Scheda TETRA
Agobardus Lugdunensis archiepiscopus n. 769 ca., m. 6-6-840
De antiphonario ad cantores ecclesiae Lugdunensis
(De correctione antiphonarii)
Riferimenti
CCCM
vol. LII p. 337-51; CSLMA vol. I p. 74-5; MGH Epist. vol. V; PL vol. CIV col. 329-40; CALMA vol. I 1 p. 86
Admont, Bibliothek des Benediktinerstifts, 162 , ff. 164r-166rFulda, Hessische Landesbibliothek, Aa 20 II, ff. 117r-126rMünchen, Bayerische Staatsbibliothek, Clm 16085 , ff. 90r-92rParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 1745 , ff. 27v-30rParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2113 , ff. 247r-253vParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2315 , f. 32r-v frammentoParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2853 , ff. 216r-230vParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 8917 III, ff. 98r-101vRoma, Biblioteca Vallicelliana, B. 58 II, ff. 105r-108vRoma, Biblioteca Vallicelliana, G. 93 , ff. 53r-59vTradizione del testo: I numerosi Opuscula di Agobardo sono tramandati quasi tutti nel cod. Paris, Bibliothèque nationale, lat. 2853 (sigla P ), composto di due sezioni. La prima è probabilmente anteriore all''anno 834, e si conclude con una copia del De spe et timore , mutilo già nell''antigrafo; la seconda, posteriore e di mano diversa, contiene due opere: il De divina psalmodia (spurio secondo l''editore L. Van Acker) e il De correctione antiphonarii ; P è codex unicus per molti dei trattatelli, ma non per il De correctione . Di esso esistono infatti altri nove testimoni, anche se alcuni portano una redazione abbreviata; tra essi, il solo ms. Paris, Bibliothèque Nationale 8917 si oppone a tutti gli altri, che sono accomunati in una sottofamiglia da una lacuna (cfr. dimostrazione in Van Acker). Van Acker ne ha ricostruito lo stemma, anche se resta il sospetto che qualche modifica d''autore sia stata inserita in una copia derivata e abbia perturbato la tradizione. Per altri opuscula il secondo testimone esistente permette di verificare le lezioni di P , che ha un testo piuttosto corrotto. Il De correctione tuttavia, anche se è trasmesso in diversi codici, non contribuisce a determinare il valore di P come testimone per gli altri testi di Agobardo in quanto è stato copiato in P da un altro copista e probabilmente da un diverso antigrafo.
Van Acker nella sua buona edizione adotta un criterio piuttosto conservativo, limitando le emendazioni, che pure sarebbero giustificate dalle scorrettezze di P.
(da Te.Tra III, scheda a cura di Paolo Chiesa)Bibliografia filologica: - Clavis scriptorum Latinorum medii aevi. Auctores Galliae 735-987 , A-E , Turnhout 1994, pp. 69-90
- L.-J. Bataillon, rec. a V. Acker, "Revue des sciences philosophiques et théologiques", 68 (1984), p. 108;
- Agobardi Lugdunensis Opera omnia , ed. L. Van Acker Turnhout 1981 (CCCM 52);
- E. Boshof, Erzbischof Agobard von Lyon. Leben und Werk , Köln - Wien 1969;
- Étienne Baluze, Sancti Agobardi archiepiscopi Lugdunensis Opera , I, Paris 1666;
- P. Masson, Sancti Agobardi episcopi ecclesiae Lugdunensis Opera , Paris 1605Opusculum 7Risorse esterne collegate TETRA_157_Agobardus, Opuscula - siglario Van Acker TETRA_158_Agobardus, Opuscula - stemma Van Acker
Altri progetti collegati:
MEL Permalink: http://www.mirabileweb.it/title/de-antiphonario-ad-cantores-ecclesiae-lugdunensis--title/9829