Scheda TETRA
Valerius Bergidensis n. 620/625, m. 695
Epitameron proprium praefati discriminis
inc. Veritatis iter adgrediens
Riferimenti
CPL
n. 1285; Díaz y Díaz (1958) vol. I n. 293; Te.Tra. (2008) vol. III p. 470
Lisboa, Biblioteca Nacional de Portugal, Alc. 454 (CCLXXXIII)
Salamanca, Universidad de Salamanca. Biblioteca General Histórica, Ms. 2537
Tradizione del testo: Due codici recentiores , i mss. Lisbona, Alcobaça CCLXXXIII/454 (A ) e Salamanca, 2537 (O ) si rivelano indispensabili per la nostra conoscenza dei carmi; in particolare O , nonostante la grande quantità di errori dovuta alla negligenza del copista, presenta alcune lezioni di buona qualità ed è l''unico testimone di alcuni componimenti poetici valeriani, che vengono alla luce soltanto in occasione della sua scoperta nel 1951 (cfr. Díaz y Díaz, Un nuevo códice ). Essi sono gli unici due testimoni per questo carme di Valerio, che compare in quasi tutte le edizioni moderne dell''opera poetica di Valerio; la più recente, che utilizza anche O, è quella di M. Díaz y Díaz. (da Te.Tra III, scheda a cura di Caterina Mordeglia)Bibliografia filologica: - M. C. Díaz y Díaz, Anecdota wisigothica , I: Estudios y ediciones de textos literarios menores de época visigoda , Salamanca 1958 (Acta Salmanticensia. Filosofía y Letras 12, 2), pp. 49-116; - M. C. Díaz y Díaz, Un nuevo códice de Valerio del Bierzo , «Hispania sacra» 4 (1951), pp. 133-47; - C. M. Aherne, Valerio of Bierzo, an Ascetic of the Late Visigothic Period , Washington 1949; - San Valerio, Obras , ed. R. Fernández Pousa, Madrid 1942; - D. de Bruyne, L''héritage littéraire de l''Abbé Saint Valère , «Revue bénédictine» 32 (1920), pp. 1-10
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