Der A. befasst sich mit der spätmittelalterlichen ... Leggi tutto

Der A. befasst sich mit der spätmittelalterlichen Rezeption des Johannes Gerson und skizziert, welche Bedeutung und Funktion Bonaventura und seine patristischen Quellen für Gerson einnahm, die in dessen Schriften (De libris legendis a monacho, De examinatione doctrinarum, Annotatio doctorum aliquorum qui de contemplatione locuti sunt, De mystica theologia speculativa, De vita spirituali animae, De mystica theologia practica) beschrieben werden. Den dritten Abschnitt widmet der Vf. «Gersons Suche nach Ganzheit als Grundintention» (S. 829). Anhand der Traktate Super cantica canticorum, Collectorium super Magnificat, De auferibilitate sponsi ab Ecclesia, De modis significandi, und den Sermones De directione cordis, Pro licentiandis in decretis, Sermo alius de sancto Ludovico analysiert der A. das Ideal der Theologie bei Gerson und dessen Ausgestaltung auf der Basis der patristischen Tradition. Abschließend wird das mystisch-hierarchische Kirchenverständnis des Gerson (v. a. in De nuptiis Christi et Ecclesiae und De concordia metaphysicae cum logica) vorgestellt. (Michael Bachmann)
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Scopo del saggio è fornire una panoramica sull'influenza che il pensiero e le opere di Agostino ebbero sui teologi tardo medievali soffermandosi in particolare sulla visione della storia, sull'ermeneutica biblica e sulla grazia divina. Il primo paragrafo è dedicato al De civiate Dei, alla letteratura apocalittica e al peso esercitato dall'opera su Gioacchino da Fiore (Concordia Novi et Veteris Testamenti, Expositio in Apocalypsim); il secondo al De doctrina christiana, all'ermeneutica biblica e a Ugo da San Vittore (Didascalicon de studio legendi e De scripturis et scriptoribus sacris praenotatiunculae), il terzo all'uso dell'ermeneutica biblica agostiniana in Tommaso d'Aquino e nelle scolastica (in particolare Quaestiones de quodlibet e prima parte della Summa theologiae). Tra i discepoli di Tommaso d'Aquino è ricordato Egidio Romano e i suoi commenti biblici (Hexaemeron e al Cantico). Un ulteriore paragrafo si occupa dell'osservazione empirica e degli studi biblici di ispirazione agostiniana in Grossatesta (commenti biblici ai Salmi e all'Hexaemeron e il De cessatione legalium) e Bacone (Opus minus, maius e tertium, Compendium studii philosophiae del 1271-1272 e del 1292). Segue lo studio sull'elaborazione dell'ermeneutica e della teologia agostiniana-tomistica nella Postilla litteralis super totam Bibliam di Nicola da Lyra e in Giovanni Gerson (in relazione all'anti pelagianesimo: De vita spirituali animae, Propositiones de sensu litterali Sacrae Scripturae, De consolatione theologiae, De necessaria communione laicorum sub utraque specie). Il paragrafo conclusivo è dedicato ai numerosi commenti biblici opera di agostiniani, all'anti pelagianesimo e alla dottrina della grazia e del libero arbitrio (in particolare su Giacomo Pérez di Valenza e il suo commento ai Salmi).
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