L'A. si pone sulla scia di studi precedenti (su tutti quelli del Gilson, come
La théologie mystique de saint Bernard Paris 1974 o
Saint Bernard, un itinéraire de retour à Dieu Paris 1964) - che hanno rivolto la propria attenzione alla terminologia che nelle opere di Bernardo allude a una condizione spaziale particolare o a specifici movimenti dell'anima - e punta sulle
Parabolae, come tipologia testuale che nella sua semplicità racchiude gli insegnamenti bernardini monasticamente più densi di significato e che nell'ambito che l'A. intende analizzare pare più rigogliosa di suggestioni. Si prendono esempi da opere anche tardo-antiche (come il
Liber de situ et nominibus locorum Hebraicorum di Girolamo o opere agostiniane quali, soprattutto, il
De civitate Dei e le
Confessiones) che possono avere esercitato delle influenze sul pensiero di Bernardo, sia per quanto concerne il lessico, sia per quanto attiene alle immagini; frequenti sono, inoltre, le escursioni nella letteratura di epoche assai successive al XII sec. Prima di passare nel dettaglio all'analisi del vocabolario topografico e di quello del movimento e all'immaginario corrispondente presente nelle
Parabolae, l'A. percorre rapidamente anche altre opere di Bernardo (principalmente i
Sermones super Cantica, le
Epistolae, l'
Ad clericos de conversione, i
Sermones de diversis e i
Sermones per annum) che possono essere utili alla chiarificazione della problematica. Quindi prosegue nella spiegazione del genere letterario della parabola - fruendo anche delle indagini di studiosi che si sono esercitati a lungo nella comprensione di questa tipologia e della declinazione particolare che prende in Bernardo (il Leclercq e il Casey su tutti) - e se ne ricercano antecedenti nella letteratura tardo-antica e medievale: si fanno i nomi di Prudenzio (
Psychomachia), di Anselmo (
Liber de humanis moribus per similitudines, di dubbia autenticità anselmiana) e di Galando di Reigny (
Parabolarium). Quindi, affronta ciascuna delle otto parabole bernardine e ne rileva i temi più importanti: quello del
paradisus che si raggiunge solo dopo l'abbandono della
regio dissimilitudinis, quello dell'alternativa tra Babilonia e Gerusalemme, quello dell'
ecclesia peregrinans, quello della
civitas che corrisponde all'anima dell'uomo, quello del matrimonio tra il figlio del re e dell'
Aethiopissa figura dello sposalizio tra Cristo e la sua chiesa e quello del
paradisus claustralis e della memoria dei peccati precedenti che è il presupposto per la rigenerazione dell'anima. Chiudono il volume una bibliografia, un indice generale e un indice dei riferimenti alle opere di Bernardo. (Francesco Vermigli)
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