Scheda TETRA
Martinus Bracarensis episcopus n. 510/520, m. 20-3-580
Sententiae Patrum Aegyptiorum
[translatio ex graeco quorundam locorum Apophthegmatum Patrum ]
inc. Abbas Iohannes dicebat fratribus
Riferimenti
CPL
n. 1079c; Díaz y Díaz n. 20; Repertorium vol. VII p. 484; Te.Tra. vol. II p. 433-47
ante 556
Bruxelles, KBR (olim Bibliothèque Royale «Albert Ier»), 8216-18 (3595) , ff. 34r-41rBruxelles, KBR (olim Bibliothèque Royale «Albert Ier»), 8372 (3198) Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 4921 Heidelberg, Universitätsbibliothek, Salem IX 36 , ff. 133va-135raLisboa, Biblioteca Nacional de Portugal, Alc. 454 (CCLXXXIII) London, British Library, Add. 30855 Madrid, Biblioteca de la Real Academia de la Historia, Códices 60 (F. 228; 62) Madrid, Biblioteca de la Real Academia de la Historia, Códices 80 (3; 12-11-1/3) , ff. 126ra-141vc, 149ra-cMontecassino (Frosinone), Archivio dell'Abbazia (Biblioteca Statale del Monumento Nazionale), 50 , pp. 109-116Paris, Bibliothèque Nationale de France, lat. 2768 A Porto, Biblioteca Pública Municipal, 753 Seu d'Urgell (La)/Seo de Urgel, Arxiu i Biblioteca Capitular, 604 «Codex miscellaneus patristicus» Toledo, Archivo y Biblioteca Capitulares (olim Biblioteca del Cabildo), 27-24 Tradizione del testo: Dell''opera, che è la traduzione di una raccolta di sentenze in greco, sono attualmente noti 49 mss. (informazioni in Díaz y Díaz, Index , al n. 20; CPL 1079); C.W. Barlow ne utilizza sette per la sua edizione. I problemi posti dall''opera sono diversi, e riguardano l''individuazione dell''originale greco (l''opera non corrisponde a nessuno dei modelli consociuti), il rapporto della traduzione con esso e il rapporto con l''analoga opera redatta da un discepolo di Martino, Pascasio. Lo studio di simili problematiche porta ad approfondire la conoscenza dell''ambiente culturale del monastero di Dume (Martino ha tradotto le Sententiae per l''edificazione morale dei confratelli di quel cenobio), ma anche il metodo di lavoro e le basi culturali di Martino. Anche se Martino non sembra dimostrare una conoscenza perfetta delle sue fonti greche, il metodo di lavoro migliora con il tempo, poichè la finalità educativa del suo lavoro richiedeva chiarezza, semplicità e sistematicità. Tutto questo, insieme alla valutazione del trattamento da riservare a termini greci introdotti nel testo, è importante nella considerazione della tradizione manoscritta.
(da Te.Tra II, scheda a cura di Aires A. Nascimento)Bibliografia filologica: J. Geraldes Freire, Manuscritos das Sententiae Patrum Aegyptiorum de S. Martinho de Dume , in Repertorio de Historia de las Ciencias Eclesiásticas en España , II, Salamanca 1971, pp. 83-97;
M.C. Díaz y Díaz, Index Scriptorum Latinorum Medii Aevi Hispanorum , Salamanca 1958;
C.W. Barlow, Martini episcopi Bracarensis Opera omnia , New Haven 1950;
Clavis Patrum Latinorum 1079
H. Flórez, España sagrada , t. XV, Madrid 1759, pp. 443-447 (ex Roswyedo & Ms. Tol.) = A. Caetano do Amaral, Vida e opúsculos de S. Martinho Bracarense , Lisboa 1803, pp. 257-282;
H. Rosweydus, app. Vitae Patrum , Antwerpen 1615 = PL 74, 387-394Risorse esterne collegate Read full text at Corpus Corporum
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