L'attuale ms. Bologna, Archivio della Provincia di ... Leggi tutto

L'attuale ms. Bologna, Archivio della Provincia di Cristo Re dei frati Minori dell'Emilia Romagna, Sez. VII 11 è il codice che dopo la descrizione fornita da C. Piana in I codici della biblioteca del convento di S. Bernardino di Borgonovo Val Tidone «Bollettino storico piacentino» 48 (1953) 10-6, era scomparso. Il ritrovamento è occasione per una nuova, approfondita descrizione e riflessione sul contenuto: i testi traditi rivelano infatti una certa ambiguità pedagogica, tipica del periodo di transizione, gli anni Trenta del XV sec., in cui il codice è stato allestito, a quanto pare, da un maestro attento prima di tutto alle più recenti acquisizioni umanistiche: il Brutus ciceroniano, riscoperto nel decennio precedente, la stessa epoca delle opere trasmesse del Bruni, l'Isagogicon, il De studiis et litteris e il De militia, esempi del triplice impegno dell'umanista rispettivamente nell'ambito etico, erudito e politico-militare. La seconda parte del codice è invece ancora legata a una tradizione letteraria meno recente, in voga comunque tra XII e XV sec.: un'epistola falsamente attribuita a Bernardo da Chiaravalle; la commedia elegiaca Geta di Vitale di Blois; un anonimo Liber Faceti (poemetto anonimo di intonazione morale), con l'aggiunta delle Satire di Persio.
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Numerosi i manoscritti citati: Barcelona, Bibl. ... Leggi tutto

Numerosi i manoscritti citati: Barcelona, Bibl. de Catalunya, 309; BU, 591; Basel, UB, O III 35; Berkeley, CA, General UL, Bancroft Libr., f2MS AC13 c5; Berlin, SB, lat. 2° 582; Bologna, Archivio Storico della Provincia di Cristo Re dei frati Minori dell'Emilia Romagna, Fondo manoscritti, Secc. XV-XVI ms. 35; Bruxelles, BR, 14606; Chicago, IL, UL, Lat. MSS 890625; Vat. Ottob. lat. 1502; Vat. Ottob. lat. 1901; Vat. Ottob. lat. 2057; Vat. Ottob. lat. 1592; Vat. Pal. lat. 1598; Vat. Urb. lat. 468; Vat. lat. 1560; Durham, NC, Duke Univ., Perkins Libr., lat. 46; Firenze, Archivio di Stato, Carte Strozziane III. 46; Firenze, Laurenziana, Pl. 50.31; Pl. 52.3; Pl. 79.1; Pl. 29.8; Pl. 33.31; Pl. 52.5; Pl. 50.18; BNC, Conv. soppr. I.1.31; Riccardiana, 704; London, BL, Add. 27491; Milano, Ambrosiana, H 37 sup.; Montréal, McGill UL, lat. 147; München, BSB, Clm 3604; Paris, BNF, lat. 12264; lat. 8315; San Daniele del Friuli, Bibl. Guarneriana, II C 1; Venezia, Marciana, lat. XI. 47 [recte 67] (3859); Wien, ÖNB, 291
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L'A., dopo una breve introduzione sul ruolo di Alfonso ... Leggi tutto

L'A., dopo una breve introduzione sul ruolo di Alfonso X quale promotore delle prime traduzioni di testi latini in volgare, prende in esame una serie di opere, sia classiche sia medievali, che nel Quattrocento sono state tradotte in castigliano fornendo per ciascuna alcune notizie tra cui il nome dei vari traduttori, la datazione, i manoscritti che le tramandano, le edizioni e le vicende legate alla loro circolazione. Per quanto riguarda il periodo medievale l'A. si occupa della Consolatio Philosophiae con le seguenti versioni: traduzione del 1436 attribuita a Pedro de Valladolid (ms. Madrid, BN, 10193); anonima della fine del XIV secolo (mss. Santander, Bibl. Pelayo, M-100A; Madrid, BN, 9160, 23123; El Escorial, Real Bibl., h.III.16); anonima interpolata del XV secolo (mss. Madrid, BN, 17814; Bibl. de la Real Academia Española, Legado María Brey-Antonio Rodríguez Moñino, R.M. 75); 1428 ad quem attribuita a Pero López de Ayala (mss. BN, 174, 10220, 13275; New York, Hispanic Society of America, HC 371/173); anonima del XV secolo (ms. Madrid, BN, 8230). Per quanto riguarda l'Historia destructionis Troiae di Guido delle Colonne si ricordano: la traduzione di Pedro de Chichilla del 1443 (ms. Santander, Bibl. Pelayo, M-561); versione attribuita a Pedro Núñez Delgado (ms. El Escorial, Real Bibl. l.II.16 e le edizioni Burgos 1490, 1491 e Pamplona 1500). Per il De proprietatibus rerum di Bartolomeo Anglico: traduzione anonima dell'ultimo quarto del XV secolo (ms. London, BL, Add. 30037). Per la Chirurgia magna di Lanfranco di Milano: traduzione anonima 1481 ad quem (ms. Madrid, BN, 2147); versione anonima del 1495 ca. (ms. Madrid, BN, 2165 e edizione Sevilla 1495). Per il De militia di Leonardo Bruni Aretino: traduzione di Pedro de la Panda ca. 1452 (mss. Madrid, BN, 5732 e 23090); versione anonima 1458 ad quem (ms. Madrid, BN, 10212). Per il Confessionale «Defecerunt» di Antonino Pierozzi: traduzione anonima del XV secolo (edizioni Zaragoza 1492, Mondoñedo 1495?, Burgos 1486 e 1499, Toledo 1511); versione attribuita a Lope Fernández de Minaya 1492 ad quem (edizioni Burgos 1492, 1494? e 1497, Sevilla 1493, Salamanca 1495 e 1505, Zaragoza 1497 e 1499 ca.-1502 ca.). Per l'Epistola de cura rei familiaris attribuita a Bernardo di Chiaravalle: traduzioni anonime del 1450 ca. (mss. Madrid, BN, 9247 e 9428); 1470 ad quem (ms. Madrid, BN, 2282); a. 1495 (ms. Madrid, BN, 10445 e edizione Burgos 1495); ca. 1500 (mss. Madrid, BN, 12672 e Salamanca, BU, 225); 1500 ad quem (mss. El Escorial, Real Bibl., s.II.14 e Sevilla, Bibl. Capitular, 83-6-10); 1531 ad quem (ms. Madrid, BN, 6958). Per il De regimine principum di Tommaso d'Aquino: traduzione di Juan de Ortega 1474-a.1503? (ms. Madrid, Bibl. del Palacio, II 3569); anonima XV secolo ex. (mss. El Escorial, Real Bibl., f.III.3 e f.III.4). Per il Tractatus de insigniis et armis di Bartolo da Sassoferrato: traduzione di Garsia del XV secolo ex. (ms. Madrid, BN, Res. 125) e traduzione di Juan Álvarez de Toledo XV secolo ex. (ms. Madrid, BN, 7099).
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Die satirische Gesamtausrichtung von Wittenwilers ... Leggi tutto

Die satirische Gesamtausrichtung von Wittenwilers «Ring» wird an den Lehrvorträgen einzelner Figuren weniger deutlich als in den erzählenden Partien. Der Vf. untersucht den Vortrag des Saichinkruog über die Hauswirtschaft und stellt als dessen wichtigstes Vorbild Ps.-Bernhard, Epistola de cura rei familiaris (ediert als Bernardus ad Raymundum), heraus. Die Überzeichnung und Verzerrung der daraus entnommenen Lehrsätze im «Ring» setze einen mit den Grundsätzen der zeitgenössischen Haushaltslehren vertrauten Leser voraus. (Hartmut Beyer)
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Criteri e fonti della concezione «economica» ... Leggi tutto

Criteri e fonti della concezione «economica» di Alberti, con riferimenti ai testi antichi e medievali (fra i quali Vincenzo di Beauvais e l'epistola De cura rei familiaris dello Pseudo Bernardo)
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Volume conclusivo della serie dedicata alla Biblioteca ... Leggi tutto

Volume conclusivo della serie dedicata alla Biblioteca Riccardiana (per il precedente, Firenze 2006, cfr. MEL XXVIII 11872). La catalogazione riguarda 119 codici datati o sottoscritti entro l'anno 1500 e 24 risalenti agli anni 1501-1550 (fra i quali è incluso un vol. a stampa, con segnatura Ed. rare 677, che comprende parti manoscritte, a. 1513, con testi devozionali in latino fra cui l'inno Adoro te devote); segue una sezione che elenca 39 manoscritti scartati perché non pienamente rispondenti ai criteri adottati. Il catalogo è seguito dalla bibliografia e (con riferimento a tutti e quattro i volumi della serie) da una tavola di concordanza con le vecchie segnature Lami e dagli indici: dei manoscritti; cronologico dei manoscritti; di autori, opere e initia; dei nomi di persona e di luogo. È inoltre presente un indice delle 155 tavole fuori testo del volume IV, mentre le immagini di tutti i codici schedati nei quattro volumi sono contenute in un CD-ROM allegato alla pubblicazione. I manoscritti sono per la maggior parte in volgare; fra quelli in latino si segnalano: 2150 (composito con cinque unità codicologiche, I-II e IV-V sec. XV in., III a. 1388, contenenti opere di medicina fra cui: Gentile da Foligno Consilia medica, Benvenuto Grasso Cura egritudinum oculorum, Gerardo de Solo Practica de febribus); 2153 (a. 1446 e 1448: Pietro di Argelata Chirurgia, Antonio da Scarperia Tractatus de signis febrium, Antonio Guaineri De febribus, Pietro da Tossignano Receptae super nono Almansoris, Michele Savonarola Consilium de lapide renum); 2626 (composito con tre unità codicologiche, I-II a. 1498, III a. 1494, con testi alchemici in latino e in volgare, fra cui Raimondo Goffredo Verbum abbreviatum e pseudo-Arnaldo da Villanova Flos florum); 2930 (composito con tre unità codicologiche, I sec. XV ex., II sec. XV secondo quarto, III a. 1427, contenenti fra l'altro Francesco Petrarca Bucolicon carmen e un trattato De ortographia); 3003 (a. 1458, Francesco Michele del Padovano Speculum christianae probitatis); 3021 (composito con tre unità codicologiche, I sec. XVI in., II sec. XV med., III sec. XVI ex., contenenti fra l'altro Alessandro Braccesi Carmina, pseudo Bernardo di Chiaravalle Epistola de cura rei familiaris, Leonardo Bruni Oratio Heliogabali e Fabula Tancredi); 3026 (a. 1523, Ricoldo da Monte Croce Libellus contra legem Sarracenorum); 3035 (sec. XV med., Bernardino da Siena Quadragesimale de christiana religione); 3042 (a. 1474, Tolomeo Geographia, trad. Iacopo di Angelo da Scarperia); 3120 (sec. XV med., Ludovico Barbo Libellus de fundatione congregationis Sanctae Iustinae); 3591 (composito con tre unità codicologiche, I-II sec. XV med., III sec. XV seconda metà, contenenti fra l'altro Iacopo da Benevento De uxore cerdonis); 3598 (composito con cinque unità codicologiche, tutte sec. XV med., contenenti fra l'altro Enrico da Settimello Elegia e Plutarco De liberis educandis nella versione di Guarino Veronese); 3599 (a. 1299, Raimondo di Peñafort Summa de poenitentia e Summa de matrimonio); 3952 (a. 1404, Federico Petrucci Tractatus super permutatione beneficiorum con le aggiunte di Lapo da Poggibonsi e Disputationes, quaestiones et consilia, Lapo da Castiglionchio Allegationes, con la Tabula di Antonio da Budrio); 4061 (a. 1456, Bartolomeo da San Concordio Summa de casibus conscientiae, Francesco da Meyronnes Sermo de indulgentiis); 4086 (sec. XV med., Bartolomeo Lippi Notabilia sulle opere di san Cipriano e san Gregorio) e 4266 (a. 1449, Leonardo Bruni De bello Italico adversus Gothos). Recensioni di Dieter Girgersohn in «Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken» 94 (2014) 443-4 e di François Dolbeau in «Analecta Bollandiana» 133 (2015) 202 che segnala i manoscritti di contenuto agiografico: Firenze, Riccardiana, 2624 e 2858. (Federica Landi)
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