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Véronique Abbruzzetti Risus condemnabilis? De quelques formes du comique cur. Claude Perrus , Paris, Publications de la Sorbonne Nouvelle 1994 =Arzanà 2
(1994)
127-48
Abstract
Indagine sulle condanne del ridere nel Medioevo e in particolare presso i predicatori domenicani del XIV sec. Si citano i testi della
Regula Magistri , della
Regula Benedicti , di Ugo da San Vittore, di Graziano, di Guglielmo Peyraut, di Domenico Cavalca, in opposizione alle espressioni dell'
hilaritas francescana e al'indulgenza di Tommaso d'Aquino. (Francesco Stella)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 16 - 8459
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-risus-condemnabilis/267260
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Maria Pia Alberzoni Ora et labora. La concezione del lavoro nella tradizione monastica fino agli inizi del XIII secolo La grazia del lavoro . Atti del VII Convegno storico di Greccio. Greccio, 8-9 maggio 2009 cur. Alvaro Cacciotti - Maria Melli , Milano-Roma, Biblioteca francescana-Centro culturale Aracoeli 2010 (Biblioteca di «Frate Francesco» 9) pp. 198, 15-34
Abstract
Riflessione sul rapporto monaco-lavoro. Sulla base della concezione religiosa di lavoro, lo studio ricostruisce il significato di tale concezione a partire dai primi secoli del cristianesimo mettendo in luce e discutendo sia la contraddizione emergente fra indicazioni evangeliche e vita pratica sia la necessità di procedere a una corretta esegesi delle citazioni neotestamentarie. Il lavoro si sofferma poi sul tema centrale, il senso del lavoro per il monaco: il
De opere monachorum di Agostino, la
Regula di Benedetto insieme alla
Regula Magistri costituiscono le fonti principali attraverso cui viene condotta la riflessione e sottolineato come sin dal primo monachesimo si attribuì al lavoro un valore ascetico: strumento per evitare l'ozio ed esperienza di elevazione dello spirito, ma nello stesso tempo possibiltà con i proventi che si ricavavano di soccorrere i poveri con l'elemosina e di offrire ospitalità ai viandanti. Nella parte conclusiva del lavoro viene evidenziato come soltanto dal X secolo in poi, con gli sviluppi successivi del monachesimo e le sue riforme, si offrì una prospettiva diversa al lavoro manuale che divenne soprattutto prerogativa dei coloni del monastero chiamati a coltivare le numerose terre a esso pertinenti, mentre i monaci si dedicavano soprattutto al lavoro liturgico della preghiera. (Maria Antonietta Chirico)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 32 - 6924
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-ora-et-labora-la-concezione-del-lavoro-nella-trad/602215
Pedro Max Alexander La prohibición de la risa en la «Regula Benedicti». Intento de explicación e interpretación Zweiter internationaler Regula Benedicti-Kongress. Second International Congress on the Rule of St. Benedict. Deuxième Congrès international sur la Règle de saint Benoît. Maria Laach, 15.-20.9.1975 Hildesheim, Gerstenberg 1977 =RBS 5
(1976)
225-83
Abstract
L'A. esamina il significato della proibizione del ridere nella
Regula Benedicti e affianca all'analisi del testo (condotta in parallelo con la
Regula Magistri ) un inquadramento di tale proibizione nella tradizione patristico-monastica (Clemente Alessandrino, Origene, Basilio, Giovanni Crisostomo, Gregorio di Nissa, Teodoreto di Ciro, Pacomio, Gerolamo, Agostino) nonché l'esame dei temi del riso e del pianto nelle Scritture
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Benedictus Casinensis abbas n. 480 ca., m. post 547 Augustinus Aurelius, Fortleben Basilius Caesariensis episcopus, Fortleben Biblia sacra, FORTLEBEN Clemens Alexandrinus, Fortleben FORTLEBEN Gregorius Nyssenus, Fortleben Hieronymus Stridonius, Fortleben Iohannes Chrysostomus, Fortleben Origenes Alexandrinus, Fortleben Pachomius monachus, Fortleben Regula Magistri Theodoretus Cyrensis episcopus, Fortleben Scheda N: 1 - 440; 4 - 450
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-la-prohibición-de-la-risa-en-la-regula-benedicti-/251273
Alberich Martin Altermatt La celebración del domingo según la Regla de Maestro y la Regla de San Benito. Porque tenemos el domingo como memorial de la Resurreción pascual I CMon 31
(1996)
84-100
Abstract
In questa prima parte del saggio si analizzano le officiature, la celebrazione eucaristica, le dispense dal silenzio e le altre peculiarità previste per il giorno domenicale (inteso come memoriale della Risurrezione) nella
Regula Magistri . Traduzione del saggio apparso in
Der Sonntag. Anspruch-Wirklichkeit-Gestalt. Jakob Baumgartner zum 60. Geburtstag Würzburg 1986 (cfr. MEL XIII 1869) e parzialmente pubblicato in francese in «Liturgie» 88 (1994) 18-37
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 18 - 2994; 20 - 3297
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-la-celebración-del-domingo-según-la-regla-de-maes/290439
Alberich Martin Altermatt «Weil der Sonntag als Gedenktag der österlichen Auferstehung gilt». Feier und Spiritualität des Sonntags nach der Magister- und Benedikstregel Der Sonntag. Anspruch - Wirklichkeit - Gestalt . Jakob Baumgartner zum 60. Geburtstag cur. Alberich Martin Altermatt - Walter Heim - Thaddäus A. Schnitker , Würzburg-Freiburg (Schweiz), Echter-Universitätsverlag Freiburg (Schweiz) 1986 pp. 364, 44-81
Abstract
L'A. evidenzia gli aspetti che, nella liturgia e nell'organizzazione
... Leggi tutto L'A. evidenzia gli aspetti che, nella liturgia e nell'organizzazione concreta del giorno della domenica, tendono a ricordare la resurrezione sia nella
RM , sia nella
RB ; segnala, inoltre, la presenza di tali «traces pascales» nel monachesimo prebenedettino.
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 10 - 1939; 13 - 1869
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-weil-der-sonntag-als-gedenktag-der-österlichen-au/251449
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Arnold Angenendt Ist Liturgie ein Spiel? Religiosus Ludens. Das Spiel als kulturelles Phänomen in mittelalterlichen Klöstern und Orden cur. Jörg Sonntag , Berlin-Boston, MA, W. de Gruyter 2013 (Arbeiten zur Kirchengeschichte 122) pp. XII-300, 41-61
Abstract
Nach einigen allgemeinen Bemerkungen zum (religösen) Kult und dessen Formung zu einem festen Ritus beschäftigt sich der A. mit den Ursprüngen und Entwicklung der christlichen Liturgie in der Spätantike und Frühmittelalter vor dem Hintergrund des Wort-Gottesdienstes (
lectio et oratio ), der Taufe sowie der Eucharistie. Besonderes Augenmerk legt der Vf. dabei auf die mittelalterlichen Phänomene der Musik, des Spiels und des Tanzes im Lichte von Lobgesängen, Hymnen, des gregorianischen Chorals und der geistlichen Spiele wie Oster-, Marien- oder Nikolausspiele. Daran anschließend wird die Klosterliturgie näher unter die Lupe genommen. Das gemeinschaftliche Beten und Singen von Psalmen sowie die Feier der Eucharistie anfänglich im Kreise der Gemeinde-Gottesdienste (belegbar in der
Regula Magistri und der
Regula Benedicti ) werden ebenso behandelt wie die karolingische Klosterliturgie und deren reichsweiten Vereinheitlichung unter Benedikt von Aniane (mit Blick auf die täglichen Gebete und Messfeiern und verdeutlicht an dem anianischen Kloster-Offizium). Ein eigenes Kapitel wird der Entwicklung von der Eucharistie zur spätmittelalterlichen Messe und der damit verbundenen perfekten Ritualisierung der Liturgie gewidmet. Nicht unberücksichtigt bleibt die bei den Kluniaszensern aufkommende Kritik gegen Stiftungsliturgie und den Austausch von Schenkung und Gebet. Als Quellen werden hier u.a. die
Constitutiones Hirsaugienses des Wilhelm von Hirsau, der
Ordo Cluniacensis I des Bernardus und die
Antiquiores consuetudines Cluniancensis monasterii des Udalricus Cluniacensis sowie das
Exordium Cistercii . Anhand des
Liber specialis gratiae der Mechthild von Hackeborn zeigt der A. ein besonderes, visionäres Spielelement in der Liturgie auf. (Michael Bachmann)
Riduci
Argomenti e indici Liturgia Benedictus Anianensis abbas n. 750 ca., m. 11-2-821 Cluniacensi Exordium Cistercii coenobii Hymni, Forme liturgiche Monachesimo e ordini religiosi Regula Magistri Teatro liturgico Benedictus Casinensis abbas n. 480 ca., m. post 547 ,
Regula Bernardus I Cluniacensis monachus saec. XI ,
Ordo Cluniacensis sive Consuetudines Guillelmus Hirsaugiensis abbas m. 5-7-1091 ,
Constitutiones sive Consuetudines monachorum Hirsaugiensium [ca. 1077-1080] Mathildis de Hackeborn n. 1241 ca., m. 19-11-1299 ,
Liber specialis gratiae Udalricus Cellensis prior n. 1029, m. 14-7-1093 ,
Antiquiores consuetudines Cluniacensis monasterii Scheda N: 35 - 5954
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-ist-liturgie-ein-spiel/643162
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Gabriele Archetti I monaci a tavola: norme e consuetudini alimentari Gli spazi della vita comunitaria . Atti del Convegno internazionale di studio Roma-Subiaco, 8-10 giugno 2015 cur. Letizia Pani Ermini , Spoleto (Perugia), Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 2016 (Incontri di studio 13. De re monastica 5) pp. XI-637, 305-27
Abstract
Il saggio informa sull'importanza fisica e soprattutto mentale che il cibo ha nella vita del monaco. L'A., facendo più volte riferimento alle regole del Maestro e di Benedetto, mette in risalto come il controllo della gola venga considerato la prima tappa di ogni serio percorso ascetico e di come la continenza alimentare abbia un ruolo chiave nel controllo delle passioni di ogni singolo monaco. Si fornisce inoltre un elenco di pietanze delle quali i monaci si nutrivano e un altro di pietanze proibite nella vita giornaliera, ma concesse in caso di malessere fisico. (Tommaso Di Giovanni)
Riduci
Argomenti e indici Scheda N: 39 - 6512
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-i-monaci-a-tavola-norme-e-consuetudini-alimentari/710261
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Gabriele Archetti «Mensura victus constituere». Il cibo dei monaci fra oriente e occidente L'alimentazione nell'Alto Medioevo: pratiche, simboli, ideologie . Spoleto, 9-14 aprile 2015 Spoleto (Perugia), Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 2016 (Settimane di studio del Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo 63) pp. XV-1090, 757-95
Abstract
Prendendo le mosse dalla conoscenza dietetica di Benedetto di Aniane, attestata dal suo biografo Ardone nella
Vita Benedicti abbatis Anianensis et Indensis , il saggio si dedica alla percezione del cibo nella tradizione claustrale occidentale e orientale. Il cibo, dono divino e considerato benefico e curativo, di sostentamento nei momenti di preghiera intensa per parte della tradizione monastica (come attestano, ad esempio, gli
Statuta di Pietro il Venerabile) e la cui privazione corrisponde spesso, nel modello benedettino, alla volontà di condivisione con i fratelli (si vedano per questo i
Dialogi gregoriani) è tuttavia da sempre oggetto di valutazioni contrastanti anche all'interno dell'ordine benedettino stesso. Le
regulae monastiche e i loro commenti (le
Regula monachorum di Cesario di Arles, le
Regulae Benedicti ,
Magistri ,
Macarii , di Aureliano, di Fruttuoso, la
Regula solitariorum di Grimlaico, l'
Expositio Regulae di Ildemaro di Reims, la lettera di Teodomaro di Cassino a Carlo Magno) fanno comprendere i criteri adottati in Occidente in merito a tipo di cibo, quantità e tempi della refezione e del digiuno - sia in relazione allo stato di salute sia alla pratica della carità. In particolare, in merito alla misura degli alimenti, l'A. fa riferimento a Paolo Diacono,
(Historia Langobardorum ), Grimlaico, Pier Damiani (
epistolae ). Viene trattata di seguito la questione del valore dell'assunzione della carne, da un punto di vista normativo nelle
regulae e più in generale nella comprensione teologica e culturale medievale. Fra le fonti menzionate: Ildegarde di Bingen (
Liber divinorum operum ), Beda (
Hexaemeron ), Rabano Mauro (
De clericorum institutione ), i decreti del sinodo di Ludovico il Pio dell'816, la
Constitutio Ansegisi abbatis dei
Gesta abbatum Fontanellensium , gli atti del primo sinodo di Aquisgrana, la
Vita sancti Lupicini abbatis , la
Navigatio sancti Brendani , la
Vita Cuthberti di Beda, un'epistola di papa Zaccaria a Bonifacio, le
consuetudines del monastero di Cluny di Udalrico, Eccheardo (
Casus sancti Galli ). Il saggio si chiude con una riflessione sull'astinenza e il digiuno, regolati, oltre che dai testi normativi sopra elencati, dalle seguenti fonti: la
Regula di Donato, il
Libellus a regula sancti Benedicti subtractus , la
Regula di Leandro di Siviglia, la
Regula communis ,
cuiusdam patris ad monachos , l'
Expositio in Regulam di Smaragdo, la già menzionata
Expositio di Ildemaro, e lla
Regula di Abelardo. (Chiara Santarossa)
Riduci
Argomenti e indici Monachesimo e ordini religiosi Aachen (816), Concili e sinodi Aachen (817), Concili e sinodi Ansegisus Luxoviensis abbas n. 770 ca., m. 20-7-833 Benedictus Anianensis abbas n. 750 ca., m. 11-2-821 Bonifatius n. 675 ca., m. 5-6-754 Brandanus (Brendanus) Clonfertensis abbas Cuthbertus Lindisfarnensis episcopus n. 634 ca., m. 687 Gesta sanctorum patrum Fontanellensis coenobii Institutiones canonicorum et sanctimonialium Aquisgranenses Karolus Magnus rex n. 742, m. 28-1-814 Libellus a Regula sancti Benedicti subtractus Ludovicus I imperator n. 778, m. 20-6-840 Lupicinus Iurensis abbas saec. V ex. Navigatio sancti Brendani (Sanctus Brendanus, filius Finlocha nepotis Alti, de genere Eogeni stagni Len regionis Mumenensium ortus fuit... Sanctus vir Brendanus magnae abstinentiae et virtutibus clarus... Sanctus Brandanus ex ea parte Hybernie que Mitunsis dicitur oriundus fuit... Sanctus Brandanus erat vir magne astinentie et virtutibus clarus, trium milium fere monacorum pater... Sanctus Brandanus in regione Numensium ortus fuit... ) Regula communis (Solent enim nonnulli ob metum gehennae in suis... ) Regula cuiusdam patris ad monachos (Caveat lector bonus, ne suo sensui obtemperet Scripturas, sed Scripturis sanctis obtemperet sensum suum... ) Regula Macarii Regula Magistri Abaelardus Petrus n. 1079, m. 1142 ,
Epistolae Amalarius Symphosius, Mettensis chorepiscopus pseudo ,
Institutiones canonicorum et sanctimonialium Aquisgranenses Ardo Anianensis monachus n. 783, m. 7-3-843 ca. ,
Vita sancti Benedicti abbatis Anianensis et Indensis (Dominis merito venerabilibus... Iampridem, dilectissimi fratres, vestrae ad me delatae sunt litterae... Igitur vir ven. nomine et merito Benedictus ex Getarum genere... ) Aurelianus Arelatensis episcopus n. 523, m. 16-6-551 ,
Regula ad monachos Aurelianus Arelatensis episcopus n. 523, m. 16-6-551 ,
Regula ad virgines Beda Venerabilis n. 672/673 ca., m. 26-5-735 ,
Hexaemeron Beda Venerabilis n. 672/673 ca., m. 26-5-735 ,
Vita sancti Cuthberti (Domino ... Eadfrido... Quia iussistis, dilectissimi, ut in libro quem de vita... Principium nobis scribendi de vita b. Cuthberti Hieremias... Quis Domini expediet caelestia munera dictis... ) Benedictus Anianensis abbas n. 750 ca., m. 11-2-821 ,
Synodi I Aquisgranensis decreta authentica [a. 816] (?) Benedictus Anianensis abbas n. 750 ca., m. 11-2-821 ,
Synodi II Aquisgranensis decreta authentica [a. 817] Benedictus Casinensis abbas n. 480 ca., m. post 547 ,
Regula Caesarius Arelatensis episcopus n. 470 ca., m. 27-8-542 ,
Regula monachorum Donatus Vesuntinus episcopus n. 590/597, m. 660 ca. ,
Regula ad virgines Ekkehardus IV Sangallensis monachus n. 980/990, m. post 1056 ,
Casuum Sancti Galli continuatio Fructuosus Bracarensis episcopus n. 600/610, m. 9-4-665 ca. ,
Regula communis (?) (Solent enim nonnulli ob metum gehennae in suis... ) Fructuosus Bracarensis episcopus n. 600/610, m. 9-4-665 ca. ,
Regula monachorum (Post dilectionem Dei et proximi domini quod est... Primae horae observanda mensura sancita est dicente propheta... ) Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604 ,
Dialogorum libri IV Grimlaicus saec. IX ante med. ,
Regula solitariorum Hildegardis Bingensis abbatissa n. 1098, m. 17-9-1179 ,
Liber divinorum operum (Et factum est in sexto anno postquam mirabiles verasque visiones, in quibus per quinquennium... Et vidi velut in medio (Ez. 1, 4) -- Et imago haec dicebat: Ego summa et ignea vis, quae omnes viventes scintillas... ) Hildemarus monachus v. 821, m. 850 ca. ,
Commentarium in Regulam sancti Benedicti [recensiones tres : recensio Hildemari (no . 1), recensio sub nomine Basilii (no . 2), recensio sub nomine Pauli Diaconi (no . 3)] (Tres enim sunt eccl Hrabanus Maurus n. 780 ca., m. 4-2-856 ,
De institutione clericorum [una cum epistola praefatoria ad Haistulfum archiepiscopum ] (Ecclesia ergo Dei catholica, quae per totum orbem dilatata diffunditur... Cum te, sancte pater, pro merito summe pietatis plurimi venerentur... ) Leander Hispalensis episcopus n. 540 ca., m. 13-3-599/600 ,
De institutione virginum et de contemptu mundi Paulus Diaconus n. 720/730, m. 797 ca. ,
Historia Langobardorum Petrus Damiani n. 1007, m. 22/23-2-1072 ,
Epistolae Petrus Venerabilis n. 1092/1094, m. 25-12-1156 ,
Statuta Smaragdus Sancti Michaelis Virdunensis abbas fl. 819-830 ca. ,
Expositio in Regulam sancti Benedicti Theodemar Casinensis abbas sedit 778-797 ,
Epistola ad Karolum regem Francorum Udalricus Cellensis prior n. 1029, m. 14-7-1093 ,
Antiquiores consuetudines Cluniacensis monasterii Zacharias papa sedit 741-752 ,
Epistolae
Scheda N: 38 - 7031
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-mensura-victus-constituere-il-cibo-dei-monaci-fra/698826
Gabriele Archetti «Nihil operi Dei praeponatur». Il tempo dei monaci nell'alto medioevo «Tempus mundi umbra aevi». Tempo e cultura del tempo tra Medioevo e età moderna . Atti dell'incontro nazionale di studio (Brescia, 29-30 marzo 2007) cur. Gabriele Archetti - Angelo Baronio , Brescia, Fondazione Civiltà Bresciana 2008 (Storia, cultura e società 1) pp. VIII-540, 51-80 tavv.
Abstract
L'A. propone uno studio sul tempo monastico nell'alto medioevo riservando particolare attenzione alla
Regula Magistri e alla
Regula Benedicti , considerata soprattutto alla luce del commento di Idelmaro di Corbie (sec. IX) per i monaci di San Pietro in Monte di Civate (Lecco). Il tratto distintivo del tempo in ambito monastico viene individuato nella tendenza a privilegiare il tempo della preghiera su quello lavorativo secondo una prospettiva comunitaria
Riduci
Recensioni e segnalazioni
Argomenti e indici Scheda N: 33 - 7056
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-nihil-operi-dei-praeponatur-il-tempo-dei-monaci-n/607848
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Gabriele Archetti «Noli pane satiari». Il pane sulla tavola dei monaci La civiltà del pane. Storia, tecniche e simboli dal Mediterraneo all'Atlantico . Atti del Convegno internazionale di studio (Brescia, 1-6 dicembre 2014) cur. Gabriele Archetti , Spoleto (Perugia), Fondazione Centro italiano di studi sull'Alto Medioevo (CISAM) 2015 (Centro studi longobardi. Ricerche 1) pp. 698, 701, 675, 1663-704 tavv.
Abstract
Vi sono molteplici testimonianze di come santi, eremiti e monaci si alimentassero di solo pane per portare avanti il proprio percorso di perfezionamento spirituale. L'A. menziona Benedetto di Aniane (
vita di Ardone), Palladio (riguardo le vite di Antonio e Paolo l'Eremita) e Gregorio Magno. Vengono presentate, inoltre, testimonianze iconografiche dove il pane compare in contesti religiosi e vengono offerti esempi tratti dalle
Vitae Patrum . In genere, tuttavia, il pane non è oggetto di particolari attenzioni nelle regole monastiche, forse perchè costituiva comunque l'alimento principe della dieta dei monaci. Viene citato nella regola di Valdaberto di Luxeuil, nell'adespota
Regula communis del VII secolo e nella
Regula cuiusdam patris ad monachos . Ad ogni modo, i rimandi principali all'uso del pane sono contenuti in massima parte nella
Regula Magistri e in quella di Benedetto. Per ciò che riguarda la tipologia dei prodotti della panificazione, vi sono larghe attestazioni, sia nelle
Vitae Patrum , sia in altre fonti, come, ad esempio, Lanfranco di Canterbury (
Decreta ). In conclusione, si fa un cenno alla simbologia del pane in ambiente monastico, ma la questione non viene approfondita. (Simona Martorana)
Riduci
Argomenti e indici Monachesimo e ordini religiosi Benedictus Anianensis abbas n. 750 ca., m. 11-2-821 Patrum vitae Regula communis (Solent enim nonnulli ob metum gehennae in suis... ) Regula cuiusdam ad virgines (Abbatissa monasterii qualis esse debeat. Abbatissa monasterii non tam genere quam sapientia et sanctitate nobilis esse debet, ut, quae sermonem ad erudiendas animas iusta eruditione lucubrat... ) Regula cuiusdam patris ad monachos (Caveat lector bonus, ne suo sensui obtemperet Scripturas, sed Scripturis sanctis obtemperet sensum suum... ) Regula Magistri Ardo Anianensis monachus n. 783, m. 7-3-843 ca. ,
Vita sancti Benedicti abbatis Anianensis et Indensis (Dominis merito venerabilibus... Iampridem, dilectissimi fratres, vestrae ad me delatae sunt litterae... Igitur vir ven. nomine et merito Benedictus ex Getarum genere... ) Benedictus Casinensis abbas n. 480 ca., m. post 547 ,
Regula Fructuosus Bracarensis episcopus n. 600/610, m. 9-4-665 ca. ,
Regula communis (?) (Solent enim nonnulli ob metum gehennae in suis... ) Gregorius I papa n. 540 ca., m. 604 ,
Dialogorum libri IV Ionas Bobiensis fl. 618-659, m. post 659 ,
Regula cuiusdam ad virgines (?) (Abbatissa monasterii qualis esse debeat. Abbatissa monasterii non tam genere quam sapientia et sanctitate nobilis esse debet, ut, quae sermonem ad erudiendas animas iusta eruditione lucubrat... ) Lanfrancus Cantuariensis archiepiscopus n. 1010 ca., m. 28-5-1089 ,
Decreta Waldebertus Luxoviensis abbas n. 629 ca., m. 670 ca. ,
Regula cuiusdam ad virgines (?) (Abbatissa monasterii qualis esse debeat. Abbatissa monasterii non tam genere quam sapientia et sanctitate nobilis esse debet, ut, quae sermonem ad erudiendas animas iusta eruditione lucubrat... ) Scheda N: 38 - 7032
Permalink: http://www.mirabileweb.it/mel/-noli-pane-satiari-il-pane-sulla-tavola-dei-monaci/693474