Guido Cavalcanti sec. XIII seconda metà
Poi che di doglia cor conven ch'i' porti
inc. Poi che di doglia cor conven ch'i' porti expl. che se ne porta tutta mia possanza
Riferimenti (ed. rif.) Contini PD n. 11; Cassata, Cavalcanti. Rime n. 11; De Robertis, Cavalcanti. Rime n. 11; Favati, Cavalcanti. Rime n. 11; Solimena Stil novo (1980) n. 135: 1; REMCI (2008) n. 15.124
liricaVersificazione: stanza di canzoneNumero versi: 15Versi per strofa 15Schema rimico A B B C A B B C D E e F f G GSchema metrico 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 07 11 07 11 11sec. XIII sm
Bologna, Biblioteca Universitaria, 1289 IV, f. 163rCittà del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. L.VIII.305 , f. 6vCittà del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3214 , 149rCologny (Genève/Genf), Bibliotheca Bodmeriana (Fondation Martin Bodmer), 131 Cologny (Genève/Genf), Bibliotheca Bodmeriana (Fondation Martin Bodmer), 131 , f. 176vFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Conv. soppr. 122 , f. 163rFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 41.20 , f. 21r-vFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 41.34 , f. 101vFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Plut. 90 inf. 37 , f. 50rFirenze, Biblioteca Medicea Laurenziana, Strozzi 170 , ff. 61v-62rFirenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VI.143 , f. 19rFirenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.722 , f. 52r-vFirenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Magl. VII.1208 , 3vFirenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Pal. 203 I, f. 8vFirenze, Biblioteca Nazionale Centrale, Pal. 204 , f. 80rLIO, Cinquecentine, ... Sonetti e canzoni di diversi antichi autori toscani in dieci libri raccolte, Firenze, Filippo di Giunta, 1527 , f. 64vMilano, Archivio Storico Civico e Biblioteca Trivulziana, Triv. L1144 , f. 64vMilano, Biblioteca Nazionale Braidense (Brera), AG.XI.5 , f. 58r-vParis, Bibliothèque Nationale de France, it. 554 , ff. 49v-50rRoma, Biblioteca Angelica, Aut. 7.10 , f. 64vRoma, Biblioteca Casanatense, Ms. 433 , f. 121r-vSiena, Biblioteca Comunale degli Intronati, I.VIII.36 , f. 108r-vValladolid, Bibliotecas Universitaria y de Santa Cruz, 332 , f. 167vVerona, Biblioteca Capitolare, DCCCXX (DCCCXXIV) 4, f. 110vBibliografia filologica: Favati, Cavalcanti. Rime , pp. 164-7 (con apparato; mss. usati: Br Tg Ca Ch C5 Vr2 It1 L34 L20 L37 LS1 Mg10 Mg2 Mg13 Mg7 Mc7 N1 Pal1 Pal203 Par3 T2 Bo1g V2 Giunt); Contini PD , II, p. 504; De Robertis, Cavalcanti. Rime , pp. 40-2; Cassata, Cavalcanti. Rime , pp. 82-4 (con apparato; mss. usati: Ch V2) Camboni ha notato che le stanze di canzone di Cino («La vostra disdegnosa gentilezza»), Dante («Lo meo servente core», «Sì lungiamente m' ha tenuto Amore», «Madonna, quel signor che voi portate»), Lemmo Orlandi («Lontana dimoranza») e di Guido Cavalcanti («Poi che di doglia cor conven ch'i' porti», «Se m'ha del tutto oblïato Merzede») hanno in comune alcune parole in rima. Sulla base di una rete di richiami intertestuali, ha ipotizzato la loro monogenesi. Il modello di tutte sarebbe la presente stanza, citata da Dante nel «De vulgari eloquentia» II vi 6, fra le «illustres cantiones» dal «gradum constructionis excellentissimum». Entrambe le stanze del nostro autore avrebbero come termine ante quem la «Vita Nuova» (Camboni Canzoni monostrofiche , pp. 9-49)Permalink: http://www.mirabileweb.it/title/poi-che-di-doglia-cor-conven-ch-i-porti-guido-cava-title/39724