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Franco Alessio Filosofia e scienza. Pietro da Abano Franco Alessio Studi di storia della filosofia medievale cur. Gianni Francioni , praef. Fiorella De Michelis Pintacuda , Pisa, ETS 2002 (Memorie e atti di convegni 19) pp. 302, 75-120
Abstract
Il saggio, già pubblicato in
Storia della cultura veneta II Vicenza 1976, pp. 171-206 (per la raccolta cfr. MEL IV 6335), propone un'interpretazione della figura e dell'opera di Pietro d'Abano come primo rappresentante della cultura scientifica veneta fra XIII e XIV sec., sottolineando il valore dello scienziato rispetto al filosofo averroista. L'A. parte analizzando l'esperienza di Pietro a Padova, negli anni 1257-1315, inquadrandola all'interno della vita del libero comune di Padova: solo comprendendo l'atmosfera particolare che si respirava in quel periodo nella città e nello studium (di cui l'A. fornisce un esempio riportando uno stralcio dal
Chronicon marchiae Tarvisinae sul favore che l'astrologia godeva a Padova in quel momento, condannato però dal cronista) si può comprendere come si sia potuta formare una personalità come quella di Pietro D'Abano. L'A. mette in risalto l'importanza di avvenimenti quali l'incontro con il suo maestro di medicina e di greco, Paolo Tosetto da Ravenna, che porterà Pietro all'attenzione per la filologia e che propizierà altri incontri determinanti della vita di Pietro, che lo condurranno a conoscere direttamente oltre alla «scienza patavina» anche la «scienza bizantina». Pietro dunque conosceva il greco, ed ebbe diretto accesso alla tradizione greca, senza la mediazione degli autori arabi: egli soggiornò anche a Bisanzio, dove apprese la complessa tradizione medica bizantina, fatta di intrecci fra Galeno, l'enciclopedismo medico e teorie irenistiche (l'A. ipotizza che ci siano echi di questa tradizione nel
Conciliator differentiarum ). Pietro d'Abano a Bisanzio divenne scopritore e spesso traduttore di alcune opere mediche ancora poco conosciute o del tutto ignote ai latini, come il
Perì yles iatrikes di Dioscoride, che in Occidente circolava come opera di Costantino Africano, il
Methodus medendi ad Glauconem di Galeno, i
Problemata attribuiti ad Aristotele, i
Problemata di Cassio Iatrosofista ed i
Problemata ascritti ad Alessandro d'Afrodisia. L'A. poi analizza i rapporti fra Pietro e la cultura naturalistica presente nelle facoltà di arti di Parigi, dove egli si recò dopo essere stato a Bisanzio e dalla quale riprese molte delle teorie filosofiche che accompagnano la pratica della medicina e della scienza: la natura deve essere penetrata con l'aiuto delle dottrine dei sapienti antichi, secondo uno spirito d'indagine laico, che mette da parte il metodo teologico. L'A. tratta poi della
Compilatio physiognomie e della versione latina che Pietro compie dell'intero corpus di Ben Ezra (Abraham Judaeus). Esiste una consonanza fra queste due opere: in entrambe la scienza è vista come un qualcosa di utile e pratico, una conoscenza resa possibile dall'armonica corrispondenza del cosmo, che è tenuto insieme da un ordine naturale, una
lex naturae . La
Compilatio si differenzia da altri trattati di fisiognomica perché ruota intorno ad un presupposto astrologico, come possiamo vedere anche in alcune opere di Ezra dove sono legate insieme medicina, fisiognomica e astrologia, all'interno di un universo naturale armonico in cui tutto il reale è tenuto insieme organicamente. L'A. prende in considerazione poi le due opere maggiori di Pietro, il
Lucidator ed il
Conciliator : in entrambe è centrale il nesso fra medicina e astrologia, per il quale Pietro probabilmente ha presente alcuni temi dello
Speculum astrononomiae : la medicina, dunque, può essere veramente efficace solo se unita alle prescrizioni astrologiche, se applicata secondo i tempi stabiliti dagli astri. Con questi due testi Pietro cerca di costruire una vera e propria filosofia della medicina, rintracciabile fin negli autori più antichi: questa nuova medicina assurge al ruolo di teoria generale della natura, capace di spiegare sia i fenomeni terrestri sia quelli celesti. Entrambi i testi sono dunque espressioni di una cultura che vuole essere principalmente naturale e laica; nel
Lucidator Pietro discute le varie teorie astronomico-astrologiche, scegliendo come sistema di riferimento quello di Tolomeo: il medico deve conoscere i calcoli astrologici matematici per poter svolgere il suo compito di scienziato, secondo Pietro bisogna unire Galeno e Tolomeo. È soprattutto nel
Conciliator differentiarum che troviamo il pieno dispiegarsi della filosofia della medicina di Pietro, in quest'opera oltre al tema del rapporto con l'astrologia, si trova anche il problema dell'interazione fra la medicina e le altre scienze, del metodo della medicina e del rapporto fra teoria e pratica medica. L'A. conclude sottolineando l'importanza del pensiero di Pietro d'Abano all'interno della cultura veneta e mostrandone l'influenza su personaggi come Marsilio da Padova, che nel suo
Defensor pacis riprende, trasportandole sul terreno della politica e dello stato, alcune delle tesi di Pietro sul funzionamento e sull'organicità del corpo umano, sui nessi che tengono insieme il tutto e sul rapporto fra unità e parti. (Eleonora Buonocore)
Riduci
Argomenti e indici Petrus de Abano n. 1257 ca., m. 1316 Annales Sanctae Iustinae Avenezra n. 1089 ca., m. 1164 Constantinus Africanus n. 1020 ca., m. 1087 Galenus, Fortleben Padova, Università Paris, Università Problemata Aristotelis Ptolomaeus Claudius, Fortleben Speculum astronomiae (Occasione quorumdam librorum... ) Albertus Magnus pseudo ,
Speculum astronomiae (Occasione quorumdam librorum, apud quos non est radix scientiae, qui cum sint verae sapientiae inimici Duae sunt magnae sapientiae et utraque nomine astronomiae censetur) Alexander Aphrodisiensis pseudo, Fortleben ,
Problemata Aristoteles pseudo, Fortleben ,
Problemata Cassius iatrosophista, Fortleben ,
Quaestiones medicae et problemata physica Dioscorides Pedanius, Fortleben ,
De materia medica Galenus, Fortleben ,
Ad Glauconem de medendi methodo Marsilius de Padua n. 1275/1280, m. 1342/1343 ,
Defensor pacis (Dictio I. Omni quippe regno desiderabilis debet esse tranquillitas in qua et populi... ) Petrus de Abano n. 1257 ca., m. 1316 ,
Compilatio physionomiae Petrus de Abano n. 1257 ca., m. 1316 ,
Conciliator differentiarum philosophorum et praecipue medicorum Petrus de Abano n. 1257 ca., m. 1316 ,
Expositio Problematum Aristotelis Petrus de Abano n. 1257 ca., m. 1316 ,
Lucidator dubitabilium astronomiae Petrus de Abano n. 1257 ca., m. 1316 ,
Problemata [opus Cassii iatrosophistae; translatio ex graeco] Petrus de Abano n. 1257 ca., m. 1316 ,
Problemata [opus ps. Alexandri Aphrodisiensis; translatio ex graeco] Richardus de Furnivalle n. 10-10-1201, m. 1259/1260 ,
Speculum astronomiae (?) (Occasione quorumdam librorum, apud quos non est radix scientiae, qui cum sint verae sapientiae inimici Duae sunt magnae sapientiae et utraque nomine astronomiae censetur) Rogerius Bacon pseudo ,
Speculum astronomiae (Occasione quorumdam librorum, apud quos non est radix scientiae, qui cum sint verae sapientiae inimici Duae sunt magnae sapientiae et utraque nomine astronomiae censetur)
Luoghi: Costantinopoli Padova Paris Veneto
Scheda N: 25 - 3370
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-filosofia-e-scienza-pietro-da-abano/462108
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Pascale Barthélemy Les liens entre alchimie et médecine. L'exemple de Guillaume Sedacer Alchimia e medicina nel Medioevo cur. Chiara Crisciani - Agostino Paravicini Bagliani , Firenze, SISMEL. Edizioni del Galluzzo 2003 (Micrologus Library 9) pp. XVI-400, 109-34
Abstract
L'A. fornisce in apertura del saggio i dati relativi alla vita e alle opere di Guglielmo Sedacer, autore di due trattati alchemici (
Liber alterquinus e
Sedacina totius artis alchimiae ) e di un trattato medico (
Ars cyrurgie ), per poi occuparsi della composizione della sua biblioteca, che riuniva 34 mss., di cui un atto notarile (Perpignan, Archives Départementales des Pyrénées Orientales, Archives Notariales, 3E1 306) conserva la descrizione. Anche se il notaio registra solo il titolo e/o l'incipit del primo trattato contenuto nei codici, si può ricavare un'idea complessiva della composizione della biblioteca del carmelitano e l'A. focalizza l'attenzione principalmente sulle opere di carattere medico: Pietro di Spagna
Thesaurus pauperum ; i
Synonyma abbreviata di Simone di Genova, versione abbreviata della
Clavis sanationis ; un ms. contenente alcuni trattati di ricette, il primo dei quali dedicato alla preparazione degli alimenti, che si inscrive chiaramente nel genere dei
Regimina sanitatis ; un ms.
Iohannes de Sancto Paulo alias de Sacro Boscho , in cui si può chiaramente riscontrare la confusione fra due personaggi: il primo è Giovanni di San Paolo (XII sec.), medico della scuola di Salerno e autore di un
Liber simplicium medicinarum virtutibus , mentre il secondo è l'autore del
De sphaera , ed è molto difficile, a detta dell'A., decidere fra queste due possibilità; il
De materia medica di Dioscoride; un'opera di Pietro di Spagna e le
Quaestiones di Pietro
Iulianus , che sono poi due opere non meglio identificate dello stesso autore, cioè il filosofo-medico Pietro Ispano, poi papa Giovanni XXI; un'opera il cui incipit è
Capitis cutis e che altro non è che l'incipit del
De regimine sanitatis di Albuali Avenzoar, tradotto dall'arabo nel 1299 a Montpellier da Jacob ben Makir (Wien, ÖNB, 5501; Paris, Bibl. de l'Arsenal, 972; Bern, Stadtbibl., 428 e London, BL, Sloane 59). L'A. si occupa quindi anche della duplice attività di Sedacer come copista e compilatore di trattati medici, in particolare si sofferma sul ms. Madrid, BN, 4235, la cui descrizione è fornita in appendice (pp. 131-4) e la cui seconda parte è copiata dalla mano del carmelitano catalano. Il ms. sembra riunire due parti scritte in due periodi distinti (XV sec. la prima e XIV la seconda) e raccoglie, tra gli altri, due trattati di Giovanni di Tournemire: il
Tractatus medicus , a detta dell'A. tradito da questo solo ms. (incipit:
Si forte corpus humanum patiatur dolorem in capite et invenitur in eo rubedo ), della prima parte e quindi non copiato da Sedacer; le
Clarificationes super nono Almansoris , copiato da Sedacer, che fornisce, soprattutto nei colophon, particolari molto precisi sulla sua attività di copista e sulla natura dei testi copiati, per la precisione a Perpignano, fra il 22 ottobre e il 10 dicembre 1377. Dopo aver iniziato a copiare anche la
Tabula de decem ingeniis curandi morbos di Bernardo di Gordon e poi interrottosi perché il ms. era troppo corrotto (f. 254), inizia la sua
Ars cyrurgie , anzi per l'esattezza
Ars cyrurgie completa secundum Lamfrancum et Guillelmum de Saliceto et aliquorum aliorum approbatorum magistrorum reducta et subiectam formam per fratrem Guillelmum Sedacerii ordinis carmeli anno Christi 1378 (ff. 254v-283v del ms. Madrid) in cui si propone appunto come compilatore e che si interrompe nella terza parte, relativa alle lussazioni e che avrebbe dovuto contenere un
antidotharium , cioè un'esposizione farmacologica sommaria per la cura dei tessuti. A prima vista potrebbe sembrare che il legame fra il Sedacer medico e alchimista sia in realtà segnato dalla dissociazione: nessun riferimento all'alchimia nelle sue opere copiate o nella sua compilazione medica. L'A. va oltre un'apparente dissociazione fra il Sedacer medico e alchimista e ravvisa nella personificazione dei vari metalli e nelle loro malattie e poi negli aspetti squisitamente operativi dell'alchimia sedacerina, elementi che legano la sua pratica alla medicina. Tale relazione si evidenzia anche nel ricorso alle ricette e, nel caso dell'opera medica, nell'utilizzo della
Chirurgia magna di Lanfranco di Milano, che si caratterizza continuamente per l'uso di preparazioni chimiche che l'avvicinano quindi a certi procedimenti alchemici. Inoltre, il confezionamento dell'oro potabile con una base d'oro, miele e alcool, richiama chiaramente alcuni ingredienti fondamentali di rimedi medici. Sedacer, a detta dell'A. si inscrive: «dans la tradition du
De anima in artis alchimiae du pseudo-Avicenne et le distingue assez clairement des grands textes des corpus pseudo-lulliens et pseudo-arnaldiens qui rejettent l'utilisation d'ingrédients autres que minéraux et prônent le retour au mercure, à l'or et à l'argent» (p. 128). (Elisa Chiti)
Riduci
Argomenti e indici Guillelmus Sedacerius frater OCarm v. 1378, m. 1382/1383 Alchimia Arnaldus de Villanova pseudo De anima in arte alchimiae (In illius nomine qui maior est et Dominus totius mundi... Et ego divisi istum librum de anima per decem dictiones... Modo quaere sicut quaerunt a magistro et sis bonus discipulus... In nomine Domini creatoris omnium et factoris cum magno magisterio et cum magno sensu et magna prudentia... ) Medicina Raymundus Lullus pseudo Avenzoar n. 1091/1094, m. 1162 ,
De regimine sanitatis Avicenna pseudo ,
De anima [translatio ex arabico ] (In illius nomine qui maior est et Dominus totius mundi... Et ego divisi istum librum de anima per decem dictiones... Modo quaere sicut quaerunt a magistro et sis bonus discipulus... In nomine Domini creatoris omnium et factoris cum magno magisterio et cum magno sensu et magna prudentia... ) Bernardus de Gordonio saec. XIII-XIV ,
De decem ingeniis curandorum morborum [a. 1299[ (Ingenia curacionis morborum quantum est de presenti sunt decem... ) Dioscorides Pedanius, Fortleben ,
De materia medica Guillelmus de Saliceto magister n. 1210 ca., m. 1280/1285 ,
Chirurgia (Propositum est, Bone, tibi edere librum de operatione manuali... ) Guillelmus Sedacerius frater OCarm v. 1378, m. 1382/1383 ,
Ars chirurgiae (Parcat mihi Deus et dirigat manum meam... ) Guillelmus Sedacerius frater OCarm v. 1378, m. 1382/1383 ,
Liber alterquinus (Inter omnes philosophorum pedices nullus eorum melior reperitur... ) Guillelmus Sedacerius frater OCarm v. 1378, m. 1382/1383 ,
Sedacina totius alchimiae (Omne datum optimum et omne donum perfectum... Solutis ligaminis et vinculis librorum doctorum predictorum... ) Iohannes de Sacro Bosco n. 1200 ca., m. 1256 ,
De sphaera mundi Iohannes de Sancto Paulo m. 1214/1215 ,
Liber de simplicium medicinarum virtutibus (?) Iohannes de Tornamira n. 1330 ca., m. ante 13-6-1396 ,
Clarificatorium partis practicae medicinae super nono Almansoris cum textu ipsius Rhasis Iohannes de Tornamira n. 1330 ca., m. ante 13-6-1396 ,
Tractatus medicus Lanfrancus Mediolanensis n. 1245 ca., m. ante 1306 ,
Chirurgia magna Petrus Hispanus n. 1210/1220, m. 20-5-1277 ,
Thesaurus pauperum Prophatius Iudaeus n. 1236 ca., m. 1303/1306 ,
De regimine sanitatis [opus Avenzoaris; translatio ex arabico una cum Bernardo Honofredi ] (Capitis cutis conservabitur) Rhazes n. 865, m. 925 ,
Liber medicinalis ad Almansorem Simon Ianuensis fl. saec. XIII post med. ,
Clavis sanationis
Luoghi: Montpellier Perpignan Salerno
Manoscritti
Bern, Burgerbibliothek, 428 London, British Library, Sloane 59 Madrid, Biblioteca Nacional de España, Ms. 4235 Paris, Bibliothèque Nationale de France. Bibliothèque de l'Arsenal, 972 Perpignan, Archives Départementales des Pyrénées-Orientales, 3 E1 306 Wien, Österreichische Nationalbibliothek, 5501
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Scheda N: 27 - 2020
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-les-liens-entre-alchimie-et-médecine-l-exemple-de/495376
Ulrike Bauer-Eberhardt Bella figura. Italienische Buchmalerei in der Bayerischen Staatsbibliothek. Le miniature italiane alla Biblioteca Statale Bavarese . Schatzkammerausstellung 10. Juni bis 18. August 2010 München, Bayerische Staatsbibliothek 2010 pp. 78 tavv.
Abstract
Catalogo della mostra svoltasi alla Bayerische Staatsbibliothek
... Leggi tutto Catalogo della mostra svoltasi alla Bayerische Staatsbibliothek di Monaco dal 10 giugno al 18 agosto 2010. Sono stati selezionati diciotto manoscritti che testimoniano la produzione italiana tra X e XIV secolo: a ciascun codice è dedicata una scheda che, corredata da bibliografia, illustra gli aspetti più importanti dell'opera e le relative vicende collezionistiche. I manoscritti catalogati sono: Clm 13001 (Bibbia che Enrico IV donò al monastero di Hirsau); Clm 343 (Salterio ambrosiano, ultimo trentennio X sec.); Clm 337 (Dioscoride
De materia medica , Italia meridionale ca. 950); Clm 161 (testi medici, XIII sec. prima metà) confrontato con Paris, BNF, lat. 7330 (
Liber astrologiae di Fendulo); Clm 5211 (Prisciano
Institutiones grammaticae , Toscana ca. 1150); Clm 4545 (Graziano
Decretum ); Clm 21261 e Clm 7206 (Bibbie, Bologna, rispettivamente ottavo decennio e settimo decennio del XIII sec.); Clm 10268 (Michele Scoto
Liber introductorius ); Clm 14011 (testi di diritto); Clm 3504 (Accursio
Glossa ordinaria in Infortiatum ); Clm 6201 (Giustiniano
Digesta ); Clm 18047 (Guglielmo Duranti
Speculum iuris ); Clm 23560 (Gregorio IX
Decretales ); Clm 23552 (Graziano
Decretum ); Clm 26515 (Iacopo da Cessole
Libellus super ludum scaccorum ); Clm 248 (Valerio Massimo); Clm 6116 (libro d'ore ricevuto in dono da Taddea Visconti in occasione delle nozze del 1367)
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici München, Cataloghi di manoscritti Biblia sacra, FORTLEBEN Diritto Henricus IV imperator n. 11-11-1050, m. 7-8-1106 Libri d'ore Medicina Psalmi, Biblia sacra, FORTLEBEN Accursius n. 1184 ca., m. 1260 ca. ,
Glossa ordinaria Dioscorides Pedanius, Fortleben ,
De materia medica Georgius Zothorus Zaparus Fendulus saec. XII ,
Liber astrologiae (Inter omnes antique (antiquos) auctoritatis viros... ) Gratianus n. saec. XI ex., m. ante 1159 ,
Decretum Gregorius IX papa n. 1170 ca., m. 22-8-1241 ,
Decretales (Gregorius episcopus - Rex pacificus pia miseratione disposuit... Firmiter credimus et simpliciter confitemus... ) Guillelmus Duranti senior, dictus Speculator n. 1230/1231, m. 1-11-1296 ,
Speculum iuris [2 recensiones, quarum prior a. 1272-1276 et posterior a. 1287-1291 composita ] Iacobus de Cessolis v. 1288-1322 ,
De moribus hominum et de officiis nobilium super ludo scaccorum Iustinianus imperator n. 482 ca., m. 11-11-565 ,
Digesta Michael Scotus n. 1175 ca., m. 1234 ca. ,
Liber introductorius Priscianus Caesariensis fl. saec. V ex./VI in. ,
Institutiones Valerius Maximus, Fortleben ,
Factorum et dictorum memorabilium libri IX
Luoghi: Bologna Hirsau Italia Toscana
Manoscritti
München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 10268 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 337 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 343 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 13001 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 4545 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 6201 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 26515 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 14011 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 6116 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 3504 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 161 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 7206 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 21261 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 5211 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 18047 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 23560 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 23552 München, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 248 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 7330 Scheda N: 37 - 11920
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-bella-figura-italienische-buchmalerei-in-der-baye/680626
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Margarita Becedas Tesoros de la antigua libreria de la Universidad de Salamanca Salamanca, Universidad de Salamanca 2002 pp. 72 tavv. 46 (Universidad Carlos III de Madrid. Historia de la Universidad 67)
Abstract
Dopo aver tracciato brevemente la storia della biblioteca della più antica fra le università spagnole ancora esistenti, il cui fondo librario si sviluppa notevolmente a partire dal XV sec., l'A. si sofferma su alcuni esemplari, manoscritti e a stampa, attualmente conservati presso tale istituzione, fra cui si ricordano: una Bibbia del XIII sec. (Ms. 2669) e una versione a stampa con testo a fronte in greco ed ebraico (a. 1514-1517: Imp. 3878); il
Liber mozarabicus canticorum et horarum o «Misal de Doña Urraca», che è il codice più antico della biblioteca (a. 1059: Ms. 2668); una copia del
Liber Sancti Iacobi o «Codex Calixtinus» (XIV sec.: Ms. 2631); una versione a stampa degli
Adagia di Erasmo, con parti cancellate da vari interventi di censura civile ed ecclesiastica (a. 1541: Imp. 49472); una versione del
Liber chronicarum di Hartmann Schedel (a. 1493: Imp. 204) ed una delle
Observationes in loca obscura aut depravata Historiae Naturalis C. Plinii del Pinciano (a. 1544: Imp. 45614); una copia delle
Introductiones in Latinam grammaticen di Antonio de Nebrija (a. 1533: Imp. 34188); un codice contenente
Physica ,
Metaphysica e
Parva naturalia di Aristotele (XV sec.: Ms. 2256); e una ricca copia degli
Elementa geometrica di Euclide (XIII-XIV sec.: Ms. 221); un incunabolo della
Cosmographia cum figuris di Pomponio Mela e dell'
Introductorium del Nebrija a tale opera (a. 1498: Inc. 184); un testimone del
De materia medica di Dioscoride Pedanio (sec. XV: Ms. 2659); uno dell'
Infortiatum con glosse di Accursio (sec. XIV: Ms. 2373); l'
editio princeps delle
Constitutiones almae academiae Salmanticensis (ca. 1487-1490: Inc. 250). (Federica Landi)
Riduci
Argomenti e indici Salamanca, Cataloghi di manoscritti Aristoteles, Fortleben Biblia sacra, FORTLEBEN Liber sancti Iacobi Libri d'ore Salamanca, Biblioteche Salamanca, Cataloghi di stampe antiche Salamanca, Università Accursius n. 1184 ca., m. 1260 ca. ,
Glossa ordinaria Aelius Antonius Nebrissensis n. 1442 ca., m. 2-7-1522 ,
In Cosmographiae [Pomponii Melae[ libros introductorium Aelius Antonius Nebrissensis n. 1442 ca., m. 2-7-1522 ,
Introductiones Latinae Aristoteles, Fortleben ,
Metaphysica Aristoteles, Fortleben ,
Physica Dioscorides Pedanius, Fortleben ,
De materia medica Erasmus Roterodamus n. 27/28-10-1466/1469, m. 11/12-7-1536 ,
Adagia Euclides Alexandrinus, Fortleben ,
Elementa Ferdinandus Pintianus n. 1475, m. 1553 ,
Observationes in loca obscura aut depravata Historiae naturalis C. Plinii Hartmannus Schedelius n. 13-2-1440, m. 28-11-1514 ,
Liber chronicarum cum figuris et ymaginibus ab inicio mundi Iustinianus imperator n. 482 ca., m. 11-11-565 ,
Digesta Pomponius Mela, Fortleben ,
De chorographia
Manoscritti
Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Imp. 3878 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Imp. 49472 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Imp. 45614 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Imp. 34188 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Inc. 184 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Inc. 250 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Inc. 204 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Ms. 2659 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Ms. 2373 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Ms. 2256 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Ms. 2631 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Ms. 2668 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Ms. 2669 Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Ms. 221 Scheda N: 28 - 11920
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-tesoros-de-la-antigua-libreria-de-la-universidad-/509484
Lily Y. Beck (trad.) Pedanius Dioscorides of Anarzarbus De materia medica Hildesheim, Olms-Weidmann 2005 pp. XXXVIII-540 (Altertumswissenschaftliche Texte und Studien 38)
Abstract
Traduzione inglese del
De materia medica di Dioscoride e storia della sua ricezione nell'arco di 1500 anni comprensiva delle sue traduzioni in latino, arabo e volgare
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Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 31 - 4801
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/de-materia-medica/567174
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Peter Neville Bell Social Conflict in the Age of Justinian. Its Nature, Management, and Mediation Oxford, Oxford University Press 2013 pp. XVII-393 tavv.
Abstract
Il volume rielabora la tesi di dottorato dell'A. alla luce dei suoi più recenti studi sul VI secolo e nel contempo della sua esperienza di vita nella guerra civile irlandese, al fine di offrire un saggio storico dal taglio sociologico che tratti in particolare della dinamica dei conflitti violenti nell'età di Giustiniano. Il volume è pensato come uno strumento accademico, quindi scientificamente all'altezza di uno studio di settore, ma provvisto di alcuni accorgimenti che ne agevolano la lettura anche da parte degli studenti universitari, quali l'uso esclusivo della lingua inglese e la specificazione di numerosi dettagli che potrebbero essere dati per assunti (luoghi, eventi, riferimenti). Data l'impostazione del volume, il contenuto è diviso in tre sezioni tematiche delle quali la prima specifica l'approccio storico e il metodo di indagine e descrive tutte le fonti utilizzate. Le altre due parti del volume costituiscono il cuore dello studio e si dividono secondo i livelli d'esame del sociale e dell'ideologico: nella prima si indagano infatti le tipologie di conflitto e le loro cause, considerando per ciascuna situazione i giochi di potere delle parti in causa, l'organizzazione sociale e i modelli di opposizione che potevano prendere forma. Si tratta dei conflitti relativi ai terreni agricoli, delle controversie politiche tra fazioni e dei problemi di gestione delle realtà ecclesiastiche. Di tutti questi ambiti l'A. tiene in considerazione da un lato l'opposizione fra centro urbano e realtà rurale, dall'altro i meccanismi di patronato e di clientela vigenti nel VI secolo; ancora, un discorso a sé viene fatto per i cristiani, che si pongono in modo trasversale e spesso inedito e destabilizzante rispetto agli schemi sociali consolidati. L'altra sezione studia invece questi conflitti nel loro aspetto ideologico: alcuni paragrafi introduttivi sono dedicati alla definizione del concetto di ideologia, al chiarimento dell'importanza della filosofia sottesa a ogni impostazione governativa e alla spiegazione di alcuni aspetti costitutivi della questione, quali la labilità del confine ideologico-politico nel caso dei conflitti religiosi (la persecuzione dei cristiani occupa naturalmente il primo posto in tale disamina), l'inevitabilità dello scontro religioso nel momento in cui la nuova realtà sociale - quella dei cristiani - mette in discussione i valori e i costumi della collettività e i principi stessi su cui sono fondati i ceti esistenti, o ancora l'effetto «visivo» di tali opposizioni ideologiche (mosaici e illustrazioni di codici: si cita in particolare una miniatura del
De materia medica di Dioscoride presente nel ms. Wien, ÖNB, med. gr. 1). Lo studio prosegue con un'analisi della persistenza del paganesimo nell'età di Giustiniano nel Mediterraneo orientale, che comporta il decadimento dei valori etici ed esistenziali condivisi e il declino della
paideia . I punti di forza della nuova filosofia cristiana vengono illustrati attraverso tre casi di studio: una presentazione dei contenuti delle opere dello pseudo Dionigi Areopagita
De caelesti hierarchia e
De ecclesiastica hierarchia ; la discussione sulla vita di Teodoro Siceota, il santo eremita che eletto suo malgrado vescovo di Anastasiopoli chiese al patriarca di Costantinopoli di poter ritornare alla sua vita di solitudine; infine la considerazione sulla visione storica del retore Giovanni Malala, il siro ellenizzato autore della prima cronaca universale in lingua greca dalla mitologia egiziana al suo tempo (quindi all'imperatore Giustiniano, sul governo del quale riferisce particolari non reperibili in altre fonti). Alla luce di questi casi l'A. riflette sul rapporto del cristianesimo con la cultura greca ellenistica. Da questa base prende avvio il discorso sull'opera di legittimazione ideologica e di propaganda politica di Giustiniano, sui mezzi di coercizione e intimidazione, sul rapporto con i ceti bassi e l'élite colta in questo contesto (dalla nomina ad
Augustus al regime fiscale, fino alle delicate relazioni fra l'imperatore, i suoi clienti e i suoi più stretti
socii ), su come egli abbia sfruttato al meglio la situazione esistente e gli alleati più «naturali» - il popolo, i giuristi, la chiesa. L'A. esamina nel dettaglio le fasi di questo processo (gli anni 527-532, il resto degli anni Trenta, gli anni Quaranta del VI secolo) e analizza da questa prospettiva le parti e la cronologia del
Corpus iuris civilis (in particolare il
Codex e le
Novellae ) e il progetto ideologico dietro alla costruzione di Hagia Sophia con la sua liturgia. Nel paragrafo conclusivo l'A. riepiloga schematizzandolo il sistema di costruzione ideologica messo in atto dall'imperatore Giustiniano. (Marianna Cerno)
Riduci
Argomenti e indici Iustinianus imperator n. 482 ca., m. 11-11-565 Dionysius pseudo Areopagita saec. V-VI ,
De caelesti hierarchia Dionysius pseudo Areopagita saec. V-VI ,
De ecclesiastica hierarchia Dioscorides Pedanius, Fortleben ,
De materia medica Iohannes Malalas n. 490 ca., m. 578 ca. ,
Chronographia Iustinianus imperator n. 482 ca., m. 11-11-565 ,
Codex Iustinianus imperator n. 482 ca., m. 11-11-565 ,
Novellae
Manoscritti
Scheda N: 35 - 2699
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-social-conflict-in-the-age-of-justinian-its-natur/649849
Ana Margarida Borges Léxico científico português nos «Comentários» de Amato: antecedentes e receção Humanismo e ciência. Antiguidade e Renascimento cur. António Manuel Lopes Andrade - Carlos de Miguel Mora - João Manuel Nunes Torraõ , Aveiro-Coimbra-São Paulo, Universidade de Aveiro-Imprensa da Universidade de Coimbra-Annablume 2015 pp. 541, 251-73
Abstract
La A. estudia las traducciones a las lenguas vernáculas de simples medicinales hallados en las obras de Amato Lusitano, en concreto, el
Index Dioscoridis y las
Enarrationes , así como la recepción de estos vocablos en autores como Conrad Gesner, Andrés Laguna y Pietro Andrea Mattioli, lo que pone de manifiesto el prestigio de este autor entre sus contemporáneos. (Victoria Recio Muñoz)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 39 - 285
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-léxico-científico-português-nos-comentários-de-am/719993
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Corinna Bottiglieri Circolazione dei testi medico-botanici nell'Italia centro-meridionale alla luce delle «Pandectae» di Matteo Silvatico: riscontri e ipotesi La medicina nel basso medioevo. Tradizioni e conflitti . Atti del LV Convegno storico internazionale. Todi, 14-16 ottobre 2018 Spoleto (Perugia), Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 2019 (Accademia tudertina. Centro di studi sulla spiritualità medievale. Centro italiano di studi sul basso medioevo. Atti dei convegni. N.S. 32) pp. XI-538, 493-538
Abstract
L'A. indaga le fonti utilizzate da Matteo Silvatico nelle
Pandette , opera terminata nel 1332, autentica novità della farmacopea medievale, che godette da subito di uno straordinario successo, come dimostra la tradizione manoscritta e il precoce ingresso nella produzione del libro a stampa. Attraverso l'analisi di una serie di passi campione, poi riportati in appendice, sono elencate le principali
auctoritates di riferimento: il
Liber aggregatus dello pseudo Serapione; la
Clavis sanationis di Simone di Genova; Dioscoride, recuperato sia nella tradizione del cosiddetto «Dioscoride alfabetico», sia in quella indiretta delle citazioni che ricorrono nello pseudo Serapione o in Mesue; Mesue stesso; Avicenna (
De viribus cordis e
Canon ); il
Colliget di Averroè; Maimonide (
Aphorismi ) e Galeno (
De simplicibus pharmacis ). Spicca il ricorso a «novità» quali le traduzioni galeniche di Niccolò da Reggio e Guglielmo di Moerbecke (
De alimentorum facultatibus ) e il
Liber de mineralibus di Alberto Magno. (Silvia Fiaschi)
Riduci
Argomenti e indici Matthaeus Silvaticus n. 1280 ca., m. 1342 ca. ,
Liber pandectarum medicinae Botanica Medicina Nicolaus de Regio n. 1280 ca., m. 1350 ca. Albertus Magnus n. 1200 ca., m. 15-11-1280 ,
De mineralibus et lapidibus libri quinque Averroes n. 1126, m. 1192 ,
Colliget Avicenna n. 973/980, m. 1037 ,
Liber Canonis [al-Qanun fi'l-tibb] Avicenna n. 973/980, m. 1037 ,
Remedia cordis [al-Adwiya al-qalbiyya] Dioscorides Pedanius, Fortleben ,
De materia medica Galenus, Fortleben ,
De alimentorum facultatibus libri III Galenus, Fortleben ,
De simplicium medicamentorum temperamentis ac facultatibus libri XI Guillelmus de Moerbeke n. 1215 ca., m. 1286 ,
De virtute alimentorum [opus Galeni ; translatio ex graeco exarata Viterbii 22.10.1277 dedicataque magistro Rosello de Aretio ] (De hiis que in alimentis virtutibus non pauci optimorum medicorum scripserunt) Maimonides n. 1135, m. 1204 ,
Aphorismi Mesuë Iunior saec. XI/XIII ,
Canones universales Mesuë Iunior saec. XI/XIII ,
De consolatione medicinarum, simplicium, solutivarum libri II Mesuë Iunior saec. XI/XIII ,
Grabadin Serapion iunior fl. saec XIII post med. ,
De simplicibus Simon Ianuensis fl. saec. XIII post med. ,
Clavis sanationis
Scheda N: 42 - 3052
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-circolazione-dei-testi-medico-botanici-nell-itali/757948
Annalisa Bracciotti L'apporto della tradizione indiretta per la costituzione di un testo critico delle «Curae herbarum» RCCM 42
(2000)
61-102 tavv.
Abstract
Esame della tradizione indiretta delle
Curae herbarum , erbario basato su una perduta traduzione latina dell'opera di Dioscoride. In particolare si analizza la traduzione anglosassone di 10 suoi capitoli nell'erbario antico inglese (London, BL, Cotton Vitellius C. III) e si attua il confronto dell'originale dioscorideo con la sua rielaborazione alfabetica greca, la
Naturalis historia di Plinio, alcuni capitoli dell'opuscolo di fitoterapia
De herbis femininis , il libro XVII delle
Etymologiae di Isidoro di Siviglia e, infine, due compilazioni pseudo-dioscoridee latine conservate nei mss. Herten, Bibliothek des Grafen Nesselrode-Reichenstein, lat. 192 e Paris, BNF, lat. 13955
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Manoscritti
Scheda N: 25 - 1033
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-l-apporto-della-tradizione-indiretta-per-la-costi/455392