Dante Alighieri n. 1265 - m. 1321
Aï faus ris, pour quoi traï aves
inc. Aï faus ris, pour quoi traï aves expl. forse n'avrà pietà chi mi tormenta
Riferimenti
Contini, Dante. Rime 1980
(1980) n. D. 63; Solimena Stil novo (1980) n. 205: 2; (ed. rif.) De Robertis, Dante. Rime (2002) n. 18; Lazzerini «Aï faus ris» (2003) n. 18
liricaVersificazione: canzoneNumero versi: 44Numero strofe: 3 + CVersi per strofa 13Schema rimico A B C B A C c D E e D F FSchema metrico 11 11 11 11 11 11 07 11 11 07 11 11 11a. 1306
Descrizione linguistica: Componimento in cui tre lingue diverse (francese, latino, italiano) si alternano all'interno di ogni singola strofa, secondo il criterio: una lingua = una rima. Sullo schema rimico A B C B A C, c D E e D F F (con la successione delle rime della sestina regolata, di strofa in strofa, secondo il criterio della retrogradatio cruciata ) le lingue sono così distribuite: F[rancese] L[atino] I[taliano] L F I, I L F F L I I; L I F I L F, F I L L I F F; I F L F I L, L F I I F L L; con il congedo che infine ripropone le tre lingue nella sequenza primigenia: F L L I I Bologna, Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, Serie B 3467 VIa, f. 33rBologna, Biblioteca Comunale dell'Archiginnasio, Serie B 3467 VIb, f. 16vCittà del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Barb. lat. 3953 , p. 44Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. M.IV.79 , ff. 45v-46vCittà del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Urb. lat. 687 , ff. 52v-53vCologny (Genève/Genf), Bibliotheca Bodmeriana (Fondation Martin Bodmer), 131 , ff. 175v-176vFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Acquisti e doni 688 II, ff. 63v-64rFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Acquisti e doni 759 , ff. 440v-441rFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. soppr. 122 , f. 218r-vFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Med. Pal. 118 , f. 48ra-vaFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 40.44 , ff. 32r-33rFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 41.15 , f. 80va-bFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 90 sup. 137 , ff. 56v-57vFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Redi 86 II, ff. 80v-81vFirenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II.II.40 , f. 15ra-bFirenze, Biblioteca Nazionale Centrale, II.IV.126 , ff. 38v-39vFirenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Banco rari 69 (Pal. 180) , f. 9vFirenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Conv. soppr. F.5.859 , ff. 23v-24rFirenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.722 , ff. 38v-39rFirenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1076 , f. 35r-vFirenze, Biblioteca Riccardiana, 1029 , ff. 224v-225vFirenze, Biblioteca Riccardiana, 1040 , ff. 26v-27rFirenze, Biblioteca Riccardiana, 1143 , ff. 30r-31rFirenze, Biblioteca Riccardiana, 2735 II, f. 35vbFirenze, Biblioteca Riccardiana, 2823 , ff. 138r-139rLIO, Cinquecentine, ... Sonetti e canzoni di diversi antichi autori toscani in dieci libri raccolte, Firenze, Filippo di Giunta, 1527 , ff. 22v-23rParis, Bibliothèque Nationale de France, it. 545 , ff. 225v-226vParis, Bibliothèque Nationale de France, it. 548 , ff. 236v-237rParma, Biblioteca Palatina, Pal. 109 , ff. 10vb-11ra (coll. 40-41)Roma, Biblioteca Angelica, Aut. 7.10 , ff. 22v-23rRoma, Biblioteca Casanatense, Ms. 433 , ff. 41v-42vRovereto (Trento), Biblioteca Civica «Girolamo Tartarotti», 3 , ff. 44r-45rSiena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.VIII.36 , ff. 107v-108rSiena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.IX.18 , ff. 24r-25rSiena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.IX.18 , ff. 24r-25rValladolid, Bibliotecas Universitaria y de Santa Cruz, 332 , ff. 157v-158rVenezia, Biblioteca Nazionale Marciana, it. Z. 63 (4753) , ff. 32r-33rBibliografia filologica: De Robertis, Dante. Rime , pp. 243-56 (con apparato; mss. usati: AD2 C8 AD4 B1 B4 Naz7 Pr3 Si7 L° b1 b2 b3 b4 Ca Ha Naz5a R735a Ro3 Hv LS2 NS2 R143 Ko McZ L15 L44a L118 L122 L137 LT Ox4 Mc6 R117 V8 Mr NA2 Naz3 Naz6 R40 R823 Naz8 Pal2 Pg2 R29a Str U2 Wls B10 V4 L° NA3 Pi1 Pr2 Su); Lazzerini «Aï faus ris» , pp. 139-65; Leonardi Rec. a De Robertis , pp. 89-90, 102-3; Gorni Nota su «Aï faus ris» , pp. 243-6; Chiamenti «Aï faus ris» , pp. 9-22 Per gran parte della tradizione canzone dantesca, altrimenti trasmessa adespota. Da segnalare che «la veste in cui la canzone ha fin qui circolato ha [...] nociuto all'accettazione dell'ipotesi dantesca» (De Robertis Dante. Rime 2005 , p. 222; sulla veste linguistica cfr. anche Leonardi Rec. a De Robertis , p. 90). Dopo il 2002 Lucia Lazzerini ha riproposto il testo, a "completamento" dell'ed. De Robertis, mentre Gorni ha ipotizzato un diverso ordinamento delle stanze. Suggestionato dal testo di B1, mancante della III strofa e rappresentante di per sé di un ramo della tradizione, ha proposto di invertire II-III (I, III, II + C), ottenendo così la successione delle iniziali di stanza, A B C, e la contiguità tra le tre stanze secondo la stessa lingua, e tra la terza stanza e il congedo. Stando a Chiamenti, la canzone fu scritta verosimilmente nel 1306, all'epoca del soggiorno presso i marchesi Malaspina, «per una qualche dama della famiglia dei suoi nobili ospiti [...], al cui nome sembra infatti alludere al verso ut gravis mea spina » (Chiamenti «Aï faus ris» , p. 9). Congedo di schema A B b C C.
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