petrus de Ubaldis Senior, Baldus de Ubaldis, Andreas de Monte (Ubbiano?), Fridericus Petruccius, Iacobus de Belvisio, Bartholus de Saxoferrato, Alessander Tartagnus, Bartholomaeus de Mezaurilis . I l ms. è citato in Autographa I.2 per un consilium ai ff. 382va-383rb Titius condidit testamentum di Iacopo da Belviso (1270/72-1335) e per un consilium di Alessandro Tartagni (1423/24-1477) ai ff. 388vb-390ra.
Risorse esterne collegate Lucca, BCF 405, f. 123r Lucca, BCF 405, f. 17r Lucca, BCF 405, f. 379r
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Responsabile descrizione interna CODEXLucca, Biblioteca Statale (olim Biblioteca Governativa), 3232
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sec. XV cart. e membr. membr. il primo fascicolo ff. IX, 587, il primo foglio offre una numerazione antica 22 , seguita dalla numerazione complessiva e posteriore; un fascicolo cartaceo di 9 fogli, moderno, slegato, ha funzione di carte di guardia; all'interno reca un foglio cart. con l'indice del volume (sec. XVIII); fascicoli 1 (4), 2 (10), 3 (8), 4 (4), 5 (10), 6 (6), 7 (6): sono considerati i soli fascicoli antichi, corrispondenti ai primi 48 fogli Dimensioni: del tutto variabili: 318 x 213 (f. 43) - 290 x 205 (f. 4)Legatura modernaStato di conservazione I fascicoli sono allentati e molti fogli sono scioltiStoria del manoscritto Il codice è costituito da una raccolta di pareri giuridici, dal 1404 al sec. XVIII; ogni fascicolo rappresenta un'unità distinta, vengono considerati qui solo i fogli compresi entro il 1500 (ff. 1r-48r). Assenti note di provenienza ma il contenuto raccoglie essenzialmente fatti giuridici di interesse locale.Bibliografia Del Prete Repertorio (1877), Appendice f. 93v; Kristeller Iter Italicum (1963), I p. 29; Murano Autographa I 2 (2016), p. 145
Risorse esterne collegate Lucca, BS 3232, f. 2r Lucca, BS 3232, f. 8r
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Responsabile descrizione interna CODEXMassa Marittima (Grosseto), Biblioteca Comunale «Gaetano Badii», 11
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sec. XV secondo quarto data stimata cart. ff. 562, data la struttura della compagine, impaginazione e fascicolazione risultano irrestituibili in formule sintetiche (cfr. Storia); sono bianchi ma in parte con rigatura eseguita i ff. 70, 97-102, 207-208, 223-224, 333-334, 356-358, 361, 366, 368, 402-404, 446, 472-476, 494-498 Dimensioni: 297 x 205Legatura di restauro (1973)Stato di conservazione Il codice ha subito guasti nei primi fogli con perdita di testo; il restauro ha cancellato tracce le tracce d'usoPrecedenti segnature Q.LVI, Massa Marittima (Grosseto), Archivio Comunale (sec. XVIII)Storia del manoscritto Il codice è una raccolta di piccole sezioni coeve, di fattura più o meno professionale e per lo più di mani tedesche, come in genere in questo periodo nella produzione universitaria filosofica e giuridica. Alcune sezioni presentano numerazione autonoma, ma anch'esse sono spesso unione di fascicoli distinti; l'impaginazione è a specchio intero o a due colonne (a f. 140 si passa su due colonne all'interno di uno stesso testo). I ff. 139-208, cinque setterni, sono di una sola mano che si data, alla fine del testo nr. 23. Tutta la compagine è grosso modo riferibile al quarto decennio del Quattrocento. Sulla controguardia posteriore sono stati riportati il cartellino corrispondente all'Inventario del 1782 (cfr. Rossi Incunaboli , p. 118): Diversorum Opera Legalia. Cod. Ms. Q.LVI e uno più recente: 44 . Nello Spoglio Pizzetti del 1780 il lemma è identificabile con il nr. 12; nel registro alfabetico tardo ottocentesco il ms. compare a f. 122v, con indicata la provenienza dal Comune , il repertorio G.28 e il numero di matricola, 1223 . Per la documentazione si veda sul sito Codex in «Materiali in linea».Bibliografia Rossi Incunaboli (1995); Murano Codici medievali (1999), pp. 6-7; Mss. med. GR, LI, MS (2002), pp. 47-49 scheda nr. 27, tav. XXIX.; Murano Autographa I 2 (2016), pp. 113, 138, 139, 142, 149, 156
Risorse esterne collegate Massa Marittima, BC 11, f. 116r Massa Marittima, BC 11, f. 125r Massa Marittima, BC 11, f. 225r Massa Marittima, BC 11, f. 2r Massa Marittima, BC 11, f. 400r Massa Marittima, BC 11, f. 62r Massa Marittima, BC 11, f. 67r Massa Marittima, BC 11, f. 69r
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Responsabile descrizione interna CODEXPrato, Biblioteca Roncioniana, Q.VIII.9 (23)
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sec. XV.1 data stimata cart. ff. I, 193, I' Dimensioni: 406 x 287; specchio di scrittura: 46 [269] 91 x 38 [84 (21) 83] 61; rr. 2/ll. 51 (ff. 4-32); rr. 56/ll. 56 (ff. 33-84)Legatura modernaStato di conservazione Manca la metà esterna del f. 1 e il margine inferiore esterno del f. 2; restaurati i margini esterni ed inferiori dei ff. 3-42.
Colophon
A f. 163vb: M°CCCC°V de mense Iulii in civitate Ianue (per i ff. 132-163).Ente possessore Prato, S. Stefano, propositura (sec. XV. 2 - XIX in.)Nomi Iohannes Tollener de Dyedem, copista in parte (sec. XV.1); Geminianus de Inghiramis doctor iuris, possessore (sec. XV)Storia del manoscritto La mancanza di un assetto codicologico unitario e le seguibili cure dell'Inghirami su tutta la compagine caratterizzano questo zibaldone, nel quale si distinguono quattro sezioni: ff. 1-3, sezione chiaramente indipendente ma di minimo peso per l'esiguità; ff. 4-131, sezione non omogenea ma ordinata dallo stesso Inghirami; ff. 132-165, sezione omogenea, tutta di mano del Tollener; ff. 166-193, ennesima raccolta di materiale preparatorio del Repertorium dell'Inghirami. Dal punto di vista codicologico solo la sezione III presenta una regolarità rilevabile ed utilizza un'unica filigrana (spada, rintracciabile peraltro anche in alcune zone della sezione finale, che unisce pezzi autografi dell'Inghirami e materiale di copisti, anche dello stesso Tollener): non riteniamo tuttavia opportuno descrivere la compagine come composita in quanto delle quattro sezioni individuate, la prima ha fisionomia irrestituibile, altre due sono a loro volta disomogenee. Si rileva la presenza di fogli bianchi in corrispondenza dei salti codicologici notati (ff. 85-87, ma richiamo di ordinamento a f. 87v); 129-131, 151; 164-165. Nella lista dei manoscritti passati nel 1845 alla Biblioteca Roncioniana dalla Propositura questo è sicuramente identificabile al nr. 15.Bibliografia Guasti, Ricordanze (1888), p. 42 nr. 23; De Feo Inventario (1979), I p. 238; Bandini-Fantappiè Archivio (1984), p. XLVII nr. 15; Bandini-Fantappiè Archivio (1984), p. 222 n. 14; Mss. med. PO (1999), pp. 60-61 scheda 56, tavv. LXXII-LXXIII; Murano Autographa I 1 (2012), p. 149
numero d'ordine: I
I. ff. 4ra-59va Laurentius de Rodulphis v. 1403, m. 1450 ca. , Tractatus de usuris text., f. 8ra inc. Consuluit -- Plurimorum aures crebro pulsatus eloquio atque ut Note Precede il testo ai ff. 1r-3v Tabula epistularum et operum sancti Hieronymi : si tratta di una delle tante tabulae che l'Inghirami dissemina nel suo materiale, i ff. 1r-2v sono di mano del Tollener, segue poi un breve intervento dello stesso Inghirami e quello di un'altra mano. Ai ff. 4ra-7va Tabula tractati de usuris . Il testo del Ridolfi, che termina con il lungo colophon recante l'indicazione di data ed autore testimoniato, sia dall'autografo del Ridolfi stesso (ora ms. BNCF II.III.366) sia dalla tradizione, presenta nel nostro testimone un'indicazione supplementare alla fine della tabula , a f. 7va: Questiones tercie partis satis patent ex hiis que per compositorem huius operis ponitur in principio ipsius qui quod fuit egregius atque summus praticus et theoricus et monarcha iuris canonici et doctor ipsius necnon etiam optimus iurista dominus Laurentius de Ridolfis et tunc regens ordinariam cathedram Florentiae et ista clare et manifeste patet ex isto suo opere quod ego Bernardus de Mutinis recollegi sub eo . numero d'ordine: II
II. ff. 59va-67rb Dicta plurimorum magistrorum in materia montis prol. inc. Nunc venio ad secundum supra tactum et pollicitum in fine sesti dubii text. inc. Petrus fuit coactus prestare comitati 100 florenorum Rubrica diplomatica Dicta in materia montisNote L'opera presenta le glosse del Ridolfi ai margini, di mano diversa da quella del testo, probabilmente di uno dei copisti tedeschi dell'Inghirami. numero d'ordine: III
III. ff. 72ra-129rb Petrus de Ancharano n. 1350 ca., m. 5-8-1415 , Consilia tabula inc. Data fuit arbitro potestas declarandi penam super observantia Note Ai ff. 72ra-84va: Tabula consiliorum domini Petri de Ancharano ; ff. 88ra-129rb Consilia. Vanno distinti la tabula dai consilia in quanto sono chiaramente unità diverse; la tavola elenca 607 item - con correzioni e rinumerazioni di mano dell'Inghirami -, il testo si arresta al consilium 41. numero d'ordine: IV
IV. ff. 132ra-149va Petrus Flandrini n. ante 1325, m. 23-1-1381 , De schismate prol. inc. Quia res memoratu digna si scripto non commendatur memoria text. inc. Factum tale est. Cum sancte memorie et fe. re. dominus Gregorius papa VI anno domini M°CCC°LXXVIII° die Rubrica diplomatica Tractatus super facto primatus numero d'ordine: V
numero d'ordine: VI
VI. ff. 166ra-193vb Geminianus de Inghiramis n. 1370, m. 24-7-1460 , Repertorium per rubricas interpretum iuris canonici text., f. 166ra inc. .A. require loqui .d. de dictione .a. ut stet inclusive vide text., f. 176ra inc. Ad utilitatem mei et ut facilius materias text., f. 177ra inc. Textus Decreti ... . In consuetudinibus sequendis d. XII ridiculum. Antiquitas text., f. 184ra inc. Homo est maximum miraculum Rubrica diplomatica De verborum significatione [titolo f. 166r]Rubrica diplomatica De consuetudine [titolo f. 177r]Rubrica diplomatica De summa trinitate et fide catholica [titolo f. 184r]Note Materiale per il Repertorium per rubricas interpretum iuris canonici. La parte a f. 176ra è una versione, mutila, del proemio al Repertorium diversa da quella definitiva, ma molto vicina, con correzioni autografe dell'Inghirami. Il De summa trinitate et fide catholica ha inizio dalla lettera h.
Risorse esterne collegate Prato, BRonc Q.VIII.9 (23), f. 132r Prato, BRonc Q.VIII.9 (23), f. 163v Prato, BRonc Q.VIII.9 (23), f. 167r Prato, BRonc Q.VIII.9 (23), f. 2r Prato, BRonc Q.VIII.9 (23), f. 4r
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