Chiaro Davanzati ?
Disidero lo pome ne lo fiore
inc. Disidero lo pome ne lo fiore expl. se ne domandi Prïamo e Tisbia
Riferimenti
Panvini Scuola siciliana
(1962) n. 45.5b; (ed. rif.) Menichetti, Chiaro. Rime (1965) n. D 1; Antonelli Rep. Metr. Scuola sic. (1984) n. 48: 6; CLPIO (1992) n. V 680; Solimena Siculo-toscani (2000) n. 118: 66; Menichetti, Bonagiunta. Rime (2012) n. son. d. 3a
liricaVersificazione: sonettoNumero versi: 14Schema rimico A B A B A B A B C D C D C DSchema metrico 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 Tenzone con Anonimoa. 1230-1304
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3793 , f. 146vBibliografia filologica: Panvini Scuola siciliana , p. 651 (con apparato; mss. usati: V); Menichetti, Chiaro. Rime , p. 383 (con apparato; mss. usati: V); CLPIO , p. 506 (mss. usati: V); Menichetti, Bonagiunta. Rime , pp. 329-30 (con apparato; mss. usati: V) Il sonetto appartiene a una tenzone costituita da quattro componimenti (tutti tràditi da V, l'ultimo anche in V2): le proposte adespote «Chi giudica lo pome ne lo fiore» (D.1a) e «Conosco il frutto e 'l fiore de l'amore» (D.2a); la presente risposta (D.1) e «Di penne di paone e d'altre assai» (D.2). In V una mano seriore ha attribuito a Chiaro i componimenti D.1 e D.2, inizialmente anch'essi adespoti. D.2 è però accompagnato in V2 dalla rubrica: «Questo mandò maestro Francesco a ser Bonagiunta dal·Luc<c>a». I primi tre sonetti sono strettamente legati da identità di rime delle quartine e di alcune parole-rima, mentre il quarto è collegato al precedente dalla ripetizione di un'unica rima (-aro ) in sede delle terzine (cfr. Menichetti, Chiaro Rime , p. 381 e Bianchini Sulla 'Ri-creazione' , pp. 9-16) Permalink: http://www.mirabileweb.it/title/disidero-lo-pome-ne-lo-fiore-chiaro-davanzati--title/36081