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MIRABILE

Archivio digitale della cultura medievale
Digital Archives for Medieval Culture

Abate di Tivoli sec. XIII

Qual om riprende altrui spessamente

inc. Qual om riprende altrui spessamente
expl. chi leva, sente più che quel che batte

Riferimenti Contini PD (1960) n. 14.3; Panvini Scuola siciliana (1962) n. 45.1c; Antonelli, Giacomo. Poesie 1979 (1979) n. 18c; Antonelli Rep. Metr. Scuola sic. (1984) n. 50: 2; CLPIO (1992) nn. B 68, V 328; Orlando Rime Archivio (2005) n. XVIII; (ed. rif.) Antonelli, Giacomo. Rime 2008 (2008) n. 18c

Numero 18c
lirica
Versificazione: sonetto
Numero versi: 14
Schema rimico A B A B A B A B C D E C D E
Schema metrico 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11
Tenzone con Giacomo da Lentini

a. 1241

Bologna, Archivio di Stato, Comune, Capitano del Popolo, Giudici del capitano del Popolo 375, recto della seconda copertina
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Chig. L.VIII.305, f. 96r
Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 3793, f. 111r
Bibliografia filologica: Contini PD, I, p. 85; Panvini Scuola siciliana, p. 643 (con apparato; mss. usati: Ch Mm5 V); Antonelli, Giacomo. Poesie 1979, p. 256 (con apparato e ed. diplomatica; mss. usati: V Ch Mm5); CLPIO, p. 16 (mss. usati: recto della seconda copertina di un volume di atti processuali del 1300), p. 460 (mss. usati: V); Orlando Rime Archivio, pp. 187-8 (con apparato; mss. usati: Mm5); Antonelli, Giacomo. Rime 2008, pp. 371-5 (con apparato; mss. usati: V Ch Mm5)

Il componimento fa parte di una tenzone di cinque sonetti fra l'Abate di Tivoli e Giacomo da Lentini (al 18a «Ai deo d'amore, a te faccio preghera» dell'Abate, risponde Giacomo da Lentini con 18b «Feruto sono isvarïatamente», cui seguono il presente 18c dell'Abate e 18d «Cotale gioco mai non fue veduto» del Notaro e ancora il 18e dell'Abate «Con vostro onore facciovi uno 'nvito»). Il Notaro «come notato da Contini, sembra attento ad evitare risposte dirette a una proposta (ammesso che tale sia), Ai deo d'amore, che formalmente si presentava quale componimento autonomo» (Antonelli, Giacomo. Rime 2008, p. 351). Datazione: Federico II a Tivoli (Santangelo Le tenzoni poetiche, pp. 88-9). Il ms. usato in CLPIO è plausibilmente Mm5

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