sec. XV in. data stimata cart. ff. III, 198, I', numerati 2-200; fascicoli 1 (12), 2 (9), 3-16 (12), 17 (10): i ff. 131-178 (fascicoli 12-15) hanno segnatura di successione alfabetica (a-d ); il quinterno finale è segnato a Dimensioni: 412 x 292; specchio di scrittura: 36 [301] 76 x 30 [80 (26) 87] 70 (f. 8r); rr. 2/ll. 63 (variabili)Legatura modernaStato di conservazione Sono sciolti i ff. 1, 22-23 e 179.Ente possessore Prato, S. Stefano, propositura (sec. XV. 2 - XIX in.)Stemma Nomi Geminianus de Inghiramis doctor iuris, possessore (sec. XV)Storia del manoscritto A f. 1r: MCCCCXXI die XXVIII septembris. Ego Geminianus ser Nicholai de Ingerramis de Prato prepositus Pistoriensis et auditor sacri pallatii et prior Sancti Fridiani de Florentia emi lecturam istam domini Iohannis de Ligniano super Clementinas cum ceteris tractatibus inscriptis in ipso libro dicta die pro pretio decem florenorum de camera. Flor. 10 . Testimonianza del possesso dell'Inghirami anche a f. 2r dove sono presenti nota e stemma. Evidenti stacchi codicologici sia in corrispondenza del succedersi di varie mani sia all'inizio di opere diverse (in coincidenza con il penultimo e l'ultimo fascicolo) sottolineano la scarsa compattezza della compagine, che però mal si presta ad essere descritta come unità composita. Nel 1442 l'Inghirami, nella sua collezione libraria, aveva almeno due volumi contenutisticamente analoghi: il nr. 7, contenente, Giovanni da Legnano, Simone da Brossano, ed il Liber minoricarum di Bartolo da Sassoferrato (ora ms. Firenze, BML Edili 55), ed il nr. 64, quasi certamente identificabile con questo nostro; più diversi «pezzi» nel consistente zibaldone nr. 11, tra i quali compaiono ancora i Minorica , il Tractatus de repraesaliis e le Quaestiones di Bartolo da Sassoferrato (cfr. Mss. med. PO , pp. 94, 97 doc. III.2; vd. CODEX/Materiali in linea). Il manoscritto è identificabile con il nr. 13 della lista dei manoscritti ricevuti dal Baldanzi nel 1845 dalla Propositura.Bibliografia Guasti, Ricordanze (1888), p. 41 nr. 21; Margiotta Broglio Ideali (1967); Maffei, Biblioteca (1971), pp. 222 n. 14, 223 n. 16, 224 n. 19; De Feo Inventario (1979), I p. 237; Bandini-Fantappiè Archivio (1984), p. XLVII nr. 13; Bertram Clementinenkommentare (1997), p. 150; Mss. med. PO (1999), pp. 59-60 scheda 55, tav. LXXI; Bartocci Ereditare (2009), pp. 135, 138, 141, 458
numero d'ordine: I
numero d'ordine: II
numero d'ordine: III
numero d'ordine: IV
numero d'ordine: V
numero d'ordine: VI
VI. ff. 179ra-189va Bartholus de Saxoferrato n. 10-11-1313/1314, m. 10-7-1357 , Liber minoricarum decisionum prol. inc. Iohannes episcopus ... Ad perpetuam rerum memoriam text. inc. Hoc autem opusculum ordino in quattuor libros primo de hereditatibus text., f. 189va inc. Pone: fratres Predicatores sunt mendicantes et si non ex illa Note red. Iohannes de Lignano . Il testo è seguito ai ff. 189va-190va da un breve trattatello dall'incipit Pone fratres . Del Liber minoricarum è nota una rielaborazione di Giovanni da Legnano a conclusione della sua lettura sulle Clementine. Tale rielaborazione, che non è (come precisa Margiotta Broglio Ideali , p. 388) una pura e semplice trascrizione, presenta generalmente l'aggiunta del breve trattatello sulla Exivi , dall'incipit Pone fratres , qui per l'appunto ai ff. 189va-190va. È parso dunque logico controllare il testo pratese (espressamente attribuito a Bartolo) con l'edizione del da Legnano, pubblicata, unitamente al trattato Pone fratres , da Margiotta Broglio (Ideali , pp. 396-436), il controllo ha evidenziato alcune discordanze, forse però ovvie in simili tradizioni testuali. Maffei (cfr. Biblioteca , p. 224 n. 19) attribuisce senz'altro il testo a Giovanni da Legnano. Non presenta problemi, invece, l'attuale copia laurenziana del Liber minoricarum (nel ms. Firenze, BML Edili 55, per il quale cfr. Maffei Biblioteca , p. 223 n. 16). numero d'ordine: VII