Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. soppr. 267

Lezionario per l'intero anno di S. Maria degli Angeli in Firenze, con un breve complemento
prov. Firenze, S. Maria degli Angeli, monastero OSBCam
Il manoscritto si compone di un'unità principale, copiata sul posto, e di un quinione più piccolo forse della medesima origine, poiché l'impostazione grafica e il trattamento dei testi (suddivisi in otto lectiones come nel lezionario precedente) appaiono uguali. La prima unità è datata al f. 198, al termine della raccolta base poi integrata con altri testi: Completus est liber iste anno Domini MCCCLXXVI kal. februarii in loco sancte Marie de Angelis de Florentia cuius liber est iste (dunque la trascrizione si colloca tra la fine del 1376 e il gennaio 1377, se lo scriba adotta lo stile dell'incarnazione fiorentino).

U.C. I, ff. 1-228; a. 1376-1377; orig. Firenze, S. Maria degli Angeli, monastero OSBCam
I. ff. 1-228v, mutilo
Lezionario (30 novembre - 25 novembre)
ordinamento Per circulum anni . Dopo la serie dei testi nell'ordine cronologico, sono aggiunti complementi per festività e santi non compresi nella raccolta di base.
suddivisione lectiones Ogni testo è predisposto dall'origine in otto lectiones, numerate da rubriche. In aggiunta una scansione in otto lectiones, per lo più sfasate, è apposta a margine da un'altra mano.
note Per buona parte i testi, tratti salvo poche eccezioni dalle vitae e passiones tradizionali, si interrompono prima della normale conclusione, per non eccedere la misura delle lectiones cui devono adattarsi.

U.C. II, ff. 232-241; sec. XIV; orig. Firenze, S. Maria degli Angeli, monastero OSBCam
II. ff. 232-241v, mutilo
Segmento di lezionario
struttura I testi sono suddivisi dall'origine in otto lectiones.
note In principio (ff. 232-233) il copista distribuisce il testo su una sola colonna, passando invece a due dal f. 233v. Sopravvive un quinione di quella che doveva essere una raccolta più ampia, forse realizzata ad hoc come complemento della precedente, poiché non ripete ricorrenze già presenti in essa.

bibliografia Santa Maria degli Angeli. Corali, 92

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. soppr. 300

Leggendario per l'intero anno, originario dell'Emilia-Romagna
orig. Firenze; prov. Sant' Ellero (Firenze), S. Ellero, abbazia CVUOSB; Vallombrosa (Firenze), S. Maria, abbazia CVUOSB
Il leggendario, di origine emiliano-romagnola come evidenziano progetto agiografico e decorazione, era in area fiorentina fin dal Duecento. Una nota nel margine superiore del f. 1 ricorda infatti una transazione economica che lo ha per oggetto da parte di persone di tale area: Domnus Vanni monachus et [[presbyter]] sancti Iohannis evangeliste mutuavit super hoc libro solidos LX florenos X quem accepit a ser Manecto notario Florentino Martini de Conio et hoc fuit in presentia fratris Iacobi et fratris Iohannis. S. Martino di Quona - se questo è il luogo menzionato - era una parrocchia soggetta dal 1220 al giurispatronato del monastero di S. Ellero in Alfiano, a sua volta legato a Vallombrosa dal 1268; confermerebbe tale ricostruzione il fatto che proprio a Vallombrosa si trovava il manoscritto.

I. ff. 370
Leggendario (11 novembre - 8 novembre)
ordinamento Per circulum anni
note All'interno del leggendario è inserita una più recente unità codicologica, contenente la passione di Margherita. Caratteristica della raccolta è l'aggiunta in chiusura di molti dei testi della formula sul martirio Martyrizatus/a/i est/sunt..., anche laddove non abitualmente presente nella tradizione manoscritta.

bibliografia Diventare Santo, 211; Les vies latines de sainte Pélagie, 18; Paolo Diacono, Vita sancti Gregorii Magni, xv-xvi; Baroffio, Codici liturgici vallombrosani, 575; Berg, Studies, 46; Castaldi, Nuovi testimoni, 113-6; Del Furia, Supplementum BML, III, 577-92; Garrison, Mediaeval Italian Painting, III, 140-3

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. soppr. 302

Leggendario (seconda parte, complementare al ms. Conv. Soppr. 303), con diversi aggregati per lo più agiografici
prov. Firenze, S. Salvi, abbazia CVUOSB; Vallombrosa (Firenze), S. Maria, abbazia CVUOSB
Il codice è composto da un leggendario principale, cui si aggiunge a breve distanza di tempo la seconda unità e si assemblano in seguito frammenti varii; l'indice che occupa il f. 320, comprensivo dell'intero contenuto e di epoca vicina, dimostra che l'operazione avvenne precocemente. Come dichiara la doppia nota di possesso nel margine superiore del f. 1 (Monasterii sancti Salvii prope Florentiam - Nunc autem est monasterii Vallis Umbrose), il codice appartenne dapprima a S. Salvi, per cui forse fu prodotto: il patrono è infatti uno dei pochi santi ritratti nella relativa iniziale. In ogni caso, l'origine è fiorentina e probabilmente da collegarsi al ms. 303 dello stesso fondo, il cui programma agiografico è complementare.

U.C. I; sec. XII terzo quarto; orig. Firenze, S. Salvi, abbazia CVUOSB; prov. Firenze, S. Salvi, abbazia CVUOSB
I. ff. 1-267v
Leggendario (29 giugno - 27 novembre)
ordinamento Per circulum anni
suddivisione lectiones Molti dei testi ricevono una successiva scansione marginale in lectiones, in numero variabile fra tre e dodici.

U.C. II; sec. XII terzo o ultimo quarto
II. ff. 267v-272v - Vita et miracula sancti Leonardi Nobiliacensis (= BHL 4862-4863-4864-4865-4866-4867-4868-4869-4870-4871)
Vita sancti Leonardi confessoris
inc. Beatus igitur Leonardus temporibus Anastasii imperatoris in provincia Galliarum - expl. variique hominum langores per intercessionem eius ibidem curantur, prestante Domino nostro Iesu Christo qui cum Patre et Spiritu Sancto vivit et regnat per omnia saecula saeculorum
miracula I inc. Preterea post transitum sancti Leonardi
II inc. Quidam autem vicecomes Lemovicensium
III inc. Alterum quoque miraculum
IV inc. Rursus quidam peregrinus ex longinqua satis regione
V inc. Aliud quoque quod fecit prodigium
VI inc. Factum est autem quodam tempore
VII inc. Preterea super fluvium Rodanum
VIII inc. Quin etiam cuidam servo suo
IX inc. Preterea in Pictaviensi diocesi - expl. et nos de tantis miraculis referamus gratias et laudes Deo et sancto Leonardo qui cum Patre et Spiritu Sancto vivit et regnat in saecula saeculorum
Leonardus Nobiliacensis, in dioecesi Lemovicensi confessor VI saec.: Vita + miracula
note La sezione sui miracoli è distinta andando a capo (f. 270v), e così sono separati i singoli miracoli (ad eccezione del n° 4870 che segue senza interruzione il precedente). Dall'explicit viene eraso et sancto Leonardo, che resta tuttavia visibile. Suddivisione in dodici lezioni.

III. ff. 272v-277 - Vita sancti Gaudentii Novariensis ep. (= BHL 3278)
In sancti Gaudentii confessoris
inc. Beatus Gadentius Yporediensis urbis regionis Hisperie - expl. postulemur ut suis meritis adiuvemur cuius natalitia celebramus eo opitulante qui cum Patre et Spiritu Sancto vivit et regnat in saecula saeculorum
Gaudentius Novariensis episcopus n. 337, m. 22-1-418: Vita
note I ff. 273-280 costituiscono un fascicolo di minore altezza (circa 2 cm meno degli altri, con riduzione del margine inferiore), ma vi è continuità di copista con il foglio precedente dove ha inizio il testo su Gaudenzio, di mano differente da quella all'opera per Leonardo.

IV. ff. 277-280v
Scambio epistolare attribuito a Damaso e Gerolamo sulla Genesi (de septem vindictis Cain)
note Al termine dell'unità, pressoché coeva rispetto alla precedente, una nota corsiva osserva che le sezioni assemblate in seguito sono databili al XIV/XV secolo, mentre il manoscritto principale sarebbe del X o XI.

U.C. III; sec. XIII/XIV
V. ff. 281-300v - Atto Pistoriensis episcopus n. 1070/1080, m. 21-6-1153, Vita sancti Iohannis Gualberti abbatis Vallisumbrosae (= BHL 4398)
Vita sancti Iohannis Gualberti
suddivisione lectiones Sono segnati più cicli di lectiones da due diverse mani, di numero variabile fra tre, quattro, undici e dodici.
inc. Tempore quo simoniaca et Nicolaitarum hereses - expl. sunt preterea nunnulla alia de venerabili patre
Iohannes Gualberti, congr. Vallisumbrosae fundator n. ca. 995, m. 12-7-1073: Vita
note Il testo rimane mutilo in corrispondenza della prima frase dell'ultimo capitolo (LXXXVII: cfr. PL 146,704D).

U.C. IV; sec. XIII/XIV
VI. ff. 301-302v - Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298, Legenda aurea, cap. 101 (Marta) (= BHL 5548)
In natale sancte Marthe hospite Domini nostri Iesu Christi
inc. Martha hospita Christi Syro patre Eucharia matre regali ex progenie descendit - expl. ibi evangelium Christi predicans post decimum annum a dormitione Marthe in pace quievit
Martha hospita Christi virgo: Vita
data liturgica 29 luglio
note La formulazione del titolo, con l'indicazione della data di destinazione del testo, suggerisce che l'origine di questo frammento fosse un leggendario.

U.C. V; sec. XIV
VII. ff. 303-310v
Frammento di lezionario
ordinamento I testi non seguono un ordine per annum. L'interesse per questo fascicolo, estrapolato dal codice di origine, fu con ogni probabilità dovuto alla presenza del primo di essi, relativo a Salvio ossia al patrono della sede di conservazione del leggendario cui questi frammenti sono accorpati.

U.C. VI; sec. XIV
VIII. ff. 311-314v
Frammento di lezionario
note Sono compresi sette sermoni già divisi in cicli di otto lectiones (quattro attribuiti ad Ambrogio, uno a Fulgenzio, due ad Agostino) legati a festività dalla domenica infra octavam del Battista alla domenica dopo Natale. Rimane la sola titolatura di un successivo.

U.C. VII; sec. XIV
IX. ff. 315-316v - Iacobus de Varagine n. 1228/1229, m. 13/14-07-1298, Legenda aurea, cap. 145 (Francesco) (= BHL 3130)
Vita santi Francisci confessoris
inc. Franciscus servus et amicus Altissimi - expl. que protinus canens non nisi licentiata recessit
Franciscus Assisiensis OFM n. 1182, m. 4-10-1226: Vita
note Il testo comprende i periodi 14-162, pp. 1017-25 dell'edizione Maggioni.

U.C. VIII; sec. XIV
X. ff. 317-319v - Dedicatio ecclesiae sanctae Mariae ad Nives (= BHL 5403)
In festo sancte Marie de nive
suddivisione lectiones Il testo è suddiviso in dodici lectiones.
inc. Tempore quo Liberius papa beati Petri sedem provida gubernatione regebat - expl. cuius quidem beneficia plenis effectibus in ipsa ecclesia exuberant cotidie, ad laudem et gloriam omnipotentis Dei eiusque genitricis semper virginis Marie et omnium sanctorum qui vivit et regnat in saecula saeculorum
Maria virgo et mater Iesu (miracula in variis locis facta, fundationes ecclesiarum, translationes, etc.): Dedicatio
note Il codice si conclude con un f. 320 sul cui recto è stilato l'indice dell'intero contenuto, aggiunto dunque a composizione già avvenuta; i rimandi sono a numeri di pagina segnati consecutivamente sui fogli di tutte le unità, nel margine del verso. L'asportazione di un tassello nell'angolo inferiore ha eliminato le voci successive a Scolastica.

bibliografia Bibbie atlantiche, 294; Diventare Santo, 212; Baroffio, Codici liturgici vallombrosani, 575; Berg, Studies, 253-4; Del Furia, Supplementum BML, III, 555-66

Firenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Mugellano 13

Leggendario per l'intero anno di origine fiorentina, cui si aggregano altri materiali agiografici
prov. Firenze, S. Maria degli Angeli, monastero OSBCam; S. Piero a Sieve (Firenze), Bosco ai Frati, convento OFM; Cosimo de' Medici (1389-1464); Lorenzo de' Medici
L'assemblaggio delle sezioni è avvenuto precocemente, poiché il codice era già di questa consistenza quando fu donato a S. Francesco del Bosco di Mugello dai fratelli Cosimo e Lorenzo de' Medici, come si ricorda al f. 283: MCCCCXXXVIII hunc librum Cosma et Laurentius Iohannis de Medicis dedicaverunt ecclesie sancti Francisci del Bosco de Mugello Florentine diocesis (...); si aggiunge sotto, in scrittura più piccola della seconda metà del XV secolo, De la P. de Castello Firentino, segno di un temporaneo spostamento nella pieve appunto di Castefiorentino prima del ritorno al Convento del Bosco. Al f. 1 sopravvive, in parte rovinata, la precedente nota di possesso relativa alla prima unità codicologica: Iste liber est monasterii sancte Marie de Angelis de Florentia ad usum domini Thome magistri plebani sancte Marie Imprunetane presbiteri Florentini.

I. ff. 1-279v
Leggendario (30 novembre - 27 novembre)
ordinamento Per circulum anni
segni d'uso Almeno due mani operano sistematicamente sulla raccolta. Una crea una rete di rimandi interni, segnalando nella posizione liturgica opportuna i santi dei quali non compare una vita/passione propria perché la narrazione che li riguarda è compresa all'interno dei testi relativi ad altri; e rinvia a questi ultimi, indicando con segni sempre diversi il punto di inizio delle sezioni che interessano. L'altro glossatore, meno presente, rimanda invece a volumi liturgici o alla Bibbia, che dovevano essere a disposizione dei lettori, per lectiones e omelie da leggersi per determinati santi.
note Il leggendario è composto da due unità codicologiche, la seconda delle quali, dal f. 230, prosegue la prima (a differenza della terza, gustapposta al corpus coerente formato dalle prime due).