Giacomo da Lentini ...1233-1240...
Cotale gioco mai non fue veduto
inc. Cotale gioco mai non fue veduto expl. ed entra ' · meve com'agua in ispogna
Riferimenti
Contini PD
(1960) n. 14.4; Panvini Scuola siciliana (1962) n. 45.1d; Antonelli, Giacomo. Poesie 1979 (1979) n. 18d; Antonelli Rep. Metr. Scuola sic. (1984) n. 48: 10; CLPIO (1992) n. V 329; (ed. rif.) Antonelli, Giacomo. Rime 2008 (2008) n. 18d
liricaVersificazione: sonettoNumero versi: 14Schema rimico A B A B A B A B C D C D C DSchema metrico 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 Tenzone con Abate di Tivolia. 1241 (Santangelo)
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. L.VIII.305 , f. 96vCittà del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3793 , f. 111rBibliografia filologica: Contini PD , I, p. 86; Panvini Scuola siciliana , p. 644 (con apparato; mss. usati: Ch V); Antonelli, Giacomo. Poesie 1979 , p. 259 (con apparato e ed. diplomatica; mss. usati: Ch V); CLPIO , p. 460 (mss. usati: V); Antonelli, Giacomo. Rime 2008 , pp. 376-80 (con apparato; mss. usati: Ch V) Il componimento fa parte di una tenzone di cinque sonetti fra l'Abate di Tivoli e Giacomo da Lentini (al 18a «Ai deo d'amore, a te faccio preghera» dell'Abate, risponde Giacomo da Lentini con 18b «Feruto sono isvarïatamente», cui seguono 18c «Qual om riprende altrui spessamente» dell'Abate e il presente 18d del Notaro e ancora il 18e dell'Abate «Con vostro onore facciovi uno 'nvito»). Il Notaro «come notato da Contini, sembra attento ad evitare risposte dirette a una proposta (ammesso che tale sia), Ai deo d'amore , che formalmente si presentava quale componimento autonomo» (Antonelli Giacomo. Rime 2008 , p. 351)Permalink: http://www.mirabileweb.it/title/cotale-gioco-mai-non-fue-veduto-giacomo-da-lentini-title/35601