Scheda TETRA
Lambertus Audomarensis canonicus fl. 1090/1120
Liber floridus
Riferimenti
Te.Tra.
vol. I p. 238-43
Brugge, Grootseminarie, 127/5 «Codex Aldenburgensis»
excerptaChantilly, Bibliothèque et Archives du Château, 724 (1596) Douai, Bibliothèque Marceline Desbordes-Valmore (olim Bibliothèque Municipale), 796 Genova, Biblioteca Durazzo, A.IX.9 Gent, Centrale Bibliotheek der Rijksuniversiteit, 92 Gravenhage 's, Koninklijke Bibliotheek, 72.A.23 Gravenhage 's, Koninklijke Bibliotheek, 128.C.4 traduzione franceseLeiden, Bibliotheek der Universiteit, Voss. lat. 2° 31 London, British Library, Cotton fragm. I excerptaParis, Bibliothèque Nationale de France, lat. 8865 Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 9675 Tongerlo, Abdijarchief, V 325 Wolfenbüttel, Herzog August Bibliothek, Gud. lat. 1 (4305) , ff. 1-104Tradizione del testo: L''unica sezione 'd''autore' del Liber è il prologo ; per il resto, si tratta di un enciclopedia con trecento capitoli di materia estremamente varia, tratti da oltre un centinaio di fonti. Il codice Ghent, University Library, 92 (G, del 1122) è autografo (le correzioni della stessa mano e la struttura materiale della raccolta non possono essere spiegate diversamente) e mostra le caratteristiche di Lamberto, il quale era un mediocre letterato (per qualità del latino e scarsa accuratezza nell''utilizzo delle fonti, fatto che le rende di scarsa utilità per l''edizione) ma un ottimo miniatore. Nel Liber infatti le immagini e il testo sono ugualmente necessarie per la comprensione del simbolismo che sottende l''opera. La tradizione del Liber (composto a Saint-Omer) è circoscritta alla Francia settentrionale e ai Paesi Bassi, ma nessuna copia riporta fedelmente l''originale. Le omissioni o i mutamenti nell''ordine dei capitoli, le aggiunte anche piuttosto estese e il trattamento riservato alle immagini permettono di identificare tre famiglie, seguendo gli studi di Gumbert e Derolez (di cui si utilizzano le sigle). La prima è la più vicina all''originale; il suo capostipite è il ms. Wolfenbüttel, Herzog-August-Bibliothek, Gud. lat. 1, che, anche se mutilo, si ricostruisce basandosi sulle copie. La famiglia II discende in due sottorami da un archetipo perduto, che riduce di molto l''estensione e mantiene soltanto due delle miniature. Un sottoramo è rappresentato dal ms. Leiden, University Library, Voss. lat. fol. 31, l''altro dai mss. Paris, Bibliothèque Nationale, lat. 9675 e Douai, Bibliothèque Municipale 796, nei quali sono presenti aggiunte consistenti. La fam. III infine è rappresentata dal solo ms. Paris, Bibliothèque Nationale, lat. 8865 ed è così distante dal Liber originale che si può considerare una nuova opera. La tradizione è completata da testimoni con estratti parziali e diagrammi derivati dal Liber e dal ms. London, British Library, Cotton Fragments vol. 1: questo ms. è contemporaneo a G e molto fedele nella copia del testo per la parte conservata (è un frammento carbonizzato), anche se diverso nella forma che lo presenta. Non è però chiarita la relazione con G, anche se si può escludere che sia l''archetipo della fam. II. Anche se distanti dall''originale, le copie consentono di colmare buona parte delle lacune materiali dell''autografo. (da Te.Tra I, scheda a cura di Albert Derolez)Bibliografia filologica: A. DEROLEZ (ed.), Lamberti S. Audomari canonici Liber Floridus. Codex autographus Bibliothecae Universitatis Gandavensis, auspiciis eiusdem Universitatis in commemorationem diei natalis editus. Praefati sunt Ae.I. Stubbe et A. Derolez , Ghent 1968; A. DEROLEZ, Lambertus qui librum fecit. Een codicologische studie van de Liber Floridus-autograaf (Gent, Universiteitsbibliotheek, handschrift 92). With a summary in English: The genesis of the Liber Floridus of Lambert Saint-Omer , Brussels 1978 (Verhandelingen van de Koniklijke Academie voor Wetenschappen, Letteren en Schone Kunsten van België, Klasse der Letteren 89 ; A. DEROLEZ, The Autograph Manuscript of the Liber Floridus. A Key to the Encyclopedia of Lambert of Saint-Omer , Turnhout 1998 (CC, Autographa Medii Aevi 4); G.I. LIEFTINCK, Een handschriftenfiliatie van vier eeuwn: De Liber Floridus van Lambert van Sint-Omaars , 1120-1512, «Tijdschrift van de Vrije Universiteit Brussel» 8 (1965-1966), pp. 69-82; G.I. LIEFTINCK, Observations codicologiques sur le groupe W des manuscrits du Liber Floridus, in A. DEROLEZ (ed.), Liber Floridus Colloquium. Papers read at the Intrnational Meeting held in the University Library, Ghent on 3-5 September 1967 , Ghent 1973, pp. 31-36; J.P. GUMBERT, Recherches sur le stemma des copies du Liber Floridus, ibidem, pp. 37-50Traduzioni, commenti, etc. Epistola Methodii de Antichristo
Risorse esterne collegate TETRA_042_Lambertus, Liber floridus - siglario TETRA_043_Lambertus, Liber floridus - stemma
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