Giancarlo Abbamonte Considerazioni sulla presenza dei modelli classici nella narrazione storica di Bartolomeo Facio ReMed 12, 1
(2011)
107-30
Abstract
In apertura l'A. segnala come la maggior parte delle opere di Bartolomeo Facio attenda ancora un'edizione valida accompagnata da un adeguato commento. Procede poi all'analisi di una di queste, i
Rerum gestarum Alfonsi regis , dedicati alla venuta in Italia del sovrano aragonese dal 1420 al 1454 e tra i primi episodi di scrittura storica su fatti contemporanei. L'umanista spezzino - divenuto storiografo ufficiale del regno nell'ottobre 1446 dopo che l'opera del Valla (
Gesta Ferdinandi regis ) aveva deluso le attese del sovrano - offrì il suo scritto ad Alfonso nel giugno 1457, definendo un modello storiografico di straordinario successo fondato sulla
brevitas della narrazione e sulla
dignitas dei protagonisti. Nella sua opera storica sul regno di Alfonso il Magnanimo, Bartolomeo attinge alle fonti a lui coeve per le questioni prettamente storiche (con una cospicua presenza di fonti diplomatiche) ma ricorre con frequenza anche ai modelli classici attraverso citazioni, temi, suggestioni, comparazioni con i grandi episodi dell'Antichità. L'A. valuta nello specifico i rapporti con queste
auctoritates e le capacità di «manipolazione» dimostrate da Bartolomeo attraverso l'analisi dei passi relativi alle battaglie condotte da Alfonso, individuando dipendenze e suggestioni provenienti dai
Commentarii di Cesare, dalle
Historiae di Livio, dalle
Catilinariae di Cicerone e dall'
Eneide di Virgilio. Si segnalano i mss. Besançon, BM, 837, 838 e 839 (che trasmettono rispettivamente la prima, la terza e la quarta decade delle
Historiae di Livio). Il saggio è chiuso da una scheda bibliografica (pp. 127-30).
Riduci
Argomenti e indici Bartholomaeus Facius n. ante 1410, m. 1457 ,
Rerum gestarum Alfonsi regis libri (Etsi nonnullos viros haec aetas tulit qui, praestanti ingenio atque doctrina praediti... Martinus Quintus pontifex maximus, is qui sacrosanctam potestatem pontificiam, tyrannorum quorundam scelere prope eversam, restitu Alphonsus V Aragoniae rex n. 1396 ca., m. 27-6-1458 Caesar, Fortleben ,
De bello civili Caesar, Fortleben ,
De bello Gallico Cicero M. Tullius, Fortleben ,
Orationes. Catilinariae Laurentius Valla n. 1407, m. 1-8-1457 ,
Gesta Ferdinandi regis Aragonum Livius, Fortleben ,
Ab Urbe condita Vergilius poeta, Fortleben ,
Aeneis
Manoscritti
Risorse esterne collegate RM. Reti medievali 2011 (Abbamonte)
Scheda N: 34 - 545
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-considerazioni-sulla-presenza-dei-modelli-classic/627895
Concetta Bianca Bartolomeo Fonzio tra filologia e storia MedRin 18
(2004)
207-40
Abstract
Il saggio riguarda inizialmente l'
Oratio in historiae laudationem , prolusione al corso dell'anno accademico 1482-1483 dedicato alla
Pharsalia e al
De bello civili di Cesare. Per introdurre i due testi, rispettivamente in prosa e poesia, il Fonzio espresse il suo concetto di storia, collocabile in un settore a parte nella scala di merito che riguardava le altre discipline, in particolar modo la filosofia: la floridezza di uno stato induce i suoi governanti, imbevuti di
doctrina , a valorizzare il sapere ed invogliare gli uomini agli studi con la speranza di ottenere gloria e ricompense. Successivamente l'umanista propone una lunga disamina degli storiografi dall'antichità ai suoi tempi. Lo studio si conclude considerando gli
Annales suorum temporum , scritti approssimativamente nello stesso periodo della prolusione e riguardanti gli anni dal 1448 al 1483: si tratta di un'opera legata alla tradizione delle cronache, piuttosto che a quella dei memoriali e dei diari, dove storia familiare e cittadina si intersecano.
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 27 - 552
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-bartolomeo-fonzio-tra-filologia-e-storia/487200
Concetta Bianca Bartolomeo Fonzio tra filologia e storia MedRin 18
(2004)
207-40
Abstract
Il rec. cita inoltre mss. autografi di Fonzio (Wolfenbüttel,
... Leggi tutto Il rec. cita inoltre mss. autografi di Fonzio (Wolfenbüttel, HAB, Aug. 2° 43, testimone ai ff. 145r-153r dell'
Oratio in historiae laudationem , destinato alla biblioteca di Mattia Corvino e Firenze, Riccardiana, 1172, testimone ai ff. 36r-45r degli
Annales suorum temporum ) e codici di storici antichi posseduti (Firenze, Laurenziana, Pl. 35.15, Pl. 68.14 - attraverso i quali Fonzio conosceva la
Pharsalia di Lucano e il
De bello civili di Cesare - e Pl. 63.9; Riccardiana, 662 e Venezia, Marciana, lat. X 31). Ricorda inoltre altri mss. citati dall'A.: Firenze, Laurenziana, Acquisti e doni 233, Ashb. 1174, Pl. 63.32, 64.30, 65.8, 67.2, 67.23, 66.7 e 76.50; BNC, Capponi 77; Riccardiana, 152, 153, 274, 673, 893, 907 e 914; London, BL, Harl. 33090; Oxford, Bodl. Libr., Lat. misc. D. 85; Vat. lat. 3920
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Manoscritti
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3920 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Acquisti e doni 233 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Ashburnham 1174 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 65.8 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 66.7 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 35.15 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 68.14 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 63.9 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 63.32 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 64.30 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 67.2 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 67.23 Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 76.50 Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Pal. Vincenzo Capponi 77 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 274 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 662 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 907 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 893 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 152 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 1172 Firenze, Biblioteca Riccardiana, 673 (M.I.25) Firenze, Biblioteca Riccardiana, 914 (N.III.11) Firenze, Biblioteca Riccardiana, 153 London, British Library, Harley 33090 Oxford, Bodleian Library, Lat. misc. d. 85 Venezia, Biblioteca Nazionale Marciana, lat. X. 31 (3585) Wolfenbüttel, Herzog August Bibliothek, Aug. 2° 43 (2522) Scheda N: 29 - 550
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-bartolomeo-fonzio-tra-filologia-e-storia/534617
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Nathalie Bouloux Géographie de la Gaule, géographie du royaume. Notes de lecture d'un érudit normand de la première moitié du XVe siècle, Simon de Plumetot «Orbis disciplinae» . Hommages en l'honneur de Patrick Gautier Dalché cur. Nathalie Bouloux - Georges Tolias - Anca Dan , Turnhout, Brepols 2017 pp. 841, 661-87
Abstract
Il manoscritto Paris, BNF, lat. 7371 contiene delle annotazioni sulla geografia della Gallia antica, stese dall'ufficiale reale normanno Simon de Plumetot. L'A. ripercorre la biografia di Simon de Plumetot e la sua attività di bibliofilo nell'ambito del primo umanesimo francese, facendo riferimento agli studi di G. Ouy. Si passa quindi a una descrizione dettagliata del codice Paris, BNF, lat. 7371, e in particolare dell'unità codicologica che ospita le note di Plumetot, nella quale sono contenuti i seguenti testi da lui stesso raccolti e copiati: estratti dal
De bello Gallico e dal
De bello civili di Cesare e dalla
Geographia di Tolomeo, una
Notitia civitatum et provinciarum (altrimenti nota con il titolo di
Notitia dignitatum ), la
Notitia Galliarum e un glossario di termini antichi (allestito da Pierre Bersuire per accompagnare la sua traduzione di Tito Livio). L'A. fa riferimento anche a un altro codice legato all'ufficiale normanno, Paris, BNF, lat. 14663, raccolta di testi storici legati al regno di Francia: anche qui si trovano estratti dal
De bello Gallico , di cui si ipotizza che Plumetot possedesse un testimone manoscritto. L'A. si pone quindi la questione di come Plumetot abbia avuto accesso alla
Geographia di Tolomeo e cita il codice Paris, BNF, lat. 14737, anch'esso legato all'ufficiale normanno. Il saggio prosegue esaminando l'interesse geografico nell'ambito del primo umanesimo francese: si tratta, in particolare, della ricezione del
De chorographia di Pomponio Mela e della
Geographia di Tolomeo. L'A. fa riferimento, tra le opere prodotte in questo milieu culturale, all'
Imago mundi di Pierre d'Ailly e al
Libellus adversus Anglos di Jean de Montreuil. La parte finale del saggio è dedicata all'analisi dettagliata delle note apposte da Plumetot al codice Paris, BNF, 7371, delle quali è fornita una trascrizione in appendice (pp. 677-87). (Irene Malfatto)
Riduci
Argomenti e indici Simon de Plumetot n. 4-2-1371, m. 1443 Geometria e geografia Notitia dignitatum Notitia Galliarum Petrus Berchorius n. saec. XIII ex., m. ante 1363 Caesar, Fortleben ,
De bello civili Caesar, Fortleben ,
De bello Gallico Iohannes de Monsterolio n. 1354, m. 12-6-1418 ,
Libellus adversus Anglos Petrus de Alliaco n. 1350 ca., m. 9-8-1420 ,
Imago mundi Pomponius Mela, Fortleben ,
De chorographia Ptolomaeus Claudius, Fortleben ,
Geographia
Manoscritti
Scheda N: 39 - 3609
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-géographie-de-la-gaule-géographie-du-royaume-note/714302
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Augusto Campana Scritture di umanisti Augusto Campana Scritti cur. Rino Avesani - Michele Feo - Enzo Pruccoli , Roma, Edizioni di storia e letteratura 2017 (Storia e letteratura. Raccolta di studi e testi 241) pp. XVI-595, 599-994, II 113-36
Abstract
Studio già apparso in «Rinascimento» 1 (1950) 227-56. Alla luce di una serie di considerazioni preliminari di carattere storico e metodologico, l'A. si propone di sottoporre a esame alcune scritture autografe rinvenute nel fondo dei codici Vaticani latini provenienti dal lascito di Fulvio Orsini, correggendo in più punti talune osservazioni di P. de Nolhac (
La bibliothèque de Fulvio Orsini. Contributions à l'histoire des collections d'Italie et à l'étude de la Renaissance Paris 1887; rist. anast. Genève 1976), attraverso il proficuo ricorso anche alla trascrizione dei due primi registri di prestito della Biblioteca Vaticana curata da M. Bertòla (Città del Vaticano 1942). L'A. si concentra essenzialmente sulle postille autografe di Antonio Costanzi, umanista marchigiano allievo di Guarino Veronese, che ebbe contatti stretti pure con le vicine signorie di Federico di Montefeltro e di Costanzo Sforza, signore di Pesaro. Esse sono rintracciabili in: Vat. Chig. H.VI.204, (Ovidio,
Fasti , metà del secolo XV); Vat. Urb. lat. 360 (Costanzi, commento ai
Fasti ovidiani); Vat. lat. 3324 (Cesare completo, secc. XI-XII). (Giovanni Fiesoli)
Riduci
Argomenti e indici Antonius Constantius Fanensis n. 1436, m. 28-4-1490 Fridericus Urbini dux, Montisferetri comes n. 7-6-1422, m. 1482 Guarinus Veronensis n. 1374, m. 4-12-1460 Antonius Constantius Fanensis n. 1436, m. 28-4-1490 ,
In Ovidii Nasonis libros Fastorum commentarium Caesar, Fortleben ,
De bello civili Caesar, Fortleben ,
De bello Gallico Ovidius, Fortleben ,
Fasti
Luoghi: Pesaro (Pesaro-Urbino) Urbino (Pesaro-Urbino)
Manoscritti
Scheda N: 41 - 365
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-scritture-di-umanisti/753558